Miglior all you can eat giapponese roma

Miglior all you can eat giapponese roma

I migliori All You Can Eat di Roma

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di Alessandra Tibollo

Mangiare fino allo sfinimento a prezzo fisso: questa è la regola che sta alla base degli all you can eat di sushi. Altro è dire se si mangi bene o meno, perché coniugare qualità e quantità non è sempre facile. Nella capitale gli all you can eat sono diversi, prevalentemente rappresentati dalla comunità cino-giapponesi. O, meglio, quasi sempre si tratta di ristoranti giapponesi gestiti da proprietari cinesi; solo a volte con sushimaster giapponese e spesso con qualche specialità cinese o asiatica in generale nel menu.

Vi segnaliamo alcuni fra gli indirizzi più affidabili, consapevoli che non siamo ai livelli dei grandi ristoranti giapponesi della capitale, ma che almeno da questi ristoranti si potrà uscire non solo sazi, ma senza spiacevoli conseguenze.

Oishi

Siamo in zona Gazometro, dove la concorrenza in salsa giapponese è piuttosto forte. Il ristorante si presenta con un aspetto moderno, basato sul contrasto bianco-nero, grande minimalismo e pochi fronzoli. Moderna anche la gestione delle comande, che avviene attraverso menu su iPad. A pranzo si risparmia, con una base di 15,90€, mentre a cena si spende 20,90€, bevande e dolci esclusi. Segue la regola classica dell’ayce: si può ordinare illimitatamente, ma si paga se si lascia nel piatto. La qualità è discreta, con un’offerta di piatti che spazia da sushi e sashimi a ravioli e qualche altra specialità asiatica.

Yoki

Dalle parti di Montesacro/piazza Vescovio, Yoki è un bel ristorante piuttosto grande dall’aspetto tradizionale giapponese, con tanto di tavoli tatami e di kaiten, il tipico rullo, per sentirsi in Giappone per una sera. Si possono scegliere diversi menu (20 o 25 Euro a cena e 20 o 15 a pranzo), in base alla fame e alla voglia di addentrarsi o meno nella selezione di piatti giapponesi offerti da questo indirizzo, particolarmente famoso per chi ama sashimi e carpacci, anche di carne. Si mangia quanto si vuole, ma meglio ordinare tutto e subito, perché essendo spesso molto affollato può capitare di aspettare un po’ di più.

Moku

Aperto da gennaio in zona Tiburtina, Moku, che in giapponese vuol dire albero, si è inserito nel mercato degli ayce con il suo giardino zen, i tatami e la sua cucina fusion asiatica, che spazia dal sushi al cinese e thailandese. Piace molto anche ai vip, tanto che qui ci ha festeggiato il compleanno Beppe Convertini. I prezzi del menu all inclusive sono da 20€ a pranzo e 25€ a cena, si ordina tramite tablet, che aiuta a districarsi nell’enorme scelta, grazie alle categorizzazioni (sushi, sashimi, ravioli ecc.).

Ginza Gold

Si potrebbe dire che è uno dei giapponesi storici di Roma, a un passo da piazza Barberini, con tre piani di sale eleganti con arredamento Japan style e un ampio utilizzo dell’oro. Da alcuni anni Ginza Gold si è convertito all’ayce, con menu che vanno dai 16 Euro del pranzo ai 25 della cena e che si prenotano anche acquistando dei coupon sul sito. In menu, piatti freddi e caldi, che si ordinano a volontà e vengono preparati espressi.

La Dogana

Se questo locale di via del Porto Fluviale ha un pregio, oltre agli spazi ampi e all’arredamento moderno ed elegante, è la varietà. La base è la cucina cinese, ma non c’è solo questo: giapponese e asiatico in generale, churrasco brasiliano, stazione della pasta e cucina italiana in generale. Insomma, un melting pot che può avere degli alti e bassi, ma che sicuramente accontenta tutti i gusti, fra piatti già assortiti al buffet e pietanze da ordinare al tavolo. I costi sono più che contenuti, con una proposta pranzo a 12,90€ dal lunedì al venerdì e 14,90€ nel weekend; stessa distinzione la sera, ma con una differenza di solo un Euro fra feriali e festivi (a 19,90 e 20,90). Le bevande sono escluse e si segnala la presenza del cocktail bar.

Moltissime le insegne valide per un ottimo sushi nella Capitale: la guida Sushi del Gambero Rosso ne segnala ben 24. Ecco quali sono.


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Ristoranti fusion e portabandiera della cucina nipponica più autentica, locali contemporanei e insegne di riferimento ormai da anni: a Roma sono tanti e di diverso stile gli indirizzi sicuri per un ottimo sushi, tutti raccolti nella guida Sushi del Gambero Rosso. Ecco quali sono.

