Vi siete mai chiesti come bruciare la legna nel camino o nella vostra stufa nuova in modo ottimale, senza inquinare l’aria e risparmiando? Ecco una piccola guida da seguire per godere del focolare perfetto questo Natale senza troppa fatica. E se avete domande ulteriori scriveteci nella nostra pagina Facebook nei commenti o con un messaggio privato.Quale legna
usare?
Ci sono tre elementi da controllare all’acquisto:
- tipologia di legno;
- umidità;
- dimensioni.
1. Tipo di legna
A seconda del tipo di legna si può ottenere una resa in calore più o meno alta. Il legno duro, come il faggio, il frassino, il castagno, rende più calore.
Il legno tenero invece si secca in meno tempo ma ha una resa minore. Legni teneri sono pino, larice, betulla, abete.
2. Legna umida: meglio evitarla
Il livello di umidità della legna dovrebbe oscillare fra il 20 % ed il 15 %, percentuale misurabile tramite l’utilizzo di appositi strumenti chiamati igrometri.
Il livello di umidità dipende principalmente dal grado di stagionatura della materia prima. Una stagionatura oltre l’anno solitamente garantisce in tutti i tipi di legna una buona resa in calore.
3. Dimensioni
Le dimensioni dei ciocchi da utilizzare dipendono molto dalla grandezza della stufa o del camino dove sarà necessario bruciare la legna.
In una stufa comune solitamente è consigliabile utilizzare pezzi di circa 25 – 33 cm di lunghezza e 5 – 15 cm di diametro.
All’interno del camino è possibile bruciare anche ciocchi di maggiori dimensioni.
In più è consigliabile utilizzare legna che sia spaccata, e non rotonda, e uniforme nelle dimensioni di tutto il lotto.
Come accendere il fuoco
L’accensione del fuoco potrebbe sembrare un’azione semplice, ma in realtà, farlo in maniera ottimale richiede una certa attenzione ad alcuni passaggi fondamentali.
La fase di accensione è infatti fondamentale per una buona resa e combustione, soprattutto nella stufa a legna.
In questo caso è necessario seguire una decina di passaggi.
- Pulire previamente la cenere alla bocca della stufa.
- Aprire completamente la presa d’aria.
- Appoggiare i pezzi di legna nella camera di combustione. Solitamente 3-4 pezzi sono sufficienti.
- Posizionare un accendifuoco in cima alla catasta e poi posizionare delle stecche di legna fine incrociate al mucchio.
- Accendere con un accendino, dall’alto, l’accendifuoco.
- Controllare che, nell’accensione, la presa d’aria resti aperta.
- Controllare che il fuoco resti sempre alto.
- Abbassare la presa d’aria solo quando si è formata un po’ di brace.
Perché accendere il fuoco dall’alto?
I gas emessi da qualsiasi fiamma solitamente vanno verso l’alto perciò se si accende la fiamma dall’alto dopo pochi minuti si otterrà un fuoco completamente libero da fumi.
Si raggiungono inoltre più in fretta alte temperature e la legna brucia meglio senza emissioni pericolose.
Quale accendifuoco usare?
In commercio esistono molte tipologie di accendifuoco per svariate esigenze: legna a schegge , stecche, riccioli e trucioli.
I trucioli accendifuoco hanno una durata più lunga, anche se la migliore resa si ottiene con la legna a schegge.
E’ possibile utilizzare anche la diavolina classica, ecologica.
La carta ed il cartone invece inquinano l’ambiente perciò sono altamente sconsigliate.
Come capire se la legna sta bruciando in maniera ottimale
Ci sono dei piccoli semplici trucchi per capire se si sta bruciando la legna in modo corretto.
Basta osservare infatti il colore della cenere che si forma.
Una corretta combustione fa rimanere nella camera o nel fondo del camino una cenere bianca o grigio chiaro.
Le ceneri scure invece indicano che è necessario cambiare la tecnica utilizzata per generare il focolare.
In conclusione
Per rispettare l’ambiente e poter godere di un camino caldo e avvolgente si consiglia di acquistare legna sempre da produttori garantiti ed autorizzati.
Una garanzia è la dichiarazione di conformità alla norma UNI EN 14961-5.
Si consiglia inoltre di acquistare legna già completamente stagionata.