Quanto è il tasso di interesse sul mutuo

Il tipo di tasso d’interesse è un parametro fondamentale da prendere in considerazione nella scelta del mutuo migliore per le proprie esigenze.

Si tratta infatti di un valore che influisce direttamente sull’importo della rata: l’interesse, calcolato in percentuale e su base annua, è infatti l’importo che si paga per il prestito di un capitale. È quindi di un elemento essenziale, perché determina il costo del mutuo.

Esistono diversi tipi di tasso d’interesse, ma la differenza principale è quella tra tasso fisso e tasso variabile. Il tasso fisso si calcola sulla base dell’Eurirs (Euro Interest Rate Swap), mentre il tasso variabile è calcolato sulla base dell’Euribor(Euro Interbank Offered Rate). A questi parametri di riferimento si aggiunge lo spread, ossia il costo che la banca applica sul denaro erogato. La somma di questi due parametri è il tasso d’interesse vero e proprio.

LE DIVERSE TIPOLOGIE DI TASSO DI INTERESSE

In base al tasso d’interesse applicato, possiamo suddividere i mutui in:

  • Mutuo a tasso fisso
  • Mutuo a tasso variabile
  • Mutuo a tasso variabile con CAP
  • Mutuo a tasso misto.

Il mutuo a tasso fisso permette di stabilire l’importo della rata al momento della stipula del contratto e mantenerlo invariato per tutta la durata del finanziamento. La sicurezza del tasso fisso comporta però, a parità di importo e durata del mutuo, un costo di base leggermente più alto rispetto a quello del mutuo a tasso variabile. Per questi motivi, il mutuo a tasso fisso è indicato a chi vuole pianificare con certezza e tranquillità le proprie spese e a chi ha un reddito costante.

Il mutuo a tasso variabile, invece, si basa sul sull’Euribor a 1, 3 o 6 mesi, in base al tipo di rateizzazione scelta. Il tasso d’interesse non è bloccato, ma segue l’andamento del mercato: la rata di conseguenza può subire variazioni, al ribasso o al rialzo, durante l’ammortamento del mutuo. Per queste caratteristiche, il mutuo a tasso variabile è adatto a chi possiede una certa propensione al rischio e un reddito medio-alto che permetta di sostenere eventuali aumenti della rata.

TASSI D’INTERESSE DEL MUTUO: LE ALTRE SOLUZIONI

Come detto, il mutuo a tasso fisso e il mutuo a tasso variabile rappresentano le tipologie di mutuo più diffuse. Esistono però delle alternative.

Un esempio è il mutuo a tasso misto, che permette di modificare il tipo di tasso, da fisso a variabile o viceversa, secondo scadenze stabilite nel contratto di mutuo. L’opzione di cambio tasso, tuttavia, ha un costo e solitamente questa tipologia di mutuo prevede uno spread maggiore rispetto alle altre.

Esiste poi il tasso a rata costante: si tratta di un mutuo a tasso variabile con effetti sulla durata del piano di ammortamento. Se l’Euribor scende la durata del mutuo diminuisce, mentre in caso di aumento dell’Euribor la durata cresce di conseguenza. In entrambi i casi la rata rimane invariata.

Il tasso variabile con CAP, invece, è un tasso variabile con un tetto massimo stabilito nel contratto di mutuo: se l’Euribor sale oltre questa soglia la rata non subirà modifiche.

Come calcolare il tasso di interesse di un mutuo

Grazie al calcolatore di Mutui.it, scoprire il tasso di interesse di un mutuo è semplicissimo. Ti basta inserire nel calcolatore tre parametri: la rata, l’importo erogato e la durata del finanziamento in anni. Una volta inseriti questi tre valori, clicca su “Calcola tasso” e in pochi istanti il tool restituirà il tasso di interesse del mutuo in percentuale.

