Come farsi passare un attacco di ansia

Introduzione

L'ansia è uno stato psicologico caratterizzato dalla percezione di una paura eccessiva (o razionalmente ingiustificata) verso uno stimolo o una situazione (reale o elaborata) responsabile della produzione di stress.

Lo stato ansioso aumenta o distorce la sensibilità verso certi stimoli, e oltre all'angoscia innesca anche alcune reazioni psicosomatiche (aumento della frequenza cardiaca, della ventilazione polmonare, della sudorazione, dell'attivazione cerebrale, nausea, vomito, diarrea, tremori ecc).

L'ansia può essere primaria o secondaria ad altre condizioni mediche, soprattutto psichiatriche.

Quando è frequente, persistente e incide sullo stile di vita della persona, si parla di "disturbo d'ansia" (generalizzato, di panico, fobia sociale o specifica, disturbo ossessivo-compulsivo e post-traumatico da stress).

Il materiale pubblicato ha lo scopo di permettere il rapido accesso a consigli, suggerimenti e rimedi di carattere generale che medici e libri di testo sono soliti dispensare per il trattamento dell'Ansia; tali indicazioni non devono in alcun modo sostituirsi al parere del medico curante o di altri specialisti sanitari del settore che hanno in cura il paziente.

Cosa Fare

Quando gli stati ansiosi costituiscono l'anticamera di un problema più grave o cronico, è necessario prevenirli o intraprendere un percorso medico specifico.

  • Il primo intervento è di rivolgersi al medico di base, che, se lo riterrà opportuno (tramite un'anamnesi), somministrerà una breve e leggera terapia ansiolitica o indirizzerà la persona da uno psichiatra (per una diagnosi specifica e una terapia farmacologica più mirata).
  • Chi non accetta di buon grado la somministrazione di farmaci può rivolgersi direttamente ad uno psicologo-psicoterapeuta. Dopo aver identificato la causa scatenante, egli stabilirà quale psico-terapia utilizzare.

Può rivelarsi necessario prevenire l'aggravamento o la cronicizzazione dell'ansia rivolgendosi SUBITO al medico. I fattori che suggeriscono questa soluzione sono:

  • Familiarità con i disturbi d'ansia.
  • Malattie psichiatriche (ad esempio l'autolesionismo).
  • Abuso di alcol.
  • Uso di sostanze stupefacenti (soprattutto endovena).
  • Depressione.

Chi non rientra nelle suddette categorie, non reputa necessario l'utilizzo di farmaci, non si presta volentieri alla terapia psicologica e reputa che si possa trattare di una condizione prettamente biochimica, può fare richiesta di un'analisi del sangue.
L'indagine in questione rivelerà le concentrazioni di enzimi specifici (come Ache, Bche ecc) e li metterà in relazione con età, indice di massa corporea ecc per valutarne la normalità.

Cosa NON fare

Uno stato d'ansia grave, difficilmente tollerabile e in grado di modificare le abitudini di una persona, richiede un atteggiamento cosciente e maturo.
In particolare, bisognerebbe evitare di:

  • Nasconderlo.
  • Inserirlo nella propria consuetudine.
  • Tentare di curalo farmacologicamente in maniera autonoma.
  • Ridurlo tramite l'uso di psicotropi a buon mercato come l'alcol etilico.
  • Tentare rimedi alternativi potenzialmente nocivi o che ostacolano/ritardano la diagnosi medica.

Cosa Mangiare

La dieta non è un rimedio efficace per combattere i disturbi d'ansia.
Tuttavia, l'alimentazione si correla all'umore in diversi modi.

  • Da un lato, gli ormoni, i neurotrasmettitori, gli enzimi e i recettori che regolano l'attivazione o la soppressione del sistema nervoso autonomo dipendono dalla concentrazione di alcuni nutrienti. Questo significa che il difetto o l'esubero di tali molecole potrebbe modificare lo stato ansioso.
  • Dall'altro, l'umore può modificare le abitudini alimentari. E' appurato che alcuni stati emotivi e psicologici possano incrementare o diminuire il desiderio di mangiare. Di solito, l'ansia contribuisce ad aumentare il volume delle porzioni e dei pasti. Chi è affetto da ansia predilige cibi croccanti, friabili e salati.

NB. L'ansia rientra nel quadro sintomatico dei disturbi del comportamento alimentare; in particolare: binge eating desorder, bulimia, anoressia nervosa, grignotage e condizioni border line ecc.
La molecola che incide maggiormente sullo stato ansioso (ma anche nella depressione) è la serotonina. Si tratta di un neurotrasmettitore prodotto fisiologicamente dall'organismo. Viene sintetizzato a partire dal triptofano, un amminoacido essenziale assunto con i cibi; tuttavia, certi alimenti contengono anche serotonina pura.
Bisogna specificare che (contrariamente alla depressione) il legame tra serotonina e ansia non è del tutto noto. Il disturbo può essere scatenato dall'eccesso ma anche dal difetto di questo neurotrasmettitore.
Ciò significa che, seppur non rappresenti un rimedio indipendente o una cura, la quantità di serotonina e triptofano nella dieta potrebbe incidere sullo stato ansioso. E' quindi necessario consumare le varie fonti alimentari nelle giuste quantità:

