Calcoli renali cosa fare per il dolore

La colica renale è caratterizzata da un dolore acuto e improvviso a livello lombare, in corrispondenza dell’ultimo tratto della schiena all’altezza dei reni. Si tratta di un dolore molto violento, spesso descritto come una coltellata, causato dall’ostruzione o dal passaggio dei calcoli, piccoli sassolini che si formano nei reni e dalle vie urinarie si spostano negli ureteri.

Che cos’è la colica renale?

La colica renale è un dolore violento e improvviso localizzato nella parte bassa dell’addome e della schiena provocato dalle contrazioni delle viscere e degli organi cavi dotati di pareti muscolari. A causarlo sono la presenza e il transito dei calcoli renali. I calcoli sono piccoli agglomerati composti da sali minerali organizzati in micro e macro cristalli che si formano nei reni e sono responsabili della calcolosi renale. I calcoli hanno dimensioni variabili e non provocano necessariamente danni all’organismo ma il loro passaggio, anche se non causa danni permanenti, può essere molto doloroso. Negli uomini il dolore può irradiarsi fino al testicolo e nella donna fino alla regione vaginale. Può essere più frequente nelle donne durante la gravidanza. Il paziente colpito da colica renale fatica a trovare una posizione in grado di alleviare il dolore.

Quali sono le cause della colica renale?

La colica renale è provocata dall’ostacolo e dal transito dei calcoli renali. Quelli di maggiore dimensione possono ostacolare il passaggio dell’urina, mentre quelli più piccoli, spinti in avanti dal flusso dei liquidi, forzano le pareti dei piccoli condotti che portano l’urina verso la vescica. Queste, nella maggior parte dei casi, sono le cause delle coliche.

Quali sono i sintomi della colica renale?

I calcoli renali possono essere silenziosi e non dare alcun sintomo fin quando si trovano all’interno dei reni, poiché hanno a disposizione uno spazio più ampio e non determinano ostruzione. Quando si muovono attraverso l’uretere, il condotto che collega il rene alla vescica, causano l’insorgenza della colica.

In generale i calcoli possono provocare sintomi che includono:

  • Dolore acuto, che si irradia verso il basso fino all’inguine.
  • Dolore acuto al fianco e alla schiena, nella parte immediatamente sotto le costole.
  • Tracce di sangue nelle urine
  • Nausea e vomito
  • Sudorazione
  • Pallore
  • Tachicardia
  • Bisogno di urinare con frequenza
  • Febbre e brividi, in presenza di un’infezione.

Come prevenire la colica renale?

La prevenzione delle coliche si ottiene seguendo uno stile di vita sano, con un’alimentazione moderata, povera di proteine di origine animale. Ricca in vegetali possibilmente non a foglia larga. Utile anche un’attività fisica moderata e regolare e bere acqua oligominerale circa 2 litri al giorno.

Diagnosi

Lo specialista sottopone il paziente con sospetta colica renale a ecografia, per valutare la presenza di calcoli e l’eventuale sofferenza renale secondaria, e verificare a che altezza si sono eventualmente bloccate le concrezioni. Potrebbero essere richiesti anche ulteriori esami di approfondimento quali la TAC con o senza mezzo di contrasto.

Trattamento

Di norma viene somministrato un analgesico in associazione eventuale a cortisone e citrato di potassio, per attenuare il dolore fino all’espulsione definitiva del calcolo. Questo è possibile quando non è associata l’evidenza di sofferenza renale secondaria tendenzialmente per calcoli fino a 6-7 mm.

Quando non avviene la risoluzione spontanea ci sarà necessità di un trattamento più aggressivo secondo le indicazioni poste dall’urologo: le terapie abitualmente impiegate sono l’ESWL (litotrissia extracorporea), l’ureteroreno litotrissia retrograda o percutanea

La comparsa di febbre richiede l’accesso in Pronto Soccorso per una più attenta valutazione e per evitare il rischio di shock settico.

13 Agosto 2018

La colica renale rappresenta un evento acuto estremamente doloroso che si verifica a causa dell�insorgenza improvvisa di un ostacolo al normale deflusso dell�urina lungo il decorso delle alte vie urinarie. Si tratta di un dolore estremamente violento, spesso localizzato al fianco e con irradiazione anteriore verso la parte bassa dell�addome e l�inguine.

