Seguici su Facebook e metti Mi Piace alla pagina di Stile Arte: Show Dipinti con i Pastelli a olio: come fare, come sfumarli, la tecnica, che supporto usare, i migliori consigli per l’utilizzazione dei pastelli a olio. La differenza tecnica, compositiva e del prodotto artistico finale tra pastelli, pastelli a olio e pastelli a cera. Cosa significa pastello e quali sono le caratteristiche tecniche diverse. Come dipingere con i pastelli. Dai pastelli di
Rosalba Carriera a quelli di Degas. Consigli tecnici. I pastelli a olio sono cilindri di pigmenti e paste, a cui viene aggiunto, in piccole percentuali, l’olio di lino. Essi incutono spesso timore a chi non li ha mai usati, in quanto richiamano, alla vista, i pastelli a cera della nostra infanzia. I pastelli a cera, lo ricordiamo bene tutti, erano duri e consentivano, sulla carta, colorazioni parziali. In più risultavano difficilmente coprenti, a meno che, con grande fatica, si affrontassero faticosi, continui ripassi, con “rigacce” poco eleganti. I pastelli a cera nacquero perchè il colore era somigliante a quello dell’encausto, ma i prodotti industriali sono generalmente poco malleabili. E’ possibile, naturalmente, lavorare anche con quelli a cera, ma l’impresa, a causa della durezza dei cilindretti – a meno che il pittore voglia evocare un disegno primitivo-infantile – presentano stesure molto impervie. I pastelli ad olio sono invece prodotti straordinari e assecondano, su superfici non amplissime, il nostro desiderio di pittura. Noi li sperimentiamo giornalmente e, per superfici non eccessivamente ampie, si rivelano duttili, malleabili, comodi, specie per chi non ha un atelier o ha necessità di minimi ingombri, di pulizia e di rapida rimozione dei materiali. Il miglior supporto per i pastelli a olio non è la tela, ma il cartone lucido. Noi usiamo molte volte, come avete visto nella foto di apertura di questo articolo, il cartone che costituisce il fondo di alcune cassette di frutta. Da un lato infatti è poroso, mentre dall’altro si presenta, nella maggior parte dei casi, liscio e ottimo per i nostri pastelli, i quali lavorano al meglio su superfici che non presentano discontinuità. La sperimentazione dei pastelli a olio su piccole tele ha dato discreti risultati anche in presenza della trama, ma poi ha creato qualche problema di distacco pittorico, nel caso si sia posta la vernice finale. Il legante dei pastelli, pur in minima parte, è oleoso. Sicché l’effetto finale del prodotto è simile a un dipinto ad olio pur con con una sorta di patina di velluto, che ricorda, anche se
vagamente, l’encausto. Ora analizziamo i migliori supporti per i pastelli a olio. I migliori in assoluto sono i cartoni o le tavole di legno ben piallate; i fogli da disegno non permettono la massima resa pittorica – il prodotto che otteniamo è più simile a un disegno che a un quadro – come le tele se il colore deve essere steso in modo uniforme. Da evitare: fogli di carta sottile. Dove trovare i cartoni, senza comprarli? Benissimo quelli un po’ lucidi sul fondo delle cassette di frutta, oppure
quelli delle scatole di scarpe. Non c’è cartone di recupero che non sia sconsigliabile. Tutti vanno ottimamente e sono reperibili senza fatica. Gli svantaggi dei pastelli a olio: COME MESCOLARE I PASTELLI A OLIO è stata interamente realizzata da Curuz con strati di questi colori. La fotografia è a luce radente per dimostrare la porosità dell’asse utilizzata e i pori del legno. con questa vernice finale, asciugatura e nuovi strati di colore ecc. E’partito da una tavola di abete, priva di imprimitura. Le difficoltà pertanto sono state volutamente moltiplicate anche perché l’asse era molto scabra, non passata con carta vetrata. Il fine era quello di realizzare una pittura classica, in condizioni non facilitate e pressoché impervie per dimostrare la possibile duttilità di questi pastelli.
L’opera è stata realizzata esclusivamente con pastelli ad olio, senza altre tecniche. La marca utilizzata è Maimeri. COME OTTENERE VELATURE O FINITURE CON I PASTELLI A OLIO
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per distinguerli dai gessi della lavagna – consentivano e consentono di ottenere effetti diversi da ogni altro tipo di medium, come la morbidezza del tratto, la dolcezza d’ogni linea, l’intensa luminosità e quell’effetto flou per il quale sono riconoscibilissimi. Il risultato è sempre quello di un prodotto piuttosto opaco, che viene vivificato attraverso l’apposizione di un vetro in cornice. I pastelli tradizionali, che somigliano, come consistenza, ai gessi colorati della scuola ma
che sono di qualità infinitamente superiore – furono apprezzati quindi non solo per la comodità d’uso, ma anche per le possibilità espressive che offrono e offrivano, con un’esaltazione dei toni chiari. FREE. ECCO IL NOSTRO CORSO GRATUITO DI PITTURA ON LINE. TUTTI I SEGRETI DEL MESTIERE, LE TECNICHE, LE IDEE PER IMPARARE, PERFEZIONARSI, APPRENDERE DAI GRANDI MAESTRI DELLA STORIA DELL’ARTE. UN VIAGGIO UNICO E SENZA ALCUN COSTO. CLICCA SUL LINK BLU, QUI SOTTOwww.stilearte.it/category/corso-di-pittura-on-line-gratis/ Che differenza c'è tra pastelli a olio e pastelli a cera?La differenza tra i due sta nella consistenza, ossia nel fatto che i pastelli a cera sono più duri e traslucidi mentre i pastelli ad olio sono più opachi, pastosi e coprenti.
A cosa servono i pastelli ad olio?I pastelli a olio sono uno strumento molto versatile in grado di aderire su molte superfici quali carta, cartone, tela, legno, pietra e perfino superfici lisce come vetro o plastica.
A cosa servono i pastelli a cera?Introduzione. I pastelli a cera sono la più diretta, pura e semplice forma di pittura. Morbidi, dall'aspetto vellutato, dal colore fresco e brillante, sono ottimi per dipingere con effetti gradevoli ed una rispondenza immediata.
Come sono i pastelli a cera?I pastelli a cera sono bastoncini di pigmento colorato in cui il legante, colla o cera, è ridotto al minimo per consentire l'adesione del colore al foglio. I disegni possono essere vaporizzati con uno spray fissante e protetti con una cornice di vetro che ne garantisce la conservazione.
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