Con la gastroscopia si vede la celiachia

Basta biopsia. Per la diagnosi di celiachia basterà un esame del sangue

La percentuale di successo del test nel distinguere una persona celiaca da una non celiaca, entrambe a dieta gluten-free, è del 95 per cento

di redazione 15 Gennaio 2018 11:57

Un forte sospetto non basta. Prima di scegliere una dieta gluten-free bisogna avere in mano la diagnosi di celiachia. Questo è il consiglio dei medici. Ma non tutti lo seguono. Perché il test dirimente per valutare la presenza o meno della malattia autoimmune fa passare a molti la voglia di ottenere il responso. Attualmente l’esame in grado di distinguere con elevata accuratezza i celiaci dai non celiaci consiste infatti in una gastroscopia con biopsia duodenale. In futuro, però, potrebbe essere sufficiente un prelievo del sangue.

Con la gastroscopia si vede la celiachia

Un gruppo di ricercatori dell’Università di Oslo in Norvegia sta mettendo a punto un test poco invasivo in grado di riconoscere l’intolleranza al glutine anche nelle persone che hanno escluso dalla loro alimentazione gli alimenti sospetti senza sapere se sono veramente celiaci. La diagnosi con il nuovo test del sangue è stata descritta sulla rivista Gastroenetrology.

«Sfortunatamente - afferma Vikas K. Sarna dell'Ospedale di Oslo e principale autore dello studio -  molte persone con sensibilità al glutine seguono diete gluten-free senza consultare il loro medico per escludere la celiachia. In questi casi, le linee guida raccomandano di testare la reazione al glutine con un consumo giornaliero fino a 8 settimane per poi sottoporsi a una procedura endoscopica per una biopsia sul tessuto prelevato dall'intestino tenue (duodeno). Il nostro esame del sangue può sostituire sia il carico di glutine che la biopsia duodenale». 

Il nuovo esame diagnostico, in grado di individuare in un campione di sangue le specifiche cellule bersaglio del glutine, è stato testato per ora su pochi pazieti: 62 con celiachia, 19 persone non celiache che però seguivano una dieta senza glutine, 10 pazienti celiaci che consumavano i cibi incriminati e 52 individui sani con un’alimentazione normale. I risultati del test sono stati confrontati con quelli ottenuti dall’esame tradizionale. La gastroscopia è riuscita a consegnare una diagnosi corretta di celiachia in 9 casi su 10 nei pazienti che avevano assunto glutine nel periodo precedente all’esame, mentre ha riconosciuto solo 4 celiaci su 62 nel gruppo che aveva seguito la dieta gluten-free. 

Il nuovo test, non ancora disponibile in commercio, invece ha escluso la presenza di malattia autoimmune con un’accuratezza del 96 per cento tra le persone non celiache che avevano rinunciato ai cibi contenenti glutine. 

Con la gastroscopia si vede la celiachia

La percentuale di successo nel distinguere una persona celiaca da una non celiaca, entrambe a dieta gluten-free, è del 95 per cento. 

Il test è quindi più bravo a escludere la patologia che a confermarla e potrebbe essere particolarmente utile proprio per sapere se ha senso o meno proseguire una improvvisata dieta gluten-free. 

  1. Patologie principali
  2. Visita gastroenterologica per Celiachia

Cosa è la celiachia?

In parole semplici ma esplicative la celiachia è un’intolleranza permanete al glutine.

Con la gastroscopia si vede la celiachia

La Celiachia

Il glutine è la componente proteica che si trova nel frumento e in altri cereali tra cui orzo, segale, farro, kamut, malto e in altri ancora.

La celiachia è denominata anche morbo celiaco perché è una malattia autoimmune: l’intestino del paziente affetto da celiachia non è in grado di assimilare il glutine, ritenendolo quindi un agente tossico per l’organismo tanto che se questo paziente inserisce glutine, attiverà il sistema immunitario che lo rifiuterà e danneggerà l’intestino.

La diagnosi per celiachia è effettuata tramite visita gastroenterologica,  analisi del sangue e biopsia intestinale. Vediamo come.

Come si svolge una semplice visita gastroenterologica?

La visita gastroenterologica ha l’obiettivo di valutare e determinare il quadro clinico del paziente per quanto riguarda lo stato generico dell’apparato digerente. Ma cosa fa lo specialista durante la visita?

