IntroduzioneLa febbre consiste in un temporaneo aumento della temperatura corporea, tipicamente in risposta ad una malattia e/o infezione; indicativamente si considera febbre in un bambino quando la misurazione restituisce valori uguali o superiori a Show
Nel caso dell’adulto si considera normale una temperatura corporea compresa tra 37° e 37.5° a seconda del momento della giornata in cui avviene la misurazione, verso sera infatti è normale una leggera tendenza ad aumentare. Ulteriori fattori in grado di causare una variazione della temperatura corporea sono:
Per un adulto la febbre può essere di ostacolo per le normali attività quotidiane, ma raramente è motivo di preoccupazione (a meno che non raggiunga valori elevati, pari a 39.5-40°); per i bambini più piccoli e soprattutto per i neonati un valore elevato è invece più probabilmente indicativo di un’infezione grave. La febbre, anche quando alta, rappresenta un normale meccanismo di difesa verso le infezioni, per questo deve quindi essere considerata un sintomo e non una malattia di per sé; da questo punto di vista si noti che il rischio di danni cerebrali permanenti diventa reale nel caso di valori superiori a 42 °C, ma un’alterazione di temperatura anche se non trattata raramente supera i 40° (a meno che il paziente non sia eccessivamente coperto o mantenuto in un luogo troppo caldo). Nei bambini è relativamente comune osservare la comparsa di convulsioni febbrili, ma si tratta di un fenomeno transitorio e non legato allo sviluppo di epilessia o a danni permanenti. Il trattamento dipende dalla causa sottostante, ma da un punto di vista generale si ricorre in genere a farmaci antipiretici come l’ibuprofene, il paracetamolo o l’aspirina (quest’ultima non nei bambini). Quando si tenta di abbassare una febbre alta è inoltre importante:
È infine di fondamentale importanza bere molto per evitare il pericolo disidratazione, mentre in genere non è rischioso digiunare per qualche giorno in caso d’inappetenza. iStock.com/malerapaso Misurare la febbreMisurare la febbre significa rilevare la temperatura corporea; se fino a poco tempo fa i termometri a mercurio erano la norma, da qualche anno sono stati vietati a causa della potenziale tossicità in caso di rottura e sostituiti da analoghi contenenti una diversa lega metallica. I termometri elettronici sono un’alternativa altrettanto valida ed economica. Il termometro dev’essere pulito prima e dopo ogni misurazione, a prescindere da dove viene usato, per evitare che diventi potenziale fonte di contagio; quando si utilizza un termometro in vetro (a mercurio o ecologico) può essere necessario agitarlo prima della rilevazione per riportare la sostanza contenuta all’interno del bulbo, dopodiché è possibile continuare con la misurazione della febbre (con i termometri ecologici si consiglia di farlo immediatamente dopo la misurazione, quando risulta più facile abbassarlo). Prima di procedere alla rilevazione è importante:
La rilevazione può avvenire sostanzialmente in 3 differenti posizioni:
Termometri da orecchio e da fronteQuesta tipologia di termometri è sempre più diffusa grazie alla progressiva diminuzione dei prezzi e aumento dell’affidabilità; per quanto riguarda gli auricolari sono stati talvolta segnalati problemi nell’accuratezza dei risultati quando il paziente è affetto da otite. CauseLa febbre è prima di tutto un importante meccanismo di difesa messo in atto dall’organismo contro le infezioni con 3 obiettivi principali:
Praticamente ogni infezione è quindi potenzialmente in grado di provocare febbre, anche se tra le più comuni possiamo ricordare:
Anche le malattie autoimmuni possono essere causa di febbre, come ad esempio artrite reumatoide, morbo di Crohn e lupus eritematoso. Alcuni farmaci possono essere causa di aumento della temperatura corporea (alcuni antibiotici, antistaminici, medicinali per le convulsioni); un caso particolare è rappresentato dai vaccini dell’età infantile, che spesso possono causare la comparsa di una leggera febbre nei 2-3 giorni seguenti l’iniezione, che tuttavia tende a risolversi spontaneamente. Situazioni più rare sono invece quelle in cui la febbre può essere la prima manifestazione chiara di una forma tumorale, per esempio per i linfomi Hodgkin e non Hodgkin, leucemia. Non dimentichiamo infine che talvolta una lieve alterazione è semplicemente dovuta a una reazione del corpo a vestiti troppo pesanti, all’attività fisica, … SintomiA seconda della causa alla base della febbre potrebbero verificarsi anche i seguenti sintomi:
