L’infezione da Hiv non può essere diagnosticata attraverso i sintomi né attraverso le comuni analisi del sangue. L'unico modo per accertare l’infezione è quello di sottoporsi al test per l’Hiv. L’esito del test è positivo se viene riscontrata l’infezione da Hiv (sieropositività all’Hiv). L’esito è negativo se non viene riscontrata l’infezione da Hiv
(sieronegatività all’Hiv). Qui puoi trovare tutto quello che è necessario sapere per affrontare il test in modo informato e consapevole. Show
Perchè è importante fare il testDove fare il testQuando farloTipi di test: Elisa e ComboTestConsenso informatoTutela della privacyCounsellingComunicazione dei risultatiFAQAltri tipi di testTest PCRTest rapidiAutotestSituazioni particolariTest e GravidanzaTest e MinoriTest e LavoroIn sintesi: che fare?Scarica la brochurePerchè è importante fare il test“Ho scoperto di essere positivo meno di un mese fa.[…] Io, nella mia sfortuna, sono stato estremamente fortunato avendo scoperto l'infezione praticamente subito. […] Perché vi sto raccontando questo? Perché è inutile pensare troppo a se sia giusto o meno fare il test. Avete avuto rapporti a rischio? Aspettate i tempi necessari e andate a fare il test senza temere l'esito. Come ha detto la mia dottoressa, quanto prima si scopre l'infezione tanto migliore sarà la vostra vita da positivi.” “mi sono deciso, fatto il test, ho preso l'esito del test, sono negativo, sano. In questi anni alcune mie scelte sono state condizionate dalla paura di essere sieropositivo, il mio rapporto con la mia lei, il rapporto con i miei amici è stato condizionato dalla paura, le mie notti, i miei momenti liberi, la mia mente, la mia vita è stata condizionata profondamente. Quindi fate il test se avete il dubbio. Non fate la mia cazzata, non fatevi condizionare la vita dal dubbio, fatevi il test e toglietevi il pensiero, il dubbio è peggio.”L’infezione da Hiv, nel nostro
paese, è ormai considerata un’infezione cronica che lascia spazio a progetti di vita personali, lavorativi e familiari, compreso quello di diventare genitori. Non esiste ancora una cura in grado di guarire dall’Hiv ma, se l’infezione viene diagnosticata precocemente, le terapie antiretrovirali disponibili offrono un’aspettativa di vita paragonabile a quella della popolazione generale. In Italia è però altissima e in costante crescita la percentuale di diagnosi tardive: sono molte, dunque, le persone non consapevoli di aver contratto il virus e che arrivano al test Hiv in uno stato di salute già debilitato. Si stima inoltre che la maggior parte delle infezioni sia trasmessa proprio dalle persone che non sanno ancora di avere l’Hiv e che non adottano alcuna precauzione. La diagnosi precoce offre dunque importanti vantaggi: innanzitutto la possibilità per le persone con Hiv di ricevere
adeguate cure, assistenza e sostegno; inoltre, la tempestiva consapevolezza di avere l’Hiv, offre alle persone la possibilità di prevenire il rischio di trasmettere il virus ad altre persone. Se non hai mai fatto il test Hiv o se, dopo averlo fatto, hai avuto altri comportamenti a
rischio (vedi Trasmissione e prevenzione dell’Hiv), cogli l’occasione per farlo al più presto. Dove fare il testPuoi effettuare il test presso i Centri Riferimento Hiv/Aids delle Asl e degli ospedali, i centri di cura delle I.S.T. (Infezioni Sessualmente Trasmissibili) e i centri prelievi accreditati. Le modalità di accesso cambiano di struttura in struttura, chiedi informazioni. Generalmente basta presentarsi direttamente per il prelievo, ma in alcune strutture è necessario prenotarsi. Nella maggior parte delle strutture pubbliche il test è completamente gratuito, in alcune è invece richiesto il pagamento di un ticket. Quando farloIl test non è in grado di rilevare l’infezione nei giorni immediatamente successivi al contagio. Per ottenere un risultato attendibile è necessario che dall’ultimo comportamento a rischio trascorra un periodo di tempo (detto Periodo Finestra), variabile a seconda del tipo di test. Tipi di TestI test comunemente utilizzati, attraverso un semplice prelievo di sangue, sono Elisa e ComboTest.
