La disoccupazione agricola è una particolare indennità a cui hanno diritto gli operai che lavorano in agricoltura iscritti negli elenchi nominativi dei lavoratori agricoli. Show •operai a tempo determinato;
A CHI NON SPETTA •ai lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro stagionale; QUANDO SPETTA L’indennità di disoccupazione spetta ai lavoratori agricoli che abbiano: •iscrizione negli elenchi nominativi dei lavoratori agricoli dipendenti a tempo determinato, per l’anno cui si riferisce la domanda o un rapporto di lavoro agricolo a tempo indeterminato per parte dell’anno di competenza della prestazione; Possono essere utilizzati, per raggiungere i 102 contributi, anche quelli figurativi relativi a periodi di maternità obbligatoria e congedo parentale, compresi nel biennio utile. QUANTO SPETTA L’indennità spetta: •per un numero di giornate pari a quelle lavorate entro il limite massimo di 365 (366) giornate annue dalle quali si dovranno detrarre: le giornate di lavoro
dipendente agricolo e non agricolo; le giornate di lavoro in proprio; le giornate indennizzate ad altro titolo, quali malattia, maternità infortunio etc.; e quelle non indennizzabili quali espatrio definitivo etc; N.B. Agli operai agricoli a tempo indeterminato l’indennità viene erogata per un importo pari al 30% della retribuzione effettiva. Non è applicata la trattenuta per contributo di solidarietà. LA DOMANDA La domanda di indennità di disoccupazione agricola deve essere presentata entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello in cui si è verificata la disoccupazione, pena la decadenza dal diritto. Se tale data coincide con la domenica o con un giorno festivo la scadenza slitta al primo giorno lavorativo successivo. L’obbligo di conservazione della domanda cartacea e dei documenti in originale è in capo al cittadino richiedente la prestazione. In caso di decesso dell’assicurato, la domanda potrà essere inoltrata dagli eredi entro la stessa data (31 marzo dell’anno successivo). LE MODALITÀ DI PAGAMENTO L’interessato dovrà indicare sulla domanda una delle seguenti modalità: L’indennità non viene corrisposta se la domanda viene presentata oltre il termine di scadenza. CONTRIBUZIONE FIGURATIVA PRESTAZIONI ACCESSORIE Agli operai agricoli a tempo determinato che svolgono nell’anno solare meno di 101 giornate di lavoro agricolo, l’assegno al nucleo familiare compete: Agli operai agricoli a tempo determinato che svolgono nell’anno solare un numero pari o maggiore alle 101 giornate di lavoro agricolo, l’assegno al nucleo familiare compete per l’intero anno (312 giorni) sull’attività
lavorativa. L’assegno al nucleo familiare compete anche per le giornate di inattività, causata da infortunio o malattia professionale, malattia, gravidanza e puerperio, a condizione che il lavoratore agricolo: Sussistendo le precedenti condizioni, la durata dell’erogazione sarà: DIMISSIONI Per quanto concerne i lavoratori che si dimettono per giusta causa, l’Inps ha accolto l’orientamento indicato nella sentenza 269/2002 della Corte Costituzionale, che prevede il pagamento dell’indennità ordinaria di disoccupazione anche quando vi siano state dimissioni "per giusta causa": Ad eccezione del caso in cui la dimissione sia determinata da mancato pagamento della retribuzione, nel presentare la domanda, il lavoratore deve allegare la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, da cui risulti la sua volontà di "difendersi in giudizio" nei confronti di un comportamento illecito del datore di lavoro, nonché altri documenti quali: diffide, esposti, denunce, citazioni, ricorsi d’urgenza ex art. 700 c.p.c., sentenze od ogni altro documento idoneo. Lo stesso, inoltre, deve impegnarsi a comunicare l’esito della controversia giudiziale o extragiudiziale. Se l’esito della controversia non riconosce la giusta causa di dimissioni, l’Inps recupererà l’indennità di disoccupazione eventualmente corrisposta, così come già avviene nel caso in cui il lavoratore, a seguito di licenziamento giudicato illegittimo, viene reintegrato nel posto di lavoro. Quanto valgono 51 giornate agricole?Solitamente per 51 giornate lavorative si ricevono circa 1.000 euro, ma naturalmente molto dipende dalla condizione personale.
Quanto valgono i contributi agricoli ai fini della pensione?Hai almeno 20 anni di contributi effettivi (quindi non contano quelli figurativi, ossia quelli accreditati per malattia, gravidanza, ecc.) e la tua pensione ammonterebbe ad almeno a 2,8 volte l'assegno sociale (1.282,37 euro mensili nel 2019).
Quanti giorni di contributi in un anno?In base alle disposizioni di legge, ci vorranno 90 giornate di contributi per coprire l'intera annualità e non più 120 giorni come avveniva in precedenza. Parte di queste giornate, non oltre un terzo, potrà essere coperta anche da contributi figurativi, periodi accreditati nel FPLD o periodi di riscatto.
Come funzionano i contributi agricoli?L'ammontare del trattamento è pari al 2% della retribuzione pensionabile per ogni anno di contribuzione: con 25 anni si ha diritto, quindi, al 50%, con 35 anni al 70% e così via, fino all'80% con 40 anni, massima anzianità presa in considerazione.
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