Frattura terzo metatarso piede tempi di recupero

Le fratture più frequenti sono quelle del IV e V metatarso e nella maggioranza dei casi non vengono operate.

Il quinto metatarso è l’osso più lungo della parte esterna del piede. La frattura del quinto metatarso del piede può essere di due tipi:

  • frattura da avulsione: una porzione di osso viene strappata via da un tendine o da un legamento; solitamente si manifesta in seguito a una distorsione della caviglia, dopo una ricaduta da un salto o dopo un infortunio improvviso (incidenti motociclistici e automobilistici);
  • frattura da stress: colpisce soprattutto gli anziani e gli sportivi all’inizio della stagione sportiva; è dovuta a un utilizzo eccessivo o ripetitivo dell’osso metatarsale.

La frattura del metatarso si presenta con dolore acuto nella parte esterna del piede, rigidità, gonfiore, formazione di ematomi, difficoltà di deambulazione.

Per la diagnosi corretta è indispensabile effettuare una radiografia del piede.

Nel caso della frattura del metatarso è possibile optare per un trattamento non chirurgico oppure per un intervento chirurgico.

Il trattamento non chirurgico è previsto quando la frattura è localizzata fra l’unione della parte extra-articolare e intra-articolare della protuberanza del quinto metatarso; oppure presso l’articolazione prossimale del quinto metatarso.

Di solito è necessaria l’immobilizzazione dell’articolazione con un gesso per almeno 30 giorni, dopo i quali si apprezza frequentemente una notevole ipotrofia dei muscoli della gamba.

Il trattamento chirurgico invece prevede un innesto osseo o l’inserimento di una vite intramidollare (osteosintesi) ed è consigliato a tutti gli sportivi e nel caso in cui la frattura si manifesta presso l’articolazione distale del quinto metatarso oppure nella parte centrale del quinto metatarso.

Il periodo riabilitativo in seguito alla frattura metatarsale inizia con un carico sfiorante e progressivo sino all’abbandono completo delle stampelle.

È indispensabile recuperare articolarità, fluidità e propriocezione. Viene impostato un programma di rinforzo muscolare di tutto l’arto inferiore, fino alla riabilitazione sul campo sport specifica.

Nel caso di osteosintesi, il percorso riabilitativo non cambia nella sostanza. Sarà anzi possibile ipotizzare una riduzione dei tempi riabilitativi nella concessione del carico.

Risorse sull’argomento

Le fratture possono verificarsi nelle ossa lunghe della parte centrale del piede (metatarso).

Le fratture da stress sono fissurazioni dell’osso causate da sollecitazioni ripetute, piuttosto che da un singolo trauma.

  • Camminare o correre per lungo tempo può causare una frattura da stress delle ossa metatarsali.

  • Queste fratture determinano dolorabilità alla palpazione nella parte centrale del piede e dolore quando il piede viene caricato.

  • Le fratture da stress possono non essere radiograficamente osservabili per 2-3 settimane dopo il trauma, quindi, talvolta viene eseguita una tomografia computerizzata o una risonanza magnetica per immagini oppure il piede viene trattato per frattura e si ripete l’esame radiografico dopo 2 settimane.

  • Solitamente, l’unico trattamento necessario consiste nell’interruzione dell’attività che ha causato o aggravato la frattura e nell’uso delle stampelle.

Le fratture metatarsali da stress sono dolenti alla palpazione. Caricare completamente il piede causa un aumento del dolore.

  • radiografie

  • Talvolta, è necessaria una tomografia computerizzata (TC) o una risonanza magnetica per immagini (RMI)

  • Evitare le attività che hanno causato o aggravato la frattura

  • Stampelle

  • A volte un’ingessatura oppure una calzatura protettiva

Se una frattura da stress che si sta sviluppando viene riconosciuta in tempo, può essere sufficiente sospendere le attività che l’hanno causata o aggravata e utilizzare delle stampelle.

Potrebbe essere necessario indossare speciali calzature protettive per camminare. A volte è necessaria un’ingessatura.

Una frattura di Lisfranc è una frattura completa del 2° osso metatarsale, che collega il 2° dito con le ossa della parte posteriore del piede. Una frattura-lussazione di Lisfranc si verifica quando le parti fratturate dell’osso sono anche separate tra loro (lussate).

  • La frattura-lussazione di Lisfranc solitamente è dovuta a una caduta sul piede flesso o a una forza lesiva intensa.

  • La parte centrale del piede è dolorante, gonfia e dolente alla palpazione, e possono esservi ecchimosi sulla pianta del piede.

  • Vengono generalmente acquisite radiografie in diverse proiezioni, tuttavia, per identificare la lesione spesso è necessaria anche la tomografia computerizzata.

  • In genere, le persone con una frattura-dislocazione di Lisfranc vengono rinviate a un chirurgo ortopedico per l’intervento chirurgico, che può essere volto a riposizionare e fissare i frammenti ossei oppure a fonderli insieme.

Nella frattura-lussazione di Lisfranc, il 2° osso metatarsale è fratturato alla base e le parti fratturate possono essere separate tra loro (lussate). La frattura-lussazione di Lisfranc di solito si verifica dopo una caduta sul piede flesso o quando il piede viene colpito con grande forza. Questa lesione è comune nei giocatori di calcio, nei motociclisti e nei cavallerizzi.

Frattura del 2° osso metatarsale

Il 2° osso metatarsale è fratturato in prossimità della base e le parti fratturate sono separate tra loro (lussate). Questa lesione è definita frattura-lussazione di Lisfranc.

La sintomatologia delle fratture-lussazioni di Lisfranc può essere lieve o grave.

La parte centrale del piede diventa dolorante, gonfia e sensibile. Se la lesione è grave, il piede può apparire corto e la pianta del piede può essere contusa. A volte l’area è intorpidita.