  • Cibi ricchi di serotonina:
    • Cacao e cioccolato fondente: bastano 5-10g/die.
    • Noci: sono sufficienti 4-5 noci al giorno.
    • Frutti: Kiwi, Ananas, Ciliegie, Visciole, Pomodori, Banane, Prugne: tra frutta e verdura si possono raggiungere tranquillamente i 600-800g/die.
  • Cibi ricchi di triptofano:
    • Latte, yogurt e formaggi: latte e yogurt anche tutti i giorni e fino a 500ml/g in totale. Per i formaggi sono sufficienti un paio di porzioni alla settimana; l'entità varia a seconda delle scrematura.
    • Griffonia: una leguminosa utilizzata più frequentemente come integratore alimentare in estratto secco.
Inoltre, sembra che la giusta quantità di acidi grassi omega 3 sia in grado di contribuire alla riduzione degli stati ansiosi. Questi sono contenuti in: pesce azzurro (sardine, sgombro, occhialone, palamita ecc), alghe e alcuni semi oleosi (di lino, di kiwi, di vinaccioli ecc) o relativi oli. Sono concesse 2-3 porzioni di pesce alla settimana da 150-250g, 20g di semi al giorno o 10g di olio.

Cosa NON Mangiare

Dopo aver specificato di non eccedere con gli alimenti che contengono serotonina e triptofano, riportiamo una lista dei cibi che possono peggiorare lo stato ansioso.
Questi contengono una o più molecole nervine stimolanti:

  • Caffè, anche al ginseng: per la presenza di caffeina.
  • Guaranà: per la presenza di caffeina.
  • Tè fermentati: per la presenza di teofillina.
  • Cacao e cioccolato: per la presenza di teobromina.
  • Energy drink: contengono cocktail di vari stimolanti.
  • Alcolici: per la presenza di alcol etilico che provoca una sensazione immediata di rilassamento alla quale segue un peggioramento della sintomatologia ansiosa.

Cure e Rimedi naturali

I rimedi naturali contro l'ansia comprendono:

  • Terapia psicologica: può essere considerata una terapia naturale. Quando le alterazioni ormonali sono secondarie agli stati emotivi (ad esempio causati da: lutto, abbandono, perdita del lavoro ecc), la psicoterapia è certamente l'unico sistema di guarigione. I farmaci possono essere complementari, in quanto aiutano a ridurre il sintomo; tuttavia, non agiscono sulla causa scatenante. I metodi sono diversi ma la scelta è prettamente di competenza del terapeuta.
  • Fitoterapia: basata sull'assunzione di piante capaci di incrementare i livelli di rilassamento e diminuire quelli dello stress, in particolare: valeriana, biancospino, melissa e soprattutto passiflora.
  • Oligoterapia: basata sulla somministrazione di minerali, in particolare manganese e cobalto. Questo va assunto una volta al giorno per 3 settimane; dopo viene ridotto a 2-3 assunzioni alla settimana. Può essere integrato con magnesio.
  • Gemmoterapia: basata sulla somministrazione di gemme, in particolare: Ficus carica (fico) e Tilia tormentosa (tiglio).
  • Aromaterapia: basata sull'inalazione (o l'assorbimento cutaneo) di oli essenziali volatili neurosedativi, in particolare: lavanda, melissa, camomilla e arancio amaro.

Cure Farmacologiche

I rimedi farmacologici per la cura dell'ansia sono:

  • Ansiolitici: buspirone
  • Benzodiazepine: diazepam, alprazolam, lorazepam e clonazepam.
  • Antidepressivi (se presente depressione).
  • Antistaminici: idrossizina.
  • Beta-bloccanti: propanolo.
  • Altri ansiolitici-antipsicotici: meprobamato, pregablyn, paroxetina.

Per approfondire, leggi: Farmaci per la Cura dell'Ansia

Prevenzione

I disturbi ansiosi possono essere prevenuti soltanto dopo il primo esordio e con consapevolezza.
In particolare, la persona dev'essere in grado di:

  • Ammettere la propria tendenza all'ansia e agire di conseguenza.
  • Riconoscere le situazioni e le circostanze che possono scatenare o innescare il disturbo, cercando di evitarle.

Tutti i consigli citati nei paragrafi precedenti sono utili alla prevenzione dell'ansia, eccezion fatta per la terapia farmacologica e psicologica.

In particolare, si prestano i rimedi naturali.

Trattamenti medici

Oltre la terapia farmacologica e psicologica non si conoscono altri trattamenti medici efficaci come rimedio contro l'ansia.


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Cosa fare per calmare un attacco di ansia?

Mettere la persona che ha un attacco di panico a proprio agio.
Mettere la persona “al sicuro” (rimuovere l'eventuale causa o portare l'individuo in una zona tranquilla) ... .
Parlare in tono rassicurante ma deciso. ... .
Non negare o sminuire le paure. ... .
Supporto emotivo e empatia (vietato dire “calmati!” o “non c'è nulla da temere“).

Quanto tempo può durare un attacco d'ansia?

Un attacco di solito dura da qualche minuto fino a mezzora, anche se attacchi ripetuti possono ripetersi per ore. Gli attacchi di panico compaiono improvvisamente, mentre i sintomi dell'ansia diventano gradualmente più intensi nel corso di minuti, ore o giorni.

Quali sono i sintomi di un attacco di ansia?

Sintomi fisici dell'ansia.
tensione..
tremore..
sudore..
palpitazione..
aumento della frequenza cardiaca..
vertigini..
nausea..
formicolii alle estremità ed intorno alla bocca..