Quali sono i limiti per i neopatentati

Quando si prende la patente di guida per la prima volta è necessario osservare delle regole particolari, sia per quanto riguarda la guida su strada, sia per il tipo di veicolo che è possibile utilizzare.

Il momento in cui si ottiene la patente di guida è un’occasione speciale, con la quale però oltre ai diritti arrivano anche una serie di doveri e di responsabilità. A causa dell’inesperienza, la legge fissa i requisiti delle macchine che possono essere guidate dai neopatentati all’interno dell’articolo n.117 del Codice della Strada.

La norma stabilisce un limite di 55 kW per tonnellata, valore ottenuto dalla relazione tra il peso del veicolo e la potenza del motore: non esiste dunque una restrizione per i neopatentati della cilindrata massima. In alternativa, è possibile guidare auto con una potenza massima di 70 kW o 95 cavalli.

In nessun modo si possono superare questi parametri, pena la sospensione della patente di guida fino a 6 mesi e la somministrazione di una multa amministrativa, di valore compreso tra 152€ e 608€. Ad ogni modo, la limitazione dura per 12 mesi dal momento del ricevimento della patente, per decadere automaticamente dopo tale termine.

Nel Portale dell’Automobilista, entrando nella sezione “servizi online” e cliccando sulla voce “neopatentati”, si può scoprire se la propria auto rientra oppure no nei limiti di legge, inserendo la targa e il codice captcha di sicurezza. Oltre a questo utilissimo strumento è possibile farsi un’idea dei modelli che si possono guidare.

Dal 2022, tuttavia, è stata introdotta una importante novità. I neopatentati possono guidare anche auto con una potenza superiore, qualora al loro fianco ci sia un guidatore esperto. Si tratta di una persona con meno di 65 anni d’età, in possesso della patente da almeno 10 anni, gli stessi requisiti previsti durante il foglio rosa.

Quali sono i limiti per i neopatentati

I guidatori che hanno appena conseguito la patente sono soggetti a una serie di restrizioni previste dall’ordinamento giuridico italiano. Le limitazioni riguardano:

  • la potenza del veicolo
  • la velocità consentita in strada
  • la politica di decurtazione dei punti della patente
  • il livello di tasso alcolemico.

Limiti sulla potenza

L’articolo 117 del Codice della Strada stabilisce che i neopatentati non possono guidare autoveicoli con Potenza Specifica (PS) riferita alla tara superiore ai 55 kW per tonnellata.

Lo stesso articolo impone che la condizione venga rispettata per un periodo di 12 mesi e vieta comunque di mettersi al volante di veicoli di categoria M1 con più di 95 cavalli (70 kilowatt): il mancato rispetto di quanto previsto dal Codice è punibile con una multa compresa tra i 161 e i 647 euro e la sospensione della patente da due a otto mesi. Nessun vincolo riguarda invece la cilindrata del mezzo.

La regola è entrata in vigore per salvaguardare coloro che sono inesperti al volante, obbligandoli a utilizzare mezzi meno prestazionali. Una tutela per i neo-guidatori, ma un onere a carico delle famiglie, che sono costrette a dover acquistare un’altra vettura qualora quella già in possesso non abbia i requisiti richiesti. 

Per verificare che la quattroruote sia idonea a essere guidata dal neopatentato, servirà controllare la carta di circolazione in quanto i mezzi immatricolati dopo il 2007 riportano direttamente il valore PS. Per le vetture meno recenti basterà invece consultare il Portale dell’Automobilista, che nella sezione “neopatentati” consente di rilevare il dato digitando semplicemente la targa del veicolo.

Ricordiamo che nella lista delle auto utilizzabili rientrano soprattutto le utilitarie, come ad esempio Fiat 500, Fiat Panda, Lancia Ypsilon, Nissan Micra, Renault Clio, Toyota Yaris, ma c’è anche la possibilità di mettersi al volante di un marchio premium, come BMW Serie 1 (versione 114) e Mini One.

Le restrizioni sulla velocità

Per i primi tre anni dal conseguimento della patente è previsto un limite massimo di 90 chilometri/orari sulle strade extraurbane principali e di 100 chilometri/orari sulle autostrade.

I trasgressori dovranno mettere in conto sanzioni particolarmente severe. In particolare, è prevista una multa che parte dai 161 euro e una decurtazione dei punti dalla patente che varia in base alla velocità in eccesso:

  •  6 punti in meno per il superamento dei limiti di velocità da 10 a 40 chilometri orari (km/h);
  •  12 punti per il superamento dei limiti da 40 a 60 km/h;
  •  20 punti per il superamento dei limiti di oltre 60 km/h.