Calcoli renali cosa fare per il dolore

Nella stragrande maggioranza dei casi questo ostacolo � rappresentato da un calcolo urinario; in casi molto pi� rari la causa � diversa, come ad esempio un coagulo di sangue. L�alta via urinaria comprende i calici renali, la pelvi renale e l�uretere: essendo il calibro dell�uretere estremamente ridotto (se confrontato a quello delle vie urinarie intrarenali), la sede ureterale � quella pi� comune dove il calcolo pu� diventare ostruente, bloccare il decorso dell�urina e scatenare l�insorgenza della colica.

Il dolore � direttamente collegato all�aumento della pressione all�interno delle vie urinarie, che spesso - ma non nella totalit� dei casi - risultano dilatate (�idronefrosi�). Sembra invece avere un ruolo meno importante - se non assente - la contrazione (o spasmo) della parete muscolare delle vie urinarie nel tentativo di far progredire l�urina verso la vescica.

Quadro clinico della colica renale:

Calcoli renali cosa fare per il dolore

Il dolore della colica renale risulta molto intenso e spesso descritto come una �coltellata�. Il dolore alterna fasi di maggiore e minore intensit�: questo � il tipico andamento �colico� da cui deriva la sua denominazione. Si accompagna spesso a nausea, vomito, pallore, sudorazione e tachicardia. Non raramente � presente sangue nelle urine (�ematuria�). Quando il calcolo � localizzato nella parte bassa dell�uretere, in prossimit� della vescica, sono spesso presenti sintomi urinari irritativi come la necessit� di urinare frequentemente (�pollachiuria�). In alcuni casi l�ostruzione al deflusso dell�urina e la comparsa di idronefrosi pu� favorire una sovra-infezione: in questi pazienti la colica renale si accompagna a febbre con possibili brividi.

La gestione del paziente con colica renale:

La colica renale rappresenta un evento clinico acuto molto doloroso che porta il paziente in tempi rapidi all�osservazione del medico, spesso nell�ambito di un pronto soccorso. Il compito del medico di fronte a un paziente con colica renale � quello di confermare la diagnosi e di impostare le adeguate terapie. La terapia medica riveste un ruolo decisamente importante e pu� avere une quadruplice finalit�:

  1. Analgesica: nell�ottica di contrastare il dolore.
  2. Espulsiva: con lo scopo di favorire la progressione del calcolo lungo le vie urinarie fino alla sua espulsione.
  3. Litolitica: per determinare la dissoluzione di alcuni tipi di calcoli.
  4. Antibiotica: quando � presente una sovra-infezione o per prevenire un�infezione in situazioni a rischio.

La terapia antidolorifica va sempre avviata in tempi rapidi in tutti i pazienti sotto colica renale e ha un�efficacia molto buona; vedremo successivamente quali farmaci possono essere impiegati. Le altre terapie mediche possono essere utilizzate in casi selezionati dopo una completa valutazione del paziente. Gli accertamenti diagnostici indicati nei casi di colica renale comprendono:

  • Gli esami ematochimici completi con particolare attenzione agli indici di flogosi e della funzionalit� renale e all�uricemia.
  • L�esame delle urine: la presenza di calcoli urinari si accompagna molto spesso al riscontro di tracce di sangue nelle urine e di globuli bianchi (leucociti). L�esame delle urine pu� inoltre suggerire la presenza di un�infezione urinaria concomitante.
  • Calcoli renali cosa fare per il dolore
  • Gli esami diagnostici per immagini. Tra questi il primo ad essere eseguito � quasi sempre un�ecografia delle vie urinarie. Si tratta di un esame semplice e veloce in grado di fornire importanti informazioni sull�aspetto delle vie urinarie (in particolare sul grado di dilatazione delle stesse, diretta conseguenza dell�ostruzione) e di riconoscere la presenza di un calcolo quando questo si trova nel rene o nella parte alta dell�uretere oppure quando il calcolo � localizzato nel tratto finale dell�uretere, in prossimit� della vescica. Il grosso limite dell�ecografia � quello di non poter esplorare la parte centrale e pi� estesa dell�uretere, in quanto l�aria presente nelle anse intestinali subito adiacenti impedisce il passaggio degli ultrasuoni. Quando la situazione non risulta chiarita in modo completo � opportuno sottoporre questi pazienti alla TAC, un esame diagnostico pi� invasivo (utilizza radiazioni ionizzanti) ma molto pi� preciso nell�individuare la presenza del calcolo, le sue dimensioni e la sua esatta localizzazione (in qualunque porzione delle vie urinarie). Dato che i calcoli urinari risultano ottimamente visibili alla TAC, si pu� evitare in questo contesto l�impiego del mezzo di contrasto.

