1) Notizie bibliografiche: Show ITALO CALVINO 2) Genere letterario o sottogenere narrativo: 4) Personaggi: Personaggi principali: PIN: E’ il protagonista della storia ed è un bambino di dieci anni, orfano di entrambi i genitori e che vive con
la sorella a Carrugio Lungo, un vicolo di un piccolo paese, in Liguria. E’ un bambino di bassa estrazione sociale e lavorava nella bottega di un calzolaio prima della guerra, ma ci andava poche volte perché preferiva girovagare per il paese. Frequenta un’osteria piena di uomini che intrattiene cantando canzoni di cui non conosce bene il significato ma che fanno divertire gli adulti. Personaggi secondari: RINA, LA NERA DI CARRUGIO LUNGO: E’ la sorella di Pin ed è una prostituta molto conosciuta in paese. Vive da sola con il fratello da quando i genitori sono morti. Ha i capelli neri, la faccia allungata e molti peli, tanto che il fratello la definisce una scimmia. E’ molto sciatta nelle faccende domestiche e non ha alcuna attenzione nei confronti di Pin, anzi molte volte lo pesta e risulta molto antipatica e opportunista verso tutti. Durante la guerra andrà a vivere con un capitano tedesco, al sicuro da ogni pericolo e per condurre una vita tra locali di lusso e vestiti di seta. CUGINO: E’ un grande omone che Pin incontra quando scappa di prigione e che lo porta con sé al distaccamento dei partigiani. Ha una faccia un po’ schiacciata, un paio di baffi spioventi rossicci, gli occhi azzurri, il naso camuso e una bocca maldentata. La grande mano che continuamente tende
a Pin è soffice e calda e ricorda il pane. LUPO ROSSO: E’ un ragazzo grande e grosso che Pin incontra in prigione. Ha sedici anni ed è molto famoso poiché era lui che organizzava la maggior parte degli attacchi ai fascisti. Prima della guerra lavorava alla “Todt” come meccanico. Portava il berretto alla russa e
parla sempre di Lenin, tanto che lo hanno soprannominato “Ghepeù”. Ha la mania della dinamite e delle bombe a orologeria e sembra che si fosse messo nella “Todt” per imparare come si fanno le mine. Un giorno decise di fare il partigiano e combattere i fascisti; stava sui monti e calava in città la notte con una stella bianca, rossa e verde sul berretto russo, una grossa pistola e si faceva chiamare Lupo Rosso (per ricordare che era di idee comuniste, infatti il rosso è il colore del comunismo);
inoltre si era fatto crescere i capelli lunghi. Quando Pin lo incontra indossa il berretto russo ma senza più la stella, con la testa rasa, gli occhi pesti e sputa sangue poiché è stato pestato violentemente dai tedeschi. Il bambino lo stima molto, non solo per i suoi atti eroici ma anche perché non è interessato alle donne. DIRITTO: E’ il comandante del distaccamento di partigiani in cui va Pin. KIM: E’ un commissario dei partigiani ma prima era uno studente di medicina. E’ molto magro e ha i capelli e i baffi rossi. E’ interessato al genere umano e dopo la guerra sogna di diventare uno psicologo. Ha un desiderio enorme di logica e la sua mente è piena di interrogativi irrisolti. Non è simpatico agli uomini perché li guarda sempre fissi negli occhi, come
se volesse scoprire la natura dei loro pensieri. Il commissario Kim gira ogni giorno per i distaccamenti e scompone i problemi secondo una logica ben precisa. FERRIERA: E’ un
comandante dei partigiani. E’ un operaio nato in montagna, sempre freddo e limpido: ascolta tutti con un lieve sorriso d’ assenso e intanto ha già deciso da solo. Ha una lunga barba bionda, due grandi occhi chiari e indossa un cappellino. PELLE: E’ un ragazzo gracile, sempre raffreddato e con dei baffetti appena nati sopra le labbra sbavate dall’ arsura. Pin lo incontra al distaccamento dei partigiani e a lui rivela di avere una P38 nascosta nel sentiero dei nidi di ragno. Ha due passioni che lo "divorano": le armi e le donne. E' un giovane che ha girato tutta l'Italia con i campeggi e le marce degli avanguardisti ed ha sempre maneggiato le armi.
