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Calcolo della Naspi per chi percepisce uno stipendio di 1500 euro al mese: vediamo come procedere. Come ben sappiamo la Naspi non riconosce un assegno uguale per tutti essendo lo stesso calcolato sulla retribuzione media degli ultimi 4 anni e non potendo superare, in ogni caso, un limite imposto annualmente dalla normativa. Rispondiamo ad una nostra lettrice che ci scrive: Ho un contratto a tempo determinato in una scuola privata che mi viene rinnovato ormai da 4 anni. Mi è stato detto che al termine di quest’anno scolastico in cui tengo una quinta, a causa del calo degli iscritti non mi sarà più rinnovato. Vorrei sapere quanto mi spetterà di Naspi tenendo conto che il mio stipendio si aggira sui 1500 euro lordi. Calcolo NaspiLa Naspi erogata è pari al 75% delle retribuzioni imponibili ai fini previdenziali degli ultimi 4 anni per un periodo pari alla metà delle settimane di contributi versati nello stesso periodo (nel suo caso, se ha sempre lavorato, spetterebbe per 24 mesi. Per il calcolo della Naspi si procede in questo modo: si devono sommare gli stipendi imponibili ai fini previdenziali degli ultimi 4 anni. La cifra ottenuta, poi, deve essere divisa per le settimane di contributi accreditati nello stesso periodo e d il risultato moltiplicato per 4,33 (il numero di settimane che, secondo i calcolo dell’INPS, sono in un mese). Se da tale calcolo risulta un importo pari o inferiore a 1.227,55 euro (importo per il 2021) spetterà il 75% di tale importo.Se risulta, invece superiore, al 75% dell’importo va sommato il 25% dell’importo eccedente fino ad un massimo di € 1.335,40 mensili. Nel suo caso, avendo uno stipendio lordo costante di 1500 euro bisogna prendere a riferimento il 75% di 1227,55 euro a cui sommare il 25% dell’eccedenza. Nello specifico, quindi, il 75% di 1227,55 euro è 920,66 euro a cui sommare il 25% di 272,45 euro (la differenza tra 1500 e 1227,55), ovvero altri 68,11 euro. L’importo mensile della Naspi spettante, quindi, sarebbe di 988,77 euro. . Da considerare, poi, che tale cifra è al lordo delle trattenute Irpef e che si ridurrà del 3% a partire dal quarto mese di fruizione (per eventi di disoccupazione del prossimo anno la decalage del 3% dovrebbe essere applicata solo a partire dal sesto mese di fruizione. Invia il tuo quesito a
[email protected] L’indennità è rapportata alla retribuzione imponibile (cioè lorda) degli ultimi 4 anni (comprese le mensilità aggiuntive (13° e 14° ecc), divise per il totale delle settimane / mesi di lavoro. Per semplificare la il tutto, diciamo che dobbiamo fare la media degli stipendi lordi degli ultimi 4 anni. Nel caso in cui la retribuzione mensile sia pari o inferiore ad € 1227,55 , l’indennità mensile è pari al 75% della retribuzione. Nel caso in cui la retribuzione mensile sia superiore al predetto importo l’indennità è pari al 75% del predetto importo incrementato del 25% della differenza tra la retribuzione mensile e il predetto importo. L’indennità mensile non può in ogni caso superare per l’anno in corso l’importo massimo mensile di € 1335,40 lordi. Esempio: retribuzione mensile di € 1900 lordi. Sulla base di € 1227.55 si calcola il 75% (920.66). Sulla differenza (1900 – 1227.55 = 672.45) si calcola il 25%; 672.45*25% = 168.11. La somma di questo ultimo + la somma del primo risultato determina il nostro importo NASPI 920.66 + 168.11 = € 1088,77 lordi mensili ATTENZIONE: L’indennità NASPI si riduce del 3% (-3%) a partire dal quarto mese di fruizione (91° giorno) ogni mese NASpI 2022: ancora novità, questa volta arrivano dall’INPS che ha comunicato l’importo massimo dell’indennità mensile di disoccupazione. Partiamo col dire che la Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego (ex ASpI ed es disoccupazione ordinaria e con requisiti ridotti) è un sussidio, ovvero una prestazione INPS a sostegno del reddito dei lavoratori che hanno perso involontariamente il lavoro dal 1° maggio 2015. Nel caso in cui
un lavoratore subordinato perda in modo involontario la propria occupazione, può contare su tale sussidio di disoccupazione in attesa di nuovo impiego. Novità per il 2022:
