Detrazioni lavoro dipendente 2022 in busta paga

Il lavoro dipendente ha molti vantaggi oltre al garantire un posto di lavoro sicuro, permette infatti di ottenere degli sconti sulle imposte da pagare, la prima di tutte è l’IRPEF: l’imposta sul reddito delle persone fisiche. Sei appena stato assunto e non sai quali sono gli importi che ti spettano di diritto? Nessun problema.

In questa guida sulla detrazione sul lavoro dipendente ti spiego come funziona e come si riceve in busta paga, quali sono le categorie di lavoratori che possono usufruirne, quali sono i diversi importi di sconto suddivisi nelle fasce di reddito in una tabella, e come calcolare quanto ti spetta con alcuni semplici esempi. Ecco cosa devi sapere.

Cos’è

I lavoratori dipendenti, in quanto tali, usufruiscono delle detrazioni IRPEF che gli consentono quindi di pagare meno tasse: le “detrazioni per lavoro dipendente e assimilati” e in cui rientrano non solo coloro che sono assunti a tempo indeterminato o determinato, ma anche i titolari di redditi assimilati a lavoro dipendente.

Attenzione

Da non confondere le detrazioni da lavoro dipendente con quelle per figli a carico. Le prime sono dovute proprio per lo status di lavoro subordinato, indipendentemente dai carichi familiari; le detrazioni per figli invece sono dovute per ogni figlio a carico.

Come funziona

L’importo della detrazione d’imposta spettante, é calcolata in base ai giorni di lavoro durante l’anno e al reddito totale annuale, ma questo importo viene diviso ed erogato con rate mensili sulla busta paga. Il lavoratore quindi ne usufruisce mensilmente.

Per semplificare si può dire che la misura della detrazione IRPEF é inversamente proporzionale al reddito: quindi maggiore è il reddito annuo e minori saranno le detrazioni fiscali di conseguenza e viceversa.

A chi spetta

La detrazione di imposta sui redditi da lavoro dipendente spetta a tutti coloro che hanno un contratto di lavoro subordinato oppure ad esso assimilato. Spetta quindi nei seguenti specifici casi:

  • Titolari di contratto a tempo determinato o indeterminato;
  • Collaboratori a progetto Co.co.pro;
  • Collaboratori di tipo Co.co.co;
  • Soci di cooperative;
  • Lavoratori interinali;
  • Titolari di indennità di disoccupazione NASpI.

In caso di borse di studio o assegno per fini scolastici o professionali ed infine nelle remunerazioni per i sacerdoti. La detrazione spetta anche in caso più redditi da dipendente o assimilati.

Non ne hanno invece diritto i titolari di pensioni (ad eccezione dei casi previsti al comma h-bis dell’articolo 49 del TUIR), ai quali si applicano altre tipologie di detrazione. L’elenco completo dei redditi da lavoro dipendente e assimilati su cui si applica la detrazione di imposta, é sancito dagli articoli 49 e 50 del TUIR.

Come richiederla

Le detrazioni fiscali vengono riconosciute ogni mese, direttamente sulla busta paga dal datore di lavoro. La detrazione é molto semplice da richiedere: é del tutto automatica. L’Agenzia delle Entrate con la circolare 15/E/2008 ha precisato che il sostituto di imposta (ossia il datore di lavoro) deve riconoscere al dipendente le detrazioni fiscali in maniera automatica senza alcuna specifica richiesta del lavoratore.

Il datore di lavoro calcola la detrazione d’imposta spettante in base al reddito presunto. Non sa quindi se il dipendente avrà ulteriori redditi fino alla fine dell’anno. Se quindi sei un lavoratore dipendente e svolgi altri lavori, puoi compilare e consegnare al datore di lavoro il modulo detrazioni fiscali nel quale indicare il maggiore reddito su cui applicare le detrazioni.

Se infatti il reddito è maggiore, si ha diritto a meno detrazioni e, alla fine dell’anno in fase di conguaglio oppure in fase di dichiarazione dei redditi, si sarà costretti a dare indietro quanto indebitamente trattenuto. Per evitare ciò, puoi quindi compilare il suddetto modello al datore di lavoro, che sulla tua busta paga potrà quindi applicare le minori detrazioni.

