La nostra società si occupa di organizzare il servizio di sorveglianza sanitaria a Milano e su tutto il territorio nazionale. Show
Definizione di sorveglianza sanitariaVediamo cos'è la sorveglianza sanitaria. La sorveglianza sanitaria è l’insieme degli atti medici aventi la finalità di tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori, in relazione ai fattori di rischio professionali, all’ambiente di lavoro e alle modalità di svolgimento dell’attività lavorativa. L'attività di sorveglianza sanitariaL’art. 25 del D.Lgs 81/08 elenca gli obblighi e responsabilità del medico del lavoro nell’espletamento della sua attività di sorveglianza sanitaria che elenchiamo di seguito:
Comunicazioni del medico competenteDi seguito elenchiamo l’elenco delle principali comunicazioni alle quali il medico del lavoro è tenuto:
Cosa prevede la sorveglianza sanitaria?Vediamo quali sono le tipologie di visite che il medico deve effettuare per la sorveglianza sanitaria. Cosa comprende la sorveglianza sanitaria dei lavoratori:
Quando la sorveglianza sanitaria è obbligatoria?É utile chiedersi: la sorveglianza sanitaria è obbligatoria per tutti i lavoratori ? No! La sorveglianza sanitaria è effettuata dal medico competente nei seguenti casi:
Per quanto riguarda i casi espressamente previsti dalla normativa, ai sensi del D.lgs la sorveglianza sanitaria deve essere effettuata in presenza di questi rischi:
Vi sono anche questi altri casi in cui la normativa prevede l'obbligo di sorveglianza sanitaria:
La sorveglianza sanitaria dei lavoratori quando non è obbligatoria?Le visite mediche dei lavoratori non possono essere effettuate nei seguenti casi:
Le visite mediche cosa comprendono e chi le deve pagareLe visite mediche di cui al comma 2, a cura e spese del datore di lavoro, comprendono gli esami clinici e biologici e indagini diagnostiche mirati al rischio ritenuti necessari dal medico competente. Nei casi ed alle condizioni previste dall’ordinamento, le visite di cui al comma 2, lettere a), b) e d) sono altresì finalizzate alla verifica di assenza di condizioni di alcol dipendenza e di assunzione di sostanze psicotrope e stupefacenti. Chi deve tenere la cartella sanitaria dei lavoratori sottoposti a sorveglianza sanitariaLa cartella sanitaria può essere sia cartacea che informatizzata. Quando la cartella è cartacea può essere conservata direttamente in azienda o presso lo studio medico nel rispetto del segreto professionale. Il medico competente deve garantire di aver conservato le cartelle cartacee secretandole nei seguenti modi:
Quello che conta è che il luogo in cui deve essere tenuta la cartella sanitaria e di rischio dei dipendenti sia indicato nella lettera di nomina del medico competente. Se desideri approfondire l'argomento puoi leggere questo articolo: Che cos'è la cartella sanitaria informatizzata in medicina del lavoro Come vanno gestiti gli esiti delle visite medicheGli esiti della visita medica devono essere allegati alla cartella sanitaria e di rischio di cui all’articolo 25, comma 1, lettera c), secondo i requisiti minimi contenuti nell’Allegato 3A e predisposta su formato cartaceo o informatizzato, secondo quanto previsto dall’articolo 53. I giudizi sulla mansione specificaIl medico competente, sulla base delle risultanze delle visite mediche di cui al comma 2, esprime uno dei seguenti giudizi relativi alla mansione specifica:
Nel caso di espressione del giudizio di inidoneità temporanea vanno precisati i limiti temporali di validità. Dei giudizi di cui al comma 6, il medico competente informa per iscritto il datore di lavoro e il lavoratore. Gli obblighi e i diritti del lavoratoreLa sorveglianza sanitaria è uno dei tanti strumenti di tutela del lavoratore, pertanto esso è tenuto a collaborare con il medico competente fornendogli tutte le informazioni richieste ed ha l'obbligo di sottoporsi alle visite secondo le modalità e le periodicità che gli vengono comunicate, tale obbligo è sancito dall'art. 20 del T.U. Pertanto i lavoratori hanno diritto a:
Ricorso verso il giudizio sulla mansione specificaAvverso i giudizi del medico competente è ammesso ricorso, entro 30 giorni dalla data di comunicazione del giudizio medesimo, all’organo di vigilanza territorialmente competente che dispone, dopo eventuali ulteriori accertamenti, la conferma, la modifica o la revoca del giudizio stesso. RICHIEDI UN PREVENTIVO GRATUITO Aggiornato il 8/7/2021 da Paolo Calderone https://www.linkedin.com/in/paolo-calderone/ Professionista con più di 25 anni di esperienza maturati nell’ambito della gestione dei servizi di medicina, formazione e sicurezza sul lavoro, fornisce consulenza alle Aziende che desiderano tutelarsi da tutte le sanzioni in cui si potrebbe incorrere a causa del vasto quadro normativo concernente la sicurezza sul lavoro (D.Lgs 81/08). Docente dei corsi di formazione per le figure professionali previste dal D.lvo 81/08. Cosa sono formazione e sorveglianza sanitaria?insieme degli atti medici, finalizzati alla tutela dello stato di salute e sicurezza dei lavoratori, in relazione all'ambiente di lavoro, ai fattori di rischio professionali e alle modalità di svolgimento dell'attività lavorativa.
Qual è l'obiettivo della sorveglianza sanitaria?Lo scopo della sorveglianza sanitaria è quello di: valutare l'idoneità specifica al lavoro. scoprire in tempo utile anomalie cliniche o precliniche (diagnosi precoce) prevenire peggioramenti della salute del lavoratore (prevenzione secondaria)
Che cosa si intende per sorveglianza sanitaria dei lavoratori?Definizione di sorveglianza sanitaria
La sorveglianza sanitaria è l'insieme degli atti medici aventi la finalità di tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori, in relazione ai fattori di rischio professionali, all'ambiente di lavoro e alle modalità di svolgimento dell'attività lavorativa.
Chi garantisce la sorveglianza sanitaria in azienda?Responsabile a effettuare tali atti è il medico competente dell'azienda, professionista con una specializzazione in medicina del lavoro (o discipline equipollenti), che ha il compito di fornire un giudizio d'idoneità sulle mansioni svolte dai lavoratori.
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