Una volta completata la valutazione del paziente si potr� decidere il trattamento pi� opportuno. In alcune situazioni si deve avviare in tempi (relativamente) brevi il paziente ad una procedura endoscopica per andare direttamente a rimuovere il calcolo o almeno drenare e decomprimere la dilatazione urinaria. Tra queste situazioni rientrano:

  • pazienti con dolore intenso e non responsivo alla terapia antalgica (per fortuna accade molto raramente),
  • situazioni in cui le dimensioni del calcolo risultino incompatibili con una sua espulsione spontanea, anche sotto terapia espulsiva,
  • casi in cui sia presente una severa infezione delle vie urinarie e/o del rene (�pielonefrite�) sostenuta dalla stessa dilatazione urinaria (�idropionefrosi�),
  • situazioni in cui l�ostruzione del flusso urinario causi un quadro di insufficienza renale acuta (come accade spesso nei pazienti con un solo rene funzionante).

Per maggiori dettagli relativi alle procedure endoscopiche eseguibili nei casi di calcolosi urinaria (�URS�, �RIRS�, �stenting�) si rimanda a questo articolo dedicato.

Al di fuori di queste situazioni appena elencate, il paziente pu� evitare - almeno in un primo momento - di essere sottoposto a manovre invasive endoscopiche e verr� avviato alla sola terapia medica.

La terapia medica analgesica:

Abbiamo gi� sottolineato come questa terapia debba essere avviata subito in tutti i pazienti con colica renale (anche prima di eseguire i vari accertamenti), in modo da ridurre o eliminare il dolore.

Calcoli renali cosa fare per il dolore

I farmaci dotati di maggiore efficacia sono rappresentati dagli anti-infiammatori non steroidei (FANS). Anche il paracetamolo (tachipirina) e il metamizolo (novalgina) hanno dimostrato una buona efficacia. Queste appena elencate sono le categorie di farmaci da considerarsi come rimedio di prima linea per i pazienti sotto colica renale.
Tra i FANS quelli pi� largamente usati ed efficaci sono il diclofenac (voltaren, dicloreum), il ketorolac (toradol, lixidol), l�ibuprofene (brufen, nurofen) e l�indometacina (liometacen).
Il loro effetto anti-dolorifico � principalmente dovuto alla riduzione diretta dell�afflusso sanguigno renale, con conseguente riduzione della pressione idrostatica all�interno delle vie urinarie. Va comunque sottolineato come queste medicine debbano essere usate con molta cautela nei pazienti con cardiopatia ischemica o con arteriopatie periferiche: vengono infatti esposti ad un rischio maggiore di eventi cardiovascolari maggiori. Anche nei pazienti con insufficienza renale questi farmaci vanno considerati con attenzione, in quanto possono avere effetti collaterali nefrotossici.

Gli analgesici steroidei (oppiacei) si sono rivelati inferiori rispetto ai FANS nel controllo del dolore da colica renale: vanno pertanto utilizzati come seconda scelta e solo in quei pazienti in cui i FANS si siano rivelati inefficaci o assolutamente controindicati. La loro azione analgesica � soprattutto indiretta � tramite azione sui recettori del sistema nervoso � mentre non hanno alcun effetto sulla pressione all�intero delle vie urinarie. Appartengono a questa categoria di farmaci analgesici la morfina, la pentazocina, il tramadolo (contramal), la petidina. Il pi� comune effetto collaterale di questi farmaci - soprattutto evidente per la petidina - � rappresentato da nausea e vomito.

L�utilit� dei farmaci anti-spastici nel ridurre il dolore da colica renale � al momento considerata alquanto improbabile nelle linee-guida internazionali. Anche se molti di questi farmaci vengono spesso impiegati nei pazienti con colica renale � in particolare butil-scopolamina (buscopan), rociverina (rilaten) e prifinio bromuro (riabal) � i loro reali benefici sono limitati dal fatto che il dolore dipende principalmente dall�aumento della pressione e non dallo spasmo urinario. Inoltre il loro impiego pu� risultare addirittura controproducente nell�ottica di un�espulsione spontanea.