Ovviamente non sei obbligato a comunicare al tuo datore di lavoro gli altri tuoi redditi: se non lo fai, poi pagherai la maggiore imposta in fase di dichiarazione dei redditi (non vengono applicate sanzioni o penali); se invece compili il modulo e quindi rendi noti gli altri redditi al datore di lavoro, egli potrà applicare le minori detrazioni mese per mese e quindi non avrai sorprese successivamente.

Tabella

L’importo della detrazione IRPEF dipende dal tuo reddito complessivo, secondo i criteri stabiliti in questa tabella. Il reddito totale considerato è al netto della deduzione per l’abitazione principale e comprende anche il reddito derivante da affitti (in regime ordinario o con cedolare secca).

Importo detrazione
Reddito totaleDetrazione annua
Fino 8.000 € 1.880 € (almeno 1.380 € per contratto tempo determinato)
Tra 8.000 € e 28.000 € Formula per il calcolo: 978 + [902 * (28.000 – reddito totale) / 20.000)] * (giorni lavorati all’anno / 365)
Tra 28.000 € e 55.000 € Formula per il calcolo: 978 * [(55.000 – reddito totale) / 27.000] * (giorni lavorati all’anno / 365)
Oltre 55.000 € Nessuna

Attenzione

Per il secondo e il terzo scaglione, ossia quello tra 8.000 e 28.000 e quello tra 28.000 e 55.000 euro, se l’esito dei rapporti è superiore a zero, si considerano le prime 4 cifre decimali.

Esempi di calcolo

Esempio

Reddito da lavoro dipendente 7.000 euro, contratto a tempo determinato, la detrazione d’imposta è di almeno 1.380 euro annui.

Esempio

Reddito da lavoro dipendente pari a 22.000 euro, per 265 giorni annui lavorati (lavora 5 giorni a settimana). Il contribuente non ha casa di proprietà né redditi da affitti. Le detrazioni si calcolano secondo la formula del secondo scaglione:

978 + [902 * (28.000 – reddito totale) / 20.000)] * (giorni lavorati all’anno / 365)

978 + [902 * (28.000 – 22.000) / 20.000)] * (265 / 365)

978 + [902 * (6.000) / 20.000)] * (265 / 365)

978 + [902 * 0,3] * (265 / 365)

978 + [270,6] * 0,726 =  978 + 196,45 = 1.174,45 euro è la detrazione d’imposta spettante.

Esempio

Reddito da lavoro dipendente pari a 35.000 euro, per 265 giorni annui lavorati (lavora 5 giorni a settimana). Il contribuente ha casa di proprietà, la cui deduzione fa scendere il reddito a 32.000 euro. Ha redditi da affitto pari a 7.000 euro annui. Il reddito totale è quindi pari a 39.000 euro annui. Le detrazioni si calcolano secondo la formula del terzo scaglione:

978 * [(55.000 – reddito totale) / 27.000] * (giorni lavorati all’anno / 365)

978 x [(55.000 – 39.000) / 27.000] x (265 / 365) =

978 x [0,5925 x 0,7260] = 420,69 euro é la detrazione d’imposta spettante

Passaggi successivi:

Come si calcolano le detrazioni per lavoro dipendente in busta paga?

Come si calcola le detrazioni in busta paga? Per redditi fino a 15mila euro spetta una detrazione di 1880 euro l'anno. Per redditi compresi tra 15mila e 28mila euro la detrazione si calcola sommando a 1910 euro 1190 moltiplicati poi per la differenza tra 28mila euro ed il reddito complessivo e dividendo poi per 20000.

Quante detrazioni ci sono in busta paga?

fino a 15.000 euro: 23 per cento; oltre 15.000 euro fino a 28.000 euro: 25 per cento; oltre 28.000 euro fino a 50.000 euro: 35 per cento; oltre 50.000 euro: 43 per cento.

Come funzionano le detrazioni da lavoro dipendente?

Per esempio per un lavoratore dipendente che nel 2021 ha ottenuto un reddito complessivo di 24.000 euro e abbia lavorato tutto l'anno, la detrazione è di 978 euro, aumentata del prodotto tra 902 euro e l'importo corrispondente al rapporto tra 28.000 euro, diminuito del reddito complessivo di 24.000 euro, e 20.000 euro.