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Quanto è il tasso di interesse sul mutuo

Quando si parla di mutuosi può parlare di diverse tipologie di pagamento che si differenziano in base al tipo di tassi di interesse nonché alla durata. Questi parametri, insieme alle modalità di pagamento, vengono definiti in sede contrattuale e, in molti casi, possono essere personalizzati in base alle esigenze specifiche.

Un mutuo può essere richiesto per diverse ragioni che vanno dall'acquisto di una casa alle ristrutturazione della stessa, dalla necessità di liquidità all'esigenza di comprare una nuova auto e molto altro ancora. A seconda del motivo per cui vengono richiesti i mutui e, quindi, dei tempi e delle modalità di pagamento, può essere utile optare per soluzioni che presentano una tipologia di tasso di interessi o un'altra.

I tassi di interesse

Il tasso di interesse è fondamentale per comprendere quali siano i costi complessivi del debito. Come già sottolineato, a seconda del tipo di mutuo può essere conveniente optare per un tipo di tasso o per un altro. Indipendentemente dalla scelta, questo deve essere definito alla stipula del contratto come percentuale sulla somma da pagare.

Al momento, i tassi di interesse più utilizzati sono quello fisso, quello variabile, quello misto, il capped rate o il tasso bilanciato. Più avanti verranno definite le caratteristiche specifiche di questi differenti tipi di tasso di interesse e si spiegherà come essi vengono valutati.

Tassi interesse mutuo: che cos'è il TAEG

Il Tasso Annuo Effettivo Globale, ossia il TAEG, permette di evidenziare in maniera completa quale sia il costo totale di un mutuo. Il suo valore è quindi fondamentale per comprendere in pieno quale sia la spesa finale alla quale si va incontro. Ma la sua importanza non si limita a questo. Grazie al TAEG, infatti, si potranno avere importanti informazioni su quali siano le differenze tra due differenti finanziamenti, ossia quale sia il più conveniente e quale quello che, invece, costa di più.

Tassi interesse mutuo: che cos'è il TAN

Il TAN è invece il Tasso Annuo Nominale: si tratta di un termine che viene comunemente utilizzato nel linguaggio dei prestiti e viene spesso riportato anche nei messaggi promozionali su mutui e finanziamenti.

Il TAN rappresenta l'interesse che, in un anno, viene applicato al prestito. Naturalmente, esso non viene pagato in una rata finale allo scadere dell'anno ma il suo valore viene suddiviso e caricato sui costi delle rate. In tal modo il finanziatore recupera in anticipo gli interessi e la persona che ha richiesto il mutuo non si trova a dover pagare tali interessi tutti insieme.

Tasso fisso o variabile: quale conviene oggi?

Un importante elemento da prendere in considerazione quando si parla di tasso di interesse è se esso debba essere fisso o variabile. Per comprendere quale sia la scelta più conveniente è necessario comprendere le differenze tra queste due tipologie.

Un tasso fisso è quello che prevede un pagamento per interessi che rimane invariato durante tutta la durata del prestito. Questo significa che il richiedente saprà sempre quale sia la somma specifica della spesa che va a coprire il tasso di interesse e quale, invece, il pagamento della rata netta.

Nel caso di tasso variabile, invece, il valore degli interessi varia in base a specifici parametri legati al mercato finanziario di riferimento. I mercati cui si fa generalmente riferimento sono il Libor o l'Euribor. Le oscillazioni del mercato possono portare a una variazione del valore del tasso che, in determinati periodi può risultare altamente conveniente mentre, in altri, può essere più elevato.

Prima di valutare quale tra il tasso fisso e quello variabile sia il più conveniente è bene sapere che le nuove richieste di mercato hanno portato all'introduzione anche di altre forme di tasso di interesse, ossia il tasso misto, quello capped rate, quello bilanciato e il mutuo a tasso variabile con rata costante.

Che cos'è il mutuo a tasso misto

Il tasso misto rappresenta, come si può comprendere dal nome, una forma intermedia tra il tasso fisso e quello variabile. Permette, infatti, la modifica delle condizioni iniziali, ossia il passaggio tra tasso fisso e variabile.

