Meglio servizio di maggior tutela o mercato libero

A gennaio del 2023 terminerà la maggior tutela per il gas e il 10 gennaio del 2024 tramonterà il servizio di maggior tutela per l’energia elettrica. Questo vuole dire che sarà necessario scegliere un fornitore nel mercato libero.

Il servizio di maggior tutela è nato a supporto di cittadini e piccole imprese ancora non pronte al passaggio al mercato libero. Una fase di transizione intesa a dare a ogni soggetto il tempo necessario per scegliere un fornitore di gas e di luce. Al momento attuale coesistono quindi due tipi di mercato, quello libero e quello tutelato. Questo può contribuire a creare confusione.

Cosa è la fine del servizio di maggiore tutela?

In Italia il mercato della fornitura di energia elettrica era praticamente monopolistico, questo in conseguenza della nazionalizzazione avvenuta nel 1962. Poi, con il decreto legislativo 79/1999 – detto anche “Decreto Bersani” – l’Italia ha recepito la direttiva comunitaria 96/92/CE e ha aperto le porte alla liberalizzazione del mercato, completata nel 2007 mettendo ogni singolo individuo in condizione di scegliere la tariffa e il fornitore a lui più congeniale.

Il servizio di maggior tutela è di fatto un regime di tariffazione deciso dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) che fissa sia il prezzo del gas e della corrente elettrica sia la periodicità della fatturazione, adeguandola per principio all’andamento dei prezzi del mercato.

La Legge 124/2017 ha definitivamente sancito l’abolizione del servizio di maggior tutela e, successivamente, sono intervenute proroghe fino ad arrivare alle scadenze ormai prossime.

Il mercato libero

Una volta esauriti i termini del servizio di maggior tutela non resterà altro che il mercato libero sia per il gas sia per le forniture di energia elettrica. La logica dominante è quella della libera concorrenza, secondo la quale, i fornitori di energie si dovrebbero contendere la clientela offrendo condizioni appetibili, sfruttando la piena libertà di formulare tariffe per accaparrarsi una quota di mercato.

È bene che i consumatori sappiano che il passaggio al libero mercato è completamente gratuito, ciò vuole dire che nessuno può imporre tasse o balzelli. Non è necessaria la sostituzione dei contatori ma, al limite, soltanto il cambio di contratto. Non ci sono costi né penali neppure per chi volesse uscire dal regime tutelato prima del termine del 10 gennaio 2024. L’unico prerequisito per uscirne è quello di avere saldato tutte le bollette e sarà l’operatore scelto a farsi carico del passaggio, sollevando il consumatore da incombenze burocratiche. L’Arera ha stabilito che il passaggio deve essere fatto entro tre settimane senza interrompere la continuità di servizio.

Cosa succede a chi non passa al mercato libero?

Può accadere che, alla scadenza del mercato tutelato, un consumatore non sia ancora passato al mercato libero. In questo caso la sua forniture verrà assegnata per sei mesi a quello che viene definito “fornitore provvisorio” che, in realtà, è il medesimo del regime di maggiore tutela che però formula condizioni contrattuali in linea con le offerte Placet, acronimo di Prezzo Libero A Condizioni Equiparate di Tutela, offerta che ogni fornitore ha dovuto inserire nei rispettivi listini a partire dal mese di marzo del 2018 e che rappresentano una via mediana tra le tariffe aderenti al regime tutelato e quelle del mercato libero.

Passati i primi sei mesi il consumatore riceve un ulteriore contratto Placet, questa volta formulato da un fornitore diverso, scelto secondo principi di gare nazionali. Anche in questo caso si può passare a un altro fornitore in qualsiasi momento, senza pagare penali.

Occorre segnalare che, a partire dal 2018 e in osservanza alla già citata Legge 124/2017, il Portale offerte Arera illustra e confronta tra loro le offerte formulate dagli operatori del mercato libero. Si tratta di un portale tra i più completi e trasparenti le cui informazioni vengono usate da Arera per monitorare il mercato.

Il mercato della tutela simile

Si applica soltanto alle forniture di energia elettrica e permette ai consumatori che sottostanno al regime tutelato di provare un’offerta simile a quelle formulate sul mercato libero. Si tratta di una tipologia di contratto che dura un anno, non può essere rinnovata e al cui termine il cliente deve scegliere un’offerta definitiva restando con il medesimo fornitore o cambiandolo. È una strada percorribile tanto dai privati cittadini quanto dalle imprese, a patto che siano connesse a bassa tensione, non abbiano più di 50 dipendenti e non conseguano un fatturato superiore ai 10 milioni di euro l’anno.

La liberalizzazione del mercato dell'energia e del gas

Si sente spesso parlare di mercato libero e di servizio di maggior tutela: ma esattamente di cosa si tratta? Frutto di un processo di liberalizzazione iniziato negli anni '90, il mercato libero dell'energia elettrica e del gas prevede la presenza di una molteplicità di compagnie che, in concorrenza tra loro, determinano in piena autonomia le tariffe di luce e gas. Invece, il servizio tutelato si caratterizza per l'applicazione di tariffe uniche fissate trimestralmente dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente sulla base dell'andamento dei prezzi delle materie prime sui mercati.

