Nicetile per quanto tempo si può prendere

Nicetile per quanto tempo si può prendere

Il foglietto illustrativo di Nicetile compresse consiglia di assumere il farmaco a stomaco pieno o lontano dai pasti? Dopo quanto tempo fa effetto?

Il Nicetile è un farmaco che aiuta a combattere la funzione mitocondriale in relazione ai fattori di crescita e riparativi, oltre a svolgere un’attività antiossidante per i neuroni del sistema nervoso periferico e centrale.

Si tratta di un medicinale da banco speciale che viene somministrato a pazienti che hanno riscontrato lesioni di diverso genere al nervo periferico. Questo farmaco è acquistabile solo previa autorizzazione medica per via orale o endovenosa, anche se per quest’ultima opzione i casi sono veramente rari. È spesso utilizzato dagli atleti per facilitare la concentrazione durante l’allenamento o da chi soffre di depressione, disturbi dell’attenzione e problemi neurologici lievi.

Dopo quanto tempo fa effetto?

Gli effetti di Nicetile compresse variano da soggetto a soggetto. In linea di massima, gli effetti prodotti da questo medicinale possono verificarsi anche immediatamente dopo la somministrazione. Nell’arco dei sette giorni successivi è impossibile non notare già progressi significativi.

Nicetile va assunto prima o dopo mangiato?

Si può assumere Nicetile prima o dopo i pasti, in base a quelle che sono le indicazioni del proprio medico curante dopo la visita. Generalmente si consiglia di prenderlo al mattino, prima della colazione, per tutti coloro che vogliono beneficiare del suo effetto eccitante. Di certo è sconsigliato consumarlo la sera.

A ogni modo è sempre meglio chiedere il parere del proprio medico curante circa la somministrazione. È vero infatti che a stomaco vuoto viene assorbito più facilmente dall’organismo ma, l’uso che bisogna farne dipende dall’effetto che si desidera ottenere sul paziente e sulla sua patologia.

Gli effetti e le interazioni con gli alimenti, infatti, variano da soggetto a soggetto. Questo medicinale può avere anche effetti indesiderati, quindi, è bene utilizzarlo con le dovute attenzioni sebbene le controindicazioni si presentino sporadicamente.

In genere più fare interazione con il caffè, creando uno stato di eccitazione eccessivo che è bene tenere sotto controllo grazie ai consigli del medico riguardo la somministrazione.

Il nostro sistema nervoso è paragonabile a una centrale elettrica, un intreccio di fili che si snoda pressoché in ogni distretto del nostro organismo.

Le cellule nervose, composte da una parte centrale e da una periferica allungata (assone), disposte in sequenza, formano lunghi filamenti: i nervi.

Sono quanto abbiamo di più prezioso, essendo perennemente in uno stato denominato Gz, ovvero una volta formati non si moltiplicano più.

Lo stesso numero di cellule nervose che presentiamo alla nascita, le avremo finché saremo in vita, mentre altri tessuti e organi, per programmazione genetica o in seguito alla distruzione occasionale dovuta a infezioni o traumi si rigenerano, sostituendo tutto il corredo cellulare nel giro di qualche mese.

Il tessuto nervoso se danneggiato, rimane tale per tutta la vita, i nervi lesi ad oggi non sono trattabili, tranne che per poche eccezioni.

Se i nervi sono paragonabili ad un filo elettrico, la guaina protettiva che li racchiude proteggendoli e isolandoli (anche elettricamente), detta guaina mielinica o di Schwann (nei nervi periferici), è sovrapponibile alla protezione gommata che ricopre tutti i fili in rame destinati alla conduzione dell’elettricità.

Anche la guaina mielinica, una sostanza ricca di grassi (isolante elettrico) è il prodotto di un’altra serie di cellule specializzate nella sua produzione, che si sviluppano a spirale lungo l’assone nervoso, avvolgendolo.

Questa guaina, a causa di infezioni batteriche o virali (Herpes Zoster), o in seguito a ripetuti insulti meccanici (es. nevriti da discopatie, tunnel carpale o conflitto acromion-clavicolare), viene distrutta e il nervo scoperto diviene causa di dolori spesso lancinanti.

Le terapie variano a seconda dell’eziologia, ma tutte prevedono un fattore comune, la somministrazione di nutrienti o integratori atti a ricostruire la guaina mielinica.

Gli integratori utilizzati sono:

  • Acido Folico (Vitamina B9)
  • Cianocobalamina (Vitamina B12)
  • Vitamina C
  • Vitamina D
  • Omega 3 e Omega 6
  • L Acetilcarnitina

Si tratta per lo più di antiossidanti e catalizzatori delle reazioni chimiche che trasformano i precursori in componenti utili alla ricrescita cellulare.

