Con il diabete quale frutta si puo mangiare

Se hai il diabete almeno una volta ti avranno detto che non puoi mangiare frutta, almeno sicuramente l'uva o l'anguria. In realtà, puoi ugualmente goderti la frutta anche se hai il diabete, tuttavia devi prestare attenzione a quali frutti favorire e nella quantità.

Se hai il diabete almeno una volta ti avranno detto che non puoi mangiare frutta, almeno sicuramente l’uva o l’anguria. In realtà, puoi ugualmente goderti la frutta anche se hai il diabete, tuttavia devi prestare attenzione a quali frutti favorire e nella quantità.

Il diabete è una malattia cronica in cui la glicemia, ovvero i livelli di zucchero nel sangue, tendono ad aumentare. Per questo, oltre ad un’adeguata terapia farmacologica, viene consigliata una specifica dieta per diabetici che tenga conto dei picchi glicemici.

Infatti, seguire un’alimentazione corretta è essenziale per combattere il diabete e semplicemente inserendo alcuni di questi frutti estivi nella tua dieta, potrai abbassare la glicemia ed evitare eventuali picchi improvvisi. Vediamo insieme quali.

Leggi anche: Dieta per diabetici: cosa mangiare, schema settimanale e cibi da evitare

Indice

  • Pro e contro di mangiare frutta se hai il diabete
  • Scegli frutta con un indice glicemico più basso
  • Abbina frutta e proteine

Pro e contro di mangiare frutta se hai il diabete

La frutta offre una serie di benefici per la salute, alcuni di questi possono essere davvero utili per i soggetti diabetici, ma altri fattori possono rappresentare anche potenziali rischi.

Partendo dagli effetti positivi, alcuni frutti sono più ricchi a livello nutrizionale e contengono composti in grado di ridurre l’infiammazione e i danni causati dai radicali liberi. Tra i benefici dell’aggiunta di frutta a una dieta favorevole al diabete ci sono:

  • La fibra alimentare, la quale è utile per aiutare a prevenire i picchi di zucchero nel sangue, ridurre il colesterolo nel sangue e aumentare la sazietà.
  • Vitamine e minerali, per esempio il potassio contenuto nelle banane, agrumi, meloni e albicocche può aiutare a ridurre la pressione sanguigna. Anche la vitamina C e l’acido folico negli agrumi aiutano a promuovere la guarigione delle ferite, aumentano la funzione cerebrale e l’immunità.
  • Gli antiossidanti come antociani contenuti in bacche, ciliegie e uva rossa che possono aiutare a contrastare il danno cellulare e rallentare la progressione di alcune malattie croniche, tra cui le malattie cardiache. Altri alimenti ricchi di antiossidanti includono pesche, fichi, pere, arance, albicocche, mango, melone e papaia.

Tuttavia, ci sono alcuni potenziali rischi nel mangiare frutta se si ha il diabete:

  • Fruttosio: la frutta contiene carboidrati che durante la digestione si trasformano in zucchero (glucosio).
  • Eccesso di potassio: se si segue una dieta a basso contenuto di potassio per un’eventuale malattia renale correlata al diabete, potrebbe essere necessario limitare l’assunzione di agrumi, banane, albicocche e alcuni meloni i quali sono ricchi di potassio.
  • Interazioni: gli agrumi come il pompelmo e le arance di Siviglia possono interagire con farmaci come statine, steroidi e alcuni farmaci per la pressione sanguigna, rendendoli meno efficaci.

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Scegli frutta con un indice glicemico più basso

Sulla scorta delle considerazioni effettuate, si consiglia di scegliere frutti con un basso indice glicemico (GI). L’indice glicemico viene utilizzato come riferimento per misurare quanto un alimento contenente carboidrati favorisca l’aumento della glicemia. Ecco come alcuni frutti si confrontano sull’indice glicemico:

  • Basso indice glicemico (55 o meno): mele, pere, mango, mirtilli, fragole, kiwi, pompelmi, pere, nettarine e arance
  • Moderato (da 55 a 69): ciliegie, mango, papaia e uva
  • Alto indice glicemico (70 o superiore): anguria e ananas

In particolare, i mirtilli possono aiutare a controllare la glicemia e abbassare i livelli di zuccheri nel sangue. Secondo uno studio, i risultati avrebbero evidenziato che i mirtilli possono aiutare il corpo a gestire la glicemia dopo aver mangiato carboidrati semplici.

Inoltre, lo studio avrebbe scoperto che coloro che avevano mangiato mirtilli per sei giorni, avevano livelli di insulina più bassi due ore dopo aver mangiato il pane. Ciò potrebbe significare che mangiare mirtilli ogni giorno potrebbe migliorare la sensibilità all’insulina.

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Abbina frutta e proteine

Oltre ai frutti con basso indice glicemico, anche assumere frutti con una fonte proteica può aiutare a rallentare qualsiasi aumento della carica glicemica che, a differenza del solo indice, tiene conto della quantità degli zuccheri in relazione all’intero pasto o porzione consumata.

Per farlo, ti basterà includere la frutta nella tua dose di carboidrati e aggiungere proteine al tuo spuntino. Di seguito alcuni esempi:

  • Abbina delle fette di mele con 1 cucchiaio di burro di mandorle
  • Abbina dei lamponi con dello yogurt greco non grasso
  • Gusta una pesca con della ricotta a basso contenuto di grassi

In conclusione, se hai il diabete concentrati sul mangiare frutta intera piuttosto che frutta secca o succhi di frutta. Inoltre, favorisci i frutti con basso indice glicemico, tenendo d’occhio le dimensioni delle porzioni e il conteggio dei carboidrati.

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Quali sono i frutti che contengono meno zuccheri?

Frutta con meno zuccheri (< 10 g / 100 g).
Avocado (0,8 g).
Limone (2,5 g).
Ribes rosso (5 g).
Pompelmo (5,9 g).
More (6,2 g).
Uva spina (6,2 g).
Anguria (6,3 g).
Fragole (7 g).

Quanta frutta al giorno per i diabetici?

Ho il diabete: quanta frutta posso mangiare? Chi soffre di iperglicemia e diabete di tipo 2 dovrebbe consumare una porzione di frutta che contenga al massimo 15 g di carboidrati/zuccheri.

Qual'è la frutta con più basso indice glicemico?

Tra la frutta a basso indice glicemico e a basso carico glicemico troviamo: le ciliegie, le prugne, il pompelmo, le mele, le pere, le fragole, le albicocche, le arance, le pesche e i lamponi.

Cosa si deve mangiare per abbassare la glicemia?

Anche i legumi sono alleati contro la glicemia alta, soprattutto fagioli, ceci, fave e lenticchie che aiutano a ridurre l'assorbimento degli zuccheri. Infine, aggiungere ai piatti i semi di lino, girasole, zucca, sesamo e chia è un plus che apporta ottime fonti di proteine e sali minerali come magnesio e ferro.