Quando si festeggia il natale in russia

La celebrazione di una festività mondiale

Ah, il Natale! Gli addobbi, i regali, i dolci… anche in Russia si festeggia il Natale, e dato che siamo in pieno clima natalizio, oggi ti parleremo di come viene celebrata questa festività nella tradizione ortodossa.

Innanzitutto, cominciamo a distinguere le due tradizioni attraverso le date: nell’Europa cattolica il Natale si festeggia il 25 di Dicembre, mentre il giorno successivo è la festa di Santo Stefano, primo martire del Cristianesimo secondo il Nuovo Testamento. La festività successiva dal punto di vista cronologico è il Capodanno, che si festeggia tra la notte del 31 Dicembre e il 1 Gennaio.

Nell’Europa ortodossa, invece, cambiano molte cose: il giorno di Santo Stefano non viene celebrato, o meglio non esiste nelle festività contemplate dall’ortodossia. Inoltre, il Capodanno e il Natale russo vedono invertita la loro successione cronologica. Infatti, mentre il Capodanno rimane invariato (e come potrebbe essere altrimenti..?) in entrambe le tradizioni, il Natale viene festeggiato nel mese di gennaio dell’anno successivo, ossia il 7 gennaio.

Ora, premesso quanto sopra, la domanda ti sorgerà spontanea: perché le feste natalizie sono cronologicamente “sfalsate”? La risposta è molto semplice: la tradizione religiosa ortodossa adotta il calendario gregoriano, mentre la tradizione cattolica adotta il calendario giuliano.

Ora che abbiamo alcune importanti nozioni sulle date del Natale in Russia, addentriamoci nella storia di questa splendida festa

Il Natale russo – dalle origini ai giorni nostri

Dal punto di vista storico, l’introduzione del Natale ortodosso nell’Europa dell’est risale al Medioevo, quando la conquista di questi territori portò alla conversione dei popoli slavi al Cristianesimo. Prima di quell’epoca storica, i popoli slavi erano pagani, ossia credevano in tanti dèi, e non erano monoteisti come quelli dell’Europa occidentale. Una tra le figure importanti della tradizione antica è il “Nonno Gelo” (Дед Мороз), che al giorno d’oggi viene scambiato per il nostro “Babbo Natale”.

Tuttavia, devi sapere che la figura del Nonno Gelo non è legata alla tradizione natalizia, ma solo al freddo invernale russo. Non portava i regali ai bambini, ed esisteva già dall’antichità. La figura è diventata simile a “Babbo Natale” solo nell’Ottocento, quando iniziò ad essere concepito come l’uomo che portava i regali ai bambini buoni.

Ma perché, allora, i russi dell’Ottocento facevano i regali e preparavano l’albero a Natale e i russi di oggi li fanno in occasione del Capodanno? La risposta a questa domanda sta tutta nella Rivoluzione Russa del 1917, che portò al rovesciamento dello zarismo a favore del regime sovietico. Il governo bolscevico proclamò il rifiuto di tutti i valori del vecchio impero, anche di quelli spirituali.

Ti basterà pensare al fatto che, per molti anni, la tradizione di addobbare l’albero e di fare regali in occasione del Natale fu bandita dal regime, a favore di uno Stato in cui non vi fosse religione alcuna. Fu solo la mitigazione di questa politica a far tornare in voga l’albero di Natale, la cui preparazione fu spostata al giorno di Capodanno.

Questo è il motivo per cui, nella Russia dei nostri giorni, le feste più importanti e più sentite dal popolo russo sono quelle di Capodanno. Il Natale russo, al contrario, viene celebrato come ultima festa, esattamente quando le festività dell’Europa cattolica sono terminate. Ora che possediamo queste nozioni, siamo pronti per approfondire il modo in cui viene celebrata questa festa dal popolo russo.

Le feste natalizie in Russia – ecco come si celebrano

Che cosa si fa durante le feste natalizie in Russia? Innanzitutto, si addobba l’albero! Di solito i russi lo fanno a casa verso la fine di dicembre.

In occasione delle feste natalizie, inoltre, ci si scambia i regali. La tradizione vuole che i regali vengano messi sotto l’albero, e che al momento dello scambio si reciti una poesia con la quale ci si fa i migliori auguri per l’avvenire. Eh, già, il popolo russo è amante delle poesie e delle filastrocche. E chi consegna i regali, sempre secondo la tradizione contemporanea?

Ovviamente, non poteva mancare: il “Nonno Gelo”! Ma non è tutto: questa figura, legata oramai sia al Natale che al freddo invernarle, è accompagnata dalla nipotina “Sneguročka” (Снегурочка). Si tratta di una figura che, secondo la tradizione, ha la necessità di rimanere sempre in posti freddi e di non scaldarsi troppo a lungo per non sciogliersi. Ovviamente, il riferimento alla neve è più che giusto, visto anche il fatto che la parola “Снег” significa “neve”.

E cosa si mangia durante le feste in Russia?

E ora, passiamo alla cucina russa! In occasione del Capodanno, è tradizione imbandire una tavola ricca di pietanze che sono inscindibilmente legate al periodo natalizio: tra queste, meritano particolare considerazione la rinomata insalata russa, famosa in tutto il mondo, l’aringa in pelliccia, o la carne arrostita. Certo, la scelta è molto ampia e ci vorrebbe un libro di ricette per descriverli tutti! Ma per quanto riguarda i piatti salati, limitiamoci a questi.

E i dolci natalizi russi? Sono davvero tantissimi! Tra di essi, mi sento di nominare quelli più tradizionali, come ad esempio, il prjanik che sarebbe il pan speziato, farcito con frutta secca oppure marmellata, e i bubliki, biscotti accompagnati con il miele.

Ci sarebbero moltissimi altri piatti da scoprire appartenenti alla cucina russa natalizia. Ma non li scoprirai mai fino in fondo, se non li vivrai personalmente!

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