Consenso informatoNessuno può essere sottoposto al test senza consenso, se non per motivi di necessità clinica nei suoi interessi. Il test è volontario e, perché venga eseguito, è necessario il tuo consenso esplicito ed informato. La decisione di fare il test è solo tua: prendi il tempo che ti occorre per affrontarlo serenamente. Tieni presente che una diagnosi precoce potrebbe consentirti migliori opportunità terapeutiche. Tutela della privacyAlcuni centri effettuano il test in forma anonima, altri in forma riservata. Nel primo caso non viene richiesto alcun documento personale, ma viene utilizzato un codice criptato per la tua identificazione. Nel secondo caso è necessario esibire un documento identificativo al momento dell’effettuazione del test o del ritiro dei risultati. Per tutti i dati anagrafici che verranno richiesti, sia nei laboratori pubblici che privati, il personale sanitario è vincolato dal segreto professionale e d'ufficio e deve adottare tutte le misure di sicurezza necessarie a garantirne la massima riservatezza. La tua identità ed ogni informazione riguardante l'esecuzione ed il risultato del test non possono essere in nessun caso divulgate. CounsellingSi tratta di colloqui di breve durata con personale esperto che dovrebbero essere previsti da tutti i centri pubblici che effettuano il test, sia prima del prelievo che al momento della comunicazione dei risultati. I colloqui sono finalizzati a valutare se è stato realmente corso un rischio di infezione, informare correttamente sui comportamenti sicuri, sostenere la persona risultata eventualmente positiva all’Hiv e informarla di tutte le opportunità sociali e sanitarie di cui potrà avvalersi. Se hai deciso di effettuare il test, cogli questa occasione per chiedere tutte le informazioni di cui hai bisogno. La comunicazione dei risultatiL’esito del test deve essere consegnato esclusivamente alla persona che lo ha effettuato e la comunicazione non dovrebbe avvenire mai per lettera o per telefono. FaqÈ preferibile eseguire il test in un centro pubblico o
privato? Che differenza c’è tra Hiv-1 e Hiv-2? I test per l’Hiv sono in
grado di rilevare entrambi? Cosa si intende per falsi negativi e falsi positivi? Per le persone straniere è necessario il permesso di soggiorno? Se il sangue di un donatore risulta Hiv-positivo, il donatore viene informato? In caso di ricovero ospedaliero si può essere sottoposti al test a propria insaputa? Altri tipi di testIl test PCRIl test PCR (Polymerase Chain Reaction) è in grado di rilevare precocemente la presenza dell’Hiv nel sangue attraverso una tecnica di amplificazione molecolare di quantità molto piccole di RNA o DNA. Si tratta tuttavia di un test complesso e costoso e con un livello di attendibilità inferiore a quello dei test comunemente usati per diagnosticare l’infezione. I test rapidiI test rapidi offrono l’indubbio vantaggio di fornire l’esito in pochi minuti. In Italia sono ancora poco diffusi ma stanno iniziando a prendere piede in questi ultimi anni. Oltre ai test rapidi che analizzano campioni di sangue, esistono test a risposta rapida su fluido salivare. Questi test hanno un Periodo Finestra equiparabile all’ELISA o ai test combinati a seconda della loro tipologia. Da alcuni anni anche la Lila offre la possibilità di effettuare il test rapido presso alcune delle sue sedi locali e in altri luoghi di ritrovo non convenzionali (vedi TEST IN LILA). Il test viene eseguito da personale formato ed è accompagnato da un colloquio di counselling finalizzato alla valutazione dei rischi corsi. Se il test è reattivo (ovvero preliminarmente positivo), la persona viene indirizzata ad un centro di malattie infettive per eseguire un test di conferma (test Elisa o ComboTest). AutotestDal dicembre del 2016 è possibile acquistare in farmacia un autotest per l’Hiv: si tratta di un test rapido che prevede l’auto prelievo di una goccia di
sangue dal dito e fornisce un risultato in 15 minuti. Il periodo finestra è di 3 mesi. Se il test è reattivo (ovvero preliminarmente positivo) è necessario effettuare un test di conferma presso una struttura sanitaria. LILA offre un servizio gratuito di counselling e di supporto all'autotest: staremo con te a distanza durante tutta l'effettuazione del test; puoi scegliere la modalità telefonica, cioè al telefono con un nostro operatore o con una nostra operatrice, oppure la modalità online attraverso la piattaforma Zoom (vedi: Test Hiv, ti aiutiamo noi!). Attualmente è inoltre attivo il progetto Just LILA che, tramite una semplice richiesta online, ti recapita a domicilio, gratuitamente e nella massima discrezione, un autotest. Anche in questo caso, se lo vorrai, potrai fare il test con il nostro supporto a distanza, via telefono o attraverso la piattaforma Zoom (vedi: Lila - Just Lila). Situazioni particolariTest e GravidanzaL’esecuzione del test non è mai obbligatoria, ma le Linee Guida nazionali sul concepimento raccomandano che questo venga prescritto tra gli esami di routine nel corso della gravidanza. Una donna con l’Hiv può infatti trasmettere il virus al nascituro o alla nascitura (trasmissione verticale) durante la gravidanza, il parto e l'allattamento al seno. Il rischio può essere estremamente ridotto (<1%) adottando le dovute precauzioni: idonea terapia durante la