Molto speso va in città e con grande abilità ruba un gran numero di armi e le porta ai suoi compagni. Altri personaggi (comparse): PIETROMAGRO: E’ un calzolaio proprietario della bottega in cui lavorava Pin. Lo arrestano continuamente perché è un truffatore e infatti Pin lo incontra in prigione. Quando lavoravano insieme, Pietromagro pestava e sgridava continuamente il bambino perché non lo aiutava mai, preferendo stare per i vicoli del paese. Invece quando lo vede in prigione gli sembra molto cambiato: è pelle e ossa, una pelle gialla che gli pende sul collo e anche la voce è diversa, infatti ha una voce rauca, lamentosa e senza più imprecazioni. E’ molto contento di averlo incontrato, ma anche dispiaciuto per lui a causa delle condizioni in cui era. MISCEL IL FRANCESE, GIAN L’ AUTISTA, IL GIRAFFA, BATTISTINO,
COMITATO: Sono gli uomini dell’osteria che frequenta Pin. Si riuniscono per bere, fumare e fare pettegolezzi sulle donne del paese. Si divertono ad ascoltare Pin che canta canzoni volgari e un giorno gli ordinano di rubare la pistola al soldato tedesco Frick che qualche volta era entrato nell’ osteria. FRICK: E’ un marinaio tedesco cliente abituale della sorella di Pin, originario di Amburgo dove vivono sua moglie e i suoi figli. Ha una faccia non ben delineata e i capelli rasi. Inizialmente ha un rapporto di simpatia ed è giocoso con Pin, fin quando quest’ ultimo non gli ruba la pistola; dopo il furto farà arrestare il bambino e lo manderà in prigione. MANCINO: E’ il cuoco del distaccamento dei partigiani in cui va Pin. E’ calvo e indossa un giubbotto da marinaio con un cappuccio di pelo di coniglio. E’ di idee profondamente comuniste, fino a risultare un vero estremista. Ha sempre con sé un falchetto, Babeuf, che ucciderà poiché con il suo starnazzare continuamente potrebbe attirare i tedeschi verso l’accampamento. GIGLIA: E’ la moglie del cuoco. E’ una donna giovane e bella, sebbene un po’ sfiorita e indossa dei pantaloni lunghi e una camicia da uomo. Vive anche lei al distaccamento perché, in città, le brigate nere le davano la caccia. Svolge un ruolo negativo nella storia poiché è l’amante del Diritto e tradisce suo marito ogni volta che egli va in battaglia. DUCA, MARCHESE, CONTE, BARONE: Sono quattro cognati calabresi che hanno sposato quattro sorelle emigrate in Liguria. Duca è il più anziano, indossa un berretto tondo di pelo e ha dei baffetti dritti sulla faccia quadrata e fiera. Faceva il macellatore clandestino e porta una pistola austriaca infilata nella cintura. Parla il dialetto calabrese e Pin lo prende in giro ma a lui non piace. Marchese ha la faccia spugnosa e i capelli lunghi che gli coprono la fronte. Conte è allampanato e melanconico e Barone, il più giovane, indossa un grande cappello nero da contadino, ha un occhio strabico e porta al collo una medaglietta della Madonna. Molto spesso scendono a valle per incontrare le loro mogli, ma ogni volta si imbattono con le Brigate nere e in una di queste uscite, uno di loro, Marchese, viene ucciso dai tedeschi. ZENA IL LUNGO DETTO BERRETTA DI LEGNO: E’ un altro partigiano che incontra Pin. E’ un genovese con la faccia pallida, con due labbra enormi e indossa un berretto di cuoio che sembra legno. E’ il più pigro della brigata e passa intere giornate sdraiato sulla paglia a leggere il suo libro “Super giallo” al chiarore di un lumino ad olio. E’ capace di portarsi il libro dietro anche durante le battaglie e ogni sera è l’ultimo ad addormentarsi: chiude il volume, soffia sul lumino e si addormenta con la guancia posata sulla copertina. CARABINIERE: E’ chiamato così perché prima era un carabiniere. E' considerato più ignorante di Duca e più pigro di Zena il Lungo. Suo padre, vedendolo incapace come contadino, lo fa arruolare nei carabinieri. Dopo l'inizio della guerra il suo compito era diventato quello di arrestare i genitori dei disertori, finché un giorno, quando venne a sapere che lo dovevano portare in Germania, lui scappò. GIACINTO: E’ un commissario dei partigiani che lotta costantemente con i pidocchi che non lo lasciano in pace e molte volte chiede a Pin di aiutarlo a toglierli. 