Il paziente con colica renale acuta deve inoltre limitare l�assunzione di liquidi: bere molta acqua in questa fase, infatti, pu� peggiorare la dilatazione delle vie urinarie e determinare un aumento della pressione al loro interno. Per lo stesso principio � meglio somministrare i farmaci analgesici per via intramuscolare e ridurre l�accesso endovenoso (o perlomeno evitare di infondere il farmaco con abbondanti liquidi per fleboclisi).

La terapia medica espulsiva (MET):

Questo tipo di terapia ha come obiettivo quello di facilitare la progressione del calcolo lungo le vie urinarie e la sua espulsione (�medical expulsive therapy�, �MET�). Come gi� detto non � applicabile in tutte le circostanze; tra i requisiti per poterla somministrare a un paziente con calcolosi urinaria rientrano:

  1. Un buon controllo del dolore.
  2. L�assenza di complicazioni che richiedano una procedura endoscopica urgente, come una pielonefrite su base ostruttiva o quadri di insufficienza renale ostruttiva in pazienti monorene.
  3. Il fatto di trovarsi di fronte a un calcolo con dimensioni idonee alla sua espulsione. Il valore di cut-off tra il diametro di un calcolo �facilmente� espellibile e uno �difficilmente� espellibile si aggira sui 6-8 millimetri. Questo significa che in presenza di calcoli ostruenti particolarmente voluminosi � inutile perdere tempo con questo tipo di terapia.
Calcoli renali cosa fare per il dolore

Questa terapia ha in particolare lo scopo di ridurre le resistenze alla progressione del calcolo lungo l�uretere e facilitarne il passaggio in vescica attraverso il meato ureterale (che rappresenta il punto pi� stretto delle vie urinarie). Molti dei farmaci utilizzabili in quest�ottica esplicano la loro funzione mediante il rilassamento delle fibre muscolari lisce presenti a questo livello della via urinaria. Tra questi vi sono:

  • I farmaci alfa-litici come la tamsulosina (omnic, pradif), usati principalmente nella terapia dell�iperplasia prostatica.
  • Alcuni calcio-antagonisti come la nifedipina, impiegati normalmente come anti-ipertensivi.
  • Probabilmente anche gli inibitori delle 5-fosfodiesterasi come il tadalafil (cialis), estremamente famosi in quanto rimedi efficaci per la cura della disfunzione erettile.

Esistono numerose pubblicazioni scientifiche che hanno dimostrato come pazienti portatori di calcoli ureterali non eccessivamente voluminosi vadano incontro ad una pi� veloce espulsione del calcolo associata ad un numero inferiore di episodi di dolore se sottoposti a questo tipo di cura. In particolare la tamsulosina sembra il farmaco pi� efficace in quest�ottica; si tratta di un prodotto sicuro e gravato da effetti collaterali abbastanza rari come l�ipotensione e l�eiaculazione retrograda.

Un secondo gruppo di farmaci utilizzabili nella terapia espulsiva agisce invece riducendo l�infiammazione e l�edema che pu� essere presente nell�ambito della parete delle vie urinarie in contatto con un calcolo. Tra questi farmaci vi sono il cortisone, i FANS (gli stessi visiti in precedenza) e probabilmente l�escina (edeven, edevexin). Il loro reale contributo nel favorire la progressione del calcolo non � tuttavia ancora realmente dimostrato. Ad oggi, comunque, la forma pi� utilizzata di terapia medica espulsiva consiste nell�associazione tra tamsulosina e un cortisonico (come deltacortene o deflazacort).

I pazienti in corso di terapia espulsiva vengono incoraggiati a bere molta acqua - in modo da aumentare la forza espulsiva a monte del calcolo - e non sono soggetti a restrizioni motorie. Attivit� come la corsa, saltare o scendere le scale possono favorire infatti la progressione del calcolo.

La terapia espulsiva deve essere sempre impiegata per un tempo limitato: se dopo alcune settimane il calcolo non � stato espulso bisogner� iniziare a programmare una soluzione endoscopica risolutiva. Questo vale anche per le situazioni in cui il calcolo sia diventato asintomatico.

