Le porte interne rientrano nel bonus 110

È una notizia recente: il cosiddetto Ecobonus 110% verrà prorogato fino al 31 dicembre 2023. L’Ecobonus è senza dubbio una tematica “calda” e molto attuale, ma a volte è difficile districarsi nella normativa, non sempre chiara nè lineare. Alcune delucidazioni le puoi trovare nel nostro precedente articolo relativo proprio alla proroga al 2021 e alle novità previste nel Decreto Rilancio, tuttavia l’argomento è talmente ampio che riteniamo utile fare un piccolo approfondimento per quanto riguarda la detrazione sostituzione porte interne, alla luce anche dei recenti chiarimenti che sono stati forniti dal MEF, il Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Andiamo subito al cuore della domanda e poi vediamo condizioni e modalità: la risposta è sì, è possibile accedere alla detrazione sostituzione porte interne.

Come prima cosa, una specificazione: la sostuzione delle porte interne non rientra nel “bonus mobili” bensì nel più ampio bonus ristrutturazioni 2021. Si tratta di una detrazione del 50% della spesa, effettuata in 10 anni, che coinvolge le porte di casa: viene quindi fatto un rimborso Irpef del 50% di quanto speso per sostituire le porte interne.

Se si vive in condominio, il lavoro viene considerato come un’attività di manutenzione ordinaria, quindi è detraibile automaticamente.

La detrazione invece sarebbe esclusa se si vive in un edificio singolo (ad esempio una villetta indipendente), tuttavia c’è un’eccezione: se la sostituzione fa parte di un intervento più ampio di manutenzione straordinaria, allora è possibile accedere alla detrazione sostituzione porte interne. In pratica, in questo caso cambiare le porte di casa non deve essere l’intervento principale, ma deve essere abbinato ad interventi maggiori per i quali compete la detrazione d’imposta, come ad esempio interventi di manutenzione straordinaria, oppure restauro e risanamento conservativo oppure ristrutturazione edilizia.

Gli interventi di categoria superiore, quindi “assorbono” quelli di categoria “inferiore” sui quali si applicano i benefici della detrazione d’imposta.

Questo è sicuramente un buon momento per cambiare le porte interne: per qualsiasi dubbio non esitare a rivolgerti ai nostri consulenti, possiamo fornirti tutte le risposte che cerchi, contattaci!

Magazine - Negli ultimi anni sono numerose le agevolazioni concesse dall'Agenzia delle Entrate a chi in Italia effettua interventi di ristrutturazione sulla propria abitazione. I regolamenti però cambiano di anno in anno e chi si trova a dover effettuare un singolo lavoro, come la sostituzione delle porte interne, deve verificare se effettivamente può richiedere l'agevolazione anche per questo tipo di intervento.

Agevolazione al 50% sulle ristrutturazioni. Le detrazioni fiscali al 50% per quanto riguarda gli interventi di ristrutturazione sono confermate fino al 31 dicembre 2021, ci sono per altro ottime probabilità che tale ristrutturazione sia prorogata anche per i prossimi anni. Si può ottenere l'agevolazione per gli interventi di manutenzione straordinaria, di risanamento conservativo o di ristrutturazione. Per quanto riguarda la sola sostituzione delle porte interne non ci troviamo in nessuna delle situazioni sopra elencate. Vi è però una possibilità di accedere alle agevolazioni anche per l’acquisto e la sostituzione delle porte interne, qualora tale intervento sia svolto insieme a uno che rientri in quelli sopra elencati. Quindi chi sta ristrutturando l'abitazione o ha previsto interventi di risanamento o di manutenzione straordinaria può, contemporaneamente, anche sostituire le porte interne dell’abitazione, godendo della detrazione fiscale pari al 50% delle spese sostenute.

Bonus al 110%. Per quanto riguarda il bonus per efficientamento energetico non è possibile far rientrare all’interno dei lavori trainati anche la sostituzione delle porte interne all’abitazione. O meglio, si considerano parte dell’efficientamento energetico anche le sostituzioni di porte che vanno a isolare un ambiente riscaldato da un ambiente esposto alle intemperie o non riscaldato. Quindi la sostituzione della porta d'ingresso della casa, o quella che dà sul vano scale non riscaldato, dà diritto a godere della detrazione pari al 110% della spesa sostenuta. Se invece si stanno effettuando lavori che rientrano nel cosiddetto sisma bonus, allora anche la sostituzione delle porte interne può godere delle agevolazioni.

Come funzionano le agevolazioni. Ad oggi, le agevolazioni che riguardano le ristrutturazioni si ottengono in 10 rate annuali, congiuntamente alla dichiarazione dei redditi. Le agevolazioni che riguardano il sisma bonus e il bonus al 110% invece si ottengono in 5 rate annuali, sempre con la dichiarazione dei redditi. Le detrazioni si possono utilizzare per scontare la quota IRPEF da pagare; il contribuente che ha una quota di tassazione inferiore rispetto all’agevolazione perde la quota eccedente. Vi è però la possibilità di cedere la detrazione a terzi, ad esempio alla banca o all’azienda che effettua i lavori. In questo secondo caso si parla di sconto in fattura: in sostanza il contribuente ottiene una fattura che è decurtata di una quota pari all’agevolazione. Quindi del 50% nel caso del bonus ristrutturazioni, del 100% nel caso del superbonus. Ovviamente se si approfitta dello sconto in fattura richiedendo il superbonus si perde la quota eccedente la fattura, ossia il 10%, che rimane alla banca o all’azienda che effettua i lavori. Il contribuente ha però la possibilità di ottenere subito lo sconto, senza dover attendere i 5 anni previsti dalle vigenti leggi. Un’occasione particolarmente interessante per chi si trova a dover rinnovare la propria abitazione.

Quanto costano le porte da interno?

I prezzi delle porte interne.

Cosa rientra nel Bonus 110 finestre?

fornitura e posa in opera di finestra comprensiva di infissi. coibentazione o sostituzione dei cassonetti, nel rispetto dei valori limite delle trasmittanze previsti per le finestre comprensive di infissi. integrazioni e sostituzioni dei componenti vetrati.

Quali sono gli infissi che rientrano nell ecobonus?

In modo più specifico, rientrano nel bonus tutti gli elementi che seguono, inclusa anche la loro posa in opera: infissi esterni (porte e finestre) portoncini d'ingresso. persiane, avvolgibili, cassonetti e scuri, a condizione che la loro sostituzione avvenga insieme a quella delle finestre.

Cosa rientra nel massimale infissi?

Quali sono i massimali infissi ecobonus 110? La sostituzione degli infissi è un lavoro cosiddetto “trainato”, ossia che deve essere per forza eseguito congiuntamente con un “trainante” (cappotto termico, sostituzione dell'impianto di riscaldamento). ll tetto massimo per la sostituzione degli infissi è di 54.545€.