Chi ha la gotta può mangiare il tonno

Chi ha la gotta può mangiare il tonno

Chi soffre di gotta può mangiare i ceci?

La frutta e la verdura in generale non producono eccesso di purine, e anche le fonti di proteine vegetali quali fagioli, ceci, seitan, tofu, lenticchie, possono sostituire le proteine animali senza per questo andare incontro a scompensi proteici pericolosi.

Chi ha la gotta può mangiare i peperoni?

4- Mangiare frutta e verdura ricche di vitamina C come peperoni rossi, broccoli, arance, kiwi, manghi, fragole. Potrebbero aiutare a ridurre il livello di acido urico. 5- Mangiare cibi ricchi di omega 3.

Quali pesci mangiare con la gotta?

Alimenti da consumare con moderazione

  • Carne: vitello, manzo, maiale, tacchino e pollo;
  • Pesce: spigola, orata, salmone, platessa, triglia, merluzzo;
  • Verdure: asparagi, spinaci, cavolfiore e funghi;
  • Legumi: piselli, fagioli, lenticchie e ceci;
  • Cereali: pane e pasta integrali;
  • Bevande: caffè e tè.

Chi soffre di gotta può mangiare il baccalà?

Pesce bianco Anche se alcuni tipi di pesce aiutano a tenere sotto controllo l'infiammazione ed il dolore, il pesce bianco è del tutto sconsigliato per i soggetti che presentano elevati livelli di acido urico. ... Tra questi pesci bisogna citare: Baccalà.

Chi soffre di gotta può mangiare le melanzane?

Con la gotta cronica, le melanzane dovrebbero essere presenti nella dieta quotidiana. Può essere cotto, bollito, in umido, al vapore. La cosa principale è mangiare più verdure, crude o cotte, prodotti a base di latte fermentato a basso contenuto calorico, oli vegetali.

Cosa bisogna fare per eliminare gli acidi urici?

Per garantire il corretto stato di salute del nostro organismo, è fondamentale mantenere i giusti livelli di acidi urici. Bere acqua, circa due litri di acqua al giorno, può essere un valido alleato contro la gotta, in quanto aiuta il lavoro dei reni che hanno l'ardua missione di purificare il sangue.

Cosa bisogna evitare di mangiare se si ha l uricemia alta?

ALIMENTI CONSENTITI E CONSIGLIATI Pasta e riso non integrali , grissini, cracker, fette biscottate, cereali in genere. L'amido contenuto nei carboidrati aiuta l'escrezione di acido urico. Latte e suoi derivati , come yogurt e ricotta .

Chi ha la gotta può mangiare il tonno?

Si può mangiare il tonno con la gotta? Questo pesce, purtroppo, è un alimento ricco di purine e quindi sconsigliato. Il tonno non è l'unico tipo di pesce con alti livelli di purine: sono sconsigliati, infatti, anche aringa, sardine, merluzzo bianco, carpa e trota.

Chi soffre di gotta può mangiare i funghi?

Le vittime di gotta dovrebbero evitare gli alimenti che sono ricchi in purine quali carne, frattaglie, il pesce oleoso ed i funghi. L'alcool e gli alimenti fruttosio-zuccherati possono anche aumentare i livelli dell'acido urico e dovrebbero quindi essere evitati.

La mancata capacità dell'organismo di smaltire alcuni tipi di acidi nucleici, chiamati purine, e/o l’iperproduzione di urati (da forme primitive di origine genetica/ambientale o forme secondarie conseguenti a patologie, disordini metabolici, ecc.) determinano l'aumento dell'acido urico nel sangue (uricemia) che tende a depositarsi nelle articolazioni e a provocare gotta. La gotta si caratterizza da attacchi di artrite infiammatoria acuta con arrossamento, gonfiore e dolore alle articolazioni dovuti ad un eccessivo deposito di cristalli di acido urico nelle giunture ossee (tofi); si associa inoltre a nefropatia e a urolitiasi da calcoli di urato o di acido urico. Iperuricemia e gotta non sono sinonimi in quanto la prima non sempre è seguita o accompagnata dal quadro della gotta (artrite, tofi, nefropatia). Per questo motivo il disordine metabolico, sempre presente nella gotta, appare come causa necessaria ma non sufficiente per lo sviluppo di questa malattia.
E’ nota l’associazione tra iperuricemia e manifestazioni cliniche della “ sindrome metabolica ”. La diagnosi di quest'ultima avviene quando sono presenti almeno 3 dei 5 fattori di rischio elencati di seguito:

