Entro quando si deve cambiare gestore enel

Cambiare fornitore di energia è molto più semplice di quanto si possa pensare. La procedura da seguire prevede delle tempistiche ridotte e nessun costo extra, ad eccezione del deposito cauzionale e delle eventuali spese per il bollo. Per agevolare gli utenti del libero mercato, l’ARERA - l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente – ha semplificato ulteriormente le procedure, invitando tutte le compagnie a seguire delle politiche commerciali trasparenti.

  1. Quale procedura seguire per passare a un nuovo fornitore energetico?
  2. Quanto tempo bisogna aspettare per passare a un nuovo fornitore?
  3. Quanto costa cambiare operatore di energia?
  4. Cosa fare per passare dal servizio tutelato al mercato libero?

Quale procedura seguire per passare a un nuovo fornitore energetico?

Cambiare fornitore energetico nel libero mercato è un’operazione piuttosto frequente. L’elevato numero di compagnie e il continuo rinnovarsi delle condizioni previste dalle offerte luce e gas, spingono i clienti a passare con facilità da una compagnia all’altra pur di risparmiare sui costi delle bollette di luce e gas. Anche chi possiede un contratto di fornitura in regime tutelato potrà passare con facilità al libero mercato, senza temere l’interruzione dei servizi di luce e gas.

Una volta identificata l’offerta adatta alle proprie esigenze di consumo e sottoscritto il nuovo contratto di luce e/o gas, al cliente non resterà che attendere i tempi tecnici per il passaggio. Infatti, tutte le questioni tecniche e amministrative saranno gestite dal nuovo fornitore che si occuperà anche di comunicare alla vecchia compagnia l’intenzione del cliente di recedere dal contratto.

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Quali dati occorrono per effettuare il passaggio?

Per effettuare il passaggio al nuovo operatore è necessario comunicare alla nuova compagnia i dati relativi all’intestatario dei contratti e all’identificazione della fornitura. Nello specifico:

  • Intestatario del contratto: nome, cognome, codice fiscale, compresi anche un recapito telefonico e un indirizzo e-mail.
  • Dati di fornitura: indirizzo fisico dell’utenza, codice POD per l’energia elettrica e codice PDR per il gas.
  • Coordinate bancarie: in caso di attivazione del servizio di domiciliazione bancaria, ovvero l’addebito automatico delle bollette sul conto corrente.

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Quanto tempo bisogna aspettare per passare a un nuovo fornitore?

Come dicevamo, il passaggio a un nuovo operatore di energia elettrica avviene in tempi piuttosto rapidi, in genere occorrono uno o due mesi di tempo. Durante questo periodo, il nuovo operatore comunicherà il recesso a quello precedente e si occuperà di tutti gli aspetti tecnici e commerciali del passaggio, compreso anche il reperimento della documentazione necessaria.

La data esatta per l’avvio del nuovo contratto verrà comunicata al cliente con qualche giorno di anticipo. In questo modo il vecchio operatore energetico avrà la possibilità di effettuare l’ultima lettura del contatore, necessaria per emettere l’ultima bolletta e anche l’eventuale conguaglio.

Da canto suo, il cliente potrà prendere nota dei consumi di luce e gas fino a quel momento e verificare che corrispondano al quelli indicati nell'ultima bolletta emessa dal vecchio operatore.

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Quanto costa cambiare operatore di energia?

Il passaggio ad un nuovo operatore non prevede alcun costo aggiuntivo. Tuttavia, al momento di sottoscrizione dei nuovi contratti l’operatore potrebbe chiedere un deposito cauzionale, una sorta di garanzia che verrà restituita al cliente in caso di cessazione del contratto.

Il deposito cauzionale previsto per i nuovi contratti di energia elettrica non può superare gli 11,50 euro per ogni chilowatt di potenza previsto, per un’utenza domestica l’importo sarà di 34,5€. Per i contratti di gas sono richiesti 25€ per consumi fino a 500 metri cubi/anno e di 77€ per consumi compresi tra 500 e i 5.000 metri cubi/anno

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Cosa fare per passare dal servizio tutelato al mercato libero?

Cambiare fornitore di energia potrebbe rappresentare anche la giusta occasione per passare al mercato libero dal servizio di maggior tutela, nonostante sia stato confermato l'ennesimo rinvio per l’abolizione del servizio tutelato. Anche in questo caso il passaggio prevederà una procedura semplice e senza costi extra, basterà solo identificare la soluzione di fornitura più vantaggiosa e in linea con le proprie esigenze di consumo e contattare il nuovo fornitore di energia.

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Quando scade il termine per cambiare gestore Enel?

Inizialmente fissata al 1° Gennaio 2018, dopo essere stata prorogata di sei mesi e successivamente al 30 giugno 2019, la data del passaggio obbligatorio al mercato libero per luce e gas è stata fissata, a meno di ulteriori proroghe, al 1° gennaio 2023.

Cosa succede se non si cambia gestore energia elettrica?

Cosa succede se il consumatore non fa nessuna scelta? Va innanzitutto chiarito che in caso di mancata scelta non vi sarà alcuna interruzione della fornitura né alcuna sanzione in bolletta.

Come fare per rimanere con Enel?

Passare da Servizio Elettrico Nazionale a Enel: Come Fare? Se vuoi passare da Servizio Elettrico Nazionale a Enel, puoi farlo tranquillamente. Ti basterà semplicemente chiamare allo 02 829 415 99 02 829 415 99, verrai assistito da un esperto nel mondo delle offerte Enel.

Quando si può cambiare fornitore energia elettrica?

Puoi scegliere un diverso fornitore per l'energia elettrica e il gas. Puoi cambiare fornitore in qualsiasi momento, basta che si seguano i termini del contratto corrente (vedi il contratto sottoscritto a suo tempo). Non c'è bisogno di comunicare al vostro vecchio fornitore il passaggio, se ne occuperà quello nuovo.