I migliori sushi di Roma

Elements

Interessante indirizzo di cucina contemporanea giapponese dal tocco internazionale e ricercato a pochi passi da via Veneto. Materie prime di livello, provenienti da tutto il mondo entrano nelle preparazioni: ottimi i nigiri, il sashimi e gli uramaki, specialmente il Panic special rool, un involtino di riso con salmone crudo, tonno del Mediterraneo e asparago, ricoperto da capasanta e porro fritto. Buoni carpacci, tartare e ceviche.

Elements – via Palermo, 65 – elementsroma.it/

Finger’s

Diverse sedi per locali raffinati e molto curati, sia nella proposta culinaria che nell’accoglienza. L’insegna si basa sulla proposta fusion nippo-brasiliana firmata da Roberto Okabe, chef di origini giapponesi ma cresciuto in Brasile. Grande scelta di carpacci e tartare, ottimo il capitolo sushi: sashimi e nigiri sono perlopiù classici, tante le varianti degli uramaki, da abbinare anche a cocktail ben eseguiti.

Finger’s – via F. Carrara, 15 – fingersrestaurants.com/i-ristoranti/fingers-roma/

Hamasei

Tra i primi (se non il  primo )ristorante giapponese di Roma, aperto nel 1974. L’assortimento di sushi varia sulla base del mercato, ma si può contare sempre su una materia prima di qualità, tagliata con precisione e accompagnata da buon riso. Ben riusciti i futomaki con anguilla giapponese, buonissime le pietanze cotte, tra cui spiccano gli yakitori, spiedini di pollo arrostiti in maniera perfetta.

Hamasei – via della Mercede, 35 - roma-hamasei.com/

Hasekura

Nel quartiere Monti, il locale fondato quasi trent’anni fa da kimiji e Franca Palma è stato tra i primi a portare il sushi in città. Qui si mangia pesce sempre fresco, tagliato in maniera impeccabile: si sceglie tra sashimi, tartare e chirashi, le ciotole di riso marinato con pesce fresco, e poi nigiri e hosomaki. Regalano grandi soddisfazioni anche i piatti caldi, tra cui le zuppe e le tempure croccanti. Carta dei vini in linea.

Hasekura – via dei Serpenti, 27 – hasekura.it/

Kiko Sushi Bar

Ai margini del quartiere San Lorenzo, Kiko può contare su una clientela fedelissima. La sua è una proposta decisa, dritta all’essenza, con sushi nelle varianti tradizionali, insalate, varietà di rolls, tempura e teriyaki e poco altro. Ottime le materie prime, dal riso alle alghe, e naturalmente il pesce; perfetta la realizzazione. Da non perdere i nigiri, ricchi e golosi, in particolare l’unagi con anguilla. Si può scegliere poi la tipologia di pesce e il modo in cui gustarlo: sashimi, nigiri, maki e temaki.

Kiko Sushi Bar – p.le del Verano, 90 – kikosushibar.it

Kisaki Ramen&Sushi

Le specialità citate nell’insegna valgono l’assaggio, ma sono ottimi anche i gyoza, sia fritti che alla piastra, con pollo, gamberi e verdure, carne di maiale o solo verdure. Sul versante sushi si assaggiano nigiri, sashimi e gunkan da manuale, con prodotti di gran livello. Bella la carta dei sakè, che viene spiegata nel dettaglio dal personale di sala.

Kisaki Ramen&Sushi – p.zza Capranica, 75 - kisaki.it/

Komorebi Restaurant

Nel cuore di Ostia un locale nato dalla passione per il sushi, basato su ingredienti italiani di qualità e affiancato da una linea di cocktail sapientemente miscelati con le tecniche giapponesi del bartending. Ci sono i classici sashimi e nigiri, ma anche hosomaki e uramaki (imbattibile l’Ura Bass Cod, con spigola in tempura, spuma di baccalà, fragole e salsa teriyaki), e poi appetitose tartare. Buona carta dei vini, prettamente laziali.

Komorebi Restaurant – via della Stazione Vecchia, 5/7 - komorebirestaurant.com/

Mikachan

Si possono acquistare snack e prodotti tipici in arrivo direttamente dal Giappone, oppure ci si accomoda per gustare preparazioni calde come ramen o udon. Tra le specialità della casa, il fishkatsu, una spigola panata, e poi i nigiri con tonno rosso o anguilla laccata. Buoni anche gli onigiri e il sushi, preparato secondo tradizione. Si bevono birre artigianali e sakè.