  1. obesità addominale , cioè una circonferenza vita maggiore di 88 cm nelle donne e maggiore di 102 cm negli uomini;
  2. ipertrigliceridemia , cioè valori di trigliceridi nel sangue superiori a 150 mg/dl;
  3. bassi valori di colesterolo HDL (definito anche “colesterolo buono”), cioè valori minori di 40 mg/dl nelle donne e minori di 50 mg/dl negli uomini;
  4. iperglicemia , cioè valori di glicemia a digiuno maggiori di 100 mg/dl;
  5. ipertensione arteriosa , cioè valori di pressione sanguigna maggiori di 130 mmHg sistolica (alta) e 85 mmHg diastolica (bassa).

Pertanto è buona pratica tenere in considerazione queste condizioni cliniche quando si è in presenza di gotta e iperuricemia.

Normalmente il paziente che soffre di gotta viene sottoposto a terapia farmacologia, ma la riduzione di alcuni cibi ad elevato contenuto di purine (contenute soprattutto nei prodotti di origine animale, con l'eccezione di uova e latticini) può essere utile se la terapia farmacologica si dimostra insufficiente a controllare i sintomi e rappresenta un buon trattamento per l’iperuricemia asintomatica. Inoltre, l'iperuricemia associata a sovrappeso od obesità risponde favorevolmente alla riduzione del peso corporeo .

RACCOMANDAZIONI DIETETICHE GENERALI

  • Evitare i cibi ad elevatissimo contenuto in purine (vedi capitoli successivi).
  • Evitare i digiuni prolungati e diete fortemente ipocaloriche , soprattutto quelle basate sulla riduzione o eliminazione dei carboidrati . Se desideri controllare meglio il tuo peso puoi iscriverti alla dieta “L.O.Ve.” (latto-ovo-vegetariana), un programma del tutto gratuito che ti fornisce gustosi menu della gastronomia italiana personalizzati per le tue calorie giornaliere ed equilibrati in nutrienti, ma privi di carne e pesce , in quanto sono gli alimenti con un maggior contenuto di purine.
  • Non eccedere nel consumo di proteine animali, assumendo 2-3 porzioni di carne (100 g), 1 di affettati (50 g) e 3 di pesce (circa 150 g) a settimana. Le grammature indicate sono a scopo esemplificativo, in quanto andrebbero sempre calcolate nell'ambito di un piano nutrizionale personalizzato prescritto da uno specialista ma, in presenza di sottopeso o stato infiammatorio acuto, possono essere aumentate anche del 50%.
  • Idratarsi a sufficienza, bevendo almeno 1,5 L di acqua al giorno.
  • Limitare i grassi , le bevande e gli alimenti che contengono zuccheri aggiunti , consumando ogni giorno almeno cinque porzioni di frutta e verdura (tre di verdura e due di frutta).
  • Assumere sufficienti quantità di vitamina C che, secondo alcuni studi, ha un ruolo preventivo nei confronti della gotta (es. agrumi, kiwi, fragole, pomodori e peperoni crudi).

