Ristrutturazione locale commerciale agevolazioni fiscali 2022 agenzia delle entrate

Ristrutturazione locale commerciale agevolazioni fiscali 2022 agenzia delle entrate

Chi vuole effettuare la ristrutturazione di un locale commerciale può contare su interessanti detrazioni fiscali. Molte di queste erano già in vigore per i lavori eseguiti sino al termine dello scorso anno, ma sono state rinnovate anche nell’anno in corso. È fondamentale considerare, però, che per fruire delle principali agevolazioni per la ristrutturazione dei locali commerciali, si devono rispettare determinati requisiti. Vediamo nel dettaglio cosa dovreste sapere a riguardo.

Il Bonus ristrutturazioni per le attività commerciali

In questo caso il cittadino che esegue una ristrutturazione del proprio negozio ha il diritto di accedere ad una detrazione pari al 50% delle spese sostenute per i lavori. Il massimale di spesa è fissato a 96mila euro, inclusa l’IVA. Pertanto, potrà ottenere un rimborso massimo di 48mila euro.

Gli interventi che rientrano tra quelli previsti per il Bonus ristrutturazione sono quelli di manutenzione straordinaria. Tra questi troviamo, ad esempio, l’installazione di scale di sicurezza oppure di ascensori, la sostituzione degli infissi, l’installazione di serramenti tecnologicamente più avanzati e il rifacimento delle scale interne.

Rientrano nella stessa casistica i lavori che vengono effettuati per ripristinare o ricostruire un immobile danneggiato dopo una calamità naturale e quelli che sono finalizzati ad eliminare le barriere architettoniche. Sono ammessi altresì gli interventi atti a favorire la mobilità, all’interno di un ambiente, delle persone che presentano gravi disabilità. Questi interventi possono anche prevedere l’implementazione di mezzi tecnologicamente avanzati.

Questa è una delle principali agevolazioni per la ristrutturazione dei locali commerciali, alla quale possono accedere anche gli interventi su immobili residenziali adibiti promiscuamente all’esercizio di un’attività commerciale.

Il Superbonus 110% per i negozi: è possibile richiederlo?

Tra le agevolazioni per la ristrutturazione dei locali commerciali possiamo annoverare anche il bonus al 110%, creato nel 2020 con il Decreto Rilancio. Tuttavia, è opportuno sottolineare che i proprietari di locali commerciali possono fruire del bonus solo se il proprio fondo si trova all’interno di stabili condominiali e nel caso in cui i lavori vengano eseguiti sulle parti comuni. Infatti, questo bonus è stato previsto solamente per i lavori eseguiti sugli edifici residenziali.

Pertanto, se l’immobile commerciale si trova in un edificio condominiale, all’interno del quale vengono eseguiti lavori di efficientamento energetico o di consolidamento sismico su aree comuni, il proprietario del negozio può richiedere il bonus. In altre situazioni, purtroppo, non sarà possibile fruire di questa interessante detrazione proposta dal Governo.

Ristrutturazione locale commerciale agevolazioni fiscali 2022 agenzia delle entrate

Se state progettando di rinnovare il vostro negozio e desiderate saperne di più sulle agevolazioni per la ristrutturazione dei locali commerciali, potrete richiedere il supporto di Baschieri Costruzioni. Da anni mettiamo la nostra passione per la ristrutturazione e le costruzioni al servizio dei nostri clienti. Proponiamo ogni volta un progetto personalizzato e lavori eccellenti, precisi e puntuali. Possiamo occuparci di numerose operazioni di ripristino e ottimizzazione degli immobili commerciali e non solo, garantendo ogni volta risultati altamente soddisfacenti e soluzioni per tutti i gusti e le esigenze.

Richiedete maggiori informazioni al nostro staff: potremo rispondere alle vostre domande sulle agevolazioni per la ristrutturazione dei locali commerciali e garantirvi una consulenza personalizzata.

Ristrutturazione locale commerciale agevolazioni fiscali 2022 agenzia delle entrate

Per quello che concerne la tipologia degli interventi ammessi a fruire delle detrazioni fiscali è importante rilevare che tutte le manutenzioni straordinarie, ordinarie, per il risparmio energetico, sisma bonus, facciate e eliminazione barriere architettoniche possono essere sfruttato anche per i cosiddetti immobili commerciali, ovvero strumentali sia per natura sia per destinazione.

Cosa sono gli immobili strumentali per natura e quali per destinazione: significato e definizione

Prima di tutto è necessario qualificare la natura catastale dell’immobile oggetto di intervento e la sua strumentalità all’esercizio di impresa.

Categoria Immobiliari ai fini fiscali: strumentali, merce, patrimonio

La legge infatti non consente la detrazione fiscale per gli interventi condotti da un imprenditore per i propri immobili destinati all’attività commerciale in quanto questi concorrono alla formazione del reddito imponibile della società con direttamente con i loro costi e i loro ricavi derivanti rispettivamente dagli oneri connessi alla loro gestione e ai ricavi potenziali rinvenibili dagli affitti o dall’impiego degli stessi nel processo produttivo.

Tuttavia il legislatore dal 2018 ha introdotto la possibilità di sfruttare le agevolazioni fiscali anche sui locali commerciali purché di proprietà di privati ossia persone fisiche o anche imprenditori o lavoratori autonomi o esercenti che effettuano questi interventi nell’ambito della propria attività di lavoro autonomo o di impresa.

Parliamo quindi per esempio di un privato che è titolare anche di un bar, oppure di un negozio oppure di un centro commerciale o di altri locali che sono individuati catastalmente come un A10, o anche con una categoria C. Per questo ultimo caso possiamo fare riferimento anche esclusivamente a una cantina oppure a un deposito che viene dato in affitto per esempio a un negozio di scarpe oppure a un bar per la conservazione delle materie prime.

