Come è fatto un tetto in legno

Le forme e tipologie di tetto

Le considerazioni rispetto ad una soluzione piuttosto che ad un altra variano radicalmente in relazione alle caratteristiche climatiche delle aree geografiche, e nel nostro caso, quindi, la provincia di Vicenza che è caratterizzata da zone pianeggianti, collinari, dalle prealpi e dall'altipiano di Asiago. 

Venendo alle differenti tipologie di realizzazione il tetto può essere realizzato:

► Appoggiando dei tavelloni su dei muretti in laterizio (bimattoni o forati da 10)
► Appoggiando i tavelloni su muretti in calcestruzzo gettati in opera

Un secondo sistema:

► Impiegare travi in calcestruzzo gettato in opera e laterizio (pignatte)
► Si può realizzare con pannelli Latero-cementizi
► Si può realizzare anche con un orditura metallica

Ma, come abbiamo detto, il sistema che in questo momento è di gran lunga il più utilizzato è quello del... 

Tetto in legno, realizzato con una ossatura di travi di ottima qualità che appoggia sui muri perimetrali o su delle colonne e che vanno a sostenere il cosiddetto "pacchetto di copertura".
 

Come è fatto un tetto in legno

Quale forma per il tetto?

Ma prima di approfondire le caratteristiche del tetto in legno un brevissimo accenno alla forma che in queste zone, per quanto ci compete il Veneto, assume il tetto.

Il tetto viene progettato prevalentemente a falde, con cornici che sporgono a proteggere le pareti, le falde non sono troppo spioventi (qualche tetto spiovente lo troviamo in alta montagna ai confini con il Trentino) e raramente si realizzano tetti piani.  
Lo sporto del tetto, nelle nostre zone, è tradizionalmente importante e opportunamente dimensionato per proteggere l'edificio dai forti rovesci piovosi che sono frequenti specie nelle nostre vallate. 

Come è fatto un tetto in legno

Vantaggi del tetto in legno

Rispetto alle altre tipologie edilizie appena viste il tetto in legno presenta i seguenti vantaggi:

► Leggerezza: grazie alla massa volumica cinque volte inferiore a quella del calcestruzzo il tetto in legno è molto più leggero e,nonostante il minor peso, il tetto in legno ha la stessa resistenza alla compressione ! Per questo il tetto in legno è in grado di smorzare le sollecitazioni che derivano dai terremoti.

► Durata: Grazie all’impregnazione e alla verniciatura antisettica, il tetto in legno, ha un’elevatadurata nel tempo.

► Isolamento: Il legno è da sempre conosciuto come un ottimo isolante termico, infatti la conduttività termica del legno è un decimo di quella del calcestruzzo. Oltre a isolante termico è anche un buon isolante acustico, le travi di legno trasmettono una bassa quota di vibrazioni.

► Estetica: alle predette qualità tecniche vanno aggiunte la sensazione di piacevolezza, comfort e calore - grazie anche alle svariate tonalità di colore del legno – che ci fanno ben comprendere il motivo del sempre maggiore utilizzo di questa tecnologia per le coperture.

► Velocità: per concludere, il tetto in legno è facile e veloce da montare, consente un agevole trasporto e che i tempi di utilizzo sono immediati non dovendo aspettare i tempi di maturazione tipici del calcestruzzo.

Travi massicce e travi lamellari

La tecnologia lamellare ha consentito di ottenere, a costi interessanti, manufatti più controllati e performanti rispetto al legno tradizionale. Il legno lamellare è un materiale strutturale costruito incollando delle tavole di legno tra di loro per realizzare travi ad uso strutturale.

La modernità della tecnologia di posa e di giunzione permette la facilità di applicazione e la sicurezza.

Il legno lamellare ha caratteristiche fisico-meccaniche del tutto originali in quanto il suo processo produttivo permette di curvare i manufatti con raggi che arrivano fino ai 2 metri di diametro, ad altezza variabile e semplicemente appoggiate.