I tre capitoli che seguono indicano gli alimenti non consentiti, consentiti con moderazione, consentiti e consigliati in caso della patologia indicata. Nel seguire le indicazioni si deve però tenere conto che, per ottenere una corretta ed equilibrata alimentazione che fornisca all’organismo tutti i nutrienti di cui necessita, occorre assumere la giusta quantità (porzione) dell’alimento e rispettare le frequenze con le quali alcuni alimenti debbono essere consumati, giornalmente o settimanalmente, all’interno di uno schema alimentare personalizzato. L’alimentazione della giornata deve rispettare il bilancio energetico di ciascuno e l’energia introdotta deve essere uguale a quella spesa per non aumentare il rischio di sovrappeso, obesità ma anche di malnutrizione.

ALIMENTI NON CONSENTITI

  • Alcool . La sua ingestione (soprattutto birra e superalcolici ), oltre a favorire l'aumento di peso, favorisce anche la produzione di acido urico da parte dell'organismo e la sua precipitazione nelle articolazioni. Ne riduce inoltre l’eliminazione da parte dei reni.
  • Pesce azzurro ad alto contenuto di purine, come acciughe o alici , sardine e sgombro .
  • Frattaglie animali , quali fegato, cervella e rognone.
  • Formaggi grassi, come quelli a doppia o tripla crema tipo mascarpone.
  • Selvaggina .
  • Molluschi e frutti di mare , come cozze e vongole.
  • Insaccati , come salsiccia e salame.
  • Alimenti conservati.
  • Strutto e lardo, cucinati o fritti.
  • Dadi da cucina.
  • Bevande zuccherate contenenti fruttosio come cola e succhi di frutta .

L'eliminazione di ulteriori alimenti, come veniva consigliato in passato, non offre vantaggi ed espone al rischio di squilibri nutrizionali.

ALIMENTI CONSENTITI CON MODERAZIONE

Di seguito sono indicate le porzioni di alimenti proteici adeguate per la malattia che, tuttavia, devono essere assunte secondo le frequenze settimanali dell’equilibrata alimentazione.

  • Carni e pollame (porzione di massimo 100 g).
  • Affettati (porzione di massimo 50 g).
  • Legumi, come piselli, fagioli, lenticchie , ceci, fave, etc. (porzione di 50 grammi se secchi o 150 se freschi).
  • Pesce a medio contenuto di purine, come spigola , carpa , cernia , luccio, merluzzo , nasello , palombo , sogliola , rombo , trota (porzione di 150 g).
  • Frutta secca come noci , mandorle e nocciole (porzione di 10-20 g)
  • Alcuni tipi di verdure quali asparagi , spinaci , cavolfiori e funghi .

ALIMENTI CONSENTITI E CONSIGLIATI

  • Pasta e riso non integrali , grissini, cracker, fette biscottate, cereali in genere. L’amido contenuto nei carboidrati aiuta l’escrezione di acido urico.
  • Latte e suoi derivati , come yogurt e ricotta .
  • Formaggi a basso contenuto di grassi come Asiago, Bel Paese, crescenza, fior di latte, fontina, mozzarella, scamorza oppure, tra quelli stagionati, Grana Padano DOP . Questo formaggio è un concentrato di latte, ma senza lattosio e con meno grassi del latte intero utilizzato per la sua produzione, perché parzialmente decremato durante la lavorazione. Grana Padano DOP è il formaggio più ricco di calcio tra tutti quelli comunemente consumati, apporta inoltre buone proteine ad alto valore biologico, vitamine essenziali come quelle del gruppo B ( B2 e B12 ) e antiossidanti come zinco, selenio e vitamina A . Si può consumare grattugiato anche tutti i giorni (un paio di cucchiai) per condire primi piatti, minestre e passati di verdure al posto del sale .
  • Uova, 2-4 porzioni a settimana.
  • Verdure di stagione . È bene consumare almeno una porzione di verdure a ogni pasto, cruda o cotta, preferendo barbabietole , bietole , broccoli , carciofi , cardi , carote , cavolini di Bruxelles , indivia , insalata , lattuga , pomodori , rape , zucca .
  • Frutta fresca , ricordando però di consumarla con moderazione per il suo contenuto di fruttosio (zucchero della frutta). Alcuni frutti sono più zuccherini di altri, come uva, cachi, banane, mandarini, fichi, etc., pertanto andrebbero consumati limitatamente, mentre andrebbero privilegiati frutti con un basso contenuto di purine come albicocche , arance , kiwi , mele , melone , pere , pesche , ciliegie e fragole .
  • Olio extravergine di oliva per condire le pietanze, da utilizzare a crudo, aggiunto con moderazione e dosato con il cucchiaino per non eccedere nelle quantità.
  • Acqua, almeno 2 litri al giorno (preferibilmente acqua oligominerale naturale).

