Amuchina e candeggina sono la stessa cosa

Che cos'è l'ipoclorito di Sodio come disinfettante

L'ipoclorito di sodio è un principio attivo ad azione disinfettante che - opportunamente diluito - rientra nella composizione di farmaci da banco per uso topico, destinati alla disinfezione della cute lesa.

Più precisamente, all'interno di tali prodotti, il sodio ipoclorito (formula chimica NaClO) si trova in concentrazioni molto basse, generalmente dello 0,05%. La dispensazione di simili prodotti non richiede alcun tipo di ricetta medica, poiché sono inquadrati come farmaci da banco.

Esistono poi soluzioni di ipoclorito di sodio più concentrate (pronte all'uso o che necessitano di una preventiva diluizione prima di poter essere utilizzate), che possono essere impiegate per la disinfezione di cute integra, per la disinfezione di frutta e verdura o per la disinfezione di oggetti utilizzati da neonati e bambini (tettarelle, succhiotti, stoviglie, ecc.). Queste soluzioni, tuttavia, non sono farmaci, bensì presidi medici chirurgici.

Lo sapevi che...

L'ipoclorito di sodio è il principale componente della candeggina (o varechina), il noto prodotto impiegato per sbiancare e smacchiare capi d'abbigliamento (non colorati) e per detergere e disinfettare pavimenti e superfici.

L'ipoclorito di sodio trova applicazione anche nella disinfezione delle acque (ad esempio, viene utilizzato nelle acque delle piscine).

Esempio di medicinali contenenti Ipoclorito di Sodio

  • Amukine MED®

A cosa serve

Viste le sue proprietà disinfettanti, l'uso dell'ipoclorito di sodio è indicato nei seguenti casi:

  • Disinfezione dei genitali esterni;
  • Disinfezione di cute lesa. Pertanto - a differenza di altri disinfettanti - può essere utilizzato su ferite, piaghe, ustioni e lesioni di vario tipo.

Avvertenze e Precauzioni

Cosa è bene sapere prima di utilizzare l'ipoclorito di sodio come disinfettante?

L'ipoclorito di sodio in soluzione allo 0,05% è solo per uso esterno, pertanto, non deve assolutamente essere ingerito, poiché le conseguenze potrebbero essere estremamente gravi, se non fatali.

Inoltre, è doveroso ricordare che la presenza di residui organici - come sangue, siero, ecc. - può ridurre l'efficacia disinfettante del prodotto. Allo stesso tempo, l'applicazione della soluzione di ipoclorito di sodio su eventuali coaguli di sangue, può causarne lo scioglimento e può perciò provocare un sanguinamento.

Interazioni

L'ipoclorito di sodio può interferire con altri farmaci o prodotti?

A causa delle potenziali interazioni che si possono instaurare, l'ipoclorito di sodio non dev'essere utilizzato in concomitanza ad altri farmaci o prodotti antisettici.

Ad ogni modo, prima di utilizzare l'ipoclorito di sodio è necessario informare il medico se si stanno assumendo - o se sono stati recentemente assunti - farmaci di qualsiasi tipo (soprattutto se ad uso topico), inclusi i medicinali senz'obbligo di prescrizione medica, i prodotti erboristici e i prodotti omeopatici.

Effetti Collaterali

L'ipoclorito di sodio come disinfettante può causare effetti indesiderati?

Anche se l'ipoclorito di sodio per uso topico è solitamente ben tollerato dalla maggior parte dei pazienti, esso può comunque causare effetti collaterali in alcuni individui.

I più comuni effetti indesiderati provocati dal prodotto in questione consistono in irritazione e bruciore cutanei.

Da non dimenticare, inoltre, la possibilità di insorgenza di reazioni allergiche in soggetti sensibili. In diversi casi, tali reazioni si sono manifestate sotto forma di dermatiti allergiche da contatto.

