6 Giugno 2020 Show
Fagioli & Co. regolano l'assorbimento degli zuccheri, dando una mano alla glicemia. Tempo di lettura: 6 minuti
Fagioli, piselli, lenticchie e affini mentre forniscono energia e proteine, ma aiutano anche a regolare l’assorbimento degli zuccheri mantenendo controllata la glicemia. Nella cura del diabete l’obiettivo principale è tenere sotto controllo la glicemia perché una concentrazione di glucosio nel sangue costantemente elevata è la maggior causa dei danni a tutti i principali organi legati alla malattia. Nel caso del diabete di tipo 2 un’alimentazione corretta, talvolta da sola, più spesso accompagnata da farmaci ed esercizio fisico, è uno dei mezzi fondamentali per raggiungere lo scopo. Tra gli alimenti più utili e sani da inserire regolarmente in una dieta equilibrata ci sono i legumi. Molti studi hanno dimostrato che fagioli, piselli, fave, ceci, lenticchie e tutti gli altri semi delle leguminose hanno benefici effetti sulla glicemia. Perché fanno beneI legumi fanno parte degli alimenti con basso indice glicemico, cioè quegli alimenti che hanno un’influenza diretta sulla glicemia poco significativa e possono quindi essere consumati abbastanza liberamente anche in presenza di diabete. Si è scoperto inoltre che esercitano un’azione positiva generale perché funzionano come una specie di regolatori del traffico nel nostro organismo: fanno in modo che i carboidrati, assunti per esempio con la pasta o il riso, siano assorbiti lentamente e gradualmente, evitando così che gli zuccheri che ne derivano si riversino nel sangue troppo rapidamente causando brusche impennate di glicemia subito dopo il pasto. Questo effetto di “contenimento” dei rapidi aumenti di glicemia è particolarmente importante perché proprio i picchi iperglicemici ripetuti sono corresponsabili dello sviluppo di complicanze, soprattutto di quelle vascolari e circolatorie, in particolar modo nel diabete di tipo 2.
Buoni per diabetici e per gli altriPer la loro capacità di favorire la stabilità della glicemia i legumi aiutano a prevenire anche le crisi ipoglicemiche, ovvero l’eccessivo abbassamento dei livelli di glucosio nel sangue tra un pasto e l’altro. Un’altra evenienza negativa, che causa malessere, debolezza e che, se protratta nel tempo, può condurre fino al coma. Rischio a cui vanno incontro soprattutto i diabetici in terapia insulinica. Il consumo abituale di legumi contribuisce anche a far diminuire il colesterolo e i grassi (trigliceridi) e a prevenire quindi disturbi cardiovascolari. Per questo sono consigliabili non soltanto a chi ha il diabete, ma a tutti. Almeno tre volte la settimanaSecondo le indicazioni della Società italiana di diabetologia è opportuno consumare questi cibi almeno tre volte la settimana. La grande varietà di legumi esistente, i tanti modi di cucinarli e le innumerevoli possibilità di abbinamenti (nel sugo di un primo piatto, o come zuppa, o, ancora come contorno e così via) tengono lontano il rischio di una dieta monotona. Piatti unici come pasta e fagioli e zuppa di ceci o di lenticchie sono particolarmente raccomandabili per il mantenimento di un buon controllo glicemico, oltre che per l’apporto di proteine e per l’effetto equilibratore sulla funzionalità intestinale. Complemento a una vita sanaNaturalmente, una dieta ricca di fagioli, fave, ceci, piselli e altri legumi può dare benefici soltanto all’interno di una corretta gestione del proprio diabete: scrupoloso rispetto della terapia prescritta, regolare autocontrollo glicemico, comportamenti e stili di vita sani ed equilibrati, a partire dalla moderazione a tavola. Potrebbero interessarti anche questi articoli: Diabete di tipo 2, anguria e ciliegie D: Egr.dottoressa sono un uomo di 57 anni a cui e’ stato diagnosticato da poco il diabete mellito di tipo 2. Sicuro di una sua risposta,le porgo i miei piu’cordiali saluti. R: Pur essendo il diabete una malattia cronica, per fortuna nel tempo si impara a trattare e quindi a conviverci. Nel suo caso, piuttosto che andare a valutare il contenuto in carboidrati di alcuni cibi, piuttosto che altri, le consiglierei di monitorare la sua risposta glicemica all’assunzione di certi alimenti. Ma per quanto riguarda fave fresche e piselli
freschi, li consideri tranquillamente come verdure di stagione, comportandosi quindi di conseguenza: nell’ambito di un’alimentazione variata possono essere inseriti, purché alternati nel menù settimanale, con altre verdure. Se poi vuole prestare maggiore attenzione al problema raffronti le sue glicemie, rispetto a quando mangia altre verdure. In merito, invece al prodotto secco (quale esso sia, fagioli, ceci, piselli, fave), questo può essere assunto o in sostituzione del pane o della pasta. Cordialmente Daniela Capezzali Coordinatore C.L. Dietistica Dipartimento di Medicina Interna Università degli Studi di Perugia Navigazione articoliQuali legumi si possono mangiare con il diabete?Oltre alle lenticchie, una significativa associazione è stata rilevata anche per il consumo di ceci. Si è visto inoltre che sostituire regolarmente, con una mezza porzione di legumi, porzioni analoghe di uova, pane, riso o patate al forno è associato a un minore rischio di incidenza di diabete.
Qual è l'indice glicemico dei piselli?Come è stato specificato, i piselli hanno un indice glicemico molto basso, intorno al 22. Inoltre, hanno uno scarso contenuto di grassi saturi e colesterolo. In circa cento grammi di piselli vi sono: 41 calorie.
Quali sono le verdure che non devono mangiare i diabetici?Verdure e contorni da evitare in caso di diabete
Sotto la lente d'ingrandimento ci sono soprattutto le patate ed altri tuberi (come la manioca e le barbabietole) e più in generale i cibi ricchi di amido, come i legumi freschi (ad esempio i piselli o i fagioli), che hanno per porzione anche un alto carico glicemico.
Chi ha il diabete può mangiare il minestrone?Si. Solitamente si consiglia un consumo dalle 2 alle 4 porzioni settimanali. Chi abbraccia un'alimentazione vegetariana può arrivare anche ad un consumo quotidiano.
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