Decoder dvb t2 si può già usare

Da alcuni giorni c’è stato il passaggio a un nuovo digitale terrestre che, in alcuni casi, ha richiesto la sostituzione del decoder. Entro il mese di giugno del 2022 tutte le regioni avranno necessità di utilizzare i decoder dvb t2. Molte persone, dopo averlo acquistato, si chiedono però come fare per collegare il nuovo decoder digitale terrestre dvb t2.

Di per sé, capire come collegare il decoder alla tv non è difficile. È però necessario conoscere il proprio apparecchio televisivo ed eseguire alcune semplici operazioni.

Decoder digitale terrestre: come si collega

La prima operazione da fare per capire come collegare il decoder dvb t2 alla televisione è controllare quali siano i tipi di collegamenti che la televisione consente di fare.

A dire il vero, prima di acquistare il decoder, sarebbe stato opportuno verificare gli attacchi della televisione e scegliere un apparecchio che consentisse il collegamento. Infatti, possono esserci due tipi di porte: quella analogica e quella digitale.

I tipi di collegamento al decoder per il digitale terrestre

Se il televisore è più datato, potrebbe esserci ancora la presa SCART (Syndicat de Constructeurs d’Appareils Radiorécepteurs et Téléviseur), che permette un collegamento analogico. Si tratta di quella presa, molto conosciuta da chi non è più giovanissimo, che veniva usata, per esempio, per collegare la televisione al videoregistratore.

Nel corso del tempo questo tipo di presa è stata sostituita: benché fosse comoda in quando consentiva il collegamento sia in ingresso sia in uscita, non permetteva una grande risoluzione e, di conseguenza, la qualità dell’immagine non era più al passo con i tempi.

Tuttavia, alcuni apparecchi televisivi, anche tra quelli a schermo piatto, l’hanno conservata. Quindi, sarà necessario controllare se ci sia o meno.

Un secondo tipo di collegamento è quello digitale, che sfrutta una tecnologia più avanzata, non per niente l’acronimo significa High Definition Multimedia Interface e permette una risoluzione notevolmente più performante.

Se nella televisione sono presenti entrambe le porte, sia quella analogica per la presa SCART sia quella digitale per la presa HDMI, è consigliabile fare il collegamento con quella digitale che consente, appunto, di avere immagini più nitide.

Il vantaggio della presa SCART rispetto alla HDMI è che la prima ha un sistema di commutazione automatico: nel momento in cui viene collegato un dispositivo esterno al televisore tramite la SCART, viene inviato un segnale di commutazione che permette il riconoscimento immediato del dispositivo, permettendo un funzionamento immediato.

La presa HDMI, che non ha questa funzione, ha però degli altri vantaggi: per esempio, ha la funzione CEC, ovvero Consumer Electronic Control, che permette di comandare il dispositivo esterno direttamente dal telecomando del televisore.

Inoltre, la presa analogica deve per forza convertire il segnale digitale in analogico, di conseguenza sacrifica dei dati sia a livello video sia a livello audio.

Decoder DVB-T2: come si collega alla presa SCART

Se il televisore ha solo la presa SCART, sarà indispensabile che abbia l’attacco idoneo anche il decoder. Le operazioni preliminari, prima di collegare il dispositivo al televisore sono due:

  • Prima di tutto sarà opportuno spegnere sia il televisore sia il decoder per evitare danni a entrambi i dispositivi.
  • Quindi, bisognerà staccare la spina dell’antenna coassiale, che ormai non servirà più.

A questo punto sarà sufficiente inserire il cavo nelle due prese su televisore e decoder e attivare l’alimentazione di entrambi. Per quanto riguarda le impostazioni, di solito il televisore tramite la presa SCART riconosce in automatico il decoder e si sintonizza direttamente su di esso.

Diversamente, sarà sufficiente con il telecomando selezionare la sorgente corretta e avviare il programma di sintonizzazione dei canali.

Come collegare il decoder DVB-T2 alla presa HDMI

Anche in questo caso, prima di procedere al collegamento è opportuno staccare la corrente e sfilare il cavo dell’antenna. Dopodiché bisognerà infilare il cavo HDMI nel televisore e nel dispositivo digitale. A differenza di ciò che di solito avviene con la SCART, il collegamento HDMI non viene segnalato automaticamente.

Di conseguenza, bisognerà selezionare la sorgente corretta con il telecomando. È possibile che ci siano più porte HDMI nel televisore, dunque bisognerà selezionare quella giusta. In genere, a fianco della porta HDMI sul televisore è indicato un numero che corrisponderà alla numerazione presente sul pannello di controllo della sorgente nel televisore.

Così come avviene con la presa SCART, si aprirà il menu di configurazione del decoder, che può variare da modello a modello. In ogni caso, si procederà alla sincronizzazione dei canali e, finalmente, si potrà guardare la televisione.

Quando entra in funzione il nuovo decoder?

Il Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) ha fissato una data per lo “switch-off“: a partire dal 20 Giugno 2022 la visione dei canali tv sarà possibile solo utilizzando tv o decoder che siano in grado di decodificare il nuovo standard DVB-T2.

Quando entrerà in vigore il DVB

Fase 2 - Passaggio al sistema DVB-T2 HEVC A partire dal 1º gennaio 2023, salvo cambiamenti, tutti i servizi televisivi sull'intero territorio nazionale avranno la facoltà di passare al DVB-T2 adottando la codifica HEVC o HEVC MAIN-10.

Da quando non si vede più la televisione?

20 Dicembre 2022: addio MPEG-2 Con lo switch-off del 20 dicembre, invece, si compie definitivamente il passaggio al nuovo standard. Dopo tale data, i canali di tutte le emittenti televisive potranno essere visibili soltanto se si è in possesso di TV o decoder in grado di supportare l'alta definizione (HD).

Come si può utilizzare un vecchio decoder?

Chi vuole liberarsi del vecchio televisore o decoder ha diritto a consegnarlo gratuitamente al punto vendita al momento dell'acquisto del nuovo apparecchio, grazie al servizio “uno contro uno”. In alternativa, potrà portare il prodotto da buttare a un'isola ecologica.