Da cosa dipende la pressione minima alta

Conoscere i corretti valori pressione può aiutare a prevenire efficacemente alcune complicanze direttamente connesse all’innalzamento della pressione arteriosa.

In questo articolo approfondiremo i diversi valori pressori, per capire su cosa e quando fare attenzione in caso di sbalzi della pressione, occasionali o cronici, e quando è necessario rivolgersi al proprio medico con urgenza.

Se invece vuoi avere una panoramica più completa puoi leggere questa guida completa all'ipertensione

Da cosa dipende la pressione minima alta

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Cosa indicano i valori della pressione arteriosa?

Da cosa dipende la pressione minima alta

I valori normali della pressione si attestano intorno a 120 mmHg per la pressione massima e 70 mmHg per la pressione minima.

I valori della pressione indicano con quanta forza il sangue viene spinto fuori dal cuore, attraverso i vasi sanguigni. Nello specifico si parla di pressione arteriosa perché il sangue che proviene dal cuore viaggia attraverso le arterie; la pressione venosa, al contrario, è la spinta che riporta il sangue dentro il cuore.

Perché i valori pressori sono così importanti da monitorare? La risposta risiede nelle conseguenze di una pressione troppo alta o troppo bassa. 

Nel primo caso, un'eccessiva pressione del sangue sulle pareti delle arterie può causare la rottura dei vasi, causando ictus, infarto del miocardio, nefropatia ipertensiva, encefalopatia ipertensiva e altre conseguenze molto gravi.

Se la pressione è invece bassa, sono frequenti capogiri e vertigini, spossatezza, sensazione di confusione, ronzio nelle orecchie, calo della lucidità e svenimento. Le conseguenze secondarie possono quindi legarsi proprio a queste manifestazioni.

Valori pressione normale

La pressione 120-70 mmhg è definita genericamente pressione arteriosa normale, in quanto corrisponde ai livelli di pressione ideali che identificano un buon funzionamento del cuore e una gittata cardiaca, nella norma.

Più ampiamente, una pressione è normale quando il range oscilla tra 100-129 mmhg per la pressione massima e tra 60-85 mmhg per la minima. Anche all’interno di questi intervalli, più ci si avvicina al limite massimo, più si deve alzare la soglia dell’attenzione verso la pressione, misurandola anche più volte al giorno per verificare che non sfoci oltre i limiti.

Valori pressione alta

Di conseguenza, si parla di pressione alta quando i valori superano 140 mmhg per la massima e 90 mmhg per la minima.

Non bisogna però parlare subito di ipertensione quando si riscontra una pressione 140-90 o superiore: l’ipertensione si diagnostica infatti quando questi valori sono costanti, quindi quando la pressione è sempre oltre i limiti di 140 mmhg per la massima e 90 mmhg per la minima.

Se il rialzo pressorio si verifica invece occasionalmente, soprattutto in concomitanza con alcuni momenti emotivamente forti, il valore va preso in considerazione ma non deve destare preoccupazione eccessiva.

PEr approfondire puoi leggere questo articolo che spiega perché sale la pressione

Questo principio vale per una pressione che resta entro la soglia critica. Per soglia critica si intende un rialzo pressorio che raggiunge livelli molto alti e supera 180 mmhg per la massima e 110 mmhg per la minima (insieme o per singolo valore).

Sia che si tratti di un rialzo sotto terapia che nel caso di un rialzo occasionale della pressione, questi valori di pressione cardiaca devono subito condurre al Pronto Soccorso o al medico più vicino, in modo da abbassare le pressione alta. Inoltre potrebbe esserti utile sapere quali alimenti abbassano la pressione

Valori ipertensione

Da cosa dipende la pressione minima alta

L'ipertensione è conclamata quando la pressione è costantemente superiore a 140 mmHg per la massima e 90 mmHg per la minima.

I valori dell’ipertensione conclamata, ossia diagnosticata da un cardiologo attraverso una serie di esami quali elettrocardiogramma, analisi del sangue e ECG Holter, possono variare notevolmente in base alla correttezza della terapia, all’anamnesi del paziente e alla stagionalità.

Sappiamo, ad esempio, che in estate la pressione tende ad abbassarsi per via del caldo. All’inizio della stagione è sempre bene controllare la pressione più volte al giorno, e farlo comunque quando si avvertono sintomi di stanchezza, pesantezza, confusione e capogiri tipici della pressione bassa.

Valori pressione arteriosa anziani

Anche l'età è un fattore molto importante che incide sui livelli della pressione in maniera anche stabile. Nel 2019, durante la conferenza annuale dell’Associazione Italiana Cardiologia Geriatrica, è stato evidenziato come un accanimento terapeutico per il trattamento dell'ipertensione sugli anziani, volto a ripristinare una pressione ottimale a ogni costo, può essere addirittura controproducente.

Per gli over 65 in terapia pressoria controllata, anche una pressione massima di 150 mmhg è accettabile, e per gli over 80 si arriva anche a 160 mmhg. Resta comunque indispensabile il continuo confronto con il medico, perché ogni caso è a se stante e ogni persona, in virtù delle sue patologie, ha esigenze diverse.

