Con la chemio si perdono sempre i capelli

La perdita dei capelli è tra i più temuti effetti collaterali delle terapie oncologiche.

Tuttavia ognuno reagisce a questa cosa a modo suo: c’è chi non si fa nessun problema  e mostra serenamente la momentanea calvizia come testimonianza del percorso che  sta affrontando , chi utilizza  foulard e turbanti di ogni tipo e chi ricorre alla parrucca.

Si capisce quindi l’importanza di trovare punti di riferimento, consigli e soluzioni per affrontare questo momento delicato.

La nostra figura  diventa fondamentale non solo per questioni estetiche ma anche psicologiche.

Ogni donna si sente bella a modo suo!

Succede sempre più  spesso che noi donne dobbiamo affrontare una realtà che non vorremmo mai e poi mai vivere :Il Tumore al seno.

Oltre al terrore che questo tumore ha sempre suscitato nelle donne, il terrore  di ammalarsi e di non farcela , ma anche di non sentirsi piu’ donne perché  toccate  nella propria femminilità, di guarire dalla malattia come donne a metà.

Se ci pensi il seno per noi tutte non è una parte del nostro corpo  qualunque, è il simbolo  della natura femminile, rappresenta la maternità ma anche la bellezza,la seduzione.

Un tumore può portarci via tutto questo in poco tempo.

Attualmente non esistono farmaci in grado di prevenire con certezza la caduta dei capelli durante le chemioterapie.

Spesso siamo costretti a rasare la testa dell’ennesima cliente e Credetemi non è facile! In questi momenti si legge lo sconforto e la paura negli occhi di chi ci sta davanti, ma è anche vero che la gioia che proviamo quando le nostre clienti abbandonano parrucca è altrettanto grande.

È un percorso importante per una donna che nonostante quello che sta affrontando riesce comunque a guardarsi allo specchio e sorridere.

È anche vero che…

Non sempre chi ha un tumore deve affrontare percorsi di chemioterapia con connessa caduta dei capelli!

Ci sono CHEMIOTERAPIEbiologiche che hanno altri effetti collaterali quali dermatiti, infezioni cutanee ecc. ecc.

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Nel caso in cui non si è  dovuto ricorrere a percorsi di  chemioterapie, normalmente abbiamo a che fare con  perdita dei capelli, e assottigliamento degli stessi che possono causare diradamenti, mentre le eccessive sudorazioni e vampate contribuiscono ad intossinare ancor più un cuoio capelluto di per sé  già pieno di tossicità per l’effetto dei farmaci.

I Capelli diventano deboli, opachi e con lunghezze ruvide e secche di conseguenza INGESTIBILI.

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La conduttrice delle Iene Nadia Toffa si è ripresentata in televisione dopo due mesi di assenza dichiarando di avere avuto un tumore, di averlo curato con la chemioterapia e di indossare una parrucca dopo aver perso i capelli.

La perdita dei capelli (alopecia) è l’effetto collaterale più noto dei farmaci per combattere il tumore, certamente non il più grave. Nella scala da uno a cinque in cui sono classificati gli effetti collaterali della chemioterapia (che possono portare persino alla morte), la perdita dei capelli raggiunge solo il livello due. Tuttavia il suo effetto psicologico è da sempre considerato molto importante.

Non tutti i farmaci chemioterapici lo producono ed esistono ormai statistiche della probabilità che ciò avvenga a seconda del tipo di antitumorale utilizzato.

La caduta dei capelli e a volte anche dei peli di altre parti del corpo, compresi i peli pubici e le sopracciglia, non avviene subito ma solo dopo un certo periodo di trattamento, di solito due settimane. I capelli e i peli cadono spesso a ciocche e questo ha un effetto psicologico particolarmente negativo.

La spiegazione della caduta dei capelli, nella sua forma più semplice, è che i farmaci antitumorali attaccano le cellule che più rapidamente si riproducono, poiché questa è una caratteristica tipica delle cellule tumorali, ma anche delle cellule che formano i peli, che si rigenerano continuamente.

Sotto questa spiegazione si nascondono meccanismi più complessi e non del tutto chiari ai biologi, che da anni studiano quello che succede nei bulbi piliferi alla ricerca di possibili soluzioni. I chemioterapici interferiscono con il meccanismo che induce il cosiddetto suicidio cellulare, un meccanismo in cui le cellule, anziché essere distrutte dall’esterno, muoiono perché un segnale interno le induce ad autodistruggersi. In pratica, i farmaci contro il tumore inducono le cellule che rigenereano capelli e peli ad autodistruggersi senza motivo, solo perché si dividono molto rapidamente in modo simile alle cellule di un tumore.

La perdita dei peli è di solito, ma non sempre, reversibile.

Non sono stati trovati rimedi efficaci per contrastare questo effetto collaterale. Alcune sperimentazioni hanno dato buoni risultati raffreddando il cuoio capelluto durante la chemioterapia. Il sistema è stato sperimentato in molte forme, con vari sistemi per raffreddare la testa, anche con la creazione di apparecchi dedicati, e sembra avere una certa efficacia nelle donne colpite da tumore al seno. I tassi di successo sono però variabili sia da persona a persona sia secondo il tipo di tumore e di farmaco utilizzato. Probabilmente l’effetto positivo è dovuto al fatto che il freddo rallenta la circolazione sanguigna e quindi l’arrivo delle molecole del farmaco chemioterapico.

Alcuni farmaci hanno pure dato effetti positivi. In laboratorio sono in fase sperimentale molecole in grado di inibire il suicidio cellulare delle cellule pilifere.

Quando non si perdono i capelli con la chemio?

Ciò è possibile perché i follicoli dei peli e dei capelli, come le altre cellule sane dell'organismo, ancorché danneggiati dalla chemioterapia, si riprendono rapidamente. Inizialmente i capelli sono molto sottili, ma nel giro di 3-6 mesi la capigliatura torna folta come prima.

Che tipo di chemio fa cadere i capelli?

Quali sono i farmaci che fanno cadere i capelli? I chemioterapici che più frequentemente causano alopecia sono: le antracicline (come doxorubicina, epirubicin), gli antagonisti dei microtubuli (paclitaxel, docetaxel) e gli agenti alchilanti (ciclofosfamide, ifosfamide, etoposide).

Cosa succede dopo la prima seduta di chemio?

Tra gli effetti collaterali della chemioterapia vi sono la perdita di capelli, l'anemia, la stanchezza, la nausea, il vomito, la diarrea, le infezioni, la formazione di lividi o piccole emorragie e anche problemi di tipo cognitivo (“chemo brain”).

Quanto crescono i capelli in un mese dopo la chemio?

Dopo la chemio i capelli crescono in media 1 o 2 cm al mese. Tutto succede all'altezza della radice. Essa deve inizialmente essere depurata prima di essere rinvigorita da complementi alimentari, shampoo stimolanti e sieri fortificanti.