Quanto costa trasformare un garage in abitazione

Quanto costa trasformare un garage in abitazione
Quanto costa trasformare un garage in abitazione
Quanto costa trasformare un garage in abitazione

Scritto da Administrator Lunedì 17 Maggio 2021 17:42

Quanto costa trasformare un garage in abitazione

Se si possiede un garage grande, si può anche riconvertire in un piccolo monolocale. È chiaro però che ci sono dei costi e delle pratiche da seguire. Queste sono necessarie per fare tutto a norma di legge, e ovviamente per renderlo abitabile. Vediamo dunque quali sono gli step da affrontare per arrivare a questo obiettivo.

Il cambio di destinazione d’uso

Ovviamente, per rendere abitabile un garage bisogna avviare una serie di pratiche burocratiche volte a modificare la destinazione d’uso del locale in un’abitazione: in tal caso la destinazione d’uso diventerebbe residenziale, di conseguenza abitabile.

Ci sono una serie di caratteristiche strutturali e igieniche che un garage dovrebbe rispettare, per potersi conquistare la possibilità del cambio di destinazione d’uso. Naturalmente il consiglio è di rivolgersi ad un professionista, per poter fare tutte le cose nella maniera corretta e per evitare di sottovalutare elementi importanti quali le pratiche edilizie, come la SCIA o il permesso per costruire.

Nel caso si dovessero commettere degli sbagli, infatti, l’intero piano potrebbe andare a monte e minare seriamente la possibilità di convertire il garage in un piccolo monolocale. In altre parole, i fattori da considerare sono molti, e tutti quanti richiedono una grande attenzione ai dettagli.

Quando è necessario e quanto costa

È abbastanza chiaro quanto segue: il cambio di destinazione d’uso diventa obbligatorio tutte le volte che si modifica la finalità di un qualsiasi ambiente o immobile. Se dal garage si passa all’abitazione, allora questa pratica è assolutamente necessaria.

Naturalmente si tratta di un passaggio che presuppone anche dei costi, fra oneri, parcelle e operazioni di ristrutturazione. Pur non potendo prevedere una cifra valida per ogni singolo caso, è comunque possibile fare una stima di queste spese. In media ci si muove intorno ai 500 euro, ma in certi casi si possono superare anche i 5 mila euro, soprattutto se ci sono delle opere murarie importanti da fare.

Oltre ai costi per la pratica sarà necessario tenere in considerazione quelli per l’allaccio per le utenze, ma almeno in questo caso si potrà cercare di risparmiare valutando le diverse tariffe di luce e gas disponibili sul mercato e selezionare quella più adatta ai propri obiettivi di consumo e di risparmio. Diminuire le spese alla radice è utile per assicurarsi un risparmio che duri nel tempo, soprattutto considerati i costi iniziali per la conversione del garage ad uso abitativo.

È poi possibile considerare una serie di idee relative alle operazioni di ristrutturazione e di arredamento, ma è chiaro che ognuno di questi interventi presuppone un aumento del costo finale del cambio della destinazione d’uso. Di conseguenza, la prima cosa da fare è valutare il budget a propria disposizione e capire se le spese possono rientrare nelle cifre previste.

In conclusione, trasformare un garage in un piccolo monolocale può diventare un’idea particolarmente intelligente, ma ci sono diversi passaggi da affrontare. Non solo burocratici ma anche economici, ed entrambi sono da curare con grandissima attenzione e intelligenza.

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Quanto costa trasformare un garage in abitazione

Il cambio di destinazione d’uso costa molto? La risposta è: dipende. Sono molti i fattori che possono far levitare o contrarre i costi, non ultimo la necessità o meno di apportare delle opere. Ecco ciò che c’è da sapere sul cambio di destinazione d’uso, con un focus sui prezzi, sui modi per risparmiare, sulle tipologie e sulle sanzioni in caso di abuso. (adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({});


Cambio destinazione d’uso: cos’è

Con il termine “destinazione d’uso” si intende la finalità di utilizzo di un immobile. Ne consegue che il cambio di destinazione d’uso altro non è che la modifica di questa finalità di utilizzo. In linea di massima, le tre categorie di destinazione d’uso più frequenti sono la residenziale, la commerciale e l’industriale. Nel primo caso, per esempio, l’immobile viene adibito ad abitazione; nel secondo caso a negozio o a ufficio; nel terzo caso a capannone industriale, laboratorio etc.

Il cambio di destinazione d’uso può essere accompagnato da opere edilizie oppure essere effettuato per via esclusivamente burocratica. Questa è una distinzione importante poiché pone in essere obblighi diversi nei confronti dell’amministrazione. Infatti, il cambio di destinazione d’uso deve sempre seguire un preciso (e a volte specifico) iter burocratico, in assenza del quale si realizzerebbe un vero e proprio abuso edilizio.

Costo cambio destinazione d'uso: prezzi indicativi
     
  Da A
Oneri per i diritti di segreteria(variano da Comune a Comune) 80,00 € 350,00 €
Parcella del tecnico per pratiche catastali 300,00 € 700,00 €
Eventuali opere murarie (a mq) 50,00 € 400,00 €

Cambio destinazione d’uso: quando è necessario?

La risposta è molto semplice: il cambio di destinazione d’uso è necessario ogni qualvolta si procede con una modifica nella finalità di utilizzo di un immobile. Se si trasforma una abitazione in un negozio, o viceversa, occorre procedere con il cambio. Idem se si trasforma un capannone industriale in una casa.

A tal proposito va fatta una precisazione. E’ sempre necessario il cambio di destinazione d’uso, se si modifica realmente la finalità di utilizzo, anche se non si effettuano modifiche fisiche all’immobile. Ciò è vero in quanto le visure catastali non informano solo sulla metratura, sul numero dei vani e sull’ubicazione di un immobile, ma anche sulla tipologia. Omettere il cambio di destinazione significa privare il catasto di una informazione importante, iniziativa che fa scattare sanzioni molto importanti.