CONSIGLI COMPORTAMENTALI

  • In caso di sovrappeso od obesità , si raccomanda la riduzione del peso e del girovita, ossia la circonferenza addominale, indicatrice della quantità di grasso depositata a livello viscerale. Valori di circonferenza vita superiori a 94 cm nell'uomo e ad 80 cm nella donna si associano ad un rischio cardiovascolare “moderato"; valori superiori a 102 cm nell'uomo e ad 88 cm nella donna sono associati ad un "rischio elevato". Tornare ad un peso normale permette di ridurre non solo i livelli di uricemia nel sangue, ma anche di ridurre gli altri fattori di rischio cardiovascolare (come ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, insulino-resistenza). Per sapere quanta massa grassa hai e calcolare il tuo Indice di Massa Corporea (BMI) utilizza questo strumento gratuito , facile e veloce.
  • Rendere lo stile di vita più attivo: vai al lavoro a piedi, in bicicletta o parcheggia lontano, se puoi evita l’uso dell’ascensore e fai le scale a piedi, usa un carrellino per andare a fare la spesa e fai la strada a piedi, etc.
  • Praticare attività fisica almeno tre volte a settimana ( 150 minuti a settimana minimo, ottimali 300 minuti ), sia di tipo aerobico che di rinforzo muscolare (anaerobico). L’attività fisica costante regala benefici effetti a chi è affetto da iperuricemia, oltre che essere fondamentale per eliminare il grasso in eccesso e dimagrire correttamente .

Ricette consigliate

Pasta di mais e nocciole e agrumi
Riso integrale mantecato con succo di barbarbietola e Grana Padano
Purè di carciofi
Torta di patate, grana padano e rosmarino
Millefoglie melanzane e capperi
Hamburger di melanzane
Cellentani con le melanzane
Ziti con carciofi e caprino
Spaghetti curcuma e verdure
Quiche ai carciofi
Vellutata ai gambi di carciofi

Avvertenze
I consigli dietetici forniti sono puramente indicativi e non debbono essere considerati sostitutivi delle indicazioni del medico, in quanto alcuni pazienti possono richiedere adattamenti della dieta sulla base della situazione clinica individuale.

Autori
Dott.ssa Laura Iorio, medico specialista in Scienza dell’Alimentazione

Chi soffre di gotta può mangiare il tonno in scatola?

è noto che il consumo di tonno deve essere limitato in soggetti con problemi di gotta, poiché il tonno è un alimento ricco di purine.

Quale tipo di pesce si può mangiare quando si ha la gotta?

Pesce a medio contenuto di purine, come spigola , carpa , cernia , luccio, merluzzo , nasello , palombo , sogliola , rombo , trota (porzione di 150 g).

Chi ha la gotta può mangiare la pasta?

Si ricordi che sono alimenti a basso contenuto di purine,anche, il latte, le uova, i formaggi, gli ortaggi, i legumi freschi, la frutta, la pasta ed i cereali in genere. Quindi, SI, può consumarli.

Quali sono i pesci poveri di purine?

Pesce a medio contenuto di purine: spigola, carpa, cernia, luccio merluzzo, nasello, palombo, sogliola, rombo, trota. Alcuni tipi di verdure quali asparagi, spinaci, cavolfiori. Funghi.