Aggiornamento del 16/02/2022: l’INPS ha rilasciato la circolare numero 26 del 16 febbraio 2022 con la quale ha comunicato l’importo massimo mensile della NASpI per l’anno 2022 (1.360,77 euro). Pertanto di seguito, aggiorniamo il paragrafo dedicato al calcolo con i nuovi importi. Sulla base della variazione di detto importo cambia anche il contributo o ticket NASpI. In questa guida completa e aggiornata alle ultime novità, vedremo quindi a chi spetta, quali sono i requisiti, durata, calcolo, sospensione e decadenza. Indice dei contenuti
Naspi 2022, quali sono i requisiti e a chi spettaI destinatari del sussidio di disoccupazione INPS sono lavoratori dipendenti, ricomprendendo in questa categoria anche gli apprendisti e i soci di cooperativa. Questi ultimi, accanto al rapporto associativo devono aver instaurato anche un rapporto subordinato. Rimangono invece esclusi da questa disoccupazione i dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni e gli operai agricoli. Novità dal 2022, possono accedere alla NASpI anche gli operai agricoli a tempo indeterminato, alle dipendenze di cooperative e loro consorzi che trasformano, manipolano e commercializzano prodotti agricoli e zootecnici prevalentemente propri o conferiti dai loro soci. Per accedere al pagamento dell’indennità di disoccupazione il lavoratore deve rispettare i seguenti requisiti di carattere oggettivo:
Andiamo con ordine e vediamo nel dettaglio quali sono i requisiti obbligatori su elencati per accedere alla disoccupazione. Stato di disoccupazioneQuale relazione c’è fra Naspi e stato di disoccupazione? Occorre precisare che devono essere soddisfatte due condizioni:
Vi sono comunque alcune ipotesi in cui è possibile percepire la disoccupazione pur lavorando (prestazioni occasionali); oppure questa si può sospendere per rioccupazioni di brevi periodi, ma affronteremo il discorso in seguito. Leggi anche: stato di disoccupazione Naspi e dimissioniNonostante la perdita del lavoro debba essere indipendente dalla volontà del lavoratore vi sono alcune eccezioni. E’ infatti possibile accedere al trattamento di disoccupazione dopo le dimissioni, quindi evento dipendente dalla volontà del lavoratore:
Leggi anche: come prendere la disoccupazione se mi licenzio dal lavoro L’ulteriore eccezione è il caso della risoluzione consensuale allorquando sia intervenuta nell’ambito della procedura conciliativa presso la Direzione Territoriale del Lavoro. Oppure nell’ipotesi di licenziamento con accettazione dell’offerta di conciliazione proposta dal datore di lavoro entro i termini di impugnazione stragiudiziale del licenziamento. Infine per dimissioni a seguito del rifiuto del lavoratore al proprio trasferimento ad altra sede della stessa azienda distante oltre 50 km dalla residenza del lavoratore. Lo stesso vale se la sede è mediamente raggiungibile in 80 minuti con mezzi di trasporto pubblici. Questa ultima ipotesi è stata confermata anche con Messaggio INPS n. 369 del 26 gennaio 2018. Requisito contributivoAnche per la Naspi 2022 INPS il requisito contributivo rimane invariato, le settimane di contribuzione utili sono tredici nei quattro anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione. Per “utili” si intendono, a titolo esemplificativo, anche i contributi figurativi accreditati per maternità obbligatoria. Questo vale se all’inizio del periodo di astensione risulta già versata contribuzione. Stesso discorso per i periodi di congedo parentale, purché regolarmente indennizzati e intervenuti in costanza di rapporto di lavoro. Oppure i periodi di astensione dal lavoro per malattia dei figli fino agli 8 anni di età, nel limite di cinque giorni lavorativi nell’anno solare. Al contrario non sono considerati utili, anche se coperti da contribuzione figurativa i periodi di cassa integrazione straordinaria e ordinaria con sospensione dell’attività a zero ore. Oppure i periodi di assenza per permessi e congedi fruiti dal lavoratore per assistere un soggetto con handicap in situazione di gravità, che sia coniuge, genitore, figlio, fratello o sorella convivente. Essendo periodi non utili al conteggio questi vengono “neutralizzati” ampliando il quadriennio di riferimento (ovvero gli ultimi 4 anni). Requisito lavorativoPer la disoccupazione Naspi 2022 vengono abolite al momento le trenta giornate di lavoro nei dodici mesi che precedono l’inizio del periodo di disoccupazione. Per il calcolo di questo requisito le 30 giornate si intendono di effettiva presenza al lavoro, a prescindere dalla loro durata oraria e si parla di giornate di calendario, quindi vale il periodo dal – al e non devono quindi essere giornate lavorate. N.B. Come anticipato in premessa, fino al 31 dicembre 2021 questo requisito non era obbligatorio per l’ottenimento della NASpI (messaggio numero 1275/2021 a seguito del Dl Sostegni). Come nel caso del requisito contributivo vi sono alcuni eventi che possono ampliare l’arco dei dodici mesi all’interno del quale ricercare il requisito. Ecco un breve elenco indicativo:
