Ritratto battista sforza e federico da montefeltro

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RITRATTO DI FEDERICO DA MONTEFELTRO

Tipo
dipinto
Descrizione

Recenti studi (Battisti 1992) hanno dimostrato che l'opera fu realizzata intorno al 1474, a causa del colorito cereo di Battista, morta nel 1472, e del titolo di `Duca` riferito a Federico, che l'ottenne solo in quell'anno. Dall'Ottocento il dittico è allestito in cornice pseudorinascimentale, che ne falsa la primitiva struttura: infatti le due valve originariamente erano incernierate e potevano essere chiuse a libro. La proporzione delle tavolette è ottenuta utilizzando la proiezione della diagonale di un quadrato, secondo le regole matematiche profondamente studiate da Piero e che permeavano il circolo culturale urbinate.

Soggetto
ritratto di Federico da Montefeltro
Datazione
sec. XV - 1474 - 1474 - Motivo della datazione: bibliografia
Materia e tecnica
tempera su tavola
Misure
Altezza: 47 Larghezza: 33
Localizzazione
(FI) Firenze
Collocazione
Palazzo degli Uffizi - Galleria degli Uffizi
Identificatore
1100000410
Proprietà
proprietà Stato

Piero della Francesca (Borgo San Sepolcro 1416 - Firenze 1492) inizia la sua attività di Pittore a San Sepolcro, ma la sua vera formazione avviene a Firenze nella bottega di Domenico Veneziano (dal 1439), con il quale lavora agli affreschi del coro di S. Egidio. Svolge la sua attività alternando soggiorni presso le principali corti dell'Italia centro-settentrionale e nella città natale. Gli affreschi nella grande cappella absidale della chiesa di San Francesco ad Arezzo, il ciclo Storie della vera Croce, è uno dei maggiori cicli di pittura murale nell'Italia del Quattrocento. Nel corso degli anni a seguire stringe intensi rapporti con la splendida corte di Urbino con il duca Federico da Montefeltro, per il quale realizza alcune delle sue opere più celebri: il dittico con i Ritratti dei duchi, Federico e la moglie Battista Sforza, la Flagellazione, il celebre Ritratto in armatura del duca Federico, l'intima Madonna di Senigallia e la poetica Natività di Londra. Negli anni urbinati, stimolato dall'ambiente intellettuale della corte, Piero si dedica anche alla stesura di alcuni trattati teorici tra i quali la sua opera omnia: De prospectiva pingendi. Divenuto cieco, si spegne a Borgo San Sepolcro il 12 ottobre del 1492, il giorno della scoperta dell’ America.


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Ritratto battista sforza e federico da montefeltro

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Ritratto battista sforza e federico da montefeltro
Ritratto di Federico da Montefeltro e sua moglie

Il Ritratto di Federico da Montefeltro e sua moglie Battista Sforza è noto anche come Dittico dei duchi di Urbino o Dittico degli Uffizi perché attualmente è conservato nella Galleria degli Uffizi di Firenze.

Federico di Montefeltro (1422-1482) e la moglie Battista Sforza (1446-1472) erano i signori di Urbino a metà del Quattrocento.

Chi ha dipinto il ritratto di Federico da Montefeltro e sua moglie Battista Sforza?

A eseguire il Doppio ritratto dei duchi di Urbino Battista Sforza e Federico da Montefeltro, con i loro Trionfi dipinti nel retro, è Piero della Francesca (1416 circa-1492), tra i più grandi pittori del Rinascimento.

Piero della Francesca a Urbino

Piero della Francesca fra il 1469 e il 1472 soggiornò a Urbino, accolto dal duca Federico Montefeltro.

Proprio in quegli anni il duca di Urbino era impegnato a fare della propria corte uno dei centri culturali più prestigiosi della penisola e Piero della Francesca dipinse qui opere importanti come la Flagellazione di Cristo (Urbino, Galleria Nazionale delle Marche); la Pala di Brera (Milano, Pinacoteca di Brera); la Madonna di Senigallia (Urbino, Galleria Nazionale delle Marche); i Ritratti di Federico da Montefeltro e Battista Sforza (Firenze, Galleria degli Uffizi).

