Cosa serve per fare la patente da privatista

A chi rivolgersi per risparmiare sulle lezioni, quali documenti servono, in cosa consistono le prove e che fare in caso di bocciatura.

Non è detto che chi vuole prendere la patente debba seguire il percorso tradizionale, cioè quello di iscriversi alla scuola guida, frequentare le lezioni di teoria e poi fare le guide con l’istruttore per superare gli esami e ottenere il permesso di guida. Esiste un’alternativa altrettanto valida e molto più economica: recarsi presso la Motorizzazione civile. Ma come fare la patente da privatista? Quali documenti servono? E che tipo di preparazione verrà richiesta?

Presentare la domanda alla Motorizzazione non vuol dire prendersi tutto il tempo che si vuole per poi sostenere le prove: l’esame di teoria va fatto entro sei mesi. E non vuol dire nemmeno fare la pratica con un genitore, con il fratello maggiore o con un amico che ha già la patente in tasca: bisognerà fare un certo numero di guide con un istruttore professionista. Il tutto, come detto, a costi decisamente più bassi rispetto a quelli di una scuola guida che, comunque, resta un posto ideale per seguire un giusto percorso che porti al conseguimento del permesso.

Ad ogni modo, per chi ritiene di avere già una buona base e vuole risparmiare tempo e denaro, ecco come fare la patente da privatista.

Indice

  • 1 Patente da privatista: l’iscrizione alla Motorizzazione
  • 2 Patente da privatista: come si fanno gli esami?
  • 3 Patente da privatista: cosa fare in caso di bocciatura?
  • 4 Patente da privatista: quanto costa?

Patente da privatista: l’iscrizione alla Motorizzazione

Per poter fare la patente B da privatista, occorre recarsi presso la Motorizzazione civile e presentare i seguenti documenti:

  • il modulo TT2112, compilato e firmato, che puoi trovare allo sportello della Motorizzazione o scaricare dal portale dell’Automobilista;
  • due foto in formato tessera, uguali, recenti, a testa scoperta, con l’inquadratura frontale e, se non è prevista la guida con lenti, senza occhiali;
  • documento di identità valido (in originale e copia fronte-retro) oppure permesso di soggiorno se l’interessato è un cittadino extracomunitario;
  • il certificato medico (in originale e copia) con foto e data non anteriore a tre mesi, rilasciato da un medico abilitato. Il certificato si ottiene presentando al momento della visita un altro certificato, quello anamnestico, rilasciato dal medico curante e contenente eventuali precedenti malattie;
  • copia della tessera sanitaria che contiene il codice fiscale.

Patente da privatista: come si fanno gli esami?

Una volta presentata la documentazione alla Motorizzazione civile, chi vuole ottenere la patente da privatista ha sei mesi di tempo per sostenere l’esame di teoria.

Questa prova consiste in un quiz di 40 domande a cui rispondere «vero» o «falso». Sono consentiti al massimo quattro errori: al quinto, scatta la bocciatura.

Se, invece, il candidato è bravo e supera la prova, riceverà il foglio rosa con cui cominciare a fare le esercitazioni al volante. Il documento ha una validità di sei mesi. Come si diceva prima, la pratica non può essere fatta solo con una persona di fiducia che ha già ottenuto la patente (un familiare o un amico). La procedura richiede almeno sei guide con un istruttore abilitato di una scuola guida, il quale rilascerà un attestato di frequenza una volta concluso il ciclo. Le prove obbligatorie sono:

  • due ore in autostrada;
  • due ore su strade urbane di scorrimento o extraurbane secondarie;
  • due ore in visione notturna.

Il resto delle lezioni pratiche può essere eseguito con chi si vuole, a patto che l’accompagnatore:

  • non abbia più di 65 anni;
  • abbia la patente B o di categoria superiore da almeno dieci anni.

È importante ricordare che per poter fare le prove pratiche al volante è obbligatorio apporre sul parabrezza o sul lunotto un foglio bianco con la lettera P stampata in nero e ben visibile.

Concluso il periodo di esercitazione obbligatoria e, se necessario, quello facoltativo, il candidato può prenotare la data per l’esame di guida sempre presso la Motorizzazione civile. Ovviamente, occorrerà consegnare l’attestato di frequenza alle prove obbligatorie con l’istruttore abilitato.