gravidanza, parto cesareo, allattamento artificiale, idonea terapia al neonato. Un uomo con l’Hiv non può invece trasmettere il virus direttamente al nascituro, ma è necessario che non lo trasmetta alla futura madre al momento del concepimento. Test e MinoriSe sei minorenne e vuoi effettuare il test Hiv, la legge prevede che il consenso sia a carico dei tuoi genitori o di chi esercita la patria potestà. Se hai corso un rischio effettivo e non vuoi comunicare ai genitori la decisione di fare il test, la prassi è quella di prendere in considerazione la tua richiesta ed eventualmente chiedere l’autorizzazione al Tribunale dei minori. Se hai più di 16 anni, sarà valutata anche la possibilità di eseguire il test con il tuo consenso, coinvolgendo i tuoi genitori solo a seguito dell’eventuale risultato positivo. Se sei minorenne e sposato, non hai bisogno del consenso di altri per effettuare il test. Test e LavoroLa Legge 135/90 vieta al datore di lavoro lo svolgimento di indagini volte ad accertare lo stato di sieropositività all’Hiv. Nonostante questo, la Lila riceve diverse segnalazioni da parte di persone
con Hiv in cerca di lavoro, alle quali è richiesto, tra la lista degli esami comuni da fare, anche il test dell'Hiv. La richiesta del test è una pratica diffusa, ma si tratta di un abuso non giustificato da rischi reali e dettato da ignoranza e pregiudizi. In sintesi: che fare?In alcuni casi l’infezione non genera alcun sintomo (sieroconversione asintomatica), in altri casi si manifesta invece una sintomatologia acuta (sindrome acuta retrovirale) che insorge tra i 4 giorni e le 4 settimane successive al contagio e dura solitamente da 1 a 3 settimane. I sintomi più comuni includono febbre, spossatezza, sudori notturni, rigonfiamento dei linfonodi, mal di gola, eruzioni cutanee: poiché si tratta di sintomi molto comuni e in parte simili a quelli di una semplice influenza, non c’è motivo di allarmarsi, ma se si manifestano (al di fuori della stagione fredda e) a ridosso di un comportamento sessuale a rischio, è importante fare subito i dovuti accertamenti. Tieni presente che le prime settimane dell’infezione sono quelle in cui la persona con Hiv è maggiormente contagiosa: si stima che la maggior parte delle infezioni sia trasmessa da persone inconsapevoli di aver contratto il virus proprio in questo periodo. Se hai corso un rischio, l’unico modo per diagnosticare o escludere l’infezione è quello di effettuare il test Hiv:
Tieni inoltre presente che:
Se hai deciso di fare il test, chiedi informazioni sul tipo di test utilizzato e sul relativo Periodo Finestra: ti è necessario per sapere se l’eventuale esito negativo del test è valido e definitivo o se sarà necessario ripetere il test successivamente. “non so perché ma il terrore del test mi ha fatto aspettare e aspettare come un idiota... e mi sono deciso a fare il test tra qualche giorno […] Ho sempre voluto scacciare la paura facendo la cosa peggiore... rimandando il test... sembra da folli ma non so cosa mi sia passato per la testa… vi ho letti un po’ per caso facendo ricerche e credo che anche leggervi mi ha spronato a fare il test.” “Sono in uno stato di limbo in attesa di fare il test. “La paura è tanta… Ci ho messo tantissimo a decidermi a fare il test (stupida io... dovevo svegliarmi prima)... e ora l’attesa [dell’esito] sarà lunga. Sono però sempre convinta che sia meglio sapere la verità.” LilaChat: Il forum della Lila dove porre domande, scambiare informazioni ed esperienze, confrontarsi sulle problematiche connesse all’Hiv. [ultimo aggiornamento: settembre 2022] Le citazioni di esperienze personali utilizzate in questa sezione sono state raccolte attraverso LilaChat, il forum della Lila.
{attachments} Quanto è facile contrarre l'HIV?Complessivamente, dopo una esposizione accidentale con sangue contaminato il rischio di contrarre l'infezione è di circa lo 0,2-0,3%.
Come sono le eruzioni cutanee da HIV?Un rash cutaneo è un cambiamento del colore e dell'aspetto della pelle associato a un'irritazione o un rigonfiamento della pelle, possono esserci bolle o lesioni simili a placche, più o meno rilevate e rossastre, pruriginose o no. Quello da HIV può manifestarsi generalmente entro due mesi dall'infezione.
Quanto dura la febbre da HIV?L'HIV distrugge certi tipi di globuli bianchi, indebolendo le difese dell'organismo contro infezioni e tumori. Appena contratta l'infezione, i sintomi di febbre, eruzione cutanea, gonfiore dei linfonodi e affaticamento possono durare da alcuni giorni a diverse settimane.
Quanto può vivere un sieropositivo senza farmaci?Una persona con l'HIV aveva un'aspettativa di vita di 56 anni o viveva fino a 77 anni nello stesso periodo di tempo, con un gap di nove anni. Tuttavia, lo stesso non si può dire per anni senza comorbidità tra i due gruppi.
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