Diabete mellito tipo 1 e 2 differenze

 

Diabete mellito tipo 1 e 2 differenze

Non esiste un solo diabete, ne esistono due.

Il diabete di tipo 1 (detto anche diabete insulino-dipendentediabete giovanile) e il diabete di tipo 2 (detto anche diabete mellito) si differenziano sia per cause profondamente diverse che per modalità di esordio.

Il diabete di tipo 1 insulinodipendente

Intanto il diabete di tipo 1 è noto anche come diabete giovanile in quanto insorge tipicamente nel bambino o nell’adolescente, di solito fra gli otto e i quindici anni.
Il suo esordio è generalmente brusco con polidipsia (forte sete) e poliuria (urine abbondanti) molto evidenti, disidratazione, tendenza all’acidosi, alito acetonico. Un sintomo che deve mettere sull’avviso è la comparsa apparentemente inesplicabile di un’enuresi notturna (pipì a letto) in un soggetto che non ne ha mai sofferto in precedenza: un semplice esame delle urine, in questi casi, metterà in evidenza una netta presenza di zuccheri.

Il quadro clinico corrisponde poi a uno stato di severa carenza insulinica: nel diabete di tipo 1, infatti, il danno delle beta-cellule pancreatiche produttrici di insulina è completo e irreversibile, tale da rendere inevitabile il precipitare dello scompenso metabolico e del tutto inutile il ricorso agli ipoglicemizzanti orali.

In queste condizioni risulta evidente che l’unica possibilità di compenso risiede nell’insulinoterapia sostitutiva: in mancanza di questa il susseguirsi dei sintomi evolve fatalmente verso il coma.

Il diabete di tipo 2 – mellito

Nel diabete di tipo 2, osservabile nell’adulto, si verifica invece un “continuum” di condizioni: dal diabete latente, a quello chimico, alle forme conclamate.
Nel soggetto predisposto, per esempio, è sufficiente un evento fisiologico come la gravidanza, o un evento patologico come un sovrappeso patologico, per attivare lo squilibrio metabolico, cui corrisponde un deficit secretorio delle beta-cellule, incapaci a produrre la giusta quantità di insulina: ma basta che la gravidanza giunga a termine, o che il peso rientri nei limiti fisiologici, per assistere alla regressione spontanea del diabete.

Per diabete chimico s’intende quella condizione ai limiti del patologico in cui la glicemia a digiuno è nell’ambito della norma o ai limiti della norma, mentre presenta un comportamento anomalo la curva da carico di glucosio. Attualmente il diabete latente e il diabete chimico vengono raccolti sotto la comune definizione di “ridotta tolleranza al glucosio”.
Il diabete conclamato è detto anche diabete clinico. Può rappresentare l’evoluzione finale dei quadri precedenti, ma non necessariamente.

Si rilevano iperglicemia a digiuno e zuccheri nelle urine; a insorgenza più lenta e graduale invece polifagia e polidpsia (fame e sete accentuate), poliuria (minzione frequente).
I casi più lievi si risolvono con la sola dieta; in quelli più impegnativi si devono prescrivere gli ipoglicemizzanti orali; nei più severi è di rigore la terapia insulinica.

I principali tipi di diabete, le differenze e quali i sintomi

Il diabete tipo 1 e 2 sono tra i principali tipi di diabete ma non gli unici. Questa malattia è infatti assai complessa poiché contiene svariate sindromi cliniche diverse tra loro in riferimento alla patogenesi, tuttavia accomunate dal sintomo più conosciuto e associato al diabete: un alto livello di glucosio nel sangue. Purtroppo il diabete non significa solo ‘glicemia alta’. Essendo coinvolti diversi organi nell’origine e nelle complicanze date dalla malattia, il diabete diviene anche un problema di pressione arteriosa e di disfunzione del tessuto di rivestimento dei vasi (endotelio), aumento di colesterolo DHL e trigliceridi, stress ossidativo, un cronico stato di infiammazione.
Il reparto di diabetologia di Cagliari del Centro Medico I Mulini sottolinea come ridurre il diabete a un problema di glicemia sia sbagliato e rischioso. In Italia i diabetici sono 4 milioni e si stima che un ulteriore milione di italiani soffra di diabete mellito di tipo 2 senza saperlo.
Definiamo quindi il diabete mellito tipo 1 e 2 mettendo in risalto le differenze e come il diabete si manifesta.