Cambio destinazione d’uso: come presentare domanda

La questione, in questo caso, presenta alcuni elementi di complessità. Per esempio, non si può definire oggettivamente un titolo abilitativo che corrisponde, in tutti i casi e universalmente, al cambio destinazione d’uso. Tale titolo, infatti, dipende dalle modalità con cui il cambio viene effettuato. In linea di massima, però, le possibilità sono due.

SCIA, Segnalazione Certificata di Inizio Attività. Tale titolo abilitativo, che ufficialmente (anche se viene chiamato tale nel linguaggio comune) non è un permesso bensì una comunicazione, è sufficiente quando al cambio di destinazione d’uso non corrisponde una modifica sul piano planimetrico, strutturale, volumetrico o impiantistico. Ossia quando si modifica semplicemente la finalità di utilizzo, senza realizzare opere edilizie. In alcuni regolamenti comunali, comunque, è in uso ancora la DIA (Denuncia di Inizio Attività).

Permesso di Costruire. Questo titolo abilitativo, che come suggerisce il nome è un permesso a tutti gli effetti, è necessario quando il cambio di destinazione d’uso è vincolato alle modifiche sopra citate.

Una precisazione: prima di procedere con la domanda, è necessario verificare se il cambio di destinazione che abbiamo in mente è consentito dal piano regolatore. In alcune zone, infatti, vi è un margine di discrezione limitato. Inoltre, se l’immobile è situato in un condominio è necessario verificare se tale cambio non sia incompatibile con il regolamento condominiale e, in caso affermativo, richiedere un nulla osta all’assemblea.

Cambio destinazione d'uso: le sanzioni per la mancata presentazione

Come abbiamo già detto, cambiare la destinazione di un immobile senza richiedere e ottenere il relativo titolo abilitativo configura un abuso edilizio. A tal proposito va ricordato che, in Italia, l’abuso edilizio è un reato penale. Insomma, si va “in carcere”.

Le virgolette sono d’obbligo, anche perché la pena edittale, ovvero massima, è di due anni, limite entro il quale di norma (e se si verificano le giuste condizioni) si può richiedere la sospensione della pena.

Ad ogni modo, questo non è affatto un motivo per violare la legge (anche perché, a ben vedere, motivi di questo genere non esistono). Anche perché alla pena si aggiunge una ammenda che va dai 5.160,00 € ai 51.600,00 €.

Cambio destinazione d'uso: quali i prezzi?

Le voci di costo sono numerose. Analizziamo una per una, offrendo di volta in volta una panoramica dei prezzi.

  • Oneri per i diritti di segreteria (variano da Comune a Comune): da 80,00 € a 350,00 €.
  • Parcella del tecnico per pratiche catastali: da 300,00 € a 700,00 €.
  • Opere murarie: da 50,00 € a 400,00 € al mq.

Quanto costa trasformare un garage in abitazione

Il cambio della destinazione d'uso deve essere richiesto quando si vuole utilizzare in modo "differente" un immobile rispetto a quello per cui è stato realizzato. Qui sopra un esempio di un garage trasformato in abitazione.

Cambio destinazione d'uso: a chi rivolgersi?

La tipologia di professionista cui rivolgersi cambia a seconda del tipo di cambio di destinazione d’uso che dovete realizzare. Se tale cambio non è collegato ad opere di natura edilizia, è sufficiente rivolgersi a un ingegnere, a un geometra o a un architetto, ovvero a un qualsiasi tecnico in grado di realizzare una SCIA.

Se invece il cambio è collegato a opere di natura edilizia, dovrete necessariamente rivolgervi a una imprese edile, o in alternativa o un libero professionista (se il lavoro è comunque di entità minima), oltre che al già citato tecnico per la realizzazione del titolo abilitativo il quale, è bene ricordarlo, in questo caso è il Permesso di Costruire.

Cambio destinazione d’uso: come risparmiare?

In entrambi i casi, ovvero sia che vi rivolgiate solo al tecnico o anche a una impresa (o a un libero professionista), il modo più efficace per risparmiare è solo uno: agire di preventivo.

Chiedete il preventivo a più soggetti, mette a confronto le varie ipotesi di costo e infine individuate l’offerta che più vi convince in termini di rapporto qualità prezzo.


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Come fare per rendere abitabile un garage?

Per trasformare il garage in uno spazio abitabile serve una pratica di cambio di destinazione d'uso. In linea generale il cambio di destinazione d'uso di un locale si può sempre fare, ma è bene valutare attentamente caso per caso e seguire la normativa del comune di residenza.

Quanto costa il cambio di destinazione d'uso da magazzino ad abitazione?

100 € per la presentazione e altri 100 € per il rilascio del Permesso di Costruire; 16 € di marca da bollo per la Segnalazione Certificata di Agibilità; 100 € di imposta per la variazione catastale (categorie D, E) oppure 50 € di imposta per la variazione catastale (categorie A, B, C).

Come trasformare un garage in un loft?

Per trasformare un garage nel loft dei sogni, la prima cosa da fare è dotare lo spazio delle misure di ventilazione e illuminazione necessarie, come porte e finestre. In questo modo otterrai un luogo aperto e totalmente abitabile. In funzione delle dimensioni del garage, il loft può essere piccolo o grande.

Quanto costa passare da c3 a c1?

Per la parcella del professionista che seguirà la pratica, vanno calcolati dai 300 ai 700 euro; per i diritti di segreteria da versare alle amministrazioni comunali occorre calcolare dagli 80 ai 350 euro, a seconda dell'autorizzazione richiesta.