NASpI Circolare INPS – Numero 2 del 04-01-2022Il testo della Circolare INPS in oggetto. Circolare INPS n° 2 del 04-01-2022» 121,1 KiB - 744 download Naspi quanto spetta? Calcolo importo mensile aggiornato al 2022Ma come si calcola la Naspi e quanto spetta? Per calcolare l’importo dell’indennità di disoccupazione spettante è necessario munirsi di estratto conto previdenziale (reperibile anche tramite procedura telematica attraverso il sito INPS) e calcolatrice. A questo punto occorre sommare tutte le retribuzioni imponibili ai fini previdenziali, ricevute negli ultimi 4 anni, e dividere il risultato per il numero di settimane di contribuzione, infine il quoziente ottenuto deve essere moltiplicato per il coefficiente 4,33. NOTA BENE: guida aggiornata con i nuovi importi comunicati dall’INPS con circolare 26 del 16 febbraio 2022. Se dal risultato di tale calcolo la retribuzione mensile è pari o inferiore al minimale mensile fissato dall’INPS annualmente di 1.250,87 euro (importo aggiornato al 2022), l’importo della NASPI è pari al 75% della suddetta retribuzione. Se è oltre a tale soglia, viene aggiunto al 75% un importo pari al 25% del differenziale tra la retribuzione mensile e il predetto importo. In ogni caso, l’importo massimo dell’indennità non può superare i 1.360,77 euro al mese (importo aggiornato al 2022). Da considerare, inoltre, che dopo i primi mesi l’importo si riduce sulla base del meccanismo del décalage così come spiegato in seguito. Vediamo un esempio pratico con importi aggiornati alla circolare INPS numero 26 del 16/02/2022
Riduzione NASpI 2022 o décalageLa Legge 234/2021 (articolo 1 comma 221 lettera c) modifica dal 1° gennaio 2022, il décalage; ovvero la riduzione dell’importo mensile NASpI in misura pari al 3% al mese.
N.B. come indicato in premessa la Legge di Bilancio 2022 ha ripristinato la decurtazione che era stata sospesa dal Decreto Sostegni bis. Importo massimo NASpI per il 2021Come anticipato sopra con circolare numero 26 del 16/02/2022 l’INPS ha rilasciato l’importo massimo del trattamento di disoccupazione NASpI 2022.
Naspi 2022, quanto duraQuanto dura la Naspi? La durata della disoccupazione varia in base alla storia contributiva di ogni soggetto: è corrisposta per un numero di settimane pari alla metà delle settimane di contribuzione degli ultimi quattro anni, fino ad un massimo di 24 mesi. Nonostante la previsione di riduzione della durata a 18 mesi con decorrenza 2017, è stata riconfermata la durata iniziale di 24. Questo in considerazione all’eliminazione dell’indennità di mobilità ed essendo quindi la NASPI dal 2017 la forma principale di sostegno al reddito. L’indennità tuttavia non rimane invariata per tutto il periodo, come detto in precedenza dopo qualche mese l’importo si riduce mensilmente. NASpI stagionaliUnica deroga alla durata della NASpI normale è prevista per la cosiddetta Naspi stagionali. Per loro è prevista la disoccupazione per un periodo leggermente maggiorato. Questo è per far fronte alle problematiche relative a questi tipi di lavoro. Pensiamo ad esempio ai lavoratori del settore turismo estivo e invernale. In questi settori si lavora per pochi mesi all’anno e quindi è difficile trovare poi un altro lavoro nell’immediato. Allora per loro si è pensato di far durare, a determinate condizioni, la disoccupazione un mese in più. Calcolatore NASpI onlinePer quanto riguarda importo e durata della Naspi c’è una importante novità comunicata dall’Istituto. Infatti per conoscere con precisione l’importo delle rate della NASpI e la durata della disoccupazione è ora molto più facile. Oltre al calcolo che abbiamo indicato in precedenza, il cittadino può accedere al sito INPS per conoscere con precisione tutti i dati. Si tratta quindi di un vero e proprio calcolatore NASpI online. In particolare si può dirigere in “Tutti i servizi” – “Nuova Assicurazione sociale per l’impiego ( NASpI): consultazione domande” e inserire le proprie credenziali (PIN o SPID) e trovare tutte le informazioni necessarie relative all’ultima domanda di disoccupazione presentata. Per maggiori approfondimenti vi lascio alla ns guida completa su questa novità, la trovate seguendo questo link. Domanda Naspi: quando si presentaQuando presentare la domanda di NASpI? Entro quanto tempo dalla perdita del lavoro si può richiedere la Disoccupazione? Al fine di ottenere la prestazione di disoccupazione Naspi 2022 è necessario presentare la domanda, a pena di decadenza, all’INPS, in modalità telematica, entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro. A seconda di quando viene presentata la domanda l’importo decorre da un termine differente:
