Magda e furio non ce la faccio più

Indimenticabili. Quegli occhi chiari e sbarrati, pietosi e fissi, in cerca di un baleno improvviso che li liberino dalla prigione di un uomo innamorato e ossessivo. Carlo Verdone fece nel 1981 un capolavoro con Bianco Rosso e Verdone, in particolare con la mitica coppia torinese di Furio e Magda: lui compulsivo affetto da pignoleria patologica e lei che, in una scena che rimarr� nella storia del cinema, dava letteralmente le �craniate al muro� nel bagno di un autogrill pronunciando, con un esilarante accento piemontese, l’indimenticato �Non ce la faccio pi�!�.

Il lieto fine della povera Magda sar� la fuga (proprio quando Furio vota in cabina elettorale) con un musicista marpione. Quella frase � diventata lo slogan di un nuovissimo progetto di design �made in Torino� che omaggia la protagonista anche nel nome: Magdathome � una serie di arredi formata (e firmata) da Simone Mussat Sartor (fondatore di Born in Berlin) e da Pierfranco Giolito, che dieci anni fa ha dato vita alle produzioni Diplopie, la cui predilezione per i metalli lo ha portato a collaborare con numerosi artisti contemporanei (una, Maura Banfo, l’ha sposata). Si tratta di pezzi unici realizzati su misura e caratterizzati dai materiali che i due designer maneggiano nel quotidiano: pelle e ferro.

La collezione verr� ospitata fino al 24 ottobre dalla Galleria Riccardo Costantini Contemporary nell’ambito dell’evento Exhibi.To e sono previsti tre opening, da oggi a mercoled�. Secondo Mussat e Giolito la misura � colma (come lo era per la sfinita interprete del film) anche nel campo del design e delle sue circonvoluzioni vezzeggiative. La produzione di Magdathome si concentra sui soli due materiali manipolati nella maniera pi� naturale.

Magda e furio non ce la faccio più

Librerie, portariviste, comodini, piccoli portaoggetti, specchi per il bagno: pochi elementi caratterizzati da ferrose forme ortogonali e curve dettate dalle cinghie che stringono la pelle oppure la lasciano compartimentare dolcemente gli spazi. Magda nasce in questo inizio di autunno 2020 dopo una gestazione durata un paio di anni, come racconta Pierfranco Giolito: �Stavamo trascorrendo un week end in Liguria in occasione di una mostra di amici. Con Simone ci siamo raccontati sogni, fantasie e piani per il futuro. E ci siamo scoperti complici. Siamo due persone molto diverse che hanno, allo stesso tempo, grandi affinit�. Penso siano state queste ultime a farci credere in un’idea comune, dove il lavoro � pari e le rispettive competenze si fondono senza prevaricazioni. Ci abbiamo creduto insieme e solo se ci credi fino in fondo le cose si possono realizzare�.

C’� molta determinazione dietro questa novit� artigianale e artistica, e certamente tanta ironia di fronte a una innegabile omologazione del sistema. � interessante trovarsi di fronte alla creativit� che questa citt� sa mettere in moto, �Torino, si sa, � una fucina d’idee. Poi per� sembra sempre che si blocchi qualcosa. Ma � qui che sono i nostri laboratori e la nostra vita. Se capiteranno occasioni anche fuori per noi saranno foriere di buona energia�.

Giolito � nato e cresciuto in un’officina meccanica e tende a �customizzare� tutto in una perenne ricerca di materiali. �Ho sentito l’esigenza di trasformare il lavoro in qualcosa di pi� ricercato e innovativo. Il confine tra arte e design � labile: c’� un punto imprecisato e quasi sconosciuto in cui le discipline si trovano e interagiscono. Personalmente, difendo l’utilizzo di un prodotto che non sia solo un oggetto da guardare. Riccardo Costantini da tempo voleva avvicinarsi al design ed � entusiasta di Magdathome: � una scommessa per tutti e tre. La prossima tappa sar� un evento durante la Design Week di Milano�.

22 settembre 2020 | 12:48

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