Per una donna è normale avere perdite bianche. Tuttavia, ci preoccupiamo se diventano abbondanti. Come puoi essere sicura di non avere un'infezione? Scopri tutto quello che c’è da sapere sulle secrezioni vaginali.
A cosa servono le secrezioni vaginali?
Le secrezioni vaginali, dette anche perdite bianche, sono assolutamente normali nella donna. Di colore chiaro o latteo, di solito sono inodori e non dolorose. La quantità e il colore variano in funzione del ciclo mestruale: sono più abbondanti durante il periodo di pre-mestruale e diminuiscono dopo le mestruazioni. È così che l'organismo pulisce la vagina per eliminare le impurità e le cellule morte. Ecco perché è inutile fare lavande vaginali a base d'acqua e di sapone: la parte interna dei tuoi genitali si pulisce da sola!
I sintomi d'infezione
Le perdite bianche possono essere sintomatiche di un'infezione vaginale dovuta a un fungo, un batterio o (più di rado) un parassita. Ecco perché è necessario controllarle regolarmente.
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Se diventano troppo abbondanti, sprigionano un odore forte, se bruciano, irritano e causano pruriti, può darsi che tu abbia contratto un'infezione. Niente panico: una donna su dieci, almeno una volta in vita sua, soffre di un'infezione vaginale. Questo, però, non vuol dire che puoi trascurarle! Prendi immediatamente appuntamento dal ginecologo. Ti farà fare le analisi necessarie e, in base ai risultati, ti prescriverà un trattamento, generalmente sotto forma di ovuli da inserire nella vagina la sera per alcuni giorni.
Se hai avuto un rapporto sessuale non protetto, devi precisarlo. In tal caso, farai delle analisi specifiche, poiché potrebbe trattarsi di una malattia sessualmente trasmissibile.
E per conoscere qualche segreto in più... eccoti un video sulle curiosità più interessanti sulla vagina!
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Secrezioni vaginali e sessualità
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Le secrezioni vaginali diventano più consistenti quando hai rapporti sessuali. Infatti, anche se la donna non ha un'eiaculazione come l’uomo, il suo corpo reagisce all'eccitazione: la vagina si umidifica. Queste secrezioni vaginali, prodotte dalle ghiandole di Bartolini (situate nella parte posteriore dellle grandi labbra), sono più o meno abbondanti in base al grado d'eccitazione e all’intensità del piacere.
Laureata in Scienze dell’Educazione e della Formazione, ha sviluppato le sue prime esperienze professionali negli Stati Uniti, dove ha vissuto per quasi 10 anni. Da sempre appassionata di sport, salute, alimentazione …
di Redazione PianetaMamma - 07.09.2021 Scrivici Home Rimanere incinta
Come osservare il muco cervicale per rimanere incinta
Come rimanere incinta osservando il muco cervicale e i suoi cambiamenti nel corso del mese
Durante l'ovulazione, nel corpo della donna, si modifica il muco cervicale, una sostanza viscosa prodotta dalle ghiandole dell'utero, composto da filamenti, diventando più filante e fluido. Questo cambiamento del muco vaginale è un espediente che la natura ha messo in atto per facilitare l'ascesa degli spermatozoi verso l'ovulo della donna e per rimanere incinta più facilmente. Attraverso l'osservazione del muco cervicale è possibile capire se si è nel momento dell'ovulazione, infatti l'ultimo giorno della presenza di un muco liquido e filante è definito "giorno di massima fertilità". Osservare il muco cervicale può essere quindi utilizzato sia come metodo anticoncezionale naturale (metodo Billings) che per individuare i propri giorni fertili.
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Gentile signora,
potrebbe essere un fenomeno di squiring, vale a dire di emissione di liquido inodore, incolore da parte della vescica a seguito dell'orgasmo, oppure si potrebbe pensare ad uno stato infiammatorio a carico della cervice uterina, oppure ancora potrebbe trattarsi di una eccessiva produzione delle fisiologiche secrezioni vaginali correlate allo stato di eccitazione sessuale (ad esempio per fluttuazioni ormonali, o psico-emotive)
Penso sia importante una visita di
persona presso un medico di sua fiducia con particolare preparazione nella valutazione delle problematiche sessuali, soprattutto nella prospettiva di una ricerca di gravidanza, come lei riferisce.
Cordiali saluti
dott. Piergiorgio Biondani.