Classificazione dei principali tipi di diabete

La classifica dei principali tipi di diabete si deve all’Organizzazione Mondiale della Sanità e comprende i più diffusi tipo 1 e 2. Tra le varietà fa seguito il diabete gravidico o gestazionale e il gruppo delle forme meno frequenti come il diabete monogenico, il diabete secondario, quello inserito in sindromi complesse.

Diabete mellito di tipo 1: definizione e come si manifesta

Circa 200 mila persone in Italia soffrono di diabete tipo 1, la forma che insorge, nella maggior parte dei casi, tra l’infanzia e l’adolescenza in quando trattasi di una patologia autoimmune. Il diabete mellito in questione infatti è causato dai nostri stessi anticorpi che attaccano le beta cellule del pancreas, deputate alla produzione di insulina. Senza la corretta produzione di questo ormone, viene a mancare la regolarità con cui il nostro corpo utilizza il glucosio conseguenza dei picchi di iper e ipo glicemia.

Quali sono i sintomi del diabete tipo 1:

  • aumento del volume urinario
  • aumento della sensazione di sete (polidipsia)
  • calo di peso (polifagia paradossa)
  • iniziale aumento della quantità di corpi chetonici nel sangue (chetoacidosi diabetica)

Diabete mellito di tipo 2: definizione e come si manifesta

Circa 3,5 milioni di italiani soffrono del diabete tipo 2 ovvero il 90% dei casi riscontrati in Italia e insorge nell’età matura. Le cause possono essere due (o una loro combinazione) ed entrambe portano all’iperglicemia ovvero all’aumento del glucosio nel sangue:

– l’insulino-resistenza (l’insulina prodotta non lavora in modo soddisfacente)
– deficit di secrezione di insulina (la quantità di insulina prodotta non è sufficiente per l’organismo).

Perché insorge il diabete di tipo 2?
In primis, si parla di fattori ereditari affiancati subito dopo da cause ambientali quali obesità, vita sedentaria e inattività fisica, stress. Seguono altre patologie che rendono la persona più predisposta ad ammalarsi di diabete: colesterolo HDL, ipertensione, trigliceridi alti.

Quali sono i sintomi del diabete tipo 2:

  • sensazione di stanchezza
  • aumento del volume urinario anche nelle ore notturne
  • sete inusuale (polidipsia)
  • perdita di peso
  • visione offuscata
  • lenta guarigione delle ferite

Diabete tipo 1 e 2: differenze

Le differenze tra il diabete 1 e 2 riguardano le cause e alcuni dei sintomi anche se questi ultimi possono essere molto variabili, di intensità differente, ad insorgenza improvvisa o, nei casi più rischiosi, essere addirittura assenti. Il diabete tipo 1 e 2 si differenziano inoltre nella terapia. Nel diabete 2 infatti, detto anche non insulino-dipendente, la compensazione con l’insulina esterna non è di vitale importanza.

Quale tipo di diabete e più grave?

Il diabete di tipo 1, raccomandano tutte le linee guida, va diagnosticato e trattato subito per evitare una rischiosa complicanza chiamata chetoacidosi diabetica (DKA), che nella fase più grave può portare a edema cerebrale con conseguenze neurologiche importanti, fino al decesso.

Come riconoscere il diabete mellito di tipo 1?

Quali sono i sintomi del diabete di tipo 1?.
stanchezza..
aumento della sete (polidipsia).
aumento della diuresi (poliuria).
perdita di peso non voluta nonostante iperfagia (appetito incrementato).
malessere..
dolori addominali..

Cosa è il diabete mellito di tipo 2?

Il diabete mellito di tipo 2, detto anche diabete dell'adulto, rappresenta il 90% dei casi di diabete. È una malattia cronica non trasmissibile caratterizzata da elevati livelli di glucosio nel sangue ed è dovuta a un'alterazione della quantità o del funzionamento dell'insulina.

Quanti anni si può vivere con il diabete mellito 2?

Per i diabetici di tipo 2, invece, partendo da un'età media di 65,4 anni il modello stima una speranza di vita di 18,6 anni (aspettativa di vita alla nascita di 84 anni), contro una speranza di vita di 20,3 per un coetaneo non diabetico (speranza di vita alla nascita di 85,7 anni), e una perdita di 1,7 anni in media ...