Fino a quando si ha tempo per fare il 730

Il sito dell'Agenzia delle entrate mette a disposizione per la consultazione il tuo modello 730 precompilato a partire dal 23 maggio. Dopo 15 giorni puoi modificarlo, accettarlo e inviarlo on line. Successivamente puoi inviare i quadri RW, RT e RM del modello Redditi, aggiuntivi al 730. Ricorda che per accedere alla precompilata devi essere in possesso  di SPID o della CIE.

I termini entro cui compilare e inviare il 730 variano in funzione della modalità che scegli per la sua presentazione. Infatti, la dichiarazione dei redditi può essere presentata entro il 30 settembre:

  • direttamente all’Agenzia delle Entrate in via telematica, con il modello precompilato oppure a un Caf o a un professionista abilitato (consulente del lavoro, dottore commercialista, ragioniere), fornendogli una delega perché possa accedere alla tua dichiarazione precompilata e accettarla, modificarla o integrarla e consegnargli copia dei documenti necessari a verificare i dati inseriti nella dichiarazione; oppure consegnando il modello cartaceo già compilato con la documentazione.  
  • al proprio sostituto d’imposta (datore di lavoro o ente pensionistico), se quest’ultimo ha comunicato di prestare assistenza fiscale; in tal caso puoi scegliere se fargli una delega perché possa accedere alla tua dichiarazione precompilata e accettarla, modificarla o integrarla oppure se presentargli il modello cartaceo già compilato.

I Caf e i professionisti devono consegnare al contribuente una copia della dichiarazione elaborata e il prospetto di liquidazione 730-3, affinché il contribuente stesso possa verificarne il contenuto prima che venga trasmessa all’Agenzia delle Entrate. La consegna deve avvenire entro date differenti a seconda del giorno entro cui hai portato loro il 730.

Come ottenere o pagare il conguaglio

A seconda che tu abbia o meno un sostituto d’imposta, possono cambiare le modalità secondo cui ottenere o pagare il conguaglio sulla dichiarazione dei redditi. Vediamo insieme come.

Se hai un sostituto d’imposta

È questo il caso dei lavoratori dipendenti e dei pensionati. Poiché si può presentare il 730 entro il 30 settembre, il calendario dei rimborsi e dei pagamenti varia in funzione di quando presenti il 730, anche se in ogni caso nulla viene corrisposto o trattenuto prima di luglio per i lavoratori dipendenti e di agosto/settembre per i pensionati. Infatti, dovrai fare attenzione a quel che risulta dal 730:

  • se sei a debito con il fisco, il sostituto d’imposta deve trattenere il dovuto sulla prima retribuzione utile, successiva a quando riceve il prospetto di liquidazione dall’Agenzia delle entrate. Questo significa che se devi pagare il saldo delle imposte (ad esempio perché percepisci un reddito di locazione o devi conguagliare due retribuzioni) e l’acconto, più aspetti e meno possibilità hai di rateizzare il saldo e il primo acconto. In poche parole, rischi di dover pagare tanto tutto insieme;
  • se sei a credito, più aspetti e più tardi ricevi quanto ti spetta dal Fisco.

I CAF-dipendenti e i professionisti abilitati, devono inviare  all'Agenzia delle Entrate i 730 elaborati con queste scadenze:

  • il 15 giugno di ciascun anno, per le dichiarazioni presentate dal contribuente entro il 31 maggio;
  • il 29 giugno di ciascun anno, per le dichiarazioni presentate dal contribuente dal 1° al 20 giugno;
  • il 23 luglio di ciascun anno, per le dichiarazioni presentate dal contribuente dal 21 giugno al 15 luglio;
  • il 15 settembre di ciascun anno, per le dichiarazioni presentate dal contribuente dal 16 luglio al 31 agosto;
  • il 30 settembre di ciascun anno, per le dichiarazioni presentate dal contribuente dal 1° al 30 settembre;

Di conseguenza, debiti e crediti finiranno sulla prima busta paga utile successiva a quando, a sua volta, l'Agenzia delle entrate trasmette il conguaglio al sostituto d'imposta. Se presenti il 730 precompilato online i tempi dovrebbero ridursi.

In caso di debito, se la retribuzione mensile è insufficiente a coprire il dovuto, la parte residua, maggiorata degli interessi, viene trattenuta nei mesi successivi, fino a fine anno. L'eventuale debito residuo, che non ha trovato capienza in tutte le retribuzioni, deve esser versato dal contribuente tramite modello F24. 

