Come reagisce un narcisista alla tua indifferenza

Fonte: https://www.healthyplace.com/personality-disorders/malignant-self-love/narcissists-reaction-to-deficient-narcissistic-supply/narcissistic-supply-overview/

Autore: Sam Vaknin

Trad. C. Lemes Dias

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Come reagisce il/la narcisista quando non riceve una sufficiente offerta narcisistica?

Proprio come un tossicodipendente reagirebbe all’assenza della sua particolare droga.

Un narcisista CONSUMA costantemente (dalla sue prede, in realtà) adorazione, ammirazione, approvazione, applauso, attenzione e altre forme di offerta narcisistica. Quando manca o è carente, si instaura una disfunzione da carenza narcisistica. Il narcisista sembra essere depresso, i suoi movimenti rallentano, i suoi schemi di sonno sono disordinati (o dorme troppo o diventa insonne), i suoi schemi alimentari cambiano (si abbuffa o evita del tutto il cibo).

È costantemente disforico (triste) e anedonico (non trova piacere in nulla, compresi i suoi precedenti passatempi, hobby e interessi). È soggetto a violenti sbalzi d’umore (principalmente attacchi di rabbia) e tutti i suoi (visibili e dolorosi) sforzi di autocontrollo falliscono. Può ricorrere compulsivamente e ritualmente a una dipendenza alternativa: alcol, droghe, guida spericolata, shopping sfrenato.

Questa graduale disintegrazione è il futile sforzo del narcisista sia per sfuggire alla sua situazione – sia per sublimare i suoi impulsi aggressivi. Il suo intero comportamento sembra limitato, artificiale e impegnativo. Il narcisista diventa gradualmente sempre più meccanico, distaccato e “irreale”. I suoi pensieri vagano costantemente o diventano ossessivi e ripetitivi, il suo linguaggio può vacillare, sembra essere lontano, immerso nel mondo delle sue fantasie narcisistiche, in cui la fornitura narcisistica è in abbondanza.

Si ritira dalla sua esistenza dolorosa, dove gli altri non riescono ad apprezzare la sua grandezza, abilità speciali e talenti, potenzialità o risultati. Il narcisista cessa quindi di donarsi a un universo crudele, punendolo per i suoi difetti, per la sua incapacità di rendersi conto di quanto sia unico.

Il narcisista entra in una modalità schizoide: si isola, un eremita nel regno della sua ferita. Minimizza le sue interazioni sociali e usa “messaggeri” per comunicare con l’esterno. Privo di energia, il narcisista non può più fingere di soccombere alle convenzioni sociali. Il suo precedente rispetto lascia spazio a un ritiro aperto (una sorta di ribellione). I sorrisi si trasformano in aggrottamenti di sopracciglia, la cortesia diventa spigolosità, mettono enfasi sull’etichetta per usarla come arma, sfogo di aggressività, atto di violenza.

Il narcisista, accecato dal dolore, cerca di ristabilire il suo equilibrio, di prendere un altro sorso del nettare narcisistico. In questa ricerca, il narcisista si rivolge a quelli più vicini a lui. Emerge la sua vera natura: per lui, i suoi più vicini e cari non sono altro che strumenti, strumenti di gratificazione unidimensionale, Fonti di Rifornimento o sfruttatori di tale offerta, che si occupano delle sue concupiscenze narcisistiche.

Non avendo procurato per lui la sua “droga” (nutrimento narcisistico), il narcisista considera gli amici, i colleghi e persino i familiari come oggetti disfunzionali e frustranti, nella sua ira cerca di ripararli forzandoli a rifornirlo ancora: devono “funzionare”.

Questo atteggiamento viene accoppiato alla spietata auto-flagellazione, una punizione autoinflitta che il narcisista avverte di meritare. Nei casi estremi di privazione, il narcisista può avere pensieri suicidi, questo è quanto profondamente detesta in se stesso e sulla sua dipendenza.

Dopodiché il narcisista è assalito da un senso pervasivo di nostalgia maligna, che rimanda a un passato che non è mai esistito se non nella sua fantomatica fantasticheria. Più lunga è la mancanza di offerta narcisistica, più lui/lei glorifica, riscrive, avverte la mancanza e piange questo suo passato.

Questa nostalgia serve a migliorare altri sentimenti negativi, pari alla depressione clinica. Il narcisista inizia a sviluppare la sua paranoia. Costruisce un mondo che prosegue, incorporando in esso gli eventi della sua vita e il suo ambiente sociale. Ciò dà significato a ciò che viene erroneamente percepito dal narcisista come un cambiamento improvviso (dall’eccesso di offerta all’assenza di offerta).

