Quali sono gli effetti collaterali del ferro

Risorse sull’argomento

Il sovraccarico secondario di ferro si verifica quando è presente un accumulo di ferro nell’organismo causato da un consumo eccessivo di integratori, troppe trasfusioni di sangue o dalla presenza di una malattia che non consente la formazione dei globuli rossi in modo efficiente.

  • Spesso i soggetti avvertono stanchezza e debolezza.

  • La diagnosi avviene mediante esami del sangue per la misurazione del livello di ferro.

  • Il trattamento prevede di norma l’uso di farmaci che legano e rimuovono il ferro dall’organismo (chelazione).

Il sovraccarico secondario di ferro si verifica tipicamente nei soggetti affetti da malattie che compromettono la produzione di globuli rossi quali

In presenza di queste malattie, l’organismo talvolta aumenta l’assorbimento di ferro, ma non sempre riesce a utilizzarlo tutto a causa della difficoltà a produrre nuovi globuli rossi. In questi casi può insorgere sovraccarico di ferro.

Il ferro può accumularsi anche quando si assume troppo ferro da

  • Terapie a base di ferro somministrate in quantità eccessive o per periodi prolungati

Generalmente, gli uomini e le donne in postmenopausa non hanno la necessità di assumere integratori a base di ferro, in quanto possono accumularne troppo nell’organismo, anche se di norma non abbastanza da risultare pericoloso.

  • Cute bronzea

  • Dolori articolari

  • Esami del sangue

Il sovraccarico secondario di ferro viene diagnosticato mediante esami che misurano i livelli ematici di

  • Ferro

  • Ferritina, una proteina che immagazzina il ferro

  • Transferrina, la proteina che trasporta il ferro nel sangue quando i globuli rossi ne sono carenti

  • Rimozione di sangue o chelazione

L’obiettivo del trattamento è ridurre il contenuto di ferro dell’organismo. Per alcune persone, il trattamento consiste nella rimozione di sangue (flebotomia). In molti casi, tuttavia, il sovraccarico di ferro secondario comporta anche anemia Panoramica sull’anemia L’anemia è una condizione nella quale il numero dei globuli rossi è basso. I globuli rossi contengono emoglobina, una proteina che permette loro di trasportare ossigeno dai polmoni ai diversi... maggiori informazioni . Poiché la flebotomia peggiora l’anemia, in questi soggetti si preferisce la terapia ferrochelante Terapia chelante La chelazione, una pratica su base biologica, è una reazione chimica in cui alcune molecole si legano ad atomi di metallo (come calcio, rame, ferro o piombo). I farmaci chelanti, come l’acido... maggiori informazioni .

La terapia ferrochelante può essere somministrata per via orale usando deferasirox o deferiprone oppure mediante infusione di deferossamina sotto la cute (sottocutanea) o in vena (endovenosa). Talvolta deferasirox e deferiprone possono essere somministrati insieme.

I farmaci ferrochelanti per via orale sono molto efficaci nel ridurre il livello di ferro circolante. Gli effetti collaterali della chelazione di ferro includono dolore addominale, diarrea ed eruzione cutanea. Il trattamento causa talvolta danno epatico e renale, per cui vengono eseguiti periodicamente esami del sangue per monitorare la funzionalità di questi organi.

In genere, l’infusione endovenosa di deferossamina per la terapia ferrochelante viene somministrata durante la notte. Gli effetti collaterali includono disturbi gastrici, pressione arteriosa bassa e reazione allergica grave (anafilassi). Talvolta insorgono problemi di udito e vista in seguito a impiego a lungo termine.

Di seguito si riporta una risorsa in lingua inglese che può essere utile. Si prega di notare che il MANUALE non è responsabile del contenuto di questa risorsa.

  • Iron Disorders Institute: offre informazioni sui disturbi che causano squilibri del ferro, compresi esami e suggerimenti su come convivere con tali disturbi

NOTA: Questa è la Versione per i pazienti. CLICCA QUI per accedere alla Versione per i professionisti

per accedere alla Versione per i professionisti

Quali sono gli effetti collaterali del ferro

Copyright © 2022 Merck & Co., Inc., Rahway, NJ, USA e sue affiliate. Tutti i diritti riservati.

In quale momento della giornata si prende il ferro?

Si raccomanda di assumere integratori di ferro da un'ora a mezz'ora prima della colazione. Bevi un bicchiere di succo di arancia o di frutta o un'altra bevanda contenente vitamina C. Non dovresti bere tè o caffè per almeno due ore prima e dopo aver assunto l'integratore.

Cosa comporta l'assunzione di ferro?

L'assunzione di quantità eccessive di ferro può scatenare problemi di stomaco, costipazione, nausea o vomito, dolori addominali e svenimenti e ridurre l'assorbimento dello zinco.

Quanto tempo prendere il ferro?

8. Quanto tempo deve durare la cura? Per quanto riguarda la durata della terapia orale dell'anemia sideropenia, di solito dopo 3-4 settimane di trattamento inizia ad aumentare l'emoglobina mentre il recupero della condizione anemica avviene in genere dopo due mesi anche in relazione alla gravità dell'anemia.

Cosa non prendere insieme al ferro?

> NON prendere le compresse di ferro o il ferro in forma liquida insieme con tè, caffè, latte, cioccolato, cola o vino, perché tali bevande riducono la quantità di ferro assorbita dal corpo.