Meglio servizio di maggior tutela o mercato libero

Da gennaio 2023, stop al servizio di tutela e maggior tutela

Riservata ai privati, alle famiglie e alle piccole imprese con meno di cinquanta dipendenti e un fatturato annuo inferiore a dieci milioni di euro, la tutela e la maggior tutela comportano che il prezzo dell'energia e del gas sia calibrato con cadenza trimestrale dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambienti, in base all'oscillazione sul mercato del valore delle materie prime. Se le condizioni economiche variano trimestralmente, non sono da escludere oscillazioni più o meno forti in base a fattori esterni. Il percorso legislativo verso un mercato libero del gas e dell'energia elettrica si è completato con l'approvazione del Decreto Milleproroghe del 2019 che ha decretato la definitiva cessazione del regime di maggior tutela. Stando alle disposizioni ad oggi in vigore, e salvo ulteriori rinvii, dal 1 gennaio 2023 tutti gli intestatari di contratti di fornitura nel servizio tutelato dovranno obbligatoriamente passare al mercato libero, scegliendo tra i molteplici fornitori di energia elettrica e di gas disponibili e tra le numerose opzioni tariffarie proposte.

Ecco le principali differenze tra mercato libero e maggior tutela

Le principali differenze tra mercato libero e maggior tutela riguardano le modalità adottate per determinare i prezzi e le condizioni, il numero di operatori che erogano il servizio e la varietà di opzioni tariffarie. Nel mercato tutelato, le condizioni economiche e contrattuali sono fissate dall'Autorità di Regolazione e di fatto il consumatore può scegliere tra tariffa monoraria e bioraria. Il mercato libero si caratterizza per la presenza di un elevato numero di fornitori di gas ed energia elettrica che determinano in piena autonomia, ma sotto la sorveglianza dell'Autorità di Regolazione e dell'Antitrust, le loro tariffe.

Alla scoperta dei vantaggi del mercato libero

La presenza nel mercato libero di una molteplicità di compagnie innesca un circolo virtuoso che stimola la concorrenza tra i fornitori, inducendoli ad adottare politiche commerciali particolarmente competitive con offerte luce e gas più vantaggiose rispetto a quelle del servizio tutelato o servizi aggiuntivi come nel caso delle assicurazioni luce e gas. La stessa cosa avviene anche per le imprese che grazie al mercato libero hanno la possibilità di scegliere tra le migliori offerte luce per aziende. Altro punto di forza del mercato libero è rappresentato dalla possibilità di avere, grazie alle offerte dual, un unico gestore per l'energia elettrica ed il gas. Molto convenienti sono, inoltre, le tariffe a prezzo bloccato che fissano per un predeterminato periodo di tempo il prezzo della componente energia o della materia prima del gas. E, aspetto non certo ultimo per importanza, il mercato libero si connota per una serie di servizi e benefici inclusi, come la gestione online della bolletta e della fornitura, l'app dedicata e l'accesso a promozioni speciali o particolari sconti.

Come passare al mercato libero?

Il passaggio al mercato libero non comporta costi e particolari adempimenti, tant'è vero che il servizio viene garantito senza interruzioni. Non sono necessari interventi sul contatore e non devono essere effettuati lavori in casa. Una volta individuata, tra le diverse offerte, quella più conveniente e maggiormente in linea con le proprie esigenze, si procede alla sottoscrizione del contratto: sarà il nuovo fornitore a farsi carico della gestione della pratica e a contattare il vecchio fornitore per il recesso. Le uniche informazioni da comunicare al nuovo fornitore sono i codici identificativi dell'utenza (il codice POD per l'elettricità e il codice PDR per il gas), i dati anagrafici dell'intestatario della fornitura, l'indirizzo di fornitura e, se diverso, l'indirizzo di fatturazione.

L'offerta luce e gas di VIVI energia

Con 28 punti vendita presenti sul territorio nazionale e con pratico canale online, VIVI energia è il fornitore di energia elettrica e gas che offre ai consumatori le tariffe particolarmente competitive e un customer care altamente qualificato. Inoltre VIVIweb luce e gas è l’offerta 100% green con la garanzia "Soddisfatti o Rimborsati" e con la possibilità di monitorare le bollette e i consumi grazie all'app dedicata.

Il contenuto è a scopo informativo per cui Vivigas S.p.A. non si assume la responsabilità in caso di errori/omissioni e invita sempre il cliente a visitare il sito di Arera per qualsiasi verifica o approfondimento.

Perché passare al mercato libero conviene?

Il mercato libero conviene perché c'è un'altissima competitività, quindi i fornitori propongono prezzi convenienti per poter attirare l'utente. Questo significa per il cliente una vastissima scelta di offerte e tariffe.

Quale contratto Enel è più conveniente?

E Light luce e gas di Enel Energia.

Che differenza ce tra mercato libero e mercato tutelato?

Nel mercato tutelato quindi non è quindi possibile avere un'unica compagnia per gestire più facilmente luce e gas insieme. Il passaggio al mercato libero è gratis e non prevede alcuna interruzione del servizio. Per passare da un fornitore all'altro non ci sono lavori da effettuare e l'operazione è molto semplice.

Quando è meglio passare al mercato libero?

L'obbligo di passaggio al mercato libero è fissato per il 1 gennaio 2024, data in cui ci sarà la fine del mercato tutelato. Fino al 31 dicembre 2023, il regime transitorio permetterà ai consumatori di usufruire del mercato tutelato.