In questo caso il legislatore quindi consente al privato di sostenere la spesa per l’effettuazione di lavori di ristrutturazione oppure anche di sostituzione per esempio di infissi o di altri interventi che riducono il consumo energetico e quindi portano ad un risparmio dello stesso.

Nel caso di interventi che portano ad un risparmio energetico che soddisfi i requisiti di trasmittanza termica descritti nella tabella numero due del decreto ministeriale del 26 gennaio 2010 il privato cittadino potrà beneficiare dell’eco bonus pari al 50% delle spese sostenute.

Nel seguito trovate il Decreto da scaricare e la tabella. Per le caratteristiche tecniche ed il rispetto dei requisiti naturale che voi non essendo tecnici dovrete chiedere ai fornitori per esempio dei vostri infissi, caldaie, etc

A titolo di esempio sostenuti costi per 20.000 € l’importo della detrazione spettante sarà pari a 10.000 € da suddividersi in 10 quote costanti annuali di valore paritario.

Quanto vale la detrazione sulla risparmio energetico

Per avere una visione più chiara e anche con il supporto di un esempio ho più esempi numerici vi rimando all’articolo dedicato proprio al calcolo delle detrazioni fiscali sul risparmio energetico. In questo articolo troverete anche un file dove potrete inserire il valore dell’importo sostenuto a titolo di spesa e ricavare l’effettivo risparmio di cui potrete beneficiare del tempo in termini proprio di risparmio di denaro.

Ricordiamoci infatti che in questo caso parliamo di detrazione fiscale e non di deduzione per cui il beneficio fiscale netto imposte. Per “netto imposte” intendo che il beneficio va direttamente a ridurre l’imposta che molti chiamano tassa direttamente per cui tanto più è alta la vostra aliquota marginale tanto più questa detrazione avrà per voi un valore maggiore rispetto a coloro che si collocano sui primi scaglioni di reddito Irpef.

Tale valore come abbiamo visto andrà indicato nel prospetto oneri e spese della propria dichiarazione dei redditi annuale, sia nel caso in cui compiliate il 730 sia nel caso in cui predisponete il modello unico oppure redditi PF.

Il seguito vi segnalo l’articolo dedicato proprio alla compilazione della dichiarazione dei redditi per le agevolazioni sulle risparmio energetico.

Nel seguito vi segnalo anche quali sono gli altri requisiti che richiede il legislatore al fine di Beneficiare delle agevolazioni fiscali sul risparmio energetico

Ecco bonus: casi particolari

Nella pratica si assiste anche Al sostenimento della spesa per la ristrutturazione o la riqualificazione energetica da parte di un inquilino che prima di entrare decide di sostenere direttamente dei costi di ristrutturazione.

Vi segnalo pertanto a tal proposito un articolo proprio delicato a questo caso particolare che vede il proprietario di una casa o anche di un fabbricato commerciale consentendo al locatario di sostenere dei costi per la ristrutturazione e concedendo uno sconto sui primi canoni di affitto.

Trattamento Iva relativo all’interventi di ristrutturazione risparmio energetico su immobili commerciali


Ci siamo anche occupati del trattamento Iva relativo agli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria condotti su edifici commerciali e più in generale di immobili strumentali come bar, negozi, uffici o altri locali destinati ad un’attività economica imprenditoriale.

È bene sapere che dal punto di vista dell’Iva le ditte che si trovano a effettuare dei lavori di ristrutturazione su queste tipologie di locali non dovranno più emettere una fattura con applicazione dell’Iva ridotta al 10% come avviene nel caso di edifici residenziali nell’ambito di un contratto di appalto, ma dovranno applicare l’Iva nella misura del 22%.

Cessione Credito da Detrazioni Fiscali IRPEF sul risparmio energetico: come si effettua il trasferimento per gli incapienti

Articolo 16 Bis TUIR DPR 917 1986 – Detrazioni Ristrutturazioni Edilizie e Risparmio Energetico

Trattamento IVA sulle ristrutturazioni dei locali commerciali, negozi, e fabbricati strumentali

Come funziona il bonus ristrutturazione per un'attività commerciale?

Chi ristruttura un locale commerciale in una zona a elevato rischio sismico (come sono le zone 1, 2 e 3) e interviene per migliorare l'efficienza antisismica, ha diritto a una detrazione d'imposta del 50% sulle spese sborsate se esegue i lavori entro il 31 dicembre 2021.

Cosa rientra nel Bonus ristrutturazione 50 2022?

Dal 1 gennaio 2022 i contribuenti hanno la possibilità di richiedere la detrazione fiscale al 50% di tutte le spese inerenti i lavori di riqualificazione edilizia, tra cui il fotovoltaico, per un importo di spesa massimo di 96.000€. Per cui il bonus 50 rientra tra i bonus casa 2022.

Quali categorie catastali sono escluse dal bonus ristrutturazione?

Il bonus ristrutturazione è perciò ammesso per tutti gli interventi di ristrutturazione sulle unità immobiliari residenziali. Quindi tutte le categorie catastali che vanno dall'A1 alla A11, escluso A10. Sono esclusi dal bonus tutti gli immobili a destinazione catastale di uffici, negozi, laboratori, industrie, ecc.

Quali immobili possono usufruire della detrazione 50?

La detrazione è ammessa sugli immobili ad uso residenziale e sulle relative pertinenze, in caso di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia. La manutenzione ordinaria viene invece agevolata solo in caso di interventi sulle parti comuni condominiali.