Le vie di esodo sono una misura di protezione attiva

Studio quesiti RISPOSTA MULTIPLA

DOMANDE 41-50

NOTA BENE: i quesiti sono generati in ordine casuale, in maniera da poter ripetere l'esercitazione anche pi� volte.

Una delle procedure standard contenute nel Piano di Emergenza deve riguardare: lo spegnimento dell'incendio generalizzato; la chiamata dei Vigili del Fuoco; la decontaminazione dell'ambiente.Gli elementi che caratterizzano la resistenza a fuoco di una porta tagliafuoco sono: stabilit�, tenuta, isolamento termico; stabilit�, spessore, isolamento termico; stabilit�, spessore, reazione al fuoco.Durante l'uso di un estintore � preferibile indirizzare l'agente estinguente: sempre nello stesso punto; muovendo l'estintore a ventaglio; muovendo l'estintore dall'alto verso il basso.Il comportamento che tutti i dipendenti di una attivit� a rischio devono seguire in caso di allarme �: mantenere la calma ed attenersi a quanto stabilito dal piano di emergenza; non uscire dall'edificio fino a quando non si mette sotto controllo l'incendio; non uscire dall'edificio fino a quando non arrivano i Vigili del Fuoco.Le vie di esodo sono una misura di: protezione attiva; prevenzione; protezione passiva.Il migliore agente estinguente utilizzabile per un incendio di liquidi infiammabili �: l'acqua nebulizzata; la schiuma; l'anidride carbonica.Durante la chiamata ai servizi di soccorso si devono fornire le seguenti informazioni: soltanto il numero di feriti coinvolti; soltanto il numero di dipendenti dell'azienda; l'indirizzo, il numero di telefono, il tipo di emergenza in corso, il reparto coinvolto, le persone coinvolte, lo stadio dell'evento e il percorso da seguire per raggiungere il luogo dell'emergenza.L'impianto di rilevazione automatica ha lo scopo di: controllare le varie fasi dell'incendio; prevenire l'incendio; rivelare precocemente l'incendio.L'ordine di evacuazione di un edificio pu� essere dato: da chiunque avvista una situazione di pericolo; soltanto dai Vigili del Fuoco; dal responsabile della struttura dopo avere valutato l'esistenza dell'effettivo pericolo.Gli impianti sprinkler a diluvio sono dotati di: testine erogatrici con elemento termosensibile (ampollina in vetro con liquido colorato); testine rotanti; testine erogatrici sempre aperte.

Fonte: Bellomia Martina – www.fse-italia.eu  del 12/05/2021

Le misure di Prevenzione e Protezione antincendio sono indirizzate a garantire la sicurezza antincendio e consentono di ridurre i danni che un incendio può causare. 

Queste misure hanno una doppia finalità: ridurre la probabilità che possa insorgere un incendio e limitare l’entità del danno, nel caso in cui l’incendio si verifichi.

Se la protezione passiva riguarda le misure volte a contenere gli effetti dell’incendio nello spazio e nel tempo, al fine di salvaguardare le persone e la stessa costruzione, la protezione attiva individua tutti i dispositivi atti a rilevare, ridurre e contenere un incendio (estintori, reti idranti, impianti di estinzione automatica, ecc…).

Prevenzione e protezione antincendio: significato e differenze

A seguito di un’attenta valutazione del rischio incendio è necessario adottare misure di prevenzione e di protezione antincendio, le prime riducono la “Probabilità” dell’insorgenza dell’incendio, mentre le seconde riducono la cosiddetta “Magnitudo dei danni”, cioè l’entità del danno atteso a seguito del verificarsi di un incendio.

La materia “Prevenzione Incendi” fa riferimento a tutto l’insieme di accorgimenti messi in atto per ridurre l’eventualità di innesco di un incendio e/o contenerne la propagazione, quindi tratta sia le misure di “Prevenzione” che le misure di “Protezione”.

Il “Codice di Prevenzione Incendi” di cui al D.M. 3/8/2015, come modificato dal D.M. 18/10/2019, riporta la seguente definizione:

Prevenzione incendi: funzione preminente di interesse pubblico diretta a conseguire, secondo criteri uniformi sul territorio italiano, gli obiettivi di sicurezza della vita umana, di incolumità delle persone e di tutela dei beni e dell’ambiente attraverso la promozione, lo studio, la predisposizione e la sperimentazione di norme, misure, provvedimenti, accorgimenti e modi di azione intesi ad evitare l’insorgenza di un incendio e degli eventi ad esso comunque connessi o a limitarne le conseguenze.

La protezione antincendio attiva

Fanno parte della protezione antincendio attiva tutti quei dispositivi che svolgono un ruolo attivo nell’estinzione dell’incendio, riducendo le conseguenze dello stesso, sia mediante una sua repentina rilevazione che attraverso una rapida estinzione o controllo nella fase di sviluppo.

