Particella catastale
Descrizione e contenuti nel linguaggio tecnico del Catasto e della Conservatoria della parola "Particella"
La particella catastale è il fondamento del catasto moderno, infatti sin dalla unificazione dell'Italia, vi fu il problema dell'unificazione di circa nove tipi di catastao, a seconda della dominazione che aveva avuto il territorio, c'era il Catasto Austriaco, quello Borbonico ecc. Per unificare il catasto fu emanato nel 1931 un Reggio Decreto, il N° 1572 dove all'articolo 2 da la definizione: "la particella catastale è costituita da una porzione continua di terreno o da un fabbricato, che siano situati in un medesimo comune, appartengano allo stesso possessore, e siano della medesima qualità o classe, o abbiano la stessa destinazione", così il nascente catasto italiano venne detto di tipo "particellare" perchè basato sulla divisione del territorio in particelle numerate.
All'interno dei fogli di mappa catastali, le numerazioni delle particelle partono da uno e vanno all'infinito, avanzando da sinistra a destra e dall'alto verso il basso dei fogli di mappa.
Una particella può essere a sua volta frazionata, per motivi vari, divisione, vendita parziale, per cui oggi viene soppressa la particella originaria detta "Particella madre" e costituite due o più particelle derivate dette "Particelle figlie", mentre sino alla metà degli anni '90, la particella madre non veniva soppressa, ma variata nella consistenza.
Se lavorate nel settore immobiliare, oppure siete proprietari di un immobile, avrete sicuramente sentito parlare della particella catastale. Rientra tra gli identificativi catastali necessari per cercare un immobile in Catasto. Vediamo in cosa consiste e come identificarla.
Cosa significa particella catastale
La particella catastale, chiamata anche mappale catastale o numero di mappa, fa parte degli estremi catastali che identificano gli immobili censiti in Catasto. Viene indicata con un numero ed è sempre obbligatoria.
Sono note due definizioni di particella catastale. La prima è fornita dal Regio Decreto 08/10/1931, n. 1572, che la definisce come “una porzione continua di terreno o fabbricato, che sia situata nel medesimo Comune censuario, appartenga allo stesso possessore e sia della medesima qualità o classe o, ancora, abbia la stessa destinazione“.
Secondo il più recedente Decreto del 2 gennaio 1998, n. 28, la particella corrisponde a “una porzione di terreno, sito nello stesso comune e foglio di mappa, caratterizzata da continuità fisica ed isopotenzialità produttiva, nonché da omogeneità dei diritti reali sullo stesso insistenti“.
La particella catastale, in definitiva, rappresenta all’interno del foglio, una porzione di terreno, o il fabbricato e l’eventuale area di pertinenza, e viene contrassegnata, tranne rare eccezioni, da un numero. Il dato è sempre obbligatorio. Per foglio si intende, invece, una porzione di territorio comunale che il catasto rappresenta nelle proprie mappe cartografiche (Fonte: Agenzia delle Entrate).
Come si identifica una particella catastale
È necessario conoscere la particella catastale e gli altri dati identificativi per richiedere diversi documenti, come visure catastali, estratti di mappa, planimetrie, ecc…
Identificare una particella catastale attraverso una visura
Per scoprire la particella catastale associata a un determinato immobile è possibile ricorrere alla visura catastale per soggetto.
Visura catastale persona fisicaclose
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A partire dal nominativo dell’intestatario dell’immobile di cui vogliamo conoscere la particella si potrà ottenere infatti un documento che certifichi i dati catastali e le superfici catastali, i metri quadri, dell’immobile oggetto di ricerca fornendo inoltre importanti informazioni in materia fiscale attraverso la rendita catastale e la categoria o destinazione d’uso dell’immobile.