Patente a punti: come funziona per i neopatentati

Il primo luglio 2003 entrava in vigore la patente a punti, un procedimento introdotto dal Governo per frenare le infrazioni al Codice della Strada. A ogni patentato viene attribuita una dotazione iniziale di 20 punti, che in caso di infrazione sarà ridotta secondo un punteggio che può arrivare fino a 10 punti per singola violazione. Le sottrazioni possono essere di 10, 8, 6, 5, 4, 3, 2, 1 punti e dipendono dal tipo di violazione del Codice della Strada: ciò che interessa i nuovi patentati, è che per i primi tre anni le penalità vengono raddoppiate.

La legge prevede anche dei bonus punti per gli automobilisti che non commettano infrazioni al Codice della Strada. Gli automobilisti con almeno 20 punti hanno diritto dopo due anni a due punti in più sulla patente, un bonus che scende per i neopatentati a 1 punto  per ogni anno, raggiungendo quindi un massimo di 3 punti extra in 3 anni.

Sanzioni pesanti per chi guida in stato di ebrezza

Secondo l'articolo 186 bis del Codice della Strada, per i primi 36 mesi i neopatentati non possono condurre il mezzo dopo aver assunto qualsiasi bevanda alcolica (il limite è di 0,0 grammi per litro) e il mancato rispetto della regola comporta una multa che varia in base alla concentrazione di etanolo nel sangue. Fino a 0,5 grammi per litro (g/l) sarà inflitta una multa da 164 a 664 euro, mentre se il risultato dell’alcool test riporterà un dato superiore a 0,5 g/l, le sanzioni aumentano di un 1/3, se superiore a 0,8 g/l, le sanzioni aumentano da 1/3 alla metà. In caso di tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l, è prevista la revoca della patente.

Il comma 7 dello stesso articolo disciplina invece i casi di ebrezza per i conducenti di età inferiore ai 18 anni. Il minorenne per il quale venga accertato un tasso alcolemico non superiore ai 0,5 grammi per litro di sangue (g/l), non può conseguire la patente B prima del compimento del diciannovesimo anno di età; se il tasso di alcolemia rilevato è maggiore di 0,5 g/l, il divieto opera fino al compimento del ventunesimo anno di età.

Neopatentati: qualche consiglio per risparmiare sull’RC Auto

I giovani patentati sono considerati dalle compagnie come la categoria di guidatori più a rischio, in quanto provocano statisticamente più incidenti rispetto agli altri. Per questo motivo, le assicurazioni applicano un sovrapprezzo sul costo finale della polizza a tutti gli assicurati con età inferiore ai 26 anni.

Esistono però degli espedienti che consentono a questa categoria di guidatori di risparmiare sul premio RC Auto senza rinunciare alle fondamentali garanzie di sicurezza. Il primo riguarda l’applicazione del Decreto Bersani in vigore dal lontano 2007, che permette loro di usufruire della stessa classe di merito di uno dei familiari conviventi (in genere i genitori). È importante sottolineare che è possibile acquisire la classe CU solo da un veicolo circolante e assicurato, e solo se il veicolo acquistato non è stato mai assicurato dal nuovo proprietario. La classe di merito si trasferisce solo tra stesse tipologie di veicoli, quindi auto con auto o moto con moto.

In alternativa, si può valutare di intestare il veicolo del neopatentato a un familiare che ha già una storia assicurativa, che dovrà richiedere all’agenzia di sottoscrivere una polizza con formula di guida libera. Tuttavia, il fatto che alla guida del veicolo possano esserci persone meno esperte comporta un maggior rischio assicurativo che incide sul prezzo finale della polizza.

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Ultimo aggiornamento giugno 2021

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Qual è la cilindrata massima per i neopatentati?

La norma stabilisce un limite di 55 kW per tonnellata, valore ottenuto dalla relazione tra il peso del veicolo e la potenza del motore: non esiste dunque una restrizione per i neopatentati della cilindrata massima. In alternativa, è possibile guidare auto con una potenza massima di 70 kW o 95 cavalli.

Cosa possono guidare i neopatentati 2022?

Le auto guidabili dai neopatentati sono molte: tutte quelle che hanno una potenza non superiore a 70 kW (95 CV) e un rapporto potenza/tara non superiore a 55 kW/tonnellata (limitazione che non si applica a chi trasporta una persona invalida).

Quali sono le limitazioni per i neopatentati?

Non possono andare oltre i 100 km/h in autostrada e oltre i 90 km/h sulle strade extraurbane principali (art. 117 Codice della strada) per i primi 3 anni dalla data di conseguimento della patente. Se commettono infrazioni che comportano la decurtazione punti, a loro saranno sottratti il doppio dei punti, ad es.

Cosa succede dopo 3 anni di patente?

La condizione di neopatentati ha una durata di tre anni dal conseguimento della patente di guida. Al termine dei tre anni, la quasi totalità delle limitazioni decade e chi prima era neopatentato viene ora considerato alla stregua di tutti gli altri automobilisti.