Come tradurre bene una versione di greco

Consigli per la Seconda prova scritta per il liceo Classico

Due anni fa Platone, il pi� frequente. Aristotele assente dal 1978. Gli studenti sperano in Lisia o Plutarco

Consigli per la Seconda prova scritta per il liceo Classico

Greco, sette regole per una buona versione

Due anni fa Platone, il pi� frequente. Aristotele assente dal 1978. Gli studenti sperano in Lisia o Plutarco

MILANO - Dopo il tema di italiano, comune a tutte le scuole, gli studenti del liceo classico dovranno affrontare la versione di greco. C’� chi sostiene che sia pi� semplice il latino, ma non sono pochi gli studenti che si sentono pi� sicuri in una prova di greco. Dalla quarta ginnasio lo studente si � sentito dire che non deve buttarsi sul vocabolario appena si ritrova in mano il testo: questo � il momento di seguire il consiglio. Nel lavoro di traduzione non bisogna saltare nessun passaggio. Ma prima dei suggerimenti, occupiamoci di previsioni: il �toto-versione� tiene sempre sulla corda i liceali. E’ un gioco, un’esortazione scaramantica, un augurio, un’illusione: che le quindici, venti righe del brano scelto dal ministero le abbia scritte un autore �fatto e rifatto�, senza tranelli o difficolt� su cui inciampare durante la traduzione. A chi tocca questa volta?

Come tradurre bene una versione di greco

I PRECEDENTI - L’ultimo a sfidare i ragazzi, nel 2010, � stato Platone con il brano �Socrate e la politica�. Due anni prima, Luciano di Samosata (uscito anche nel 1990 e nel ’99). Il filosofo Aristotele non esce dal 1978; Platone ha �deliziato gli studenti nel 1987 (�Prime esperienze politiche di Platone�) e nel 2004 (�Il lungo cammino dell’uomo verso la convivenza civile�, un passo tratto dal Protagora); Plutarco nel 2006. Nel 2001, gli esperti del ministero scelgono Epitteto, un autore poco frequentato, con un brano, �L’uomo cittadino del mondo�, che riportava il pensiero di un altro filosofo stoico, secondo il quale soltanto gli esseri razionali hanno una particolare affinit� con la divinit� alla quale sono legati per mezzo della ragione. In pratica, le difficolt� nella traduzione si concentravano nel doppio livello della spiegazione del filosofo. La scelta di un filosofo per la versione d’esame � un’arma a doppio taglio: pu� essere un vantaggio per lo studente che conosce l’autore e il suo pensiero, ma le difficolt� si presentano per la scelta lessicale, per la resa ultima.

LE PREVISIONI - Gli studenti sperano in Lisia o Plutarco biografo, che sono lineari nella loro struttura. Si terrorizzano al solo sentire il nome di Demostene (� uscito negli anni ’90 e ha fatto strage). Si aspettano ancora i filosofi (sar� Aristotele?), autori che mettono sempre a dura prova i nervi dei maturandi. Poi si sono gli storici come Tucidide o Polibio. Andrebbe bene Isocrate, maestro di retorica, ben articolato nel suo periodare. Comunque, un brano corto e preferibilmente senza errori da parte del ministero (ci pensano gi� loro, gli studenti, a farli).

ERRORI E PUNTEGGI – Quello che segue � un esempio di schema di valutazione, giusto per capire in che modo correggono gli insegnanti. Il testo non � stato compreso; numerosi e gravi errori morfo-sintattici e lessicali: traduzione inesistente (3-5 punti). Quando il testo � stato compreso solo in pochi punti; numerosi e gravi fraintendimenti morfo-sintattici e lessicali: insufficiente (6-9 punti). Una traduzione giudicata �sufficiente� potr� contenere alcuni errori morfo-sintattici e un limitati fraintendimenti, ma la comprensione d’insieme deve essere accettabile: sufficiente (10 punti). Traduzione nell’insieme rispondente per costrutti e comprensione, nonostante isolati errori, priva di elaborazione espressiva: pi� che soddisfacente (11 punti). Traduzione “discreta” nella quale, rispetto al livello precedente, � evidente lo sforzo di resa, con pi� elaborazioni: discreta (12-13 punti). Il senso del brano � stato ben interpretato, con scelte semantiche adeguate, pur con qualche imprecisione: buona (14 punti). Il senso del brano � stato pienamente interpretato, con scelte semantiche adeguate e con originalit� di taglio espressivo ed efficacia: eccellente (15 punti).

Come tradurre bene una versione di greco

UN METODO PER TRADURRE - Gli autori sono i soliti noti, tradotti gi� nell’ultimo anno, ma non � da escludere che gli esperti del ministero propongano un autore studiato in prima o seconda liceo. Come affrontare al meglio la prova e ottenere il massimo risultato possibile? In sette mosse, ovvie, ma repetita iuvant.
1) Leggere bene il brano - Leggere attentamente, almeno tre volte. Meditare sul testo e concentrarsi su ogni singolo periodo. Rileggere il titolo: spesso risulta utile ai fini della comprensione della versione.
2) Sottolineare - Quattro ore di tempo sono sufficienti per affrontare con ordine, metodo e serenit� la prova d’esame. Dunque, individuare i periodi con la sottolineatura dei verbi, facendo attenzione anche alla punteggiatura.
3) Analizzare i verbi - Una volta sottolineate le forme verbali, analizzare i singoli periodi (principali, subordinate, coordinate), esaminare quindi i modi e i tempi verbali chiedendosene il perch�. La conoscenza della morfologia � fondamentale per poter individuare e comprendere i nessi logici della frase.
4) Consultare il vocabolario - Conclusa l’analisi si pu� consultare il vocabolario (evitare di sfogliarlo freneticamente). La consultazione del lemma deve corrispondere alla contestualizzazione del testo (storico, filosofico, militare). La ricerca deve essere il pi� possibile mirata e finalizzata alla conferma di una ipotesi dettata dalla precedente analisi; un verbo va sempre cercato con il suo costrutto e qualsiasi vocabolo va consultato tenendo conto della tipologia del brano.
5) Cogliere le sfumature - Attenzione sempre viva e costante per cogliere sfumature e possibili richiami, sia quando si legge il testo sia quando si consulta il dizionario (espressioni idiomatiche, lemmi tecnico-scientifici).
6) Tradurre e verificare la coerenza - Primo abbozzo di traduzione, quella, cio�, che segue la struttura generale del periodo latino. E dal momento che il latino � una lingua sintetica e l’italiano una lingua analitica, incomincia adesso la rielaborazione del testo. Rileggere la prima stesura, � utile per verificare la contiguit� col testo e/o per controllare gli eventuali passi difettosi di coerenza e di quelli non rispettosi delle regole morfo-sintattiche (che comunque bisogna conoscere).
7) Rendere in buon italiano – Sistemazione del testo tradotto in un italiano corretto dal punto di vista sintattico, linguistico (scelta dei termini o degli aggettivi appropriati), ortografico, senza “interpretare” (manipolare) il pensiero altrui, perch� cercare di rimanere fedeli al testo non significa essere approssimativi nella resa italiana.

30 maggio 2012 (modifica il 21 giugno 2012)� RIPRODUZIONE RISERVATA

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