L’esame si svolge su un’auto con doppia pedaliera (una al posto del conducente, l’altra in quello dell’accompagnatore). Oltre alla guida vera e propria, può essere chiesto di effettuare alcune manovre come il parcheggio, l’inversione di marcia, l’arresto e ripartenza in salita, ecc.

Se l’esame viene superato, il candidato sarà riuscito ad ottenere la patente da privatista.

Patente da privatista: cosa fare in caso di bocciatura?

Come anticipato, cinque o più errori all’esame di teoria comportano la bocciatura. Lo stesso succede se, durante l’esame di guida, non si riesce a compiere una delle manovre richieste dall’esaminatore, non si dà in un incrocio la precedenza segnalata per terra o con apposito cartello, non ci si ferma davanti alle strisce pedonali quando qualcuno tenta di attraversare, non si tiene il volante con entrambe le mani (tranne per cambiare la marcia), si supera il limite di velocità, ecc. Quindi, quando si fa la patente da privatista, cosa fare in caso di bocciatura?

Se non viene superato l’esame di teoria al primo tentativo, è possibile fare una seconda prova dopo almeno un mese. Se nemmeno questa volta va bene, toccherà ricominciare la pratica da capo (sostenendo di nuovo tutti i costi).

Se, invece, il problema si presenta durante l’esame di guida, anche in questo caso c’è un altro tentativo a disposizione. Se va bene, si ottiene la patente. In caso contrario (o se tra esercitazioni obbligatorie e tentativi vari trascorrono sei mesi e scade il foglio rosa), non sarà necessario ripetere l’esame di teoria: va presentata una nuova domanda alla Motorizzazione accompagnata da certificati medici più recenti, e pagare nuovamente i bollettini postali.

Certo, ci sono delle occasioni in cui la fortuna guarda sempre da un’altra parte. Così, può capitare che nemmeno il terzo e il quarto tentativo di esame di guida vadano in porto. A quel punto, si dovrà ricominciare nuovamente dall’inizio, presentando la domanda alla Motorizzazione, pagando tutto quello che c’è da pagare e ripetendo l’esame di teoria.

Patente da privatista: quanto costa?

Parliamo di costi. Per fare la patente da privatista, occorre pagare:

  • 26,40 euro di iscrizione sul conto corrente postale n. 9001;
  • 16 euro per l’esame di teoria sul conto corrente postale n. 4028;
  • 16 euro per l’esame di guida sul conto corrente postale n. 4028;
  • 30 euro per il certificato rilasciato dal medico curante (ma qualche medico potrebbe chiedere una cifra più alta);
  • il ticket per la visita presso il medico abilitato, costo che varia da Regione a Regione;
  • 16 euro di marca da bollo da apporre sul certificato rilasciato dal medico abilitato.

C‘è, inoltre, il costo delle lezioni obbligatorie di guida con l’istruttore abilitato, di norma attorno ai 40 euro. Dovendo farne sei, significa pagare circa 240 euro. Più o meno, logicamente, a seconda delle tariffe della scuola guida a cui ci si rivolge.

Siamo, dunque, su un totale di circa 400 euro.


Cosa devo fare per fare la patente da privatista?

Il meccanismo è lo stesso: per prendere la patente A1 da privatista devi compilare il modello TT 2112, prenotare l'esame, studiare senza l'aiuto dei docenti e sostenere l'esame di teoria. Dopo un mese che hai il Foglio Rosa puoi affrontare la prova pratica con un ciclomotore tra i 75 e i 125 cc.

Come fare la patente da privatista 2022?

Nel primo caso, dovremo frequentare un corso di scuola guida presso un'autoscuola, con quest'ultima che si occuperà dei vari adempimenti burocratici. Da privatisti, invece, dovremo rivolgerci alla Motorizzazione Civile, quindi presentando in autonomia la documentazione richiesta e prenotare gli esami.

Quanto costa fare la patente da privatista 2022?

In genere, il costo totale della patente B da privatista è di circa 400 euro, mentre presso la scuola guida il prezzo si aggira intorno a 9-1.200 euro. 240 euro circa per le guide obbligatorie.

Come funziona la scuola guida da privatista?

Come prendere la patente da privatista. Conseguire la patente da privatista, vale a dire senza seguire alcun corso in autoscuola, vuol dire farsi carico da se dell'intera procedura per entrare in possesso del fatidico documento di abilitazione alla guida.