In questo articolo affronteremo il tema della concimazione perfetta per le Orchidee, in modo da rendere ancor più completo il quadro sulla coltivazione di queste meravigliose piante epifite. Show
Le Orchidee si caratterizzano per le loro radici aeree, che consentono alla pianta di crescere senza la necessità di un forte ancoraggio al suolo. Questa loro peculiarità non è da sottovalutare, specialmente quando si parla di nutrimento e delle corrette tecniche di fertilizzazione. Sicuramente non rientrano nella categoria delle piante più facili da coltivare, poiché diverse sono le tecniche colturali da osservare per ottenere una bella fioritura e una pianta sana, ma le esigenze nutritive non sono tante. Proprio perché piante epifite, riescono a svilupparsi grazie alle sostanze nutritive presenti sul terreno, sul tronco degli alberi e grazie al grande aiuto della pioggia. Ovviamente, quando si parla di coltivazione domestica delle Orchidee le cose cambiano ed è necessario valutare bene diversi fattori prima di procedere alla somministrazione del concime perfetto nelle giuste dosi. È cosa certa che le Orchidee coltivate in vaso richiedono maggiori attenzioni e anche le esigenze nutritive sono diverse. Perché? La risposta è semplice: la pianta tende ad esaurire in breve tempo le sostanze nutritive presenti nel substrato del contenitore. Per questo motivo è opportuno intervenire con regolarità, somministrando dosi ben precise di concime, per aiutare la pianta nel suo sviluppo. Gli elementi nutritivi richiesti sono diversi e tutti hanno un ruolo di fondamentale importanza, specialmente nel periodo di crescita attiva (periodo vegetativo). Solo assicurando il giusto apporto di tali elementi si potrà notare uno sviluppo continuo dell’apparato radicale e fioriture in grado di far innamorare. Vediamo insieme quale concime utilizzare per la coltivazione delle Orchideee come somministralo alla pianta, seguendo le diverse fasi della crescita, la tipologia di coltivazione e scegliendo il miglior prodotto. Abbiamo parlato della concimazione in generale in questo articolo.
Come concimare le Orchidee coltivate in vaso?Abbiamo accennato, seppur brevemente, alle diverse esigenze di queste piante epifite in base alla tipologia di coltivazione. Siamo tutti d’accordo: le esigenze cambiano quando le Orchidee sono coltivate in vaso. Questo non significa procedere alle fertilizzazioni senza criterio e somministrando alla pianta grandi quantitativi di concime. Stiamo sempre parlando di piante che si accontentano di poco, per questo è meglio garantire solo lo stretto necessario. Le Orchidee sono piante molto delicate, utilizzate maggiormente come piante ornamentali da tenere in casa, all’interno di piccoli vasi. Come procedere? Tutto dipende dal tipo di terriccio utilizzato e dalla sua composizione:
Quanto appena detto per far capire due cose:
Meravigliosa Orchidea coltivata in vaso Che concime dare alle Orchidee?Veniamo al punto: quale concime utilizzare per le Orchidee? Il breve cenno fatto in precedenza alle sostanze nutritive possiamo ora ampliarlo. Per una perfetta coltivazione e per ammirare una pianta sempre forte, capace di sorprendere con fiori dalla rara bellezza, è necessario calcolare bene:
Elementi nutritivi: macroelementi e elementi essenzialiPer concimare le Orchidee è utile sfruttare l’azione di un prodotto composto da precise percentuali di macroelementi:
Un buon concime per Orchidee deve contenere anche elementi essenziali: magnesio, ferro, rame, molibdeno, manganese, zinco, calcio, zolfo e boro. Importantissimo è il nitrato di calcio, poiché le piante possono assorbire questo elemento essenziale (calcio) solo attraverso la somministrazione di questo specifico composto inorganico. Per concimare le Orchidee in modo corretto è opportuno alternare il nitrato di calcio agli altri concimi utilizzati a seconda della specifica fase di sviluppo della pianta. Ecco le “dritte” di Giancarlo Pozzi, grande esperto nella coltivazione di Orchidee e famoso ibridatore italiano: Le giuste percentualiLa somministrazione di fertilizzanti dipende anche dallo specifico scopo che si intende perseguire. In questo caso:
Quindi, durante la ripresa vegetativa è buona regola utilizzare un fertilizzante con formula 30:10:10; nel periodo della fioritura un prodotto con formula 10:30:20; e durante le altre stagioni dell’anno? Possono essere utilizzati concimi equilibrati (formula bilanciata 20:20:20, 18:18:18, 5-5-5 o 8-8-8), da somministrare con meno frequenza alla pianta. Dosi: meglio non esagerare! Nel caso di concimi con alte percentuali di azoto, fosforo e potassio, un grammo per litro di acqua, ogni due o tre annaffiature può bastare. Si può procedere anche a fertilizzazione più frequente, cioè ad ogni annaffiatura, ma in tal caso meglio sciogliere 1 grammo di concime in 3 o 4 litri di acqua. In tutti gli altri casi, seguire le indicazioni riportate sulla confezione, ma sempre abbassando leggermente il dosaggio. Tipologie di concimi per OrchideeÈ possibile concimare le Orchidee con specifici prodotti per piante da fiore (tutti gli altri presentano percentuali troppo alte di microelementi) da somministrare per via radicale o fogliare. Entrambe le soluzioni sono da prendere in considerazione, anche se si consiglia sempre di utilizzare i primi, che da molteplici analisi risultano essere più efficaci. Ovviamente, il tutto dipende dalla tipologia di coltivazione. I concimi fogliari sono ad elevata solubilità ed alto assorbimento, poiché