Mikachan – via Torcegno, 39 – www.michachan.it

Mun Sushi Bar

Valide materie prime e mani esperte fanno la differenza in questo locale dall’atmosfera accogliente e familiare. Tra i tanti sfiziosi uramaki, ben dosati negli accostamenti, spiccano il Lunar Roll con riso, alga, salmone, avocado, sesamo, top di tartare di salmone e cream cheese, mandorle, erba cipollina. Buoni anche i nigiri e i sashimi.

Mun Sushi Bar – via dei Gelsi, 43 - munsushibar.com/

Nojo

Una valida contaminazione tra Oriente e Occidente anima i piatti frutto dell’estro e della passione dello chef Valerio Esse. Dal sushi bar pesce freschissimo declinato in vari tagli e abbinamenti, alcuni classici altri più estrosi. Deliziosi i pokè, come il California con granceola artica, avocado, top di salmone scottato, maionese piccante e pasta kataifi, o il Truffle Tuna con tartare di tonno, maionese giapponese e lamelle di tartufo estivo.

Nojo – via di Tor di Quinto, 35 - nojo.it/

Off Club

Un locale eclettico, dagli spazi ampi, suddivisi su tre livelli e caratterizzato da arredi che colpiscono per originalità dei tessuti e dei colori. Oltre alla carta sono disponibili due menu degustazione che spaziano tra le varie tipologie di cucina proposte. Curato il taglio del sashimi, ben integrati gli ingredienti degli uramaki, ottimi i piatti di contaminazione, in particolare il bao con coda alla vaccinara.

Off Club – via di Casal Bertone, 64 - offclubrome.com/

Otosan

Otosan in giapponese vuol dire papà, e questo bel locale sulla Nemorense è una costola dell’altro nel quartiere Prati che- non a caso – si chiama Okasan (mamma). Un ambiente curato fatto di materiali naturali accoglie gli ospiti, che qui possono concedersi diverse proposte interessanti preparate dal shokunin esperto Fumio Saito. Il sushi mix è una garanzia, ma si possono provare anche le opzioni più tradizionali e il ramen.

Otosan – via Nemorense, 101 - otosanroma.it/

Rokko

Posizione centralissima per questo approdo sicuro per gli amanti del Giappone. Tra gli esordi, saporiti i gyoza e la zuppa di miso, il sushi è curato come tutte le altre proposte, a partire dal riso autoprodotto nel vercellese dall’azienda di proprietà, per finire al pescato di gran selezione. Imbattibili sashimi e chirashi.

Rokko – passeggiata di Ripetta, 15 – ristoranterokko.com

Shimai

Un locale piccolo e accogliente, che ha all’attivo oltre dieci anni di esperienza e di attenzione alla qualità della materia prima, delle preparazioni, del servizio. Degni di nota gli uramaki, a base di tonno, salmone, spigola, dentice, ricciola, ombrina e declinati in tantissime squisite opzioni, e poi gli hosomaki e i sashimi, ben calibrati nelle proporzioni di riso e pesce.

Shimai – via Eschilo, 188 - shimai.it/

Shiroya

Un angolo autentico di Giappone a due passi da Campo de’ Fiori. Si mangia bene in un’atmosfera gradevole, con dehors sulla piazza del Museo Barracco, a cominciare dai donburi crudi e cotti, oltre ai gyoza fatti a mano, un’ampia varietà di ramen e alcuni piatti della tradizione casalinga nipponica.

Shiroya – via de’ Baullari, 147 - shiroya.it/

Somo

Un bel locale alle pendici del Gianicolo dove assaggiare nigiri e rolls in sfiziose varianti, tutte capaci di esaltare la qualità del pesce fresco. Scegliendo i set, si possono provare i maki con salmone, pistacchio, genmaicha e limone, oltre a tonno rosso con zenzero, sedano e cocco. Alla carta i rolls con spigola, verdure e lime sono da provare.

Somo – via G. Mameli, 5 - somorestaurant.com/

Sozo

Più dei nigiri, dove comunque si apprezza la freschezza della materia ittica, vale la pena assaggiare i roll in varianti creative, equilibrati nei sapori e generosi nella quantità del pesce. Originali i gunkan e i temaki, e anche i sashimi. Buone le proposte di crudi, dalle ostriche alla tartare. Lista ben pensata di vini italiani.

Sozo – via Duccio di Buoninsegna, 49 - sozoroma.it/

Sushi e Noodles

Tre indirizzi in città per questa insegna che offre piatti della cucina asiatica e proposte fusion. I locali sono tutti arredati con cura, non manca il tradizionale tatami e, nella più recente sede di via Tuscolana, c’è anche un gradevole dehors con banco per aperitivo. Da provare il temaki con tonno, avocado e maionese piccanti, e poi la selezione di nigiri del giorno.

