Come prepararsi al test di specializzazione medicina

Quali sono i requisiti di ammissione alle Scuole di Specializzazione in Medicina? Come e quando iscriversi al concorso? Quali sono le prove d’esame?
Tutte le informazioni per l’accesso alle SSM in questa guida completa.

L’ammissione dei medici alle Scuole di Specializzazione di Area Medica avviene a seguito del superamento di un concorso per titoli ed esami disciplinato da un decreto ministeriale generalmente pubblicato nel mese di maggio.

Requisiti di ammissione

Possono partecipare al concorso per l’Ammissione alle Scuole di Specializzazione di Area Medica i candidati che conseguono la laurea in Medicina e Chirurgia prima della data di scadenza della presentazione della domanda indicata nel bando di concorso.

Il candidato che supera il concorso è ammesso alla Scuola a condizione che entro la data di inizio delle attività didattiche consegua l’abilitazione all’esercizio della professione di Medico-Chirurgo, se non ancora posseduta.

E se il candidato consegue l’abilitazione all’esercizio della professione all’estero? In questo caso è richiesto il possesso del Decreto di riconoscimento del titolo ai fini dell’esercizio della professione medica rilasciato dal Ministero della Salute.

In questo articolo faremo un’analisi delle caratteristiche della prova di ammissione dei medici alle Scuole di specializzazione di area sanitaria per l’anno accademico 2020/2021 che si è svolta il 20 luglio 2021.

La prova risulta costituita da 140 quesiti a sé stanti. Si conferma anche quest’anno la scomparsa degli scenari clinici, presenti fino al concorso SSM 2019.

Inoltre, si conferma l’assenza di domande di ambito preclinico vista anche nei concorsi precedenti, ad eccezione di un paio di quesiti che richiedevano conoscenze di materie di base.

Anche quest’anno ci sono state sei domande correlate da immagine, in particolare:

• Due tracciati ECG (domanda 33 e 37)
• Un RX del torace (domanda 3) e un RX arto inferiore (domanda 115)
• Una RM encefalo (domanda 93)
• Un esame del fondo oculare, assente nei precedenti concorsi (domanda 113)

Numero di domande per materia

Per quanto riguarda il numero di domande per materia, i quesiti di neurologia/neurochirurgia, cardiologia/cardiochirurgia e chirurgia generale hanno rappresentato circa il 30% delle domande totali, risultando le materie più rappresentate all’interno del test.

Queste materie, insieme ad ortopedia, pneumologia/chirurgia toracica, endocrinologia e gastroenterologia, ginecologia e pediatria, hanno rappresentato il 60% dei quesiti totali e le domande con 7 o più quesiti all’interno del test.

La distribuzione dei quesiti per materia è stata sovrapponibile a quella del 2020, eccezion fatta per cardiologia/cardiochirurgia (che quest’anno ha visto un aumento di domande e rappresenta il 15% dei quesiti totali), immunologia clinica/reumatologia e pediatria (che quest’anno hanno visto una riduzione del numero di domande, passando rispettivamente dal 5% e 7% delle domande totali al 3% e 5%).

Difficoltà del test

Per quanto riguarda la difficoltà del test (per quanto sia un parametro soggettivo), abbiamo svolto un sondaggio e classificato le domande in tre classi, sulla base dell’esperienza personale (doppia lettura del test) e dei programmi didattici delle principali Università italiane:

• facili: di facile approccio, che possono essere risolte in poco tempo anche senza leggere tutte le alternative di risposta
• difficoltà intermedia: necessitano di ragionamento e/o di lettura di tutte le alternative, eventualmente scegliendo la risposta per esclusione oppure riguardanti nozioni più specialistiche
• impegnative: molto concettuali e non risolvibili con il ragionamento e/o contenenti nozioni molto specialistiche e solitamente non affrontate nei programmi universitari.

In base ai risultati, abbiamo un compito con più del 50% delle domande di difficoltà intermedia, circa il 30% di domande “facili” e un 18% di domande impegnative.

Secondo un sondaggio anonimo somministrato ai candidati del concorso di quest’anno che avevano avuto modo di svolgere anche il test SSM 2020, il 52% degli intervistati ha ritenuto il test più facile rispetto all’anno scorso, il 37% di difficoltà simile e solo l’11% più difficile.

Borse disponibili

Per quanto riguarda il numero di borse disponibili, c’è da notare che quest’anno si è registrato un ulteriore aumento del rapporto tra numero di partecipanti e numero di posti disponibili (il migliore degli ultimi anni), con un rapporto prossimo a 1:1 tra il numero di borse e il numero dei partecipanti.

L’aumento dei contratti di formazione è stato omogeneo per quasi tutte le scuole, con piccole variazioni rispetto all’anno precedente, nessuna delle quali superiore all’1%.

Concludiamo con un riepilogo delle borse disponibili divise per scuola e confrontate con il relativo numero dell’anno precedente.

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Medico chirurgo specializzando in Chirurgia Generale e Senologica presso l’università “Sapienza” di Roma, divulgatore scientifico, compositore, blogger e autore di articoli scientifici, trattati specialistici e del nuovo Manuale di Medicina Generale (Edises 2017). Sempre con una penna in una mano e il bisturi nell’altra.

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