  • anzitutto lo specialista effettuerà una attenta anamnesi del paziente raccogliendo tutte le informazioni sulla storia clinica oltre che annotare eventuali patologie dei suoi famigliari onde avere un quadro più completo circa eventuali possibilità di malattie genetiche.
  • effettuerà domande circa lo stile di vita del paziente oltre che del suo stile riguardante l’alimentazione
  • visiterà poi il paziente tramite palpazione diretta, attraverso la quale saranno valutate le problematiche che possono riguardare malattie dell’esofago, dell’intestino tenue, del pancreas, del fegato e delle vie biliari.

E per sospetta celiachia cosa farà lo specialista durante la visita gastroenterologica?

In questo caso il medico, oltre ai punti esplicitati poc’anzi, presterà attenzione alla sintomatologia che riporta il paziente sospetto celiaco.

Quali sono i sintomi di un sospetto celiaco?

Tra i sintomi più comuni si annoverano quelli legati alla sfera digestiva, perché’ come abbiamo già detto, nel paziente celiaco, il glutine è visto dall’organismo come un agente tossico.

  • Gonfiore addominale
  • Crampi addominali
  • Diarrea cronica
  • Stipsi
  • Sensazione di pienezza
  • Meteorismo e flatulenza
  • Perdita di peso
  • Mal di stomaco
  • Feci chiare sciolte e grasse di odore particolarmente sgradevole.
  • Nausea
  • Vomito

Una volta che il medico riceve informazioni inerenti i vari sintomi che il paziente riporta può ovviamente già farsi un’idea su una possibile diagnosi, che però dovrà essere confermata tramite esami diagnostici, quali:

Analisi del sangue

  • Anti-transglutaminasi tissutale anticorpo (tTG – IgA e IgG): è il test più comunemente eseguito nel caso in cui si presentino particolari sintomi che inducono alla celiachia.
  • Anticorpi anti-endomisio (EMA-IgA): si tratta di un test altamente specifico per la diagnosi della celiaca.
  • Anti-gliadina deaminato peptide (DGP – IgA e IgG): è eseguito nel caso in cui il test anti-transglutaminasi tissutale genera un risultato negativo.
  • Totale siero di IgA: è utile per controllare i livelli di lgA.
  • Anticorpo anti-gliadina (AGA – IgG e IgA): tale genere di test non è adatto per gli adulti, può essere eseguito nei bambini con età inferiore a 2 anni.

Gastroscopia

E’ fondamentale che prima delle analisi del sangue e prima della gastroscopia il paziente non debba assolutamente sospendere l’ingestione di glutine, in quanto si potrebbero altrimenti avere dei risultati falsati.

Durante la gastroscopia si esegue una biopsia del piccolo intestino, il cui risultato istologico, comparato ai risultati ematici, darà la corretta diagnosi di eventuale celiachia.

Una volta che la diagnosi è effettivamente completata lo specialista eliminerà l’assunzione di glutine nella dieta del paziente, che potrà avere una vita assolutamente normale, essendoci molteplici cibi che vanno a sostituire il glutine, solo con qualche accortezza in più.

Fonte: https://www.eccellenzamedica.it/specialita-mediche/gastroenterologia/visita-gastroenterologica-per-celiachia

Come si vede la celiachia nella gastroscopia?

La diagnosi della celiachia si ottiene dosando nel sangue gli anticorpi antigliadina, antiendomisio e anti-trans-glutaminasi tissutale. E' fondamentale la valutazione istologica della atrofia dei villi nella biopsia intestinale eseguita durante la gastroscopia.

Quale esame fare per sapere se si è celiaci?

Nel sospetto di celiachia (malattia celiaca), nota come intolleranza cronica al glutine (la principale proteina dei cereali), l'esame principale, è rappresentato dalla ricerca degli autoanticorpi specifici (anticorpi anti-transglutaminasi reflex e, in casi selezionati, anticorpi anti-endomisio) tramite un prelievo di ...

Come si fa la biopsia per la celiachia?

Per la diagnosi definitiva di celiachia è necessaria la biopsia dell'intestino tenue con il prelievo di un frammento di tessuto, per determinare l'atrofia dei villi intestinali attraverso l'esame istologico.