Il diario della pressione diventa così uno strumento utile per monitorare la pressione degli anziani e delle persone non autosufficienti. CareVox può facilitare notevolmente la comunicazione quotidiana dei valori pressori al medico di riferimento e la verifica che i farmaci per la pressione stiano dando l’effetto auspicato.

Valori pressione bassa

Una pressione di poco inferiore a 120 mmhg e a 70 mmhg non deve preoccupare eccessivamente. Può essere motivata da una lunga serie di cause transitorie, come la temperatura esterna più calda, una pressione cronica bassa presente in molti sportivi quando sono a riposo, un pasto abbondante che causa un brusco calo della pressione.

Un particolare tipo di ipotensione, ossia di pressione bassa, è l’ipotensione ortostatica, ossia un abbassamento della pressione che si verifica quando ci si rialza dalla posizione distesa alla posizione eretta.

Anche in questo caso di tratta di un problema transitorio, per quanto possa causare capogiri, vertigini e svenimento.

La pressione bassa, però, può diventare pericolosa, se si allontana troppo dai valori ottimali, in particolare per le seguenti cause: 

  • gravi emorragie interne che causano una diminuzione del sangue presente nelle arterie;
  • eccessiva vasodilatazione dovuta all’assunzione di farmaci, droghe, lesioni cerebrali estese, insufficienza epatica e avvelenamento;
  • grave aritmia, embolia polmonare o shock da infarto.

In tutti questi casi la pressione molto bassa è sintomo di un problema interno che deve essere subito indagato, poiché potenzialmente fatale.

Valori pressione in gravidanza

Da cosa dipende la pressione minima alta

La pressione alta in gravidanza va monitorata attentamente, perché potrebbe sfociare in preeclampsia.

Una delle domande più frequenti delle donne incinte è se la pressione in gravidanza può cambiare e quando è da considerarsi pericolosa per se stesse o per il bambino. 

La domanda è lecita poiché, durante la gestazione, il corpo della donna va incontro a moltissimi cambiamenti. Tra questi è possibile una sensibile variazione della pressione minima nel terzo trimestre, con un rialzo che può arrivare anche a 85 mmhg.

In alcuni casi, però, è possibile che una donna normalmente normotesa sviluppi proprio durante la gravidanza un’ipertensione improvvisa e allarmante.

Si tratta della preeclampsia, anche nota come gestosi, una patologia che si manifesta solitamente dopo la 20esima settimana di gravidanza e che va trattata con assoluto riposo, farmaci per la pressione alta se il medico lo ritiene opportuno, e riduzione del sale alimentare nella dieta quotidiana.

Il ginecologo seguirà questa gravidanza più da vicino, con il costante controllo della pressione anche da parte di altri specialisti.

Come misurare la pressione

Ricordiamo infine come misurare la pressione a casa con lo sfigmomanometro digitale, uno strumento da tenere sempre con sé per verificare i valori pressione e agire tempestivamente in caso di rialzi pressori.

Il bracciale dell’apparecchio della pressione va posizionato sul braccio sinistro, a una distanza di circa 1,5 cm dalla piega interna del gomito, con il tubo rivolto verso il basso. 

La posizione ideale è quella seduta, con i piedi aderenti al terreno e l’avambraccio piegato e poggiato sul tavolo. Il bracciale della pressione sarà così correttamente posizionato all’altezza del cuore.

Se sospetti un’ipertensione o soffri di rialzi pressori frequenti, usa l’apparecchio della pressione almeno tre volte al giorno e comunica i valori pressione rilevati al tuo medico. 

La piattaforma CareVox è indicata per tenere sempre aggiornato il cardiologo o il medico di base sui valori pressori, così da rivedere la terapia, sia in caso di ipertensione che di ipotensione.

Come fare per abbassare la pressione minima?

La pressione è considerata “bassa” quando i parametri di sistolica (massima) e diastolica (minima) scendono sotto i 90 e i 60 mmHg..
Consumare cibi ricchi di acqua e bere molto (anche bevande specifiche)..
Bandire i diuretici, soprattutto gli integratori e i farmaci..
Evitare la chetoacidosi..

Quando è pericolosa la pressione minima alta?

I VALORI DELLA PRESSIONE Come spiega il dottor Magrini, «valori compresi tra 110 e 140 di massima e 70 e 90 di minima sono da considerarsi del tutto normali. Si parla di ipertensione invece quando uno di questi valori è superiore.

Quando la pressione minima supera i 90?

Questo valore normalmente è compreso fra 60 - 80 mmHg con variazioni individuali. Quando supera i 90 mmHg in maniera costante, allora si profila una situazione potenzialmente rischiosa per la parete arteriosa. Le arterie infatti sono manicotti molto robusti progettati per resistere alle alte pressioni.

Quando sale la pressione minima?

Quando la pressione diastolica è costantemente superiore a 80 mmHg, ma inferiore a 90 mmHg e quando la pressione sistolica è costantemente superiore a 120 mmHg ma inferiore a 140 mmHg (quindi il rapporto massima/minima è compreso tra 120/80 e 139/89 mmHg), i medici parlano di pre-ipertensione.