Veloce parentesi: in sostanza durante una colica renale bisogna bere molto o no ?

Calcoli renali cosa fare per il dolore

Durante l�episodio acuto di colica renale con dolore intenso bisogna assolutamente ridurre l�apporto di liquidi. Bere molto in questa situazione comporta infatti un aumento della distensione urinaria e del dolore stesso. Il controllo del dolore rappresenta una priorit� rispetto all�espulsione del calcolo. Solo una volta controllato il dolore � se vi sono le condizioni per avviare una terapia espulsiva � il paziente pu� essere stimolato ad aumentare l�introito di liquidi.

La terapia medica litolitica:

Questo tipo di cura ha come obiettivo quello di �sciogliere� il calcolo. Pu� essere utilizzata tipicamente solo in presenza di calcoli a base di acido urico, che rappresentano purtroppo una percentuale molto bassa nell�ambito dell�urolitiasi. La maggior parte dei calcoli contiene infatti calcio (ossalato di calcio o fosfato di calcio) e non pu� essere sciolto con alcuna terapia medica.

Questa terapia si basa sull�alcalinizzazione delle urine e pu� essere utilizzata - eventualmente in associazione con le altre terapie viste in precedenza - quando si sospetta la presenza di un calcolo costituito da acido urico (come in pazienti che ne hanno gi� formati in precedenza, che soffrono di gotta, che hanno alti livelli di acidi urici nel sangue e/o urine con pH fortemente acido). Questi calcoli risultano invisibili alla radiografia addominale tradizionale � si definiscono infatti �radiotrasparenti� - ma sono visibili in ecografia e TAC.

Approfondimenti:

Cliccando sui link presenti qui sotto potete leggere alcuni articoli di approfondimento:

Calcoli renali cosa fare per il dolore

25/08/2015► Leggi

La Dieta corretta per la Prevenzione dei Calcoli Renali: Quali alimenti evitare ? Quanta e quale acqua bere ?
Calcoli renali cosa fare per il dolore

16/09/2016► Leggi

In cosa consiste l�ureteroscopia ("URS") ? quando � indicata ? quali sono le complicanze pi� frequenti ?
Calcoli renali cosa fare per il dolore

25/08/2019► Leggi

Omnic (tamsulosina), Xatral (alfuzosina), Urorec (silodosina) e gli altri farmaci alfa-litici nella terapia dell�IPB: Quale � pi� efficace? Quale ha meno effetti collaterali?

Sostieni questo sito web!

In questo sito trovi una serie di articoli informativi di argomento urologico e andrologico. Sono tutti articoli originali diffusi in modo completamente gratuito. Se le informazioni che hai ricevuto si sono rivelate in qualche modo utili, puoi contribuire in modo concreto a sostenere l'esistenza di questo sito. Hai 2 possibilit� per farlo:

  1. Consulta l'archivio completo (lo trovi qui) e leggi altri articoli di tuo interesse.
  2. Condividi l'articolo appena letto; fallo conoscere a persone potenzialmente interessate all'argomento. Qui sotto trovi una serie di pulsanti per la condivisione: puoi usare Facebook, Twitter, WhatsApp o Linkedin. E' inoltre presente un pulsante per stampare l'articolo.

Che antidolorifico prendere per colica renale?

Queste appena elencate sono le categorie di farmaci da considerarsi come rimedio di prima linea per i pazienti sotto colica renale. Tra i FANS quelli più largamente usati ed efficaci sono il diclofenac (voltaren, dicloreum), il ketorolac (toradol, lixidol), l'ibuprofene (brufen, nurofen) e l'indometacina (liometacen).

Quanto dura il dolore di una colica renale?

Un attacco di colica può durare alcune ore ma può anche prolungarsi per giorni, con attacchi acuti e brevi periodi di tregua. Il dolore generalmente cessa come d'incanto quando finalmente viene espulso il cristallo attraverso la minzione.

Cosa bere per espellere i calcoli?

Cosa bere per espellere i calcoli renali? Per promuovere l'espulsione dei calcoli renali si può ricorrere al cosiddetto "colpo d'acqua", che consiste semplicemente nel bere un litro e mezzo d'acqua a stomaco vuoto, in modo da ottenere un rapido e potente flusso d'urina.