Radioterapia al seno fa perdere i capelli

La radioterapia tratta efficacemente molti tipi di cancro ma, proprio come avviene con altri trattamenti contro il cancro, spesso causa effetti collaterali. Gli effetticollaterali della radioterapia, così come quelli della radioterapia e delle cure ormonali, variano da persona a persona, poiché dipendono dal tipo di cancro, dalla sua posizione, dalla dose di radioterapia, dalla salute generale del paziente e da altri fattori. È importante parlare con il proprio team di cura degli eventuali effetti collaterali che potrebbero verificarsi durante la radioterapia, in modo da mettere l’equipe nelle condizioni di poter trovare il modo più appropriato per aiutare il paziente a tollerarli.

Ma perché la radioterapia causa effetti collaterali? Alte dosi di radioterapia vengono utilizzate per distruggere le cellule tumorali: gli effetti collaterali della radioterapia provengono da danni a cellule e tessuti sani vicini all’area di trattamento. (Scopri come ONCOS interviene nella prevenzione degli effetti collaterali cutanei.)

Negli ultimi anni sono stati compiuti importanti progressi nella ricerca sulla radioterapia che l’hanno resa più precisa. Ciò ha permesso di ridurre gli effetti collaterali da radioterapia, rispetto alle tecniche di radioterapia utilizzate in passato.

La radioterapia mirata al trattamento del cancro causa alcuni effetti collaterali, tra questi:

  • Cambiamenti della pelle, come secchezza, prurito, vesciche o desquamazione; Scopri il catalogo ONCOS per i problemi di pelle.
  • Fatica, descritta come una sensazione di stanchezza o esaurimento;
  • In caso di radioterapia mirata alla testa o al collo, possono verificarsi bocca asciutta, piaghe gengivali, difficoltà a deglutire, rigidità della mascella, nausea, perdita di capelli, un tipo di gonfiore causato linfedema, carie; 
  • In caso di radioterapia mirata al torace, possono verificarsi difficoltà a deglutire, fiato corto, dolore al seno o ai capezzoli, rigidità della spalla, fibrosi da radiazioni;
  • In caso di radioterapia mirata all’addome, possono verificarsi perdita di appetito, nausea e vomito, crampi intestinali, feci molli o diarrea; 
  • In caso di radioterapia mirata al bacino, possono verificarsi feci molli o diarrea, sanguinamento rettale, incontinenza, irritazione della vescica, disfunzione erettile negli uomini e amenorrea, ovvero assenza delle mestruazioni, nelle donne, che possono anche sperimentare sintomi della menopausa come prurito, secchezza e bruciore vaginale.

Quanto tempo durano gli effetti collaterali della radioterapia: alcune informazioni utili.

Gli effetti collaterali della radioterapia spesso iniziano durante la seconda o la terza settimana di trattamento e alcuni possono durare per diverse settimane dopo il trattamento finale. Il team di assistenza sanitaria è in grado di aiutare a prevenire e, ancora meglio, ad alleviare molti effetti collaterali da radioterapia. La prevenzione e il trattamento degli effetti collaterali della radioterapia è una parte importantissima del trattamento complessivo del cancro: è ciò che si chiama cura palliativa o cura di supporto. 

In alcuni, limitati casi possono verificarsi, a causa della radioterapia, effetti collaterali a lungo termine: ad esempio, in rarissime circostanze, un nuovo cancro (secondo cancro primario) diverso dal primo trattato con radiazioni può svilupparsi anni dopo. 

È sempre fondamentale parlare con il proprio team medico per sapere che cosa ci si può e ci si deve aspettare dal trattamento e, soprattutto, informare regolarmente il team sanitario su come ci si sente durante e dopo il trattamento stesso.

La radioterapia per un tumore al seno può venire somministrata in vari modi, con un dosaggio differente che dipende dal piano di trattamento individuale.

La dose totale di radiazioni che viene somministrata è suddivisa in un ciclo di piccoli trattamenti, di solito effettuati giornalmente, in un periodo di alcune settimane.

L’unità di misura della dose di radiazioni viene chiamata Gray (abbreviato Gy). Ogni piccola dose di trattamento giornaliera è definita come una “frazione”.
Ad esempio, una dose totale di 40 Gy può essere somministrata in 15 frazioni nell’arco di 15 giorni lavorativi (tre settimane).

Per ogni sede del corpo che viene trattata si devono rispettare dei livelli di dose  che i tessuti possono tollerare, riducendo i possibili effetti collaterali. Ciò significa che se il tumore mammario si ripresenta nel medesimo seno, potrebbe rivelarsi impossibile trattare la medesima zona nuovamente con radioterapia se la dose di tolleranza fosse già stata raggiunta.

Le linee guida internazionali raccomandano che la radioterapia per tumori  al seno venga somministrata giornalmente (dal lunedì al venerdì) per 3-7 settimane, a seconda degli schemi prescritti. Ogni centro di radioterapia può adottare schemi diversi di somministrazione che dipendono dalla propria esperienza, dalla dotazione tecnologica del centro, da linee guida e protocolli interni supportati dalla ricerca e da studi clinici internazionali.
Non vi è quindi motivo di preoccupazione se le pazienti ricevono la propria radioterapia in un modo diverso tra loro.
Il trattamento avrà in ogni caso la stessa efficacia. Sarà compito del radio-oncologo spiegare le eventuali differenze.

Dopo la visita iniziale del radio-oncologo vengono fissati gli appuntamenti per la radioterapia. Di solito vengono programmati ogni giorno allo stesso orario, in modo che si possa instaurare una sorta di “routine” e sono concordati con l’equipe di trattamento  in particolare con i tecnici che effettueranno la terapia.

