Con il messaggio n. 2592 del 28 giugno 2022, l’Inps ha comunicato e confermato i versamenti relativi alla cd. quattordicesima di luglio, indicando anche i soggetti che la riceveranno e quelli invece per cui slitterà a fine anno.
Ma vediamo, nel dettaglio, quando arriva e per chi.
La somma aggiuntiva relativa alla quattordicesima viene attribuita d’ufficio sulla mensilità di pensione di luglio 2022 a:
- i soggetti appartenenti alla Gestione privata e dei lavoratori di spettacolo e sport, nei limiti reddituali stabiliti dall’Inps (qui la tabella, consultabile al paragrafo 1.3), che alla data del 31 luglio 2022 hanno un’età maggiore o uguale a 64 anni;
- i contribuenti appartenenti alla Gestione pubblica che rientrano sempre nei limiti reddituali stabiliti e che, alla data del 30 giugno 2022, hanno un’età maggiore o uguale a 64 anni.
La quattordicesima non verrà erogata invece per le seguenti prestazioni:
- pensioni interessate da sostituzione Stato o rivalsa Enti locali;
- trattamenti pensionistici ai lavoratori extracomunitari rimpatriati;
- pensioni della ex SPORTASS.
Nel caso in cui il soggetto titolare di pensione abbia in corso una procedura di recupero su una quattordicesima degli anni precedenti, risultata non dovuta, in tutto o in parte a seguito delle verifiche reddituali a consuntivo, sulla quattordicesima del 2022 viene recuperato, in tutto o in parte, il debito residuo.
Quattordicesima: chi non la riceverà a luglio
La quattordicesima sarà invece attribuita d’ufficio con la rata di dicembre 2022 (quindi non a luglio come per tutti gli altri) a coloro che:
- perfezionano il requisito anagrafico richiesto dal 1° agosto 2022 (per la Gestione privata ed ex ENPALS) o dal 1° luglio 2022 (per le pensioni della Gestione pubblica);
- ai soggetti divenuti titolari di pensione nel corso del 2022 (qui come funziona il nuovo calcolo fiscale).
L’accredito da parte dell’Inps verrà eseguito sempre a condizione che il soggetto rientri nei limiti reddituali stabiliti e confermati per il 2022.
Coloro che non ricevano la quattordicesima e ritengano di averne diritto possono, in ogni caso, presentare apposita domanda di ricostituzione on line, attraverso il sito internet dell’Istituto, inps.it, se in possesso delle seguenti credenziali di accesso: SPID (Sistema pubblico Identità Digitale), CNS (Carta Nazionale dei Servizi) o CIE (Carta di identità elettronica 3.0). In alternativa, i soggetti interessati possono rivolgersi agli Istituti di Patronato.
Quattordicesima di luglio: come leggere il cedolino pensione
Il credito per somma aggiuntiva per l’anno 2022 e l’eventuale indebito per il medesimo titolo per gli anni 2019 e 2020, saranno esposti con uno specifico dettaglio sul cedolino di pensione.
Le lettere di comunicazione relative al solo credito non saranno spedite in formato cartaceo. Ai beneficiari della quattordicesima (qui i requisiti) nei cui confronti non risultino somme da recuperare saranno, quindi, inviate le seguenti comunicazioni:
- aggiornamento della relativa sezione del modello OBISM;
- produzione di una comunicazione depositata nell’area personale dell’interessato e invio di una comunicazione e-mail al contatto telematico del pensionato, se disponibile;
- inserimento di una nota sul cedolino dei percettori della somma aggiuntiva del seguente tenore: “In base ai dati reddituali attualmente registrati nei nostri archivi, abbiamo disposto il pagamento di una somma aggiuntiva sulla sua pensione (la cosiddetta “quattordicesima”), essa viene riconosciuta in via provvisoria in attesa dell’esito degli accertamenti reddituali effettuati anche per il tramite della competente amministrazione finanziaria”;
- invio di un messaggio SMS, in caso di contatto valido, con il seguente testo, preceduto dalle prime sei lettere del codice fiscale per consentire facilmente l’identificazione del destinatario: “Sulla pensione del mese di luglio è stata erogata in via provvisoria la somma aggiuntiva 2022. Vai nell’Area personale per i dettagli”;
- invio di una notifica sull’app IO.