L'eventuale secondo o unico acconto per le imposte del 2021 viene trattenuto nella pensione o nella busta paga di novembre.

È importante indicare nel 730 i dati del datore di lavoro o dell'ente pensionistico che, come sostituti d’imposta, si occuperanno del conguaglio. I dati per compilare il quadro relativo li trovi nella Certificazione Unica che il sostituto d'imposta deve consegnare entro il 31 marzo di ogni anno. Se hai cambiato lavoro, e di conseguenza il sostituto che farà il conguaglio è diverso da quello che ha rilasciato la CU, devi ricordarti di indicare nel 730 i dati del nuovo datore di lavoro.

Se non hai un sostituto d’imposta

Se al momento di effettuare il conguaglio non hai un sostituto d'imposta (o presenti il 730 per un defunto) che possa accreditare o addebitare il saldo della dichiarazione sulla busta paga, devi indicare la lettera "A" nella casella "730 senza sostituto" che trovi nel frontespizio e nella sezione "dati del sostituto" devi barrare la casella "mod. 730 dipendenti senza sostituto d'imposta".

Se dal 730 presentato online o cartaceo risulta:

  • un credito e hai già fornito il tuo Iban all'Agenzia delle Entrate (sul sito www.agenziaentrate.gov.it accedendo a Fisconline o presso uno dei loro uffici) lo ricevi direttamente sul conto corrente. Se l'Agenzia non ha gli estremi del tuo conto corrente ti eroga il rimborso tramite titoli di credito a copertura garantita emessi dalle Poste;
  • un debito devi pagare entro il 30 giugno 2022 utilizzando il modello F24. Se ti sei rivolto a un Caf o a un professionista, ti devono consegnare entro il 30 giugno l'F24 compilato che puoi pagare fisicamente o in via telematica presso qualsiasi banca convenzionata, ufficio postale o agente della riscossione oppure utilizzare i servizi online dell'Agenzia delle Entrate. Se hai presentato il 730 online, nel sito dedicato al 730 precompilato trovi la sezione in cui puoi pagare l'F24 online, altrimenti puoi stamparlo e pagarlo con le modalità appena viste.

Limiti di pagamento 

  • Se dal conguaglio risulta un debito pari o minore di 10,33 euro, il Fisco ti esonera dalla presentazione del 730: ricordati però di conservare i documenti per 5 anni in caso di controlli dell'Agenzia delle Entrate.
  • Se il debito o il credito d’imposta risultante dal conguaglio non supera il limite di 12 euro, non ci saranno addebiti o rimborsi, ma la dichiarazione deve essere presentata. Questo limite riguarda sia l'Irpef, sia l'addizionale comunale o regionale e la cedolare secca considerate singolarmente.

Se, come abbiamo appena visto, non hai il sostituto d'imposta e ti trovi un credito inferiore a 12 euro, puoi usarlo in compensazione per pagare altre imposte.

Trovi i conguagli di ogni singola imposta e l'indicazione di quanto ti viene rimborsato o addebitato nel modello 730-3, che ti viene consegnato da chi ti presta assistenza fiscale, nella sezione "liquidazione delle imposte del dichiarante" o che ti viene messo a disposizione dall'Agenzia delle Entrate con la presentazione del precompilato online.

Quando scade il 730 nel 2022?

Come ogni anno la campagna fiscale dà la possibilità di trasmettere i dichiarativi in Agenzia delle Entrate tramite scadenzario. Il termine ultimo per inviare il 730 ordinario è fissato per venerdì 30 settembre 2022.

Quando scade il termine per presentare il 730?

Modello 730/2022, istruzioni, scadenza e novità: la guida alla dichiarazione dei redditi dell'Agenzia delle Entrate. La scadenza per l'invio per dipendenti e pensionati è fissata a oggi, 30 settembre.

Da quando si può fare il 730 del 2022 precompilato?

Dichiarazione precompilata 2022 (Modello 730 e Redditi): presentazione possibile a partire dal 31 maggio e un utile calendario delle scadenze da ricordare.

Cosa succede se non faccio 730 entro la scadenza?

Quando non viene presentata la dichiarazione dei redditi si va incontro a gravi conseguenze, a partire dalla sanzione amministrativa fino al penale. La sanzione amministrativa parte da un minimo del 120% al massimo del 240% dell'ammontare delle imposte dovute. L'imposta minima applicabile è di 250,00 euro.