Introduzione
La calcolosi urinaria consiste nella formazione di piccoli aggregati di sale (i calcoli) all’interno del rene e delle vie urinarie.
Quando il calcolo si muove e scende lungo la pelvi renale e l’uretere, si trova a passare in una struttura più stretta delle sue dimensioni e causa il dolore tipico della colica urinaria. La colica è caratterizzata da un dolore molto forte, che insorge sul fianco relativo al rene in cui si trova il calcolo; si irradia in genere anteriormente lungo la radice della gamba, non è continuo, ma ha al contrario un andamento caratterizzato da un alternanza di momenti in cui il dolore raggiunge dei picchi particolarmente intensi per poi calmarsi.
La colica può complicarsi con lo sviluppo di
- infezioni del rene (pielonefrite),
- ostruzione della via urinaria,
- presenza di sangue nell’urina (ematuria),
- insufficienza renale cronica nei casi recidivanti e nella calcolosi a stampo, in cui tutto il bacinetto renale è occupato da calcoli.
I calcoli andrebbero sempre analizzati per poterli classificare in base alla sostanza di cui sono formati; i più comuni sono costituiti da:
- ossalato di calcio e fosfato di calcio (70-80% dei casi),
- acido urico (10%),
- struvite (10%, in genere legati alle infezioni delle vie urinarie),
- cistina (1-2%, associati a una malattia genetica chiamata cistinuria).
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Perché si formano i calcoli?
Normalmente nel rene c’è un equilibrio tra sostanze che
- tendono a far precipitare sotto forma di cristalli i sali filtrati dal sangue:
- calcio,
- ossalato,
- acido urico,
- li mantengono disciolti in soluzione:
- citrato,
- potassio.
In presenza di uno squilibrio tra questi due gruppi di sostanze a favore del primo, i sali precipitano e si formano i calcoli, al contrario quanto più le urine sono diluite e alcaline, tanto più sarà difficile che i sali precipitino.
Se beviamo poco o mangiamo cibi che acidificano le urine, sarà più facile che si formino i calcoli.
Da quanto detto appare evidente che la prevenzione della calcolosi urinaria inizia con la dieta, andremo quindi ora ad analizzare gli aspetti più importanti dell’alimentazione di un paziente con i calcoli renali, soffermandoci in particolare su:
- quantità acqua,
- sodio,
- calcio,
- ossalati,
- potassio,
- citrato.
Dieta
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Acqua
Quanto più le urine sono diluite, tanto più sarà difficile che si formino i calcoli.
È necessario urinare almeno 2 litri al giorno, per perseguire questo risultato è necessario bere più di 2 litri di acqua al giorno; la quantità di acqua da bere va poi adeguata alla stagione e all’attività fisica, è noto infatti che i calcoli si manifestano soprattutto d’estate, perché sudiamo di più , e quindi le urine diventano più concentrate. Anche l’attività fisica particolarmente intensa e protratta richiede una quantità di acqua maggiore per riequilibrare le perdite.
Sodio
Altrettanto importante è ridurre la quantità di sale che introduciamo con la dieta; a causa di fini meccanismi di regolazione del rene, se ingeriamo una quantità elevata di sodio, verrà eliminata una quantità più alta di calcio nelle urine. Ovviamente quanto più calcio viene concentrato nelle urine tanto, più sarà facile che si formino i calcoli.
Quanto sodio si dovrebbe mangiare quotidianamente? La dieta occidentale tende a fornirci una quantità di sale da 2 o 3 volte maggiore di quella di cui abbiamo bisogno. Quotidianamente non si dovrebbero assumere più di 2 g di sodio pari a circa 6 g di sale da cucina. Nella dieta occidentale invece si introducono circa 10-15 g di sale al giorno.
Come limitare il sale?
Il sale è presente praticamente in tutti i prodotti confezionati ed elaborati industrialmente, ma in generale in tutti i prodotti che subiscono dei processi atti alla conservazione del prodotto. Quasi tutti gli alimenti che non siano frutta, verdura, carne e pesce non lavorato vengono salati durante i processi di lavorazione, vanno dunque ridotti o eliminati
- tutti i cibi in scatola,
- quelli confezionati (patatine, snack),
- insaccati,
- formaggi stagionati,
- dadi
- e conserve.
Anche alcuni cibi insospettabili come dolci confezionati, ma anche il pane, la pasta o la pizza, vengono salati durante la loro preparazione.
Per mangiare poco sale è bene dunque
- limitare drasticamente i prodotti lavorati e confezionati,
- non salare gli alimenti in fase di cottura,
- preferire le spezie per dare sapidità ai cibi,
- privilegiare il consumo di cibi non lavorati come
- frutta,
- verdura,
- legumi,
- carne e pesce freschi,
- preferire il pane toscano agli altri tipi di pane
Calcio
A differenza di quello che si potrebbe pensare, i pazienti con i calcoli renali non devono limitare l’introito di calcio nella dieta.
Mentre sarebbe necessario introdurre circa 1 g di calcio al giorno, con la dieta occidentale ne vengono forniti circa 800 mg; i latticini sono la fonte principale di calcio e pertanto il loro consumo va incoraggiato, preferendo prodotti con pochi grassi e poco sale e scegliendo quindi:
- latte scremato,
- yogurt magro.
Si raccomanda tuttavia una certa attenzione ai formaggi, è infatti consigliabile evitare quelli stagionati (più grassi e salati).
Carne e prodotti animali
La carne tende ad acidificare il sangue e le urine, per questo nei pazienti con problemi di calcoli sarebbe opportuno limitare i prodotti di origine animale.
Una dieta vegetariana riduce la formazione di calcoli, ma può portare a carenze di vitamine del gruppo B (soprattutto se vegana) e di ferro, se mal pianificata.
Nei pazienti con calcoli da acido urico vanno evitati gli alimenti ricchi di purine come
- cacciagione,
- frattaglie,
- frutti di mare,
- crostacei.
Ossalati
Vanno infine ridotti gli alimenti con alta concentrazione di ossalati, in particolare
- spinaci,
- patate,
- mandorle
- e noci.
Zuccheri semplici
Anche gli zuccheri presenti nei dolci, nelle bevande zuccherate (cola, aranciata, succhi di frutta) possono favorire la formazione dei calcoli e quindi vanno evitati.
Frutta e verdura
Frutta e verdura devono essere consumati regolarmente e quotidianamente; in particolare gli agrumi, particolarmente ricchi di citrati, sono in grado di alcalinizzare le urine riducendo il rischio che si possano formare calcoli.
Conclusioni
La prevenzione dei calcoli renali inizia a tavola, perché con la dieta si può intervenire con l’obiettivo di riequilibrare il bilancio tra sostanze favorenti ed inibenti la formazione dei calcoli.
Poiché la calcoli è una malattia complessa, legata a complicanze potenziali anche molto gravi, è decisamente raccomandabile essere seguiti da un nefrologo che, oltre alla terapia dietetica, potrà garantire il follow up ottimale per la patologia calcolotica.
Dott Paolo Carta,
Nefrologo presso l’Azienda ospedaliero universitaria Careggi di Firenze
Sito web: www.dottorcarta.it