Queste teorie sulla cospirazione spiegano la diminuzione dell’offerta narcisistica.

Il narcisista quindi – spaventato, sofferente e disperato – intraprende un’orgia di autodistruzione intesa a generare “fonti di approvvigionamento alternative” (attenzione) ad ogni costo.

Il narcisista è pronto a compiere l’ultimo atto narcisistico: l’autodistruzione al servizio dell’auto-esaltazione.

QUANDO SONO PRIVATI ​​DEL RIFORNIMENTO NARCISISTICO – SIA PRIMARIO CHE SECONDARIO – I NARCISISTI SI SENTONO ANNULLATI, SVUOTATI O MENTALMENTE SVENTRATI. SI TRATTA DI UN SENSO OPPRIMENTE DI EVAPORAZIONE, DISINTEGRAZIONE IN MOLECOLE DI ANGOSCIA TERRORIZZATA, IMPOTENTE E INESORABILE.

Senza la fornitura narcisistica un narcisista si sgretola, come gli zombi o i vampiri che si vedono nei film dell’orrore. È terrificante, e il narcisista farà di tutto per evitarlo. PENSATE AL NARCISISTA COME A UN DROGATO. I SUOI SINTOMI DA ASTINENZA SONO IDENTICI: DELUSIONI, EFFETTI FISIOLOGICI, IRRITABILITÀ E LABILITÀ EMOTIVA.

In assenza di regolare rifornimento narcisistico, i narcisisti hanno spesso episodi psicotici brevi e scompensati. Ciò accade anche durante la terapia o in seguito a una crisi di vita accompagnata da una grave lesione narcisistica.

Questi episodi psicotici possono essere strettamente collegati a un’altra caratteristica del narcisismo: il pensiero magico. In questo senso i narcisisti sono come bambini. Molti, ad esempio, credono pienamente in due cose: che qualsiasi cosa accada, avranno sempre la meglio e che a loro piacciano solo e sempre le cose buone. È veramente più di una semplice credenza: i narcisisti AVVERTONO questo sentire, allo stesso modo in cui una persona comune “SA” della forza della gravità direttamente, immediatamente e con sicurezza.

Un narcisista CREDE che a prescindere di quello che farà sarà sempre perdonato, che tutto filerà liscio, che trionferà e arriverà inevitabilmente alla vetta. È, quindi, un individuo sprovvisto di paura, di modo che alle persone comuni risulta quasi incomprensibile: il suo modo di essere potrebbe essere percepito da loro come ammirevole oppure folle.

I narcisisti attribuiscono a loro stessi l’immunità divina e cosmica – si nascondono in esso, come se ciò li rendesse invisibili ai loro nemici e ai poteri del “male”. È una fantasmagoria infantile – ma per i narcisisti è MOLTO REALE.

I narcisisti sanno con certezza religiosa che cose buone capiteranno sempre a loro. Con uguale certezza, i narcisisti più consapevoli sanno che sprecheranno questa fortuna e che più volte passeranno per esperienze dolorose che sarebbero da evitare. QUINDI, NON IMPORTA QUALE SERENDIPITY O FORTUNA, QUALE INCREDIBILE CIRCOSTANZA, QUALE BENEDIZIONE RICEVANO: CERCHERANNO SEMPRE E CON ACCANITA FORZA DI SVIARE, DEFORMARE E ROVINARE LE LORO MIGLIORI POSSIBILITÀ.

Come si comporta un narcisista quando viene ignorato?

Da un lato, il narcisista avrà un comportamento ossessivo nei confronti della persona che lo ignora. All'esterno, tuttavia, farà credere al resto della società che è lui ad aver posto fine alla relazione.

Quando non si risponde ad un narcisista?

Ignoralo: primo consiglio Per questo il primo suggerimento che ti dò è di IGNORARE i suoi messaggi. Non rispondere e se continua, cancellalo, bloccalo da qualsiasi social o mezzo di comunicazione. Insomma cerca di essere impenetrabile e non farti condizionare da ciò che ti dice.

Come reagisce il narcisista al silenzio della vittima?

Il silenzio come punizione Sparire e attuare il silenzio punitivo consente al Narcisista di controllare il partner che, indebolito e sofferente, è maggiormente manipolabile. In questo frattempo, è frequente che il Narcisista stia già cercando una nuova vittima con cui ricominciare il ciclo.