Unica eccezione a tale regola è la proroga della presentazione della domanda NASpI nel periodo di covid-19 (come descritto in seguito). Come presentare la domanda di NaspiLa disoccupazione NASpI può essere richiesta tramite i consueti canali telematici:
Come fare domanda di disoccupazione NASpI onlineIl metodo più semplice ed economico è sicuramente quello di fare domanda di disoccupazione online con il proprio PIN personale sul sito dell’Istituto. E’ il modo più economico in quanto bensì la domanda via patronato è gratuita in sede di presentazione, ai pagamenti sarà applicata una trattenuta mensile che servirà a pagare il patronato stesso. Anche il metodo tramite contact center è gratis, ma forse un tantino più complicato della domanda online. Domanda Naspi PrecompilataUlteriore recente novità sulla disoccupazione riguarda la domanda. Infatti in via sperimentale molti contribuenti troveranno la domanda di NASpI precompilata dall’INPS nella propria area riservata. Presto il servizio sarà accessibile a tutti tramite l’accesso all’area riservata al cittadino sul portale tramite accesso con PIN personale (finchè non verrà disattivato) o SPID, CNS e CIE 3.0. Abolizione del Modello SR163Dal mese di aprile 2020 non è più necessario, durante la richiesta della NASpI, compilare e inviare all’INPS il modello SR163. Il modulo INPS SR163 che serviva a documentare chi è il titolare del conto corrente sul quale avverranno i pagamenti NASpI è stato infatti abolito. Questo modello non deve più essere inviato online durante la domanda di Naspi telematica, oppure in forma cartacea direttamente allo sportello territoriale INPS di competenza. L’INPS infatti prima del pagamento accede direttamente ad una apposita Banca Dati e verifica la regolarità e l’esattezza dei dati bancari inseriti in sede di domanda. Leggi anche: Modello sr163 INPS: soppressione della certificazione del Conto Corrente Quando arrivano i soldi della NASpISicuramente è una delle domande più frequenti sulla Naspi è quando arrivano i soldi? Ovviamente è fra i dubbi più frequenti, visto che chi si trova in disoccupazione ha necessità di ricevere i pagamenti nel minor tempo possibile. Purtroppo per questa domanda non esiste una risposta certa, cioè non c’è un vero e proprio calendario dei pagamenti NASpI INPS 2022. Infatti la data dipende per prima cosa da quando è stata presentata la domanda. Poi i tempi di pagamento variano da sede a sede, dai tempi di lavorazione delle domande e da tanti altri fattori. Partiamo comunque dal principio che bisogna attendere almeno un mese dalla domanda per il primo pagamento. Sempre che si siano seguiti alla lettera tutti i passi previsti dalla normativa. In ogni caso la novità illustrata sopra relativa alle rate di disoccupazione già calcolate sul sito, probabilmente permetterà di visualizzare anche il calendario dei pagamenti Naspi aggiornato con le date dei pagamenti della disoccupazione. DID OnlineUna volta presentata la richiesta all’INPS e firmata la dichiarazione di immediata disponibilità presso il centro per l’impiego, questi dati vengono trasmessi all’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL). Dal 1° dicembre 2017 la dichiarazione di immediata disponibilità – DID per il riconoscimento dello status di disoccupato, potrà essere rilasciata solo online sul sito ANPAL. Tuttavia rimane confermato che i disoccupati che accedono alla NASpI o che beneficiano di una prestazione a sostegno al reddito non devono fare la DID online, in quanto la domanda di NASpI equivale a fare anche questa dichiarazione. Decadenza e sospensione NaspiIl D.Lgs. 150 del 14 settembre 2015 recante disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive ha introdotto misure atte a rafforzare i meccanismi di condizionalità ai fini della fruizione delle