le quantità di sostanze che la pianta riesce ad assorbire sono inferiori rispetto a quelle assorbite con concimazione radicale. I concimi somministrati per via radicale devono essere sempre sciolti in acqua con percentuali molto basse: 1gr/litro, per interventi mensili. Sono sempre disponibili in due diverse forme: liquidi o in polvere. Anche in questo caso è possibile dare un consiglio: meglio quelli liquidi, che a differenza degli altri sono già pronti all’utilizzo (basta solo miscelarli all’acqua utilizzata per le annaffiature). I concimi per Orchidee in polvere sono meno pratici, poiché si corre sempre il rischio di non diluire perfettamente la polvere. In questo caso il rischio di bruciature per l’apparato radicale è molto alto. Ovviamente, come detto già in precedenza, la quantità del fertilizzante scelto e la frequenza degli interventi dipendono direttamente dalla tipologia di substrato. Come concimare le Orchidee: la giusta tecnicaPrima di concimare l’Orchidea, procedere con normale bagnatura del terreno. In questo modo le radici, già bagnate, riusciranno ad assorbire al meglio le sostanze nutritive contenute nel fertilizzante, eliminando il rischio di bruciature. Inoltre, procedendo in questo modo si evita una eccessiva concentrazione di sali minerali nel terreno. Importantissimo, dato che in questo caso la concimazione equivale ad una seconda bagnatura, dopo aver diluito il prodotto in acqua, somministrare solo una piccola quantità di liquido da versare alla base della pianta. Solitamente viene diluito 1gr di concime in un litro o poco più di acqua, ma non tutta deve essere utilizzata. Come capire quando il liquido (acqua + concime) è sufficiente per una corretta concimazione? Quando l’acqua comincia ad uscire dai fori di drenaggio del vaso può bastare. Affrontando il tema del come innaffiare le Orchidee, abbiamo già visto che il miglior modo per farlo è quello per immersione. Anche per quanto le riguarda le concimazioni vale la stessa regola. Vediamo come procedere:
Una semplicissima operazione, alla quale sommare altri piccoli interventi, ad esempio somministrando del concime liquido anche per via fogliare, sfruttando le regolari nebulizzazioni. La tecnica per immersione è meglio non utilizzarla durante i periodi più freddi dell’anno. Infatti, procedendo in questo modo, l’acqua penetra in modo perfetto in ogni parte del substrato e i tempi di asciugatura dello stesso si allungheranno. Se a questi fattori vengono sommate temperature non proprio calde, il rischio di marciume radicale diventa molto alto. Un consiglio: dopo un certo numero di concimazioni (4/5), procedere con annaffiatura senza fertilizzante. In questo modo si risciacqua il substrato, abbassando la concentrazione salina. Cosa fare in caso di marciume radicale? Quando le radici risultano essere particolarmente danneggiate a causa di errati interventi di annaffiatura, la concimazione per via fogliare diventerà la principale fonte di nutrimento dell’Orchidea. Procedere, nebulizzando direttamente il concime, sempre diluito in acqua, con interventi settimanali. Come comportarsi quando l’Orchidea è coltivata a radice nuda? Come nel caso precedente, la concimazione tramite nebulizzazione è l’unica strada percorribile. Meglio non esagerare con le dosi e procedere con le specifiche nebulizzazioni ogni 7/8 giorni. L’importanza della luce e dell’acqua per le OrchideeAbbiamo fornito tutte le necessarie informazioni per mettere da parte ogni dubbio sul come concimare le Orchidee, ma desideriamo aggiungere ancora qualcosa. Il giusto concime, anche se somministrato alla pianta in modo regolare, nelle dosi perfette e seguendo ogni specifico passaggio, non basta a mantenere la pianta in salute e portarla verso una bellissima fioritura. Prima di procedere alle normali fertilizzazioni è sempre opportuno regolarizzare le annaffiature e assicurare all’Orchidea la giusta esposizione. Perché? Concentriamoci principalmente sull’acqua: è questo il principale mezzo utilizzato dalla pianta per assorbire le sostanze nutritive. Quindi, se la pianta non riceve le giuste dosi di acqua, con regolarità, non riuscirà ad assorbire quanto occorre per il suo sviluppo. Viceversa, se la quantità di acqua somministrata è di molto superiore al suo fabbisogno, non sarà assorbita dalla pianta, così come i micro e macroelementi contenuti nel concime diluito nella stessa. E la luce? Se l’Orchidea non è illuminata perfettamente dai raggi del sole o da artificiale luce (date una lettura ai consigli della guida “Di quanta luce hanno bisogno le Orchidee”) non riesce a compiere la fotosintesi, quindi non sarà neanche in grado di assorbire l’acqua e le sostanze nutritive. È tutto collegato:
Dove acquistare Concime per orchidee5,50 € (0,28 € / unità)
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Quando si mette il concime nelle orchidee?Le orchidee hanno bisogno di poco concime: è sufficiente concimare ogni 10-15 giorni quando sono in fioritura, oppure si utilizzano i bastoncini nutritivi o le gocce a rilascio graduale, da sostituire ogni 15 giorni. Quando la fioritura finisce si evita di concimare per un paio di mesi.
Come applicare il concime?Se hai distribuito il fertilizzante su una pianta in vaso puoi semplicemente lasciarlo li ed annaffiare. Così inizia a sciogliersi. Se invece lo hai messo in una pianta in giardino o a terra, incorpora leggermente i granuli nella terra e poi annaffia.
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