Tagli di carne per bollito alla piemontese

Il bollito misto alla piemontese è un grande classico della cucina italiana: la ricetta ha origini antiche e prevede l'uso di sette tagli di carne di manzo.

Tagli di carne per bollito alla piemontese
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Tagli di carne per bollito alla piemontese

Presentazione

Il bollito misto alla piemontese è un grande classico della cucina italiana, divenuto celebre in tutto il mondo grazie alla sua immensa bontà.
La ricetta ha origini molto antiche e prevede l'utilizzo di sette tagli di carne di manzo. Preparare questa specialità richiede indubbiamente tantissimo tempo a disposizione e, proprio per questo, la sua realizzazione viene spesso riservata alle occasioni importanti.

Oggi vi proponiamo una rivisitazione semplificata della ricetta originale che necessita di soli cinque tagli di manzo, facilmente reperibili in macelleria, accompagnati come da tradizione da cotechino e cappone.
Siamo certi che rimarrete conquistati dalla sua prelibatezza e i vostri ospiti non potranno fare a meno di complimentarsi per l'ottima riuscita!

Curiosi di scoprire nel dettaglio tutti passaggi ? Scopriamo insieme come fare il bollito misto alla piemontese!

Categoria: Secondi

Ingredienti per 6 persone

Preparazione

Come fare il Bollito misto alla piemontese

Essendo il bollito composto da diversi tagli di carne con tempi di cottura diversi, occorre procedere per gradi e cuocerli separatamente. Dedichiamoci prima di tutto alla scaramella e al tenerone, legandoli con dello spago. Essi vanno cotti insieme alla coda. 

Laviamo accuratamente tutte le verdure: mondiamo la cipolla, sbucciamo le carote con un pelapatate ed eliminiamo le foglie del sedano.
Adagiamo quindi una carota, una cipolla e una costa di sedano, sul fondo di una pentola capiente e copriamo con abbondante acqua fredda. Insaporiamo il brodo con del sale grosso, qualche grano di pepe nero, i chiodi di garofano e uno spicchio d'aglio puliti.

Facciamo bollire il brodo per un quarto d'ora, dopodichè aggiungiamo i tagli di carne sopracitati e lasciamoli cuocere a fiamma vivace per altri 15 minuti.
Trascorso un quarto d'ora di tempo, possiamo proseguire la cottura della carne a fuoco lento per 2 ore, mescolando di tanto in tanto e verificando il grado di cottura.

Intanto prepariamo la lingua, lavandola accuratamente sotto l'acqua corrente. Dobbiamo cuocerla per un paio d'ore in un brodo di verdure e aromi del tutto uguale a quello preparato per gli altri tagli di carne.
Stessa cosa per il cappone, per la cui cottura sono sufficienti 90 minuti, e per la testina che deve cuocere per qualche ora.
Diversamente, il cotechino deve essere cotto in semplice acqua non salata per 60 minuti.

Non appena i diversi tagli di carne risultano ben cotti, scoliamoli dal brodo e riponiamoli in un piatto. Dobbiamo rimuovere lo strato superficiale della lingua e tagliarla a fette non troppo sottili. Facciamo la medesima cosa con gli altri tagli, mentre lasciamo intero il cappone.

La preparazione del bollito misto alla piemontese è terminata e non ci resta che servire il tutto. Disponiamo su un ampio piatto da portata il cappone intero e adagiamo come contorno le altre carni tagliate a fette.

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    Consigli e Varianti

    Il bollito misto alla piemontese, viene tradizionalmente servito accompagnato da salse (salsa verde, salsa con senape, bagnetto verde o rosso, mostarda d'uva).

    Per quale occasione

    Un piatto ricco, che richiede molto tempo per la preparazione.
    Serviamolo per un pranzo domenicale nella stagione invernale.

    Vino da abbinare

    Per apprezzarne ancor più la bontà, accompagniamo il bollito misto con un eccellente vino rosso di medio corpo, come il Dogliani DOCG o un Grignolino d'Asti.

    Curiosità

    Questo piatto era molto apprezzato dal re Vittorio Emanuele II.

    La video ricetta del giorno

    Il fiore all’occhiello della gastronomia piemontese è il bollito misto, un piatto molto più ricercato di quel che appare.

    Il bollito misto o più nobilmente il Grande Bollito Storico Risorgimentale Piemontese tanto amato da Vittorio Emanuele II è definito da un disciplinare rigido conservato dalla Confraternita del Bollito e della Pera Madernassa. È composto da sette tagli di carne più sette ammennicoli o frattaglie, accompagnato da sette verdure lesse: cipolline, patate, verza, rape, zucchine, finocchi e carote e servito da salse tradizionali. Nella versione classica, infatti, non possono mancare i giusti tagli di carne per il bollito misto: ovvero la scaramella, il tenerone, scaramella, la coscia, il muscoletto, la spalla, fiocco di punta e il cappello del prete più gli ammennicoli come la lingua, la testina, la coda, la gallina, lo zampino, il cotechino e la rollata.

    La nostra ricetta del bollito piemontese non segue alla lettera la tradizione, si tratta di una ricetta semplificata, dove abbiamo eliminato le parti più complicate e a oggi difficili da reperire, ma senza togliere nulla al risultato finale.