5) Stile: 6) Lessico: Camuso: riferito al naso, corto e schiacciato. Fuligginoso: coperto di fuliggine; affumicato, annerito. Basto: sella grossa e rozza, usata per cavalcare asini e muli o per assicurarvi i carichi. Remissivo: che si rimette di buon grado, per naturale inclinazione o per motivi contingenti, al volere o al parere altrui. Sfiorito: che ha perso la freschezza giovanile, che è visibilmente in declino. Smania: stato di grande agitazione, di irrequietezza, d'insoddisfazione. Mogio: che è o si mostra abbattuto, avvilito. Umettare: bagnare leggermente, inumidire. Riverbero: riflesso di luce abbagliante o di calore particolarmente intenso o, più raramente, di suono. Inibizione: divieto, proibizione. Arsura: calore opprimente, bruciore tormentoso, che si traduce per lo più in un ansioso desiderio di fresco e spec. d'acqua. Lugubre: che denota o suscita un senso di oppressione, angoscia o tristezza. Ruminare: masticare in modo lento, svogliato. Zazzera: capigliatura, soprattutto maschile, portata lunga fino a ricadere sul collo; a volte con un'idea di incuria o di eccentricità di cattivo gusto. - Sintassi Il romanzo non segue uno schema sintattico ben preciso, bensì è libero; inoltre è presente il discorso diretto in molte occasioni. 7) Luogo della narrazione: La storia non si svolge in un solo ambiente ma in diversi luoghi tutti reali: - Carrugio lungo: è il vicolo dove abita Pin e si trova in un paesino in provincia di Genova. - Il sentiero dei nidi di ragno: si trova nel bosco ed è un scorciatoia sassosa che arriva fino al torrente tra due pareti di terra e erba. Lì, secondo il bambino, i ragni fanno delle tane, dei tunnel coperti da un cemento di erba secca. Con uno stecco lungo si può arrivare fino infondo alla tana e prendere dei piccoli ragni neri che hanno dei disegnini grigi sul dorso. Per Pin questo è un posto magico dove può rifugiarsi quando è arrabbiato e non vuole farsi trovare. Lì nasconde la pistola che ha ruba al tedesco e, per tutto il romanzo sarà alla ricerca di un amico vero con cui condividere quel luogo, ma anche se lo troverà, il sentiero dei nidi di ragno verrà distrutto da un ragazzo che vuole rubare la pistola del bambino. - Distaccamento dei partigiani: questo si trova in montagna, è un casolare, uno di quelli in cui si affumicano le castagne. Però, a causa di un incendio, i partigiani si trasferiranno in un nuovo accampamento, un fienile dove dovranno stare pigiati, dormire sulla paglia e dove, inoltre, il tetto è sfondato lasciando passare la pioggia. Non è specificata la durata della vicenda. 8) Contatto: In questo libro, lo scrittore non si rivolge mai al lettore e quindi non c’ è nessun contatto. 9) Messaggio: Secondo me Calvino vuole mostrarci, attraverso
questo libro, com’ era la realtà negli anni della lotta partigiana, basandosi su esperienze che lui ha vissuto realmente in quegli anni. 10) Giudizio personale: Leggendo questo libro penso di aver imparato moltissimo e, come penso sia stato lo scopo di Calvino, mi sono resa conto della realtà che erano costrette a vivere le persone, adulti, adolescenti e bambini durante la guerra partigiana. Come si chiama la sorella di Pin?Rina detta la nera del Carruggio Lungo: sorella di Pin, prostituta, personaggio molto egoista, non si interessa assolutamente del fratello che vede solo come una bocca in più da sfamare. Lupo rosso: giovane partigiano di 16 anni, famoso per diverse missioni portate a termine.
Cosa rappresenta la pistola per Pin?Questo è il posto che per Pin incarna la sua necessità di vivere la fanciullezza, il luogo segreto dove il bambino può sentirsi al sicuro il luogo magico e incorrotto dove nascondere la pistola “magica”, il luogo dove Pin riesce ad essere a tutti gli effetti bambino.
Chi è Pietromagro?Pietromagro è il padrone di Pin, che fa il garzone per la sua bottega di ciabattino. Appare crudele in quanto spesso picchia Pin, ma in fondo gli vuole bene. Lupo Rosso è di fondamentale importanza per Pin. È lui che gli dà la spinta maggiore verso la lotta antifascista, per quanto sia limitata.
Chi è Cugino nel sentiero dei nidi di ragno?Il Sentiero dei Nidi di Ragno: l'arresto di Pin
I due riescono a evadere, ma Lupo Rosso non si presenterà all'appuntamento con Pin che, deluso, inizia a vagare nel bosco. Proprio in questo suo girovagare incontra Cugino, un partigiano mite facente parte della banda del Dritto.
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