Per i beneficiari nei cui confronti risultino somme da recuperare a titolo di somma aggiuntiva non dovuta per gli anni precedenti, viene inviata apposita comunicazione cartacea con l’indicazione degli importi risultati indebiti e della compensazione effettuata sulla quattordicesima corrisposta per il corrente anno.
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Cos'è?
La somma aggiuntiva, detta “quattordicesima”, è una prestazione, d'importo netto, corrisposta in unica soluzione, in aggiunta alla rata di pensione di luglio, che si riceve a partire dal 64° anno di età. Lo scopo è quello di tutelare maggiormente il valore reale delle pensioni di importo medio-basso.
L'onere finanziario è a carico dello Stato. Per questo il diritto alla somma aggiuntiva è condizionato al possesso di un determinato reddito personale, pur essendo una prestazione di carattere previdenziale. L'importo è fisso, mentre è perequato il limite di reddito.
Non costituisce reddito, né ai fini fiscali né ai fini previdenziali e assistenziali. Non è soggetta a tasse e a sua volta non
influisce sul reddito imponibile né sul diritto a prestazioni previdenziali o assistenziali.
Chi ne ha diritto
La quattordicesima spetta dal 64° anno di età se il reddito personale non supera il limite fissato. Si considerano tutti i redditi, assoggettabili o esenti dall'Irpef, esclusi quello della casa di abitazione, gli arretrati di qualsiasi genere, i trattamenti di fine rapporto, la pensione di guerra, i trattamenti di famiglia, le indennità di accompagnamento e simili. Il reddito del coniuge non viene preso in considerazione.
Quattordicesima e reversibilità
La somma aggiuntiva, o quattordicesima mensilità, spetta anche ai titolari di pensione di reversibilità a determinate condizioni.
Le novità dal 2017
La quattordicesima nasce grazie all'accordo tra sindacati e governo del 2007 e fino a luglio 2016 è stata attribuita ai pensionati il cui reddito non superava una volta e mezza il trattamento minimo. Con l'accordo siglato a settembre 2016 da governo e sindacati, da luglio 2017 la somma aggiuntiva è incrementata del 30 per cento per i pensionati con redditi non superiori a una volta e mezza il trattamento minimo ed estesa anche a chi ha un reddito compreso tra una volta e mezza e due volte il trattamento minimo.
IMPORTI 2022 PER COLORO I QUALI HANNO UN REDDITO LORDO FINO A 10.224,82 EURO
Prima fascia fino a 15 anni di contribuzione | Prima fascia fino a 18 anni di contribuzione | 436,80 € |
Seconda fascia da 15 a 25 anni di contribuzione | Seconda fascia da 18 a 28 anni di contribuzione | 546,00 € |
Terza fascia oltre i 25 anni di contribuzione | Terza fascia oltre i 28 anni di contribuzione | 655,20 € |
Sotto i 10.224,82 € spetta la somma aggiuntiva intera per tutte e tre le fasce di pensione. Oltre questo limite la somma aggiuntiva di pensione non spetta più. | |
Prima fascia | 10.661,63 € |
Seconda fascia | 10.770,83 € |
Terza fascia | 10.880,03 € |
IMPORTI 2022 PER CHI HA UN REDDITO LORDO FINO A 13.633,10 EURO
Prima fascia fino a 15 anni di contribuzione | Prima fascia fino a 18 anni di contribuzione | 336,00 € |
Seconda fascia da 15 a 25 anni di contribuzione | Seconda fascia da 18 a 28 anni di contribuzione | 420,00 € |
Terza fascia oltre i 25 anni di contribuzione | Terza fascia oltre i 28 anni di contribuzione | 504,00 € |
Sotto i 13.633,10 € spetta la somma aggiuntiva intera per tutte e tre le fasce di pensione. Oltre questo limite la somma aggiuntiva di pensione non spetta più. | |
Prima fascia | 13.969,10 € |
Seconda fascia | 14.053,10 € |
Terza fascia | 14.137,10 € |
Questo articolo è realizzato da:
PENSIONI
Risponde:
Paola Cortesi
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