Valori di febbre particolarmente elevati potrebbero essere collegati anche ai seguenti sintomi:
Febbre alta: i pericoliIn genere la febbre di per sé non è causa di danni cerebrali, a meno che la temperatura non diventi superiore a 42°; gli aumenti di temperatura dovuti alle infezioni raramente aumentano oltre i 40.5°, anche se non trattate, a meno che il paziente non sia eccessivamente coperto o l’ambiente non sia particolarmente caldo. Più comuni sono invece le convulsioni febbrili nei bambini; circa 1 bambino su 25 almeno una volta le ha manifestate, principalmente tra i 6 mesi ed i 5 anni, anche se in genere il primo attacco compare prima dei 3 anni. Più alta è l’età del primo attacco e minore è la probabilità che questo si ripeta. Durante la convulsione il piccolo paziente potrebbe perdere conoscenza e contrarre involontariamente muscoli volontari per esempio di gambe e braccia. Più raramente il corpo, magari solo in alcune parti, diventa rigido (per esempio una gamba). Di norma questi attacchi non superano i 2 minuti, ma l’intervallo va da pochi secondi ad oltre 15 minuti in rari casi. Anche se particolarmente impressionanti le convulsioni febbrili difficilmente comportano pericoli reali: i rischi maggiori sono legati alla possibilità di trauma all’inizio dell’attacco ed all’eventualità che della saliva vada per traverso. La maggior parte dei bambini colpiti da convulsioni febbrili presentano febbre pari o superiore a 39°, e si manifestano principalmente durante il primo giorno di febbre.
In caso di attacco è necessario sforzarsi di mantenere la calma, poggiare il bambino per terra lontano da mobili od altri oggetti e per evitare rischi di soffocamento la posizione ideale sarebbe su un fianco. iStock.com/lukaves A seguito di crisi è necessario procedere immediatamente a visita medica, recandosi in Pronto Soccorso se la durata fosse superiore ai 10 minuti. Quando chiamare il medicoBambiniQuando si parla di bambini è necessario rivolgersi al pediatra in qualsiasi caso di dubbio, in particolar modo per i più piccoli: le linee guida americane suggeriscono di contattarlo se il paziente
Richiede invece assistenza immediata il bambino che:
Adulti e bambiniPer qualsiasi tipologia di paziente è necessario ricorrere al parere medico nelle seguenti situazioni:
Richiede immediato intervento ospedaliero il paziente, adulto o bambino, che:
Cura e terapiaUn semplice raffreddore od altra forma influenza potrebbe provocare febbre anche piuttosto alta, ma non necessariamente questo è segnale di situazione grave per l’incolumità del malato, al contrario esistono condizioni molto più pericolose in grado di manifestarsi con poche linee o addirittura senza febbre. Escluse patologie che richiedano trattamenti specifici, indichiamo quindi una sorta di linea guida da seguire in caso di febbre. Quando ci si trova di fronte a temperature non particolarmente elevate potrebbe essere sufficiente riposo e idratazione (bere molto), parallelamente ad una vigile attesa. Quando si parla di bambini si possono ragionevolmente escludere complicazioni se il piccolo paziente:
In presenza di
si dovrebbe invece agire in modo più incisivo per abbassare la febbre, avendo cura di:
Utile inoltre
Per quanto riguarda i farmaci si consiglia di attenersi scrupolosamente a quanto indicato dal medico/pediatra/farmacista, in generale si ricorda che:
Durante la febbre è infine importante:
I rimedi della nonnaMolte mamme ricorrono ancora ai rimedi popolari, come per esempio:
In realtà non sono solo inefficaci, ma spesso possono sortire l’effetto contrario, aumentando brividi e senso di freddo. Approfondimenti e fonti
Cosa fare quando si ha la febbre a 39?Che farmaci scegliere
L'aspirina e gli altri FANS - come gli oxicam (ad es. naproxene, Momendol), l'ibuprofene (es. Moment, Nurofen) ed il diclofenac - esibiscono un potente effetto antinfiammatorio ed antipiretico.
Cosa fare in caso di febbre alta che non scende?È necessario consultare il medico se dopo 2-3 giorni di riposo a letto e corretta assunzione dei medicinali la febbre non si abbassa e il quadro clinico non migliora a prescindere da altri sintomi.
Cosa fare in caso di febbre a 40?Se la febbre si prolunga oltre questo periodo, con una temperatura corporea superiore ai 40°, è necessario rivolgersi subito al personale medico qualificato poiché potrebbe celarsi una patologia molto più grave come ad esempio meningite, polmonite, tifo o malaria.
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