Il rigore più lungo del mondo riassunto

Sulle tracce di Osvaldo Soriano
e del suo celebre racconto: ma
nella realt� vinsero i pi� forti

Un contadino strangola un gatto e un cantastorie, che passa di l�, crea il mito di Ercole in lotta con l�Idra. A volte � la genesi delle opere d�arte, quando scaturiscono dalla forza dell�immaginazione, della memoria, della malinconia, che proiettano ombre pi� grandi e potenti del reale. Accadde a Osvaldo Soriano (succede a tutti i bravi scrittori) in uno dei suoi racconti pi� celebri, Il rigore pi� lungo del mondo, pubblicato nel �95 in Italia da Einaudi nella raccolta Pensare con i piedi (meglio il titolo originale: Cuentos de los a�os felices). Per molti il leggendario Pen�l � il pi� bel racconto mai scritto sul calcio. Narra di una miseranda squadra della Patagonia - l�Estrella Polar - che contende il titolo, l�ultima giornata di campionato, al glorioso Deportivo Belgrano. Negli ultimi minuti l�Estrella, che gioca fuori casa, conduce per 2 a 1 ma l�arbitro - tal Herminio Silva, un epilettico che vende i biglietti della lotteria nel circolo locale e che fino ad allora ha conservato il rispetto di s� - decide di pensare al suo lavoro e di fischiare un rigore inesistente per i padroni di casa. Rissa, invasione, spari in aria, partita sospesa. Appuntamento la domenica successiva, cancelli chiusi e solo venti secondi per battere il rigore, che verr� parato. �Cos� - scrive Soriano - quel rigore dur� una settimana ed �, se nessuno mi dimostra il contrario, il pi� lungo della storia�.

Una storia d�altri tempi, epica e romantica come alcune vicende del calcio narrate dall�uruguagio Eduardo Galeano, dal nostro Giovanni Arpino - che di Soriano fu amico �, da Peter Handke, Gianni Brera, Pasolini, Cancogni o dagli umorali e minimalisti (ma sfegatati) Nick Hornby e Roddy Doyle. Il rigore di Soriano, per�, � diventato un cult. Ne ha parlato il critico Franco Cordelli, che ebbe la ventura di dividere la stanza con el Gordo (il grasso, com�era soprannominato lo scrittore) durante uno dei suoi numerosi soggiorni in Italia: gi� esule a Bruxelles e a Parigi dopo il golpe del �76, Soriano scriveva per il celebre quotidiano argentino P�gina/12 e collaborava con il manifesto. Ne ha parlato il giornalista valsusino Ugo Splendore, che arrivato nel �posto sperduto di Valle de Rio Negro� ha scoperto lo que pas� veramente.

Il rigore, dice, non fu battuto una domenica pomeriggio nel 1958, come scrisse Soriano, ma nel 1953 o al massimo nel 1954; lo stadio non era �tutto esaurito� perch� il campo non aveva tribune ma una semplice staccionata. E soprattutto alla fine non vinsero i pi� deboli dell�Estrella Polar, ma i pi� blasonati avversari.

Accadde a Cipolletti, vicino a Neuqu�n, terra di vini, petrolio, frutta e resti di dinosauri: � la citt� dove il Gordo, nato a Mar del Plata nel 1943 e morto precocemente nel 1997, si trasfer� con il padre a tre anni. Soriano stesso ne parla in Rosebud, bellissimo racconto dedicato al potere della memoria. All�epoca dei fatti Soriano (che interruppe la carriera perch� si ruppe un ginocchio) aveva 14 anni e giocava centravanti nel Confluencia, piccolo club di quartiere, ormai scomparso.

� il club Cipolletti che ispir� l�Estrella Polar: gioc� in casa una partita decisiva contro l�Union Allen Progresista, squadrone della vicina citt� di Allen. Splendore ha visto lo stadio (undicimila posti), i vicini campi da tennis dov�era il vecchio campo e ascoltato due testimoni, Carlos Alberto Segovia, notaio di 72 anni, e Pepe Santos, di 67 anni, amico d�infanzia di Soriano. Segovia ricorda quello che ricordano in molti: Soriano era un bel nottambulo, chiamava gli amici e li teneva al telefono per ore anche da Parigi per sapere cosa aveva fatto la squadra del cuore, il San Lorenzo de Almagro.

Pepe trascorse l�infanzia con Soriano, di cui era quasi coetaneo: �Si faceva raccontare tutto e ascoltava: era come se leggesse e vedesse. Non scriveva. Per non prenderle dalla madre si arrampicava sul pero davanti a casa. Giocava male a pallone: aveva le gambe storte e una bella castagna, niente pi�. Per� aveva una mente superiore, era un pensatore�. A lui, tra l�altro, � intitolata la nazionale di calcio degli scrittori italiani, fondata da Alessandro Baricco e Paolo Verri, la �Osvaldo Soriano Football Club� (www.nazionalescrittori.it).

La partita di Cipolletti fu interrotta sullo 0-0 a 20 minuti dalla fine, quando l�arbitro decret� un rigore per i padroni di casa e venne aggredito dagli ospiti, con invasione di campo. Fu ripresa una settimana dopo a porte chiuse, per battere il rigore e giocare altri venti minuti: il portiere dell�Union par� il penalty, poi il Cipolletti cerc� invano il gol che gli avrebbe dato la vittoria del campionato. Ecco come and�.

E i giocatori dell�Estrella, �lenti e pesanti come armadi�? E il Gato Diaz, l�indio araucano portiere dell�Estrella la cui testa, pettinata con la brillantina, prima di parare il rigore �risplendeva come una pentola di alluminio�? Soriano disse di averlo conosciuto, ma quello �vero� dell�Union, si chiamava Benjamin, era alto e magro e non era innamorato della rubia Ferreira, come el Gato.

Soriano sapeva che la realt� non sempre � bella come un racconto: per questo ci sono i libri, per questo lui divent� un raffinato �incantador�, un narratore di sogni. E sapeva che quello che conta nella narrativa non � tanto il vero ma quello che ricordiamo. �Ci fu un tempo in cui le foto fissavano un istante della nostra felicit� - scrive in Rosebud -. Poi i nastri del videoregistratore hanno moltiplicato la banalit�. Eppure le guardiamo con nostalgia, come se potessero rivelarci un segreto che ci aiuti a sopportare la parte di viaggio che ancora resta da fare�.

Pazienza, riguarderemo, riproveremo, falliremo meglio. Come lo splendido �fallimento� narrato dal Gordo a Eduardo Galeano, riportato nell�ultimo libro dello scrittore uruguagio appena ristampato in Sudamerica: El F�tbol a sol y sombra (Splendori e miserie del gioco del calcio, Sperling & Kupfer). Il brano Fervor de la camiseta (Passione per la maglia) racconta di un tifoso del Boca Juniors che pass� la vita odiando il River Plate. In punto di morte chiese di essere avvolto nella bandiera nemica. Cos�, con un vertiginoso gioco delle parti, con l�ultimo fiato che aveva pot� dire: �Muere uno de ellos�.