Sushi e Noodles – v.le Tuscolana, 840 – viale Aventino, 117 – via G.G. Belli, 67 - sushienoodles.it/

Sushisen

Ci si siede ai tavoli o al kaiten e, in qualsiasi caso, il viaggio gastronomico è accompagnato dal personale puntuale e competente, capace di guidare i clienti tra le varie proposte del menu. Vero protagonista è il sushi in tantissime declinazioni, fatto con pescato fresco e riso cotto alla perfezione.

Sushisen – via G. Giulietti, 21 a – sushisen.it

Sushita

I piatti sono frutto di una valida materia prima e si declinano in grandi classici e contaminazioni ben riuscite: di buon livello i carpacci e i sashimi, che danno subito prova della qualità del pescato, e pure i nigiri. Freschi e ben dosati gli uramaki, declinati nei classici o nelle varianti veggie e special. Fanno la loro parte anche ceviche, sushi burger e i piatti caldi della cucina.

Sushita – via Nomentana, 221 - facebook.com/sushitaroma/

Taki

Non si transige sulla qualità degli ingredienti, il locale è certificato tra i Japanese Food Supporter dall’Istituto per il commercio estero nipponico. Il sashimi è tagliato a regola d’arte, il gusto del riso nei nigiri è squisito, i roll sono tutti sfiziosi e ben presentati. Dalla cucina arrivano poi tartare, piatti di carne e di pesce.

Taki – via M. Dionigi, 56 - taki.it/

Tora Sushi & Asian Cuisine

A due passi da piazza Navona, un piacevole locale che propone non solo sushi e cucina giapponese ma anche piatti fusion. I nigiri sono ben eseguiti e presentati con grazia, i maki sono porposti in diverse versioni creative ed elaborate, sempre ben equilibrate. In abbinamento vini, tè, ampia scelta di sakè e birre artigianali.

Tora Sushi & Asian Cuisine – c.so del Rinascimento, 71 - torasushiroma.it/

Umami

La vocazione di questa trattoria giapponese è quella di restituire le ricette della tradizione culinaria della regione del Kanto nella maniera più autentica e vicina ai sapori originari. Una scommessa vinta a suon di gyoza, ramen e udon, a cui da un po’ di tempo si è aggiunto anche il comparto sushi, dal taglio giusto e il sapore bilanciato. Si chiude in dolcezza con dorayaki e mochi.

Umami – via Veio, 45 - m.facebook.com/umami.roma/

Zuma

La sede italiana della corazzata internazionale fondata dallo chef imprenditore Rainer Becker gode di una posizione centralissima. Qui si gustano ricette tipiche della cultura niponica dell’izakaya, con qualche incursione creativa come la robatayaki, la griglia a carbone a vista, e le tante interpretazioni del sushi. Fiore all’occhiello, i nigiri – di dentice, ventresca di tonno, capasanta oppure in versione vegetariana – senza dimenticare gli originali maki. Valida carta dei vini e ampia selezione di sakè di pregio, tanti appuntamenti diversi movimentano la proposta.

Zuma – via della Fontanella di Borghese, 48 - zumarestaurant.com/locations/rome/

a cura di Michela Becchi

Dove mangiano i giapponesi a Roma?

SAKURA SUSHI. PIAZZALE DI PORTA PIA, 122/3. sito-web. ... .
KIKO SUSHI BAR. PIAZZALE DEL VERANO, 90. sito-web. ... .
SAKANA SUSHI. VIA DEL GAZOMETRO, 54. sito-web. ... .
ROKKO. PASSEGGIATA DI RIPETTA, 15. sito-web. ... .
DOOZO. VIA PALERMO, 51. sito-web. ... .
SUSHI E NOODLES. VIALE AVENTINO, 117. ... .
HAMASEI. VIA DELLA MERCEDE, 35. ... .
TAKI. VIA MARIANNA DIONIGI, 56/60..

Perché sushi all you can eat costa poco?

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Qual è il sushi più buono d'Italia?

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1 IYO Omakase, Milano, Lombardia..
2 Wicky's Innovative Japanese Cuisine, Milano, Lombardia..
3 Moi, Prato, Toscana..
4 Tabi Fusion Experience, Napoli, Campania..
5 Sushisen, Roma, Lazio..
6 JapOne, Napoli, Campania..
7 Kiko Sushi Bar, Roma, Lazio..

Quanto costa un all you can eat in Giappone?

Sono i ristoranti giapponesi all you can eat. Locali in cui si possono ordinare a volontà i cibi presenti in un menù a prezzo fisso, più economico di quello à la carte. Per il pranzo il costo oscilla tra i 10 e i 15 euro, mentre a cena il costo è di circa 20 euro, bevande e coperto esclusi.