prestazioni a sostegno del reddito. Per questo motivo l’inosservanza degli obblighi del disoccupato portano ad alcune sanzioni che possono essere la completa o parziale decurtazione della NASPI, la sospensione o la decadenza dell’integrazione salariale. La decadenza si ha quando il percettore della NASpI perde lo stato di disoccupazione, venendo a mancare uno dei requisiti per il suo ottenimento. In secondo luogo si perde nelle situazioni in cui non partecipi in modo attivo alle attività proposte nel patto di servizio. Oppure nel caso di mancata presentazione alla convocazione per gli appuntamenti con il tutor per la conferma dello stato di disoccupazione e la stipula del patto di servizio. Infine se rifiuta un’offerta di lavoro in linea con le caratteristiche professionali. Sospensione NASpIVi sono invece situazioni in cui la prestazione viene sospesa oppure ridotta. La sospensione opera nel caso in cui il disoccupato ottenga una rioccupazione con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato di durata non superiore a sei mesi, per tale periodo l’indennità NASPI è sospesa riprendendo al termine del contratto per il periodo residuo spettante. Il lavoratore non deve fornire alcuna comunicazione in quanto la sospensione opera d’ufficio sulla base delle comunicazioni obbligatorie. I casi della riduzione, invece, riguardano le situazioni di svolgimento da parte del beneficiario di attività lavorativa in forma autonoma o subordinata da cui, però, derivi un reddito inferiore al limite di conservazione dello stato di disoccupazione. Il soggetto interessato deve obbligatoriamente comunicare all’INPS entro un mese dall’inizio dell’attività lavorativa il reddito derivante dalla stessa e l’indennità viene ridotta di un importo pari all’80% dei redditi presunti, rapportati al tempo che intercorre tra le date di inizio e fine attività. Cumulabilità NASpI con borse di studio, stage e tirocini e altre precisazioniCon la Circolare INPS 174 del 2017 l’Istituto ha rilasciato importanti chiarimenti e precisazioni sulla compatibilità e cumulabilità della disoccupazione, pensiamo ad esempio a Naspi e Partita IVA. In particolare la Circolare fa riferimento alla compatibilità e cumulabilità della NASpI con:
La circolare chiarisce inoltre la cumulabilità e compatitibilità del sussidio di disoccupazione con altri redditi quali:
La circolare si sofferma infine sulle situazioni di compatibilità e cumulabilità della indennità di disoccupazione per:
Leggi anche: disoccupazione cumulabilità e compatibilità Contratto di lavoro part time e NASpIIl lavoratore con contratto di lavoro part time ha diritto alla NASpI, ma per il calcolo bisogna tenere conto della percentuale di part-time e del minimale contributivo. A tal proposito abbiamo realizzato una guida proprio dedicata ai lavoratori a tempo parziale che perdono involontariamente il proprio lavoro. Leggi anche: Contratto di lavoro part time e NASpI Per i lavoratori con due o più contratti part-time che perdono involontariamente uno dei lavori inoltre vige la regola della cumulabilità e a talune condizioni possono continuare a lavorare e a percepire comunque l’indennità di disoccupazione. Leggi anche: NASPI con due contratti part-time: le regole NASpI e viaggi all’esteroCon la circolare INPS numero 177 del 28 novembre 2017, l’Istituto ha fornito importanti precisazioni sulle situazioni di concomitanza di NASPI e viaggi all’estero. L’INPS ha di fatto esteso la possibilità di percepire la disoccupazione anche a coloro che si trovino all’estero, sia che si tratti di viaggi in cerca di nuova occupazione che per motivi diversi. Leggi anche: disoccupazione e viaggi all’estero Argomenti⭐️ Segui Lavoro e Diritti su Google News, Facebook, Twitter o via email Quanto si prende di Naspi 2022?3 2022 specifica che ad esempio, assumendo che l'importo massimo mensile dell'indennità DIS-COLL per l'anno 2022 sia pari a 1.335,40 euro, la predetta contribuzione figurativa per l'anno 2022 è riconosciuta solo entro il limite di retribuzione di 1.869,56 euro (1.335,40 euro per 1,4 = 1.869,56 euro).
Quanti sono i mesi di disoccupazione?La durata della disoccupazione varia in base alla storia contributiva di ogni soggetto: è corrisposta per un numero di settimane pari alla metà delle settimane di contribuzione degli ultimi quattro anni, fino ad un massimo di 24 mesi.
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