  • radiografie

  • Spesso, tomografia computerizzata (TC)

Vengono eseguite radiografie in diverse proiezioni, ma la lesione può essere difficile da individuare. Spesso, per diagnosticare una frattura-lussazione di Lisfranc è necessaria anche la TC, che può fornire immagini tridimensionali e più dettagliate della lesione.

  • Consulto con un chirurgo ortopedico

  • Intervento chirurgico per riallineare le ossa fratturate o per la fusione dell’osso del piede

Il soggetto con frattura-lussazione di Lisfranc viene solitamente ricoverato in ospedale e visitato quanto prima da un chirurgo ortopedico.

Di solito, è necessario un intervento di:

  • Fusione delle ossa metatarsali: la fusione è simile all’ORIF, ma i frammenti dell’osso fratturato vengono riposizionati e fissati in modo che le ossa danneggiate nella parte centrale del piede possano crescere insieme formando un elemento unico.

Tuttavia, queste procedure non sempre riportano il piede alla sua condizione originaria.

Se non è necessario l’intervento chirurgico, si utilizza un’ingessatura per immobilizzare il piede lesionato e il paziente viene istruito a non caricarlo per almeno 6 settimane.

Le fratture del 5° osso metatarsale si verificano nell’osso che collega il mignolo alle ossa della parte posteriore del piede.

  • Il 5° osso metatarsale può essere fratturato a livello della base (vicino alla caviglia) o nella parte centrale (diafisi).

  • Queste fratture possono originare da una torsione del piede verso l’interno o un trauma compressivo (fratture della base), oppure essere dovute a stress ripetuto o a un singolo trauma (fratture della diafisi).

  • In caso di frattura della base, il bordo esterno del piede è dolorante, gonfio e dolente alla palpazione.

  • Di solito, queste fratture guariscono in tempi relativamente rapidi.

  • In caso di frattura della diafisi, l’afflusso di sangue all’osso può essere pregiudicato e, in certi casi, ciò rallenta la guarigione o impedisce l’unione dei frammenti ossei.

  • Per diagnosticare la frattura del 5° metatarsale, il medico esegue una radiografia in diverse proiezioni.

  • Il trattamento delle fratture della base consiste solitamente nell’uso delle stampelle e di calzature protettive con suola rigida che consentono di camminare.

  • Il trattamento delle fratture della diafisi può comportare un’ingessatura a stivaletto e l’uso delle stampelle senza caricare il piede lesionato o, talvolta, l’intervento chirurgico.

Il 5° osso metatarsale è l’osso del piede che si frattura più frequentemente. Queste fratture solitamente si verificano

  • Alla base del metatarso (vicino alla caviglia)

  • Nella diafisi (la lunga parte centrale) dell’osso metatarsale

Frattura di Jones e frattura del ballerino

La base del 5º metatarsale può fratturarsi quando il piede ruota verso l’interno o viene schiacciato. Queste fratture sono a volte definite fratture del ballerino.

Il bordo esterno del piede è dolorante, gonfio e dolente alla palpazione. Può formarsi un livido.

Se il medico sospetta una frattura della base dell’osso metatarsale, esegue una radiografia in diverse proiezioni.

Possono essere necessarie le stampelle e una calzatura protettiva con suola rigida per alcuni giorni. Di solito non è necessaria un’ingessatura. Il soggetto viene incoraggiato a camminare, non appena è tollerabile.

Di solito, queste fratture guariscono in tempi relativamente rapidi.

Queste fratture, chiamate fratture di Jones, sono meno comuni rispetto alle fratture della base.

Poiché queste fratture possono interrompere l’apporto di sangue al tessuto osseo, è più probabile che si manifestino delle complicanze. Ad esempio, l’osso può non risaldarsi (non unione) oppure può risaldarsi molto lentamente (ritardo di consolidazione).

Se il medico sospetta una frattura della diafisi, esegue una radiografia in diverse proiezioni.

Di solito, viene applicato un gesso a gamba corta per immobilizzare la caviglia ed è necessario usare le stampelle e non caricare il piede per 6 settimane.

A volte è necessario l’intervento chirurgico e il soggetto viene inviato a un chirurgo ortopedico. Per riposizionare i frammenti ossei può essere eseguita una riduzione a cielo aperto con fissazione interna Intervento chirurgico

Frattura terzo metatarso piede tempi di recupero
(Open Reduction with Internal Fixation, ORIF).

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Frattura terzo metatarso piede tempi di recupero

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Come curare frattura del terzo metatarso?

Riabilitazione frattura metatarso: sì all'idrokinesi L'idrokinesiterapia può essere utilizzata per questo sia come preparatoria all'operazione, sia come riabilitazione post-operatoria: in entrambi i casi i benefici dati dall'acqua sono un aiuto notevole per una guarigione più immediata del metatarso fratturato.

Quando camminare dopo frattura metatarso?

In caso di fratture metatarsali occorrono dalle sei alle otto settimane per guarire. Mentre le fratture da stress normalmente guariscono senza complicazioni nel giro di sei/dodici settimane. Dopodichè è possibile riprendere gradualmente le normali attività incluso lo sport.

Che scarpe usare dopo frattura metatarso?

Nelle frattura del metatarso la soluzione alternativa al gesso può essere la scarpa di “baruk”, che permette di camminare senza flettere l'articolazione metatarso-falangea e quindi dare il giusto recupero.

Quando inizia a saldarsi una frattura?

La fase di infiammazione è il primo stadio di guarigione. In questa fase iniziale, gli osteoclasti (cellule che erodono l'osso) sciolgono e riciclano i detriti ossei. La seconda fase “riparativa” inizia circa due settimane dopo la frattura.