Che cos'è il mutuo a tasso variabile con cap

Il tasso capped rate, anche solitamente definito solo Cap, rappresenta una sorta di elemento di sicurezza per quanti scelgono un tasso variabile. Il tasso capped rate, infatti, definisce un limite massimo oltre il quale il tasso non potrà mai salire, anche se i mercati finanziari di riferimento richiedono tale aumento.

Il tasso bilanciato

Un ultima tipologia di tasso di interesse è il tasso bilanciato, anche detto tasso mix. Si tratta di un'ulteriore forma mista, che prevede che la somma degli interessi sia pagata in parte tramite tasso fisso e in parte tramite tasso variabile. Il peso di un tipo di tasso rispetto all'altro dipende sia dal tipo di finanziamento sia da esigenze specifiche di chi fa la richiesta del finanziamento.

Che cos'è il mutuo a tasso variabile con rata costante

Un'ultima tipologia di mutuo che può essere considerata ancora una volta una soluzione mista tra la rata fissa e quella variabile è il mutuo a tasso variabile con rata costante. Questo tipo di finanziamento viene applicato solitamente in caso di mutuo a medio o lungo termine. Prevede un versamento delle rate sempre uguali, anche se il tasso su cui vengono calcolati gli interessi è di tipo variabile. La convenienza di questo tipo di mutuo è che si ha la convenienza di una rata ben definita e sempre uguale. Tuttavia, in base agli andamenti del mercato e quindi in base al tasso di interesse da pagare, il pagamento delle rate potrà avere durata nel tempo più o meno lunga.

Tornando quindi alla domanda iniziale, ossia quale tipo di mutuo sia più conveniente, se quello fisso o quello variabile, bisogna evidenziare la scelta verso l'uno o l'altro, nonché verso le diverse tipologie intermedie, dipendono molto dal tipo di finanziamento che si richiede e dalle esigenze specifiche di chi richiede il mutuo. Spesso, infatti, avere la certezza di un pagamento fisso nel tempo può essere più conveniente perché permette di valutare al meglio le proprie spese. In altri casi, soprattutto quando si ha una maggiore dimestichezza con i mercati finanziari, si può preferire un tasso variabile.

Calcolo tassi mutuo

Se si intende accendere un mutuo per l'acquisto di un appartamento, per la ristrutturazione di un locale o anche per spese di minore entità, è fondamentale, per prima cosa, richiedere un preventivo completo. Una volta avuto il preventivo si potrà valutare, tramite la propria banca, quale possa essere il tipo di mutuo più conveniente, effettuando un calcolo dei tassi con dati e informazioni aggiornati.

Si può anche scegliere di richiedere un preventivo mutuo online e rivolgersi a società finanziarie che operano esclusivamente in rete: questo tipo di scelta apporta una serie di vantaggi, visto che tali società puntano a offrire prestiti più convenienti. Naturalmente, è fondamentale avere la certezza di rivolgersi a enti di comprovata serietà, in grado di assicurare la massima trasparenza e sicurezza sia nella stipula dei contratti che in ogni momento in cui sia necessaria assistenza. La scelta migliore per quanti vogliono operare direttamente in rete è optare per siti che hanno, come partner finanziari, importanti istituti bancari.

Come saranno i tassi dei mutui nel 2022?

Di quanto aumenteranno i mutui nel 2022 In seguito, i tassi dovrebbero lentamente stabilizzarsi intorno al 3%. In sole 2 settimane, la curva dei tassi è aumentata mediamente dello 0,75%.

Quanto mutuo con 1.200 euro al mese?

Per calcolare la rata massima sostenibile si può prendere come riferimento il 30-35% del vostro reddito. Per un mutuo con busta paga da 1200 euro, quindi, la rata massima corrisponderebbe a circa 420 euro.

Qual è il tasso fisso più basso?

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Quanto mi costa un mutuo da 100.000 euro?

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