    Cucinare il bollito misto, scoprirete, non sarà poi così complicato: la regola da tenere bene a mente sono i diversi tempi di cottura dei tagli di carne. Andiamo subito ai fornelli.

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    Tagli di carne per bollito alla piemontese
    Bollito misto

    Come si prepara il bollito misto

    1. Lavate tutte le verdure che serviranno per la cottura delle carni: sedano, cipolle già mondate, carote senza buccia e prezzemolo. Assicuratevi che siano anche asciutte, soprattutto il prezzemolo.
    2. Per la cottura servono due pentole grandi e un contenitore da usare per il bagnomaria. Mettete a scaldare le pentole, con acqua e sale grosso, quindi dividete le verdure tre le due: gambi di sedano, carote, cipolle, aglio, pepe e prezzemolo.
    3. Fate bollire l’acqua e lasciate cuocere per almeno un quarto d’ora le verdure.
    4. Nel frattempo lavate la lingua con abbondante acqua corrente, grattando la superficie con un coltello per eliminare eventuali residui.
    5. Usate uno spago per legare il tenerone e la scaramella, steccandoli con i chiodi di garofano.
    6. Passati i 15 minuti dal bollore, mettete in una pentola la scaramella, il tenerone e la coda, e nell’altra la testina steccata con chiodi di garofano e la lingua.
    7. Alzate il fuoco, attendete che riprenda a bollire e lasciate cuocere per altri 15 minuti.
    8. A questo punto, abbassate il fuoco, coprite e lasciate andare per circa due ore, aggiungendo il cappone nella pentola della lingua dopo 30 minuti. Alcuni pezzi possono cuocere più rapidamente: provate a pungerli con la forchetta e, se sono pronti, toglieteli dalla pentola.
    9. In una terza pentola, mettete a bollire dell’acqua, senza verdure, immergendovi direttamente il cotechino a freddo, dopo averlo bucato con una forchetta. Cuocetelo per circa un’ora dal bollore.
    10. Durante la cottura, togliete con una schiumarola l’eventuale schiuma che affiora nelle pentole.
    11. A cottura ultimata, mettete i vari pezzi di carne su una superficie adeguata e tagliateli a fette, lasciando intero il cappone.

    Se avete voglia di lesso, ma non volete imbarcarvi in questa impresa e vi piacciono le ricette facili e light, dovete assolutamente provare la ricetta del pollo bollito.

    Quali sono le salse per il bollito misto di carne

    Come vi abbiamo anticipato, la tradizione vuole che non ci siano solo tagli di carne e contorni da servire in tavola quando si prepara il gran bollito misto alla piemontese. In origine, questa istituzione, doveva essere servita anche con sette salse molto precise: la salsa verde ricca, la salsa verde rustica, il cren, la salsa rossa, la mostarda, la cugna e la salsa al miele. Anche in questo caso, reperirle o prepararle tutte può essere difficile. Al supermercato trovere sicuramente la maggior parte di questi bagnetti, anche se magari non realizzati come la si faceva in origine.

    Con il passare degli anni, infatti, sono cambiate anche le tradizioni. Ora con il bollito misto non può mancare una buona maionese fatta in casa, o la senape. Per questo non vogliamo assolutamente forzarvi a scegliere una salsina al posto di un’altra, il nostro consiglio e abbinare quello che preferite senza preoccuparvi di sbagliare qualcosa o di fare torti alla storia della cucina italiana. Dopotutto cucinare e mangiare devono essere un piacere e un atto di amore.

    Conservazione

    Consigliamo di consumare il bollito entro 2 giorni dalla sua realizzazione e di conservarlo in frigorifero all’interno di un contenitore con coperchio. Potete invece congelare il brodo che otterrete dalla cottura in freezer, e utilizzarlo al momento per minestre e risotti.

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    Riproduzione riservata © 2022 - PC

    Quali sono i 7 tagli del bollito?

    Secondo questa antica ricetta, il gran bollito misto è composto da: sette tagli di polpa (tenerone, scaramella, muscolo di coscia, muscoletto, spalla, fiocco di punta, cappello del prete), sette ammennicoli (lingua, testina col musetto, coda, zampino, gallina, cotechino, rollata) e sette “bagnetti” o salse (salsa verde ...

    Che carne usare per fare il lesso?

    La tradizione piemontese vuole che il bollito sia composto da sette tagli di manzo, cotti insieme nella pentola più grande: tenerone (la parte terminale del reale, quella più bassa e interna), stinco, scaramella o pancia con e senza osso, culatta (punta di sottofesa), cappello da prete o sorra, fiocco o cimalino e noce ...

    Che differenza c'è tra il bollito e il lesso?

    Lesso e bollito: la differenza, secondo la tradizione, dipende dal modo in cui la carne viene cotta. Si parla di bollito se la carne viene messa nella pentola quando l'acqua già bolle. Si parla di lesso, invece, quando la carne viene messa direttamente in acqua fredda e poi viene portato il tutto a ebollizione.

    Come rendere morbido il bollito?

    L'acqua deve bollire. Il calore dell'acqua consentirà alle albumine presenti negli strati superficiali della carne, di coagularsi ed impedire che questa perda sapore e morbidezza durante la cottura.