Si può aumentare il fido in banca

Si può aumentare il fido in banca

Gli italiani sono un popolo di risparmiatori e nonostante la situazione economica poco felice del nostro Paese siamo tra quelli che possiedono maggiore liquidità sui conti correnti. Depositare i risparmi in banca è spesso la strada che si preferisce, perché è lontana da qualsiasi rischio legato alle altre forme di investimento. Così accantonare i propri soldi nei conti correnti può regalare quella tranquillità che a fronte di bassi tassi d’interesse resta comunque la scelta più sicura.

Sara’ dunque utile conoscere come accrescere i soldi lasciati nei depositi bancari attraverso semplici intuizioni. Quella che appare come una formula sicura è la richiesta di fido bancario da effettuare direttamente presso l’istituto creditizio di fiducia. Attraverso il fido la banca mette a disposizione del cliente che ne fa richiesta una determinata somma di denaro di cui può disporre a tempo determinato o indeterminato. Per poterlo ottenere ci sono però alcuni passaggi obbligatori da perseguire, vediamo quali.

Come ottenere il fido bancario?

Il fido bancario è a tutti gli effetti una concessione di liquidità che la banca può erogare a soggetti privati e alle aziende. La formula più conosciuta di fido bancario è lo scoperto di conto che consente, in mancanza di fondi, di andare in rosso sul conto. La banca concede il fido solo dopo aver attivato la procedura dell’istruttoria con la quale verifica la solidità finanziaria del cliente che ne fa richiesta. Una volta concesso, il correntista sa che può utilizzare la nuova iniezione di liquidità in maniera molto elastica ed in base alle future esigenze, rendendo il fido spesso preferibile al finanziamento.

Immaginate cosa significhi per un’azienda che vuole allargare la propria attività ottenere un fido inteso come scoperto di conto. Con le spalle coperte  la libertà di investire è maggiore perché, seppur sia preferibile non andare in rosso, si può osare sapendo di non restare mai senza liquidità. Diversamente,  il finanziamento prevede l’erogazione in una sola volta della somma richiesta e non concede nuove possibilità di credito. Indubbiamente, proprio perché considerato una forma di finanziamento elastico, il fido ha costi più elevati e dunque resta sicuramente la scelta migliore per un’azienda piuttosto che per il singolo privato.

Spese impreviste, urgenze: può accadere di dover attingere al proprio conto più di frequente. Capita quindi di dover disporre di una certa somma aggiuntiva, per riuscire a far quadrare i conti in tutta tranquillità. Il fido bancario (o scoperto di conto corrente) può rivelarsi la soluzione in alternativa al prestito personale: ecco cos’è e come funziona.

Lo scoperto di conto corrente o fido bancario è uno strumento di credito che gli istituti bancari possono concedere ai propri clienti. L’apertura di credito è un contratto col quale la banca si obbliga a tenere a disposizione dell’altra parte una somma di denaro per un dato periodo di tempo o a tempo indeterminato. Inoltre, è anche possibile sottoscrivere tale contratto dietro garanzia (reale o personale).

Questa tipologia di finanziamento è estremamente utile tanto per le famiglie quanto per le aziende. Per consentire loro di possedere uno scoperto oppure del denaro disponibile, il fido bancario diventa quindi un prezioso alleato. Il cliente, qualora termini la liquidità disponibile sul proprio conto corrente, ha la certezza di poter contare su una certa somma concordata con la banca.

Fido bancario: come funziona

Attraverso il fido bancario è possibile prelevare denaro dal proprio conto anche se il saldo è negativo, entro i limiti della somma pattuita con la propria banca. Il richiedente è tenuto a rimborsare l’importo erogato non appena disporrà di un rientro economico. Ovviamente, oltre all’importo, l’istituto di credito definisce anche il piano di rientro delle rate e le tempistiche riferite al saldo del debito.

Come richiederlo

La domanda può essere presentata in filiale, compilando un apposito modulo. I criteri di valutazione possono considerarsi analoghi a quelli dei prestiti tradizionali: la banca verifica se il richiedente soddisfa i requisiti economici per quello che riguarda le entrate e il bilancio mensile. In particolare, è buona pratica sincerarsi delle eventuali pendenze di pagamento in corso, per evitare slittamenti nella procedura.

Tempi di erogazione

La richiesta del fido bancario è una procedura che comporta tempi brevi, a condizione che si rispettino i requisiti definiti dalla banca. L’istituto di credito, infatti, deve prima svolgere tutti controlli del caso, per valutare se la persona potrà, di volta in volta, restituire la somma di denaro che ha chiesto. In linea di massima, l’esito della concessione di un fido può andare da qualche giorno a un mese al massimo (di solito, se si supera il mese dalla domanda, il fido può considerarsi non concesso).

Fido bancario: rientro

Superato il periodo di tempo concordato, l’istituto di credito procederà con la richiesta del rientro del fido bancario richiesto. È bene avere sempre ben presente un particolare molto importante quando si parla di fido bancario costi: quanto più lunghi saranno i tempi richiesti per il rientro, tanto maggiori saranno i tassi di interesse applicati.

Due precisazioni

  • Il principale vantaggio di un fido bancario risiede nella possibilità di avere una copertura per effettuare spese, anche urgenti, nonostante un conto in passivo.
  • Essendo il tasso d’interesse variabile, prima di richiedere un fido bancario è consigliabile definire un piano di spese. Per evitare il rischio di un saldo in negativo è utile distinguere tra pagamenti a importo costante (come possono essere le rate di finanziamenti) e pagamenti a importo variabile (quali bollette, tasse).

Come funziona un fido bancario: un esempio

Si consideri che una persona guadagni 1500 euro al mese. In quello stesso mese, ci sono state delle spese extra, ipotizzando per un ammontare di cinquecento euro in più rispetto al guadagno. La persona in questione, se ha attivato un fido, può prelevare del denaro anche se, così facendo, il conto andasse in rosso.

Tale somma di denaro sarà poi prelevata direttamente dello stipendio del mese successivo, con l’applicazione dei relativi tassi di interesse. È importante specificare che questo è solo uno dei possibili esempi: le modalità di richiesta di denaro per il fido bancario, interessi e tempi per la restituzione possono variare in base agli accordi specifici che la persona prende con l’istituto di credito che gli concede il fido.

Quanto tempo ci vuole per aumentare il fido bancario?

In generale, l'esito della concessione di un fido si avrà già dopo qualche giorno fino ad arrivare a un mese al massimo dalla presentazione della domanda (di solito, se si supera tale tempistica significa che il fido non è stato concesso).

Come aumentare fido bancario?

Come ottenere un fido bancario È necessario recarsi in filiale e compilare un apposito modulo. La banca avvierà quindi un'istruttoria per valutare la richiesta e la capacità del cliente di restituire le somme di denaro utilizzate in caso di scopertura del conto.

Quanto fido posso chiedere?

COS'É. Un fido bancario è una somma, non superiore a 5.000 €, che la banca concede al proprio correntista. Potremmo definirlo un vero e proprio impegno che la banca si assume nei confronti del cliente. Con questa linea di credito, gli garantisce una somma di denaro disponibile nella sua totalità oppure in parte.

Quanto costa un fido di 5000 euro?

CONDIZIONI ECONOMICHE IN VIGORE DAL 04/02/2015
Tasso annuo debitore nominale entro fido
15%
Commissione di istruttoria veloce (CIV) (per sconfinamento tra 5000 euro e 30000 euro)
€150
Commissione di istruttoria veloce (CIV) (per sconfinamento oltre 30000 euro)
€220
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