Quando la paziente si reca nel reparto di radioterapia per effettuare il trattamento viene invitata a spogliarsi fino alla vita e riceve un camice da indossare. Le viene chiesto di sdraiarsi sull’apposito lettino con le braccia sopra la testa durante la terapia.

Il tecnico di radioterapia aiuterà la paziente a posizionarsi con cura in modo da assicurarsi che si trovi sempre nella medesima posizione per ogni trattamento. Quando sarà stata individuata la posizione corretta , la  paziente dovrà rimanere molto ferma.
Il trattamento del seno o della parete toracica di solito viene fatto da una serie di angolazioni differenti della macchina che vengono impostati dal personale addetto.
Sarà compito dei tecnici, con il controllo del medico, verificare giornalmente l’esatta posizione sul lettino e la corretta erogazione del trattamento, con tutti i suoi parametri, mediante immagini in tempo reale.

Durante la seduta non si percepirà alcun dolore fisico, anche se rimanere nella stessa posizione per un tempo prolungato può essere fastidioso.
Il trattamento richiede solo pochi minuti.
Anche se la paziente rimane sola nella stanza, i tecnici la osserveranno attraverso una telecamera e un sistema interfono, in modo che possano vederla e comunicare con lei in ogni momento.

Pianificazione della radioterapia (prima che la radioterapia abbia inizio)

Se i medici raccomandano la radioterapia, verrà fissato un incontro in ambulatorio con il medico radio-oncologo per una visita e per pianificare il trattamento.

La radioterapia avviene  di solito in modo ambulatoriale, non necessita quindi il ricovero ospedaliero a meno che vi siano problemi clinici tali da dover essere gestiti in un reparto di degenza. Se ci sono difficoltà per recarsi agli appuntamenti bisogna comunicarlo al personale della radioterapia che provvederà ad organizzare servizi di trasporto o altri supporti.

È importante che il trattamento continui come pianificato e che non si manchi a nessun appuntamento. Se si ha prenotato una vacanza o si pensa di saltare qualche appuntamento, per altre ragioni, è necessario parlarne con il proprio radio-oncologo.

È inoltre utile comunicare allo specialista se si assumono o si intendono assumere altri farmaci e/o terapie complementari.

Prima di iniziare la radioterapia i medici ed il personale infermieristico provvedono a fornire alle pazienti adeguati consigli e/o materiale informativo per la cura della pelle e per la gestione dei possibili effetti collaterali della radioterapia.

Il trattamento viene pianificato e preparato individualmente per ogni paziente. Quindi non c’è motivo di preoccuparsi se proprie conoscenti ricevono un trattamento diverso dal proprio. La pianificazione del trattamento permette di identificare la zona esatta che deve essere trattata e la dose di radiazioni più efficace. Inoltre viene posta particolare attenzione alla dose prevista per  gli organi sani, detti anche organi a rischio, al fine di evitarne i possibili effetti collaterali e i danni nel tempo.

Per la pianificazione viene utilizzata una TC (Tomografia Computerizzata) dedicata, che fungerà da simulatore del trattamento stesso. Ciò permetterà allo specialista di individuare e visualizzare esattamente, in modo chiaro, tridimensionale, la zona da trattare e a stabilire accuratamente il trattamento.
Questa pianificazione dura circa 30 minuti. La paziente dovrà rimanere immobile durante l’esame.

Una volta che la zona precisa per il trattamento è stata identificata, con il consenso della paziente, vengono eseguiti dei piccoli tatuaggi permanenti sulla cute (come dei piccoli “nei puntiformi”), in genere in numero di 3. È il miglior modo per assicurarsi che la radioterapia venga effettuata correttamente, nella stessa sede ogni giorno, inoltre permette eventualmente in futuro, se necessario, di ricostruire il trattamento effettuato. La paziente può parlarne con il proprio radio-oncologo, se preoccupata di tale procedura, per valutare eventualmente altre opzioni.

Nei giorni successivi alla pianificazione l’equipe di radioterapia (medici, fisici, tecnici) prepareranno il suo trattamento individuale con adeguati sistemi computerizzati.

La paziente potrà quindi essere sottoposta alla prima seduta di radioterapia. Dalla prima visita con il medico sino alla prima seduta di radioterapia possono passare dai 2 ai 7 giorni di attesa, a seconda della complessità del trattamento e della lista d’attesa del centro di radioterapia.

Testo redatto da  Antonella Richetti, radio-oncologo – ultima revisione – febbraio 2017

Quali sono gli effetti collaterali della radioterapia al seno?

Effetti collaterali La radioterapia della mammella può causare, a volte, arrossamento e 'trasudazione' della cute, nausea e fatigue. Tali effetti collaterali tendono a scomparire gradualmente una volta concluso il ciclo di trattamento, anche se la fatigue può persistere per qualche mese.

Quanto dura un ciclo di radioterapia al seno?

La singola seduta dura circa 15-20 minuti in cui la paziente dovrà rimanere ferma. Durante l'erogazione della dose non si hanno sensazioni fisiche: la radioterapia non fa male, non brucia e non lascia addosso al paziente alcuna radioattività.

Quante sedute di radioterapia per tumore al seno?

Quante sedute sono necessarie? Moltissimi studi hanno ormai dimostrato che la radioterapia per il tumore al seno può essere fatta in 13-15 sedute. Con alcune eccezioni: per esempio nelle pazienti sottoposte a mastectomia e ricostruzione è consigliato diluire le dosi di radiazioni in 25 sedute.

Quali conseguenze può portare la radioterapia?

Stanchezza durante la radioterapia. Diarrea e stitichezza durante la radioterapia. Caduta dei capelli e problemi in bocca e gola. Sessualità, fertilità e vie urinarie.

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