Il legno lamellare è più secco del tradizionale, possiede valori di resistenza maggiori ed è dimensionalmente più controllato e facilmente lavorabile inoltre non si deve ricorrere all’usuale appoggio e poi chiodatura in opera dei manufatti ma invece si articolano i collegamenti secondo uno schema più affidabile e preciso. I travetti vengono portati a sporgere per formare la gronda che poi verrà completata da tavolame di legno o tavelle in cotto a vista.
 

Come è fatto un tetto in legno

Il tetto ventilato

Venendo al cosiddetto "pacchetto di copertura" e cioè all'insieme di elementi che andranno posati sopra alle travi, una recente innovazione, diffusasi rapidamente negli ultimi decenni, è quella del cosiddetto "tetto ventilato". Questo sistema è in grado di offrire un isolamento naturale, limitando le dispersioni invernali ed il surriscaldamento estivo.
Vediamo come funziona.

Si tratta di prevedere tra la coibentazione ed il manto di copertura uno spazio, una lama d'aria, che permetterà d’incamerare aria fresca proveniente dall’esterno (dalla gronda), che riscaldandosi a contatto con la copertura, inizierà a salire sotto i coppi o le tegole per poi uscire dal colmo (se è un tetto a due falde) o dalla scossalina (se è un tetto ad una falda).
In buona sostanza: il surriscaldamento della superficie esterna, durante l'estate, permetterà di innescare un moto ascendente dell'aria in questa intercapedine diminuendo sensibilmente la quantità di calore trasmesso dalla copertura alla sottostante struttura.

Come è fatto un tetto in legno

A questo contribuisce anche il fatto che la tegola non è a diretto contatto con la coibentazione sottostante: si pensi che nella nostra pianura veneta, durante l'estate, le tegole che sono scelte prevalentemente di colore rosso, raggiungono e superano i 70 gradi Centigradi. 

Questo meccanismo contribuisce a coibentare nel migliore dei modi un ambiente sottotetto ed inoltre comporta risparmio energetico.
In inverno si eviteranno anche condense e possibilità che il materiale isolante si impregni d’acqua, e in caso di nevicate la ventilazione permetterà lo scioglimento uniforme della neve sul tetto.

Canna fumaria e tetto in legno

Non voglio farti paura, ma ti invito a guardare le foto qui sotto. 
È una casa di recente costruzione, qui a Vicenza, il cui tetto in legno è bruciato a causa dell'installazione irregolare della canna fumaria. Quest'ultima attraversava il tetto senza il necessario isolamento. 
Devi fare molta attenzione a questo particolare e affidare l'installazione della canna fumaria ad un artigiano abilitato e certificato, in grado di darti garanzia e - soprattutto - coperto da assicurazione in caso di problemi come questo:

Come si chiamano le parti di un tetto in legno?

Catena: è la trave orizzontale che unisce i puntoni nella capriata. Colmo: è la trave che sta alla sommità del tetto. Compluvio: è la linea dove convergono due falde inclinate. Dormiente: è la trave dove arrivano i puntoni, parallela alla gronda.

Come è fatto un tetto di una casa?

Il tetto standard di una casa è formato da tre diversi strati: membrana impermeabile; listellatura per appoggiare la copertura; manto di copertura (ad esempio le tegole).

Come è fatto un tetto in legno lamellare?

Il legno lamellare, invece, è il frutto della sovrapposizione di diverse tavole in legno, di circa 5 cm. Le tavole non presentano nodi e, in linea di massima, i costi sono inferiori rispetto al legno massello.

Che tipo di legno si usa per i tetti?

Generalmente i costruttori scelgono legno d'abete, larice o castagno. Ognuno di questi tipi di legno ha caratteristiche proprie che lo differenziano dagli altri: ad esempio, l'abete è ottimo per la sua resistenza, il larice per la sua capacità di resistere agli attacchi da parte di agenti esterni.