In particolare la L Acetilcarnitina (ALC) è un coadiuvante (agonista) dell’attività mitocondriale e contribuisce significativamente all’utilizzo degli acidi grassi.

La terapia è lunga e richiede la somministrazione di 1.5/2.0 gr. pro die, generalmente suddivisa un 2/3 assunzioni al giorno.

Tra i prodotti in commercio a base di L Acetilcarnitina, il più famoso è certamente il Nicetle, prodotto dalla Sigma-Tau, la prima azienda che, a ragione, scommise su tale molecola.

Somministrazioni a più alta concentrazione sono possibili con l’utilizzo di fiale intramuscolari o endovena, generalmente anche queste ben tollerate, alla pari delle compresse.

La molecola è fondamentalmente composta da un ammonio quaternario, dunque sensibile all’ambiente acido, ma le compresse sono gastroprotette, cioè rivestite da uno strato inattaccabile dagli acidi dello stomaco.

Questo ne permette il transito e la successiva assimilazione a livello intestinale, consentendo l’assunzione sia a stomaco vuoto che dopo i pasti, anche se è preferibile evitarne l’uso a digiuno.

Se la cura dei nervi periferici era e resta l’indicazione principale del Nicetile, recenti quanto autorevoli studi (Brooks JO 3rd et al. Acetyl-L-Carnitine slows decline in younger patients with Alzherimer’s disease: a reanalysis of a double-blind, placebo-controlled trial using trilinear approach) hanno accertato un suo valido contributo contro i deficit cognitivi, anche secondari a malattie degenerative del sistema nervoso centrale, come il morbo di Alzheimer.

Essendo in grado di superare la barriera emato encefalica, agisce a livello cerebrale favorendo la produzione di acetilcolina, un mediatore chimico coinvolto direttamente nella trasmissione degli impulsi nervosi.

Sempre in neuropsichiatria, dosi minime riescono a contrastare gli effetti della “sindrome X”, una malattia ereditaria che comporta un ritardo mentale associato a deficit dell’attenzione e iperattività nei bambini affetti.

Viene utilizzato anche in caso di sindrome depressiva grave.

È scontato il suo utilizzo in cardiologia, il cuore come i muscoli scheletrici, trae particolari benefici dall’ ALC, dal momento che questa trasforma i grassi in ATP.

Inoltre in associazione con vitamina B12 e acido folico, si è rivelato efficace nel ripristino dell’endotelio cardiovascolare, specialmente quando questo risulta alterato da alti livelli di omocisteina, con conseguente formazione di placca ateromatosa.

È un potente antiossidante, si è mostrato particolarmente efficace come anti-aging ed è da sempre considerato un utile integratore nell’attività sportiva intensiva e come coadiuvante nella ginnastica dimagrante, incrementando il consumo dei grassi e lo sviluppo della massa magra.

In questi casi il dosaggio è di 500/1000 mg al giorno, sempre diviso in due somministrazioni.

Valido anche in andrologia, dove trova applicazione in caso di astenozoospermia, aumentando la motilità degli spermatozoi e forse anche la produzione (molti studi sono attualmente in corso).

Il Nicetile è molto ben tollerato in quanto praticamente privo di effetti collaterali, se si escludono rarissimi casi di specifica intolleranza verso il componente base. Non crea assuefazione o dipendenza, non influisce sulla guida e/o sui tempi di reazione.

L’uso concomitante di alcuni farmaci antivirali ne può limitare l’assorbimento. Non essendo mai stati condotti studi in merito all’utilizzo in gravidanza, a puro scopo cautelativo se ne sconsiglia l’uso, dal terzo mese in poi e durante l’allattamento.

Quanto tempo Nicetile?

Per via orale alla dose di 500 mg/kg il picco ematico si raggiunge a 4 ore dalla somministrazione con livelli di 40 mcmoli/l che rimangono costanti fino all'8^ ora.

Perché il Nicetile fa dimagrire?

La capacità della L-acetilcarnitina di favorire la demolizione dei grassi depositati nel tessuto adiposo, ne favorisce l'impiego come integratore coadiuvante del dimagrimento.

A cosa fa bene il Nicetile?

Nicetile è indicato per il trattamento delle lesioni dei nervi periferici (lesioni tronculari e radicolari) dovute a cause meccaniche o a processi infiammatori.

Quali sono gli effetti collaterali del Nicetile?

Effetti Indesiderati * Solo per somministrazione i.m./i.v. Sono stati segnalati sporadici casi di lieve eccitazione che regrediscono prontamente con la diminuzione della posologia.