Piero della Francesca, Ritratto di Federico da Montefeltro e sua moglie Battista Sforza, 1465-1472, tempera e olio su tavola, 47×33 cm ciascuna tavola. Firenze, Galleria degli Uffizi.

Dove si trovano i Ritratti di Federico da Montefeltro e Battista Sforza duchi di Urbino?

Come sono rappresentati il duca di Montefeltro e sua moglie nel dittico degli Uffizi?

Piero della Francesca ritrasse il duca di Montefeltro e sua moglie di profilo su una doppia tavola (dittico).

Le due tavole sono oggi presentate una accanto all’altra, ma probabilmente in origini erano riunite in un dittico apribile.

Federico da Montefeltro si faceva ritrarre sempre di profilo e mostrando solo il lato sinistro del volto, come nella Pala di Brera.

Per quale motivo? Durante un torneo aveva perso l’occhio destro e quindi il lato destro del volto era deturpato. Anche la particolare forma del naso è una conseguenza di quell’incidente. Per ampliare il campo visivo dell’unico occhio rimastogli, utile soprattutto in battaglia per vedere un poco meglio, Federico decise di farsi limare la parte superiore del setto nasale.

I due personaggi, l’uno di fronte all’altro, sembrano guardarsi negli occhi. Sullo sfondo un paesaggio d’invenzione che si congiunge nei due dipinti formando un unico scenario: il pittore sembra volerci comunicare l’idea dell’estensione delle terre dominate dai Montefeltro.

I Trionfi sul retro del Dittico dei duchi di Urbino

Ritratto battista sforza e federico da montefeltro

I Trionfi sul retro sono incentrati sulla celebrazione delle virtù morali dei due personaggi.

Il duca Federico Montefeltro è l’emblema della gloria terrena. Egli infatti è celebrato come capitano vittorioso di eserciti e perciò trasportato su un carro trainato da cavalli (simbolo della nobiltà e della forza), mentre una Vittoria alata lo incorona di alloro. Davanti a lui siedono le quattro virtù cardinali (fortezza, prudenza, giustizia e temperanza), uniche ispiratrici della vera grandezza dell’uomo su questa terra.

Nel dipinto della duchessa Battista Sforza è rappresentato invece il motivo della gloria spirituale. Battista Sforza è infatti accompagnata nel suo mitico viaggio trionfale dalle tre virtù teologali (fede, speranza e carità). Inoltre il suo carro è trainato da due liocorni, animali che fin dall’antichità simboleggiavano fasto e purezza insieme: il che si addiceva al trionfo di una donna. Il quarto personaggio che accompagna la duchessa, tutta impegnata e raccolta nella lettura del suo libro di preghiere, è un alto prelato in rappresentanza della Chiesa di Cristo.

Per organizzare al meglio la vostra visita presso la Galleria degli Uffizi, vi invitiamo a consultare il sito ufficiale degli Uffizi www.uffizi.it

Perché Piero della Francesca ritratto i coniugi Montefeltro di profilo?

In accordo con la tradizione quattrocentesca, ispirata alla numismatica antica, le due figure sono rappresentate di profilo, taglio che garantiva una notevole verosimiglianza e precisione nella resa dei particolari, senza che trasparissero gli stati d'animo: i duchi di Urbino appaiono infatti immuni da turbamenti e ...

Chi è il Signore di Urbino?

Duchi di Urbino furono i signori di Montefeltro, il cui primo personaggio storico fu Montefeltrano I, conte del castello di Monte Copiolo, vivente nel XII secolo. Tra il 1228 e il 1233-34 Buonconte, figlio di Montefetrano, lasciò Monte Copiolo per insediarsi nella città di Urbino di cui era divenuto conte.

Perché Federico da Montefeltro naso?

Il naso sconciato si deve a un incidente occorso durante un addestramento: la lancia del contendente perforò la visiera dell'elmo, colpendo la sommità nasale e l'occhio destro. Da allora fu guercio e i ritrattisti dovettero sempre ricorrere al profilo sinistro.

Dove e sepolta Battista Sforza?

Essendo religiosissima e terziaria francescana, volle essere sepolta nella fossa comune delle monache del convento di santa Chiara di Urbino, vestita di un semplice saio.