La protezione attiva antincendio presuppone quindi che, a seguito della rivelazione di un incendio, ci sia un intervento o un’azione, con o senza l’interazione umana, che provveda ad estinguerlo o controllarlo.

Rientrano in questa categoria quindi:

  • Estintori: per un primo intervento manuale da parte delle persone presenti e/o degli addetti antincendio;
  • Reti Idranti interne: per un tempestivo intervento manuale degli “Addetti antincendi” prima dell’arrivo dei soccorritori (VVF);
  • Reti Idranti esterne: da utilizzare sia dagli “Addetti antincendi” che dai soccorritori (VVF);
  • Impianti di spegnimento automatici (Sprinkler, CO2, Gas, Water Mist, ecc.): tipologia di impianto che interviene automaticamente per l’estinzione (per esempio impianto sprinkler con erogatori di tipo ESFR) o per il controllo dell’incendio;
  • Rivelatori di fumo: sistema molto importante per la rivelazione precoce dell’incendio e quindi per la riduzione dei tempi di evacuazione e di spegnimento, nella prima fase dello stesso incendio;
  • Sistemi di allarme incendio: in genere abbinato al sistema di rivelazione, per segnalare in maniera tempestiva il propagarsi del fuoco e dei prodotti della combustione;
  • Evacuatori di Fumo e di Calore: l’impiego di questi sistemi consente di agevolare l’evacuazione delle persone e l’intervento del personale addetto e/o dei soccorritori esterni, inoltre proteggere le strutture dagli effetti del calore riducendone il rischio di collasso e contenere i danni provocati dall’azione del fumo, dei gas o da eventuali sostanze tossiche contenute nei prodotti della combustione;
  • Segnaletica di sicurezza: sono delle indicazioni delle vie di esodo, dei presidi antincendio e di quant’altro attinente alla sicurezza generale e alla sicurezza antincendio in particolare;
  • Illuminazione di emergenza: sistema prezioso per illuminare i percorsi di esodo in caso di assenza, molto probabile in caso di incendio, dell’energia elettrica di rete.

Le norme di prevenzione incendi non si limitano ad elencare le misure di protezione attiva, ma stabiliscono anche le loro caratteristiche tecniche in relazione alle regole dell’arte attualmente applicabili (norme UNI, CEI, ecc.).

La protezione antincendio passiva

La protezione passiva comprende tutte quelle misure volte a contenere e limitare le conseguenze di un incendio nello spazio (misure a contrasto della propagazione) e nel tempo (misure a contrasto della durata), senza bisogno dell’intervento umano o di un impianto.

Le misure di protezione antincendio passiva, nel caso in cui si verificasse un incendio, sono in grado di proteggere ciò che è conservato al loro interno per un determinato periodo di tempo senza richiedere alcuna azione umana o impiantistica.

Una particolare caratteristica dei sistemi di protezione passiva è la resistenza al fuoco. Possono avere queste caratteristiche:

  • Strutture orizzontali e verticali;
  • Pareti e solai di compartimentazione;
  • Barriere antincendio;
  • Contenitori ignifughi;
  • Porte e in generale infissi;
  • Sistemi di filtraggio a prova di fumo, per realizzare la comunicazione fra compartimenti.

Cosa sono le vie di esodo protezione attiva?

A loro volta le misure di protezione si suddividono in attive e passive. Per Protezione Attiva si intendono tutti quei dispositivi - sistemi o impianti - che, in caso di incendio, svolgono un ruolo di tipo attivo nella rilevazione ed estinzione dello stesso.

Quali sono misure di protezione attiva?

La protezione attiva, invece, individua tutte le apparecchiature atte a rilevare, limitare e contenere un incendio (estintori, reti idranti, impianti di estinzione automatica, ecc.…) Nel seguente articolo, verranno trattate le misure di protezione attiva e passiva al fuoco.

Che tipo di misura sono le vie di esodo?

c) dove è prevista più di una via di uscita, la lunghezza del percorso per raggiungere la più vicina uscita di piano non dovrebbe essere superiore ai valori sottoriportati: - 15 - 30 metri (tempo max. di evacuazione 1 minuto) per aree a rischio di incendio elevato; - 30 - 45 metri (tempo max.

Quali di queste misure di protezione sono misure di protezione passiva?

Tra le misure di protezione passiva, particolarmente importante è la resistenza al fuoco, e cioè l'intervallo di tempo di esposizione dell'elemento strutturale a un incendio, durante il quale l'elemento costruttivo conserva i requisiti progettuali di stabilità meccanica, tenuta ai prodotti della combustione e ...