Ingestione accidentale

In caso di ingestione accidentale della soluzione di ipoclorito di sodio per uso topico, potrebbero manifestarsi sintomi quali:

  • Irritazione e corrosione delle mucose gastrointestinali, associate a dolore e vomito;
  • Edema a livello di faringe e laringe;
  • Perforazione dell'esofago e/o dello stomaco (evento fortunatamente raro).

Qualora l'ipoclorito di sodio venga ingerito accidentalmente, è necessario contattare immediatamente i soccorsi sanitari. Solitamente si consiglia di somministrare acqua, latte o altri liquidi e, se necessario, antiacidi e soluzioni di sodio tiosolfato (l'uso di quest'ultime sostanze, naturalmente, è di competenza medica).

Come agisce

Meccanismo d'azione dell'ipoclorito di sodio come disinfettante

L'ipoclorito di sodio appartiene alla categoria dei cosiddetti cloroderivati ad ampio spettro d'azione che, come tali, sono dotati di attività battericida, fungicida e virucida (ovvero, sono in grado di uccidere questi microorganismi).

In acqua, l'ipoclorito di sodio si dissocia in sodio idrossido e acido ipocloroso. L'attività disinfettante è dovuta proprio a quest'ultimo composto che - essendo dotato di elevato potere ossidante - è in grado di indurre la denaturazione delle proteine dei microorganismi patogeni, alterandone fortemente la struttura e uccidendoli.

Come si usa

L'ipoclorito di sodio in soluzione allo 0,05% può essere applicato direttamente sulla cute lesa secondo necessità, ma è comunque consigliabile non superare le 5-6 applicazioni al dì.

Il prodotto può essere applicato mediante bendaggi inumiditi, oppure tramite compresse di garza imbevute della soluzione. In alternativa, si possono effettuare delle irrigazioni, eseguire dei lavaggi oppure dei bagni.

In caso di dubbio, sicuramente è utile chiedere il consiglio del medico o del farmacista.

Uso in Gravidanza e Allattamento

L'utilizzo d'ipoclorito di sodio in concentrazioni dello 0,05% come disinfettante topico è considerato sicuro, pertanto, può essere effettuato anche dalle donne in gravidanza e dalle madri che allattano al seno. Tuttavia, prima di utilizzare qualsiasi tipo di farmaco (anche da banco), questa categoria di pazienti dovrebbe sempre richiedere il consiglio preventivo del proprio medico.

Controindicazioni

Quando NON usare l'ipoclorito si sodio come disinfettante

La principale controindicazione dell'ipoclorito di sodio per uso topico riguarda gli individui con ipersensibilità nota allo stesso ipoclorito di sodio e/o ad uno o più degli eccipienti contenuti nel prodotto che si deve impiegare.

Che differenza c'è tra la candeggina e l'Amuchina?

È la stessa cosa. Varecchina, o varechina, o varichina a seconda dei termini dialettali.

Come si può sostituire l'Amuchina?

Le alternative all'amuchina, dunque, sono:.
l'aceto..
il succo di limone..
il percarbonato di sodio..
il bicarbonato di sodio..
l'aloe vera..
gli oli essenziali..
l'acqua ossigenata..

Che differenza c'è tra Amuchina Med e Amuchina?

L'amuchina ad azione disinfettante sulla cute è utilizzata per prevenire e curare infezioniche potrebbero manifestarsi in seguito a tagli, graffi e piaghe da decubito (Amukine Med) oppure per proteggere ed eliminare batteri sulla pelle con cui si viene a contatto ogni giorno (amuchina gel, spray e sapone).

Cosa disinfetta di più la candeggina o l'ammoniaca?

L' AMMONIACA Il suo odore è più pungente rispetto alla candeggina. Non è adatta per disinfettare, ma è perfetta per rimuovere a fondo lo sporco grazie alla sua azione sgrassante. Elimina con facilità l'accumulo di unto nelle vasche, nei